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Elementare e corretti da 6 insegnanti. Emerse che: Errori segnalati da alcuni insegnanti

non lo furono da altri

10)Mario Gattullo nel 1970 coordinò una ricerca dalla quale emerse che: Dei 10 temi presi

in analisi nessuno ottenne la sufficienza dai 77 docenti coinvolti

Terzo Modulo

Lezione 1

1)A cosa si riferisce il termine “Tassonomia”: classificazione di concetti in base ad un

ordine logico e Gerarchico

2)Le tassonomie hanno dimostrato utilità a vari livelli per il lavoro dei docenti; orientando

Quali azioni riguardanti i percorsi di insegnamento/apprendimento: progettazione,

riequilibrio e coerenza della valutazione

3)Il rischio di una programmazione sbilanciata e nozionistica riguarda principalmente

quale Fase della Tassonomia di Bloom: la fase dell’applicazione

4)Nell’interpretazione quantitativa e accumulativa delle tassonomie le operazioni

cognitive Più semplici sono: propedeutiche a quelle più complesse

5)Nell’interpretazione qualitativo/sistemica delle tassonomie le operazioni cognitive sono:

differenti da quelle più semplici

6)L’obiettivo dell’ampliamento del patrimonio lessicale riferito alle varie materie, in quale

Classe della tassonomia di Bloom può essere collocato: conoscenza

7)L’utilizzare le abilità di calcolo nella soluzione di problemi concreti è un’operazione che

fa Parte di quale classe della Tassonomia di Bloom: dell’applicazione

8)Il tradurre semplici messaggi con l’uso di similitudini e metafore è un’operazione che fa

Parte di quale classe della Tassonomia di Bloom: della comprensione

9)Per la verifica del conseguimento degli obiettivi riferiti alla classe dell’”analisi” della

Tassonomia di Bloom quale compito si ritiene più adeguato: creazione di una mappa

concettuale a partire da un testo

10)Un’interrogazione supportata da una scaletta o da una mappa prodotta dallo studente

Rientra nei compiti previsti in quale classe della tassonomia di Bloom: sintesi

Lezione 2

1)L’evoluzione della tassonomia di Bloom in chiave cognitivista implica l’attenzione agli

Apprendimenti osservando :le forme e i processi

2)L’aggiornamento in prospettiva attiva delle tassonomia di Bloom orientato al

cognitivismo È reso esplicito dall’utilizzo: dei verbi al posto dei nomi

3)La categoria remembering rappresenta l’evoluzione in chiave cognitivista di quale

classe Della Tassonomia di Bloom: knowledge

4)Mirando ad una rilevazione dei processi di apprendimento quale tra questi strumenti si

Ritiene essere il più adatto: ascolto del pensiero ad alta voce

5)Quali sono le tre dimensioni complementari nel modello dell’intelligenza costruito da

Guilfort: le operazioni, la conoscenza e i prodotti

6)Qual è uno strumento idoneo alla valutazione della “produzione convergente” così come

è Descritta nella Tassonomia di Guilfort: questionario a risposte chiuse

7)Quale legame esiste tra gli otto livelli di apprendimento descritti da Gagnè nella sua

Tassonomia: propedeutico

8)A quale livello di apprendimento, descritto nella tassonomia di Gagnè, si può collocare il

Semplice riconoscimento delle immagini tratte dai cartelloni murali che si usano i primi

Giorni di scuola nelle classi prime: apprendimento di segnali

9)L’acquisizione di ogni livello di apprendimento descritto nella tassonomia di Gagnè si

Esplicita attraverso: una prestazione osservabile

10)Quale tassonomia dovrebbe essere presa a riferimento dagli insegnanti meno esperti

in Teoria della programmazione: di Bloom anche nell’evoluzione cognitiva

Lezione 3

1)Quali paradigmi dell’istruzione sono rappresentati nella Tassonomia di Frabboni –

Arrigo: piagetiano, comportamentista, gestaltista

2)Nella Tassonomia di Frabboni Arrigo i paradigmi dell’istruzione sono: giustapposti

3)Nella Tassonomia di Frabboni Arrigo la classe degli “apprendimenti elementari” si

Riferisce alla: riproduzione nei contenuti e nei modi di ciò che viene presentato dal

docente

4)Quale delle seguenti operazioni cognitive può essere ricondotta alla classe degli

Apprendimenti elementari nella tassonomia Frabboni-Arrigo: esecuzione di semplici

calcoli con algoritmo

5)Nella Tassonomia di Frabboni Arrigo la classe degli “apprendimenti intermedi” si

riferisce Alla: applicazione in altri contesti di ciò che viene presentato dal docente

6)Quale delle seguenti operazioni cognitive può essere ricondotta alla classe degli

Apprendimenti superiori convergenti nella tassonomia Frabboni-Arrigo: schematizzazione

e sintesi di ciò che viene proposto dal docente

7)L’invenzione e la creatività nella tassonomia di Frabboni Arrigo rientrano nella classe

Degli: apprendimenti superiori divergenti

8)Nella formulazione di quali obiettivi didattici è necessario utilizzare verbi a bassa

Interpretabilità semantica: obiettivi cognitivi specifici (ocs)

9)Per esplicitare i percorsi didattici disciplinari per sé e per gli altri docenti occorre

Formulare gli obiettivi cognitivi specifici: legando ciascun contenuto alle operazioni

cognitive che attiva

10)Per una corretta valutazione di un obiettivo cognitivo specifico occorre tener conto di:

performance, condizioni e criteri

Quarto modulo

Lezione 1

1)Progettare significa: Trasformare un’idea nella creazione di Qualcosa

2)Autonomizzazione, autorealizzazione e autoappropriazione, rappresentano: Le finalità

dell’intervento progettuale

3)I contesti sociale ed educativo rappresentano: I contesti per eccellenza della

complessità

4)I Modelli innovativi e partecipativi della progettazione: Pongono l’attenzione sul

concetto di costruzione di un bene comune

5)La dimensione educativa e quella sociale sono due aree progettuali: Strettamente

interconnesse e integrate tra di loro

6)I percorsi di apprendimento di tipo formale: Si realizzano nei contesti formali

dell’istruzione e della formazione con il conseguimento di Una certificazione formale

7)I percorsi di apprendimento di tipo informale: Sono relativi ai processi di apprendimento

indiretto legati ad esperienze di interazione Sociale

8)La progettazione rappresenta un processo: Dinamico multidimensionale

9)I percorsi di apprendimento di tipo non formale: Si realizzano nei contesti formativi

fuori dai sistemi di istruzione

10)Le 4 dimensioni che costituiscono il modello progettuale multidimensionale sono:

Educativo-formativa, relazionale, sociale, culturale

Lezione 2

1)La competenza progettuale è un costrutto: Multideterminata, globale e contestuale

2)Il progetto, nella sua complessità: Non può essere osservato come una somma delle

parti

3)Tutti coloro che partecipano all’intervento di progettazione: Sono parte integrante del

contesto in cui si opera

4)Il comportamento dei vari attori della progettazione: E’ frutto della relazione

persona-ambiente

5)La competenza progettuale è definita come: La qualità professionale dell’individuo in

termini di conoscenza, capacità, abilità, doti Professionali e personali

6)La competenza progettuale è costituita dai seguenti fattori: Conoscenze, attitudini,

capacità, valori, credenze, motivazioni, esperienze

7)Le aree della competenza progettuale riguardano: Area del sapere, dei valori, del saper

fare, della volontà, delle Esperienze

8)L’area dei valori: Rappresenta il complesso dei valori e delle credenze

9)L’area del saper fare riguarda: Il sistema delle capacità e abilità possedute dal

progettista

10)L’area delle esperienze dipende: Dal vissuto personale dell’operatore

Lezione 3

1)la progettazione è un attività complessa dal punto di

visa:logico,metodologico,relazionale.

2)il sistema di progettazione comprende:elementi,livelli,processi.

3)tra gli elementi costitutivi della progettazione sono compresi:bisogni evolutivi e

complessi.

4)tra i livelli della progettazione troviamo:livello persona/individuo.

5)secondo il modello classico la progettazione comprende le fasi

di:analisi,ideazione,progettazione,realizzazione,valutazione.

6)il ciclo di progettazione comprende le fasi di:osservazione e

analisi,ideazione-definizione dell idea, progettazione.

7)nella fase di osservazione e analisi gli output progettuali sono:identificazione dei

protagonisti e mappa della rete dei protagonisti,classificazione del progetto,analisi dei

bisogni ,quadro del problema,analisi del contesto.

8)nella fase di ideazione e definizione gli output progettuali sono:definizione dell idea

progettuale ,elaborazione degli obiettivi,scelta degli interventi.

9)nella fase di progettazione gli output progettuali sono:progettazione del piano d

azione,progettazione del sistema di valutazione ,progettazione del sistema di

documentazione.

10)il ciclo di vita del progetto si sviluppa in: 6 fasi.

Lezione 4

1)i sistemi di osservazione ,analisi e cambiamento rappresentano: l itinerario per

monitorare l andamento di un progetto.

2)secondo le linee guida della comunità Europea i criteri di valutazione dell esito di un

progetto sono:5

3)gli indicatori di verifica di verifica dell esito di un progetto sono: rilevanza

,efficienza,efficacia,impatto ,sostenibilità.

4)nella fase progettuale il sistema di valutazione comprende: definizione del piano di

valutazione e l insieme degli strumenti finalizzati alla verifica e controllo dello sviluppo del

progetto.

5)nella fase di realizzazione ,la parte realizzativa del ciclo della valutazione che

comprende:osservazione,monitoraggio dell andamento,ponderazione dei

risultati,valutazione del cambiamento nel breve e nel lungo termine.

6)la parte realizzativa del ciclo della valutazione si compone di:4 fasi.

7)la valutazione ex ante deve rispondere ai seguenti

principi:pertinenza,appropriatezza,coerenza logica.

8)il benchmarking,costituisce: l analisi e il confronto con altri progetti che hanno operato

sulla stessa situazione per valutare l impatto sociale al termine del progetto.

9)nella valutazione in itinere il monitoraggio si sviluppa su: 2 livelli.

10)nella valutazione ex post gli effetti di un progettazione possono essere: positivi e

negativi.

lezione 5

1)per effettuare tale monitoraggio si può ricorre al: diagramma di gantt e diagramma di

PERT-

2)nella valutazione del timing del progetto il monitoraggio può essere realizzato

attraverso:diagramma di gantt.

3)il diagramma di gantt è: uno strumento che permette di sviluppare il progetto in uno

schema grafico che rappresenta il suo sviluppo lungo la linea del tempo.

4)il diagramma di PERT: uno strumento di monitoraggio utilizzato per presidiare lo

sviluppo dei progetti sul piano delle interazioni e delle interdipendenze .

5)sul piano grafico il diagramma di PERT si raffigura co

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Publisher
A.A. 2024-2025
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenalerose27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione e valutazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Manfredi Ada.