Estratto del documento

Mantenendo posizioni di leadership sul mercato di riferimento aumento i profitti, le quote e

la visibilità

. 47

19. Cosa si intende per capacità ada va dell’impresa?

Le competenze che un’impresa possiede sono di tipo funzionale, organizzativo, strategico e

adattivo.

Le capacità di adattamento permettono all’impresa di acquisire esperienza dagli eventi di cui

è protagonista, per reagire prontamente ai cambiamenti che avvengono in corso d’opera

nell’ambiente.

Le capacità funzionali sono specifiche della funzione che l’impresa ha sul mercato e, quindi

dei prodotti che realizza e dei mercati che occupa; le capacità organizzative mirano al

coordinamento delle attività all’interno dell’impresa, in modo da sfruttare le eventuali

sinergie che migliorano l’efficacia dell’agire

20. Come opera il coordinamento delle competenze?

Il coordinamento delle competenze opera attraverso routine (procedura operativa standard),

protocolli e procedure (policies), spesso non formalizzati, anche se non spontanei, legati a

specifici ambiti di azioni della singola impresa.

Le capacità di integrazione sono essenziali: a niente serve l’informazione, l’apprendimento e

la conoscenza se questo sapere non è integrato a livello di sistema complessivo, in modo da

sfruttare le eventuali sinergie.

Lezione 31

03. In quali casi è da preferire il coordinamento orizzontale?

Nella prospettiva evolutiva, la struttura organizzativa d’impresa deve incoraggiare, attraverso

un opportuno sistema di premi e sanzioni, controllare, monitorando le azioni intraprese dai

diversi attori che agiscono all’interno dell’impresa, esercitare potere, assegnando autorità ai

diversi gruppi di azione interni, conoscere, attraverso scambi di informazioni fra le diverse

parti dell’organizzazione e coordinare il sapere per creare un patrimonio di conoscenza

collettivo.

Nel caso in cui l’ambiente si caratterizzi per cambiamenti continui, ma non drastici,

nell’approccio evolutivo, il coordinamento orizzontale permette una migliore condivisione

delle risorse

04. Quale è la migliore stru ura organizza va secondo l’approccio evolu vo?

Secondo l’approccio evolutivo la struttura organizzativa più efficace è quella che prevede un

decentramento nella creazione della conoscenza, con una centralizzazione nella condivisione

e integrazione delle informazioni disponibili.

La scelta di decentrare il processo di apprendimento permette di generare innovazione,

siccome confronta e integra conoscenze diverse all’interno dei gruppi: un’eccessiva

specializzazione, tipica delle strutture gerarchiche, rallenta lo sviluppo di nuova conoscenza.

48

05. In quali casi la stru ura organizza va gerarchica è la migliore per l’impresa?

Nella prospettiva evolutiva, la struttura organizzativa d’impresa deve incoraggiare, attraverso

un opportuno sistema di premi e sanzioni, controllare, monitorando le azioni intraprese dai

diversi attori che agiscono all’interno dell’impresa, esercitare potere, assegnando autorità ai

diversi gruppi di azione interni, conoscere, attraverso scambi di informazioni fra le diverse

parti dell’organizzazione e coordinare il sapere per creare un patrimonio di conoscenza

collettivo.

Nel caso in cui l’impresa si trovi ad operare in un ambiente stabile, con pochi e prevedibili

mutamenti di scenario, o, al contrario con forti elementi di incertezza e con elementi di

discontinuità che interessano l’ambiente di riferimento, la struttura gerarchica, con la

focalizzazione della specializzazione, è la miglior struttura organizzativa possibile.

Lezione 32

05. Cosa si intende per impresa con diversificazione coerente?

Le imprese con diversificazione coerente sono imprese che procedono ad allocare le risorse a

disposizione tra attività diverse tenendo conto di sinergie, interdipendenza, caratteri

tecnologici e di mercato delle stesse.

Nell’approccio evolutivo si ritiene che una delle componenti fondamentali del processo di

diversificazione sia l’incremento della conoscenza in aree contigue a quelle presenti in

impresa, ovvero legate alla prossimità conoscitiva.

Quindi la diversificazione è l’espansione di un'impresa esistente verso una nuova linea di

prodotto o area di attività. È quindi coerente o correlata quando un'impresa si espande in

un'area di attività simile. Es. La Bic: prima faceva penne e poi ha iniziato a fare rasoi. Nella

diversificazione coerente ci può essere una sovrapposizione di: tecnologia e distribuzione,

poiché si va ad acquisire competenze in un settore molto simile al nostro core business.

06. Sulla base dei cara eri di coerenza dell’impresa, quali sono le principali forme

organizza ve?

Sulla base dei caratteri di coerenza dell’impresa, le principali forme organizzative delle

imprese che formano l’industria possono essere riassunte in:

 Imprese diversificate: con apprendimento rapido e forti processi di selezione.

 Imprese integrate verticalmente: con processi di apprendimento lenti e risorse

molto specializzate. è un'espressione, che nella microeconomia e

nel management strategico descrive la scelta di un'impresa produttrice o

assemblatrice di un certo prodotto di integrare all'interno della propria attività

un maggior numero di "passaggi intermedi" necessari all'ottenimento del

prodotto finito.

 Imprese specializzate: focalizzate sulla path dependency e su un’intensa

selezione. 49

 Network: con apprendimento rapido, molte opportunità di sviluppo e

un’intensa selezione.

07. Quando si dice che un’impresa è coerente?

Le imprese protagoniste dell’attuale scenario economico si presentano spesso come imprese

multiprodotto, con una struttura delle attività produttive relativamente stabile nel tempo.

Da questo punto di vista le imprese sono coerenti, cioè hanno una distribuzione dell’attività

produttiva non casuale, che si sviluppa su più produzioni attraverso apprendimento,

interdipendenze e complementarità dei processi, cioè un’impresa è coerente quando

possiede un profilo di diversificazione tipico del settore di appartenenza ed opera su un

complesso di attività tecnologicamente correlate.

Alla base della coerenza troviamo:

- L’apprendimento: che permette accumulo delle conoscenze acquisite.

- Le opportunità tecnologiche: derivanti dagli avanzamenti della scienza e della tecnica.

- La path dependency, legata alla storia dell’impresa.

- La selezione, che riguarda processi competitivi.

08. In quali casi, secondo l’approccio evolu vo, le imprese integrano ver calmente?

Gli elementi che spingono le imprese ad integrarsi verticalmente sono, innanzitutto, gli

incentivi e la presenza di elevati costi di transazione, anche se in approccio evolutivo risultano

più rilevanti le complementarità, il coordinamento e l’evoluzione dell’industria.

microeconomia management

Integrazione è un'espressione, che nella e nel strategico

descrive la scelta di un'impresa produttrice o assemblatrice di un certo prodotto di integrare

all'interno della propria attività un maggior numero di "passaggi intermedi" necessari

all'ottenimento del prodotto finito

In caso di lento apprendimento, quindi di stabilità nella conoscenza e complementarità negli

asset, le imprese sono incentivate a procedere verso l’integrazione verticale, soprattutto dove

vi siano dei bassi indici di appropriabilità dell’innovazione.

L’integrazione verticale è favorita anche dalla necessità di coordinare competenze

complementari nello sviluppo di innovazioni: ciò è particolarmente sentito quando il processo

tecnologico è molto rapido; se non esistono capacità esterne o sono particolarmente costose

o generiche, rispetto alle specifiche necessità di impresa, questa può decidere di produrre la

conoscenza di cui ha bisogno.

L’integrazione permette quindi un miglior coordinamento dinamico, ma restringe la varietà

esperienziale; quindi, è preferibile integrarsi se l’innovazione è sistemica, con domanda

stabile. 50

Se il cambiamento tecnologico è repentino e la domanda si modifica in modo non prevedibile,

l’integrazione verticale può rendere le organizzazioni cieche rispetto a nuovi sentieri di

ricerca.

Il processo di integrazione viene scelto preferibilmente in determinate fasi della vita

dell’industria: se l’industria nasce intorno a nuovi sistemi, con elementi che possono

svilupparsi solo combinando conoscenze diversi, i produttori trovano conveniente

l’integrazione a monte.

Successivamente con il diffondersi di standard aperti e di imprese che si specializzazione nella

realizzazione di ciò che mancava, si può assistere ad un processo di disintegrazione.

Lezione 33

10. Cosa sono i network?

I network possono essere considerati come una struttura in cui, a livello di apprendimento, si

media tra accentramento della conoscenza a livello di impresa e decentramento a livelli di

soggetti diversi.

Se le imprese non riescono, in autonomia, a sviluppare conoscenze e competenze

multidisciplinari, necessarie allo sviluppo della propria attività, devono creare delle relazioni

stabili con altri attori, consentendo il coordinamento e integrazione fra saperi diversi.

I network normalmente si creano alla presenza di elevate opportunità di appropriabilità.

Positivamente è riscontrato che la presenza di un network genera nuove e maggiori

opportunità di ricerca e innovazione.

L’esistenza di un network si giustifica con la parcellizzazione della conoscenza distintiva, con

la condivisione e la diffusione delle informazioni e competenze. I network possono

distinguersi in:

a) Distretto industriale (accezione di Marshall): con un’elevata specializzazione orizzontale e

verticale. Permette di rappresentