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RISPOSTE CHIUSE
Lezione 009
01. Cox e Griffiths definiscono i rischi psicosociali come
“aspetti di progettazione, organizzazione e gestione del lavoro, che potenzialmente possono arrecare danni fisici o psicologici, ad eccezione dei rispettivi contesti
ambientali e sociali.”
Risposte non specifiche dell’organismo a seguito di sollecitazioni che innescano una reazione di adattamento
“aspetti di progettazione, organizzazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti ambientali e sociali che potenzialmente possono arrecare danni fisici o
psicologici.”
Condizioni nelle quali l’individuo si viene a trovare quando una situazione ambientale richiede una modificazione del proprio comportamento.
Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
Lezione 010
01. La collaborazione e la cooperazione sul lavoro sono:
meno legate alle posizioni gerarchiche
meno legate alle posizioni gerarchiche, alla responsabilità del lavoratore e alla temporaneità del lavoro di oggi
meno legate alle posizioni gerarchiche e alla responsabilità del lavoratore
meno legate alle responsabilità del lavoratore
02. Quando si abbassa il controllo sul lavoro della persona:
si elevano i rischi di insoddisfazione e stress
si elevano soddisfazione e benessere
si elevano percezione di monotonia, mobbing e stress
si elevno i rischi di stress, mobbing e burnout
03. Le domande cognitive riguardano:
il modo in cui il lavoro viene organizzato e il modo in cui sono gestite le persone e gli scambi diretti e indiretti nel contesto organizzativo
le esigenze di conoscenza dei processi di lavoro effettivo e come agire per far funzionare tali processi in modo efficiente.
l'interazione con gli altri che può essere diretta (es. mail, intranet etc.) e indiretta (scambi formali, network sociali).
lo scambio e la condivisione sistematica di informazioni che sollecitino un adattamento continuo
04. I Margini di controllo autonomo si riferiscono a:
la possibilità di azione e decisione dei knoweledge workers
la possibilità di azione e decisione del lavoratore pur nel rispetto di obiettivi e processi stabiliti dall'organizzazione
la possibilità di azione e decisione del lavoratore in merito allo scambio e alla condivisione sistematica delle informazioni, degli obiettivi e dei processi
la possibilità di azione e decisione del lavoratore, anche nella formulazione degli obiettivi e nei modi per raggiungerli
05. Lo sviluppo rapido delle tecnologie e delle tecniche di produzione fa aumentare:
una pianificazione meno rigida e più capace di adattarsi ai cambiamenti nel lavoro
la distinzione tra coloro che progettano e coloro ch eseguono il lavoro
le domande cognitive
i margini di controllo sul lavoro
06. le cartteristiche delle domande sociali nel lavoro di oggi sono:
dimensione cooperativa e sviluppo dei lavoratori di servizio
scambi formali (come partecipazione a network) e scambi informali (come mail e intranet)
dimensioni di collaborazione, cooperazione e controllo
scambi formali (come mail) e scambi informali (come partecipazione a network sociali)
07. Per career identity si intende:
il knowing why delle scelte e delle direzioni da prendere
l'idea di continuità nel tempo della carriera
l'autopercezione di qualità disposizionali
il knowing whom Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
08. Sarchielli e Fraccaroli con il termine Competenza Sociale intendono:
le capacità di azione verso l'altro
sensibilità nei confronti degli altri e risorse personali
empatia nei confronti degli altri, ascolto attivo, comprensione dell'altro
percezioni, giudizi sociali nel contesto di lavoro
09. Ashforth (2001) ritiene che:
il compito di autoregolazione non sia semplice quando i bisogni e le motivazioni del lavoratore non sono allineati con i punti di vista e le richieste organizzative,
indipendentemente dalle tempistiche di interiorizzazione
il compito di autoregolazione non sia semplice perché i bisogni e le motivazioni del lavoratore potrebbero spingerlo a interiorizzare troppo velocemente le richieste
dell'organizzazione
il compito di autoregolazione sia semplice quando l'interiorizzazione delle richieste dell'organizzazione, da parte del lavoratore, è veloce e coerente cn i bisogni legati al Sé
il compito di autoregolazione sia semplice quando i bisogni e le motivazioni del lavoratore si allineano alle richieste organizzative
10. Le ricerche empiriche sulla proactivity del lavoratore hanno messo in evidenza:
i processi di negoziazione tra individuo e contesto organizzativo
la capacità di gestire la carriera come career self-management
la socializzazione organizzativa
la socializzazione al lavoro
11. Le ricerche empiriche sulla proactivity del lavoratore hanno messo in evidenza:
tre categorie di attributi considerati risorse per l'occupazione, come il career self-management
le risorse acquisibili e funzionali a soddisfare le opportunità per costruire un percorso di carriera
il ruolo del lavoratore nella ricerca di informazioni e feedback
i comportamenti adattivi per conseguire il ruolo lavorativo desiderato
12. Forrier, Verbruggen e De Cuyper (2015) mettono in luce:
sette aspetti comuni del costrutto di employability
tre aspetti comuni del costrutto di employability
sei aspetti comuni del costrutto di employability
cinque aspetti comuni del costrutto di employability
13. La perceived employability si riferisce:
alla occupabilità percepita all'interno di una organizzazione
alla consapevolezza e competenza che derivano dallo sperimentare lavori differenti
ai punti di forza per affrontare attivamente il lavoro e alla conseguente career identity
alle percezioni che un individuo elebora rispetto a se stesso e alle opportunità lavorative
14. Il capitale dinamico si riferisce:
a tre aspetti: career identity, adattabilità e knowing whom
ai punti di forza della persona per affrontare il lavoro
alla percezione del capitale umano
a due aspetti: adattabilità e career identity Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
