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La competenza progettuale è costituita dai seguenti fattori:
motivazioni, esperienze
7 Le aree della competenza progettuale riguardano: Area del sapere, dei valori, del saper fare, della volontà, delle esperienze
8 L'area dei valori: Rappresenta il complesso dei valori e delle credenze
9 L'area del saper fare riguarda:Il sistema delle capacità e abilità possedute dal progettista
10 L'area delle esperienze dipende: Dal vissuto personale dell'operatore
4)
1 I sistemi di osservazione, analisi e cambiamento rappresentano: l'itinerario per monitorare l'andamento di un progetto
2 Secondo le linee guida della Comunità Europea i criteri di valutazione dell'esito di un progetto sono: 5
3 Gli indicatori di verifica dell'esito di un progetto sono: rilevanza, efficienza, efficacia, impatto, sostenibilità
4 Nella fase progettuale il sistema di valutazione comprende: definizione del Piano di valutazione e l'insieme degli strumenti finalizzati alla
verifica e controllo dello sviluppo del progetto
5 Nella fase di realizzazione, la parte realizzativa del Ciclo della valutazione che comprende: osservazione, monitoraggio dell'andamento,
ponderazione dei risultati, valutazione del cambiamento nel breve e nel lungo termine
6 La parte realizzativa del Ciclo della valutazione si compone di: 4 fasi
7 La valutazione ex ante deve rispondere ai seguenti principi: pertinenza, appropriatezza, coerenza logica
8 l'analisi e il confronto con altri progetti che hanno operato sulla stessa
Il Benchmarking, costituisce:
situazione per valutare l'impatto sociale al termine del progetto
9 Nella valutazione in itinere il monitoraggio si sviluppa su: 2 livelli
10 Nella valutazione ex post gli effetti di un progetto possono essere: positivi e negativi
5)
1 Per effettuare tale monitoraggio si può ricorrere al: Diagramma di Gantt e Diagramma di PERT
2 Nella valutazione del timing del progetto il monitoraggio può essere realizzato attraverso: Diagramma di Gantt
3 Il diagramma di Gantt è: Uno strumento che permette di sviluppare il progetto in uno schema grafico che rappresenta il suo sviluppo lungo la
linea del tempo
4Il Diagramma di PERT è Uno strumento di monitoraggio utilizzato per presidiare lo sviluppo dei progetti sul piano delle interazioni e
delle interdipendenze
5 Sul piano grafico il diagramma di PERT si raffigura come un sistema reticolare di attività, collegate tra loro attraverso: Nodi e frecce di
dipendenza
6 Chiarezza, panoramica semplificata
Tra i vantaggi dell'utilizzo del diagramma di Gantt sono compresi:
7 Complessità e linearità
Tra gli svantaggi dell'utilizzo del diagramma di Gantt sono compresi:
8 Analisi what-if e analisi delle attività
Tra i vantaggi dell'utilizzo del diagramma di PERT sono compresi:
9 Scarsa precisione e analisi soggettiva
Tra gli svantaggi dell'utilizzo del diagramma di PERT sono compresi:
10 Tra le principali differenza fra diagramma di Gantt e diagramma di PERT sono comprese: Differenze visive
6)
1 articolati e composti
I problemi possono essere:
2 I modelli di analisi dei problemi sono: 2
3 Tra i modelli di analisi dei problemi troviamo: modello logico-lineare
4 La tecnica delle domande: permette di analizzare il funzionamento del problema dal punto di vista sistemico-circolare
5 L'identificazione e definizione del problema può essere: diretta ed indiretta
6 La rilevazione di un problema dipende: dal punto di vista del soggetto che osserva
7 Le soluzioni si distinguono in: 2 categorie
8Le tentate soluzioni sono: tutti quegli interventi che non producono effetti positivi di cambiamento o che, paradossalmente, possono
peggiorare il problema
9 Se l'analisi delle tentate soluzioni dimostra che l'intervento non ha risolto il problema occorre: cambiare azione o strategia
10L'Albero dei problemi permette di: analizzare il funzionamento del problema dal punto di vista logico-lineare
7)
1 significato plausibile a un evento e a un'interazione
Il contesto permette di dare:
2 Secondo il modello ecologico dello sviluppo umano di Bronfenbrenner tra le metodologie per svolgere l'analisi del contesto troviamo: eco-
mappa per i diversi sistemi e modello multidimensionale della persona
3 Il contesto rappresenta: il tessuto sociale che dà luogo alla qualità di vita delle persone, al benessere relazionale, sociale e culturale
4 L'analisi del contesto permette di: individuare l'area entro cui emergono bisogni e problemi e rispetto alla quale definire lo spazio di cambiamento
5 Bronfenbrenner definisce l'ambiente ecologico: come una serie ordinata di strutture concentriche incluse l'una nell'altra
6 Secondo Bronfenbrenner l'interazione individuo-ambiente è: bidimensionale
7Il microsistema è rappresentato da l'ambiente primario in cui il soggetto nasce, cresce e agisce
8 Il mesosistema comprende: le relazioni tra il microsistema e gli altri microsistemi dello stesso livello a cui la persona partecipa attivamente
9Il cronosistema descrive: i cambiamenti che si verificano nel ciclo di vita della persona e che ne influenzano lo sviluppo sul piano
individuale e sociale
10 La mappatura di un'organizzazione osserva: gli elementi di contesto e di processo che connotano la realtà organizzativa e socio-culturale di un
servizio
8)