15. Gli attributi dell'employability riportati da Sarchielli e Fraccaroli sono:
tre
sette
due
cinque
16. Si descriva nel dettaglio il Modello Domanda-Controllo di Karasek
17. Si descrivano le tre funzioni del lavoro riportate da Sarchielli e Fraccaroli, in riferimento agli studi di Blustein
18. Si parli delle Domande sociali: definizione e fattori che ne connotano le caratteristiche
19. Si parli del rapporto tra domande cognitive e margini di controllo autonomo
20. Si presentino le categorie e le condizioni di lavoro che caratterizzano il modello del Job Demands-Job Resources.
21. Si descriva nel dettaglio il Modello Effort/Reward Imbalance (ERI)
Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
Lezione 011
01. Alcuni esempi di stressors extra-organizzativi:
instabilità lavorativa
job stressor legati a compiti e ruoli
clima e gerarchia
aspetti dell’ambiente fisico in cui il lavoratore svolge i suoi compiti
02. Secondo Forrier, Verbruggen e De Cuyper: Se una persona padroneggia un adeguato insieme di competenze generali e specifiche
si percepisca anche come più resiliente
si percepisca anche come più proattiva
si percepisca anche come più occupabile
si percepisca anche più incline alla carriera
03. Schaufeli e Taris definiscono le risorse personali come:
aspetti che "contribuiscono a differenziare percezioni, giudizi, condotte rispetto al contesto di lavoro."
"caratteristiche psicologiche o aspetti del self che sono generalmente associati con la resilienza e che riguardano l'abilità di controllare e influenzare l'ambiente con
successo."
"caratteristiche psicologiche e aspetti del self generalmente associati a percezioni e condotte sul lavoro come caratteristiche psicologiche o aspetti del self."
"caratteristiche psicologiche o aspetti del self che sono generalmente associati all'empatia e all'abilità di controllare l'ambiente."
04. Blustein sintetizza i significati del lavoro in:
una tassonomia
un modello di autodeterminazione e connessioni sociali
tre aspetti: acquisizione di potere, connessioni sociali, mezzo di autodeterminazione
tre aspetti nel lavoro: sostentamentoe e acquisizione di potere, connessioni tecnologiche, mezzo di autodeterminazione
05. Secondo Berings, De Fruyt e Bouwen (2004) i valori e i significati del lavoro:
relativamente utili per guidare le scelte in modo produttivo
rappresentano risorse personali che operano come standard o schemi di riferimento comparativo
riguardano il lavoro come mezzo di connessioni sociali, l'autodeterminazione di sostentamento e acquisizione di potere
riguardano lo statuto sociale del lavoro stesso, le sue funzioni e significati psicosociali
06. Gli approcci di studio allo stress si possono dividere in grandi categorie di approcci:
1. lo stress come stimolo,2. lo stress come risposta, 3. lo stress come processo di interazione, 4. le strategie di coping
1. lo stress come stimolo,2. lo stress come risposta, 3. lo stress come processo di interazione, 4. le strategie di coping, 5. gli stressors di gruppo e organizzativi
1. lo stress come stimolo,2. lo stress come risposta, 3. lo stress come processo di interazione
1. lo stress come processo di interazione, 2. lo stress come stimolo
07. I fattori di stress sono:
Stressors lavorativi, Stressors individuali, Stressors di processo, Stressors extra-organizzativi, Stressors di gruppo e organizzativi
Stressors di gruppo e organizzativi, Stressors individuali
Stressors lavorativi, Stressors individuali, Stressors extra-organizzativi, Stressors di gruppo e organizzativi
Stressors lavorativi, Stressors individuali, Stressors di gruppo e organizzativi
08. Si parli dettagliatamente dei fattori di stress: individuali, di gruppo e organizzativi, extraorganizzativi
09. Si parli dettagliatamente dei fattori di stress individuali
Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
10. Si parli dettagliatamente dei fattori di stress di gruppo e organizzativi
11. Si parli dettagliatamente dei fattori di stress extraorganizzativi
12. Quali sono i fattori moderatori dello stress?
13. Si definisca lo stress come eustress e distress e i diversi termini usati per definirlo
Psicologia del Lavoro (L-Z)
RISPOSTE CHIUSE
Lezione 012
01. I risultati dell'indagine ESENER-2, (European Agency for Safety and Health at Work) mostrano che:
il 52% delle aziende europee presenta almeno due rischio psicosociale
il 47% delle aziende europee presenta almeno un rischio psicosociale
il 77% delle aziende europee presenta almeno un rischio psicosociale
il 77% delle aziende europee presenta almeno quattro rischi psicosociali
02. Le strategie di coping sono:
Centrate sul problem solving, centrate sui filtri e le strategie,centrate sulle emozioni.
centrate sul problema (cfr. anche alla resilienza), cen