1 tre livelli di capacità di azione
Folgheraiter correla le funzioni dell'intervento sociale a:
2 L'autosufficienza è la capacità di: svolgere compiti essenziali e indifferibili della vita quotidiana
3 Gli interventi aggiuntivi hanno l'obiettivo di: potenziare l'offerta di sostegno
4La mappa degli interventi prevede: cinque livelli di classificazione
5 area di prevenzione, promozionale, assistenziale, riparativa, terapeutica
Le aree di intervento comprendono:
6 Gli interventi di curing consentono alla persona di: sentirsi accolta e sostenuta sul piano emotivo ed esistenziale nella fase immediatamente dopo
il trauma
7L'area terapeutica comprende: due diverse tipologie di azioni
8 Le attività educative esociali possono essere classificate per le loro finalità:socio-culturali, creativo-espressive, ludico-ricreative, di formazione e
apprendimento
9 tutte le azioni volte a creare opportunità di confronto e sviluppo
Le attività socio-culturali comprendono:
sociale e culturale
10Le attività ludico-ricreative: hanno come obiettivo la ricreazione e lo svago attraverso la sperimentazione delle capacità
cognitive, artistiche, relazionali, manuali
MODULO 5
1)
1 Il Project Cycle Management è: un modello di progettazione nato e sviluppatosi in Europa per i fondi europei
2 Il Logical Framework Approach (LFA) si compone di: due fasi: Analisi e Pianificazione
3 Il modello PRECEDE_PROCEED di Green e Kreuter è caratterizzato: dalla grande attenzione alla fase preliminare di valutazione del
contesto
4 Nel Logical Framework Approach (LFA) è prevista: l'analisi degli stakeholders, ovvero tutti coloro interessati alla realizzazione
5 Il Percorso Logico di Progetto si basa: su sette aree di valutazione preliminare alla stesura del progetto
6 Per Valutazione ex ante si intende: la conoscenza del bisogno su cui interventire, a partire dalla conoscenza del contesto
7 Per Valutazione degli impatti si intende: in che modo i risultati del progetto andranno ad impattare sui bisogni di partenza
8Nel Percorso Logico di Progetto, le aree di lavoro sono da intendersi: come uno schema di lavoro che può
essere adattato a seconda delle esigenze
9 l'analisi della coerenza fra le azioni pensate e gli obiettivi del progetto
Per Valutazione di Struttura si intende:
10 Le "Buone Pratiche" sono importanti perché: descrivono le attività che si potrebbero trasferire in altri contesti
2)
1 Nella parte descrittiva sulla valutazione del contesto: È bene che sia breve ma che abbia le informazioni importanti sulla rilevazione del
bisogno
2 perché molti bandi danno un vincolo sui caratteri da
Nello scrivere progetti, la sintesi è importante perché:
utilizzare
3La finalità di un progetto è: astratta, generica per definizione
4La valutazione del contesto: È una parte fondamentale che serve a identificare il bisogno di partenza
5 Leggendo gli obiettivi, si deve capire: la direzione che il progetto vuole intraprendere in termini di attività
6 Dato un obiettivo: può essere raggiunto con tante attività
7 Se l'obiettivo è la strada da percorrere, le attività sono: i mezzi con cui la percorriamo
8 La stima dell'impegno e dei costi la possiamo desumere: dalle attività proposte
9 Criteri e parametri di valutazione vanno definiti: a priori, in fase di progettazione
10 La valutazione del contesto deve essere basata: su dati oggettivi, su ricerche fatte o sulla letteratura di riferimento
3)
1 L'UE definisce le priorità di investimento e i budget da destinare: ogni sette anni
2 I "Fondi Strutturali" si chiamano così perché: costituiscono la spina dorsale di molti interventi, al di là delle priorità del periodo
3 I Fondi Struttuali sono gestiti: dai Ministeri e dalle Regioni degli Stati membri
4 attraverso la redazione e approvazione di PON e POR
Stati membri e Regioni inviduano le priorità di investimento:
rispettivamente
5 Il Fondo Sociale Europeo (FSE) ha come obiettivo: la formazione del capitale umano e l'occupazione delle persone
6 Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è gestito: dalle singole Regioni
7 Per "Programma" intendiamo: un insieme di progetti aventi tutti lo stesso obiettivo
8 È possibile in alcuni bandi
L'accesso ai fondi europei come beneficiari da parte di piccole imprese e professionisti:
9I Programmi Comunitari Tematici: sono definiti ogni sette anni
10 ui siti di Ministeri e Regioni
I bandi relativi ai fondi strutturali li posso trovare: S
4)
1 L'introduzione del PEI nella scuola è dovuta: alla legge 104/1992
2 Il Gruppo Operativo per L'Inclusione (GLO) ha il compito di: redarre il PEI
3 il 29 dicembre 2020
Le Linee Guida del Ministero dell'Istruzione sono uscite:
4Il Gruppo Operativo per L'Inclusione (GLO) è composto da: insegnanti curricolari, di sostegno, famiglia,
ASL, altri professionisti
5 IL PEI è un piano di lavoro che deve essere: flessibile e adattabile ai contesti e ai cambiamenti
6Nel PEI sono richiamati esplicitamente: Il Profilo di Funzionamento e il Progetto di Vita
7 Il Dirigente scolastico, su richiesta della famiglia, può autorizzare nel GLO: la presenza di un professionista privato
8 dall'Unità di Valutazione Multiddimensionale dell'ASL
Il Profilo di Funzionamento è redatto:
9 È una condizione derivata
Secondo il modelo ICF (International Classification of Functioning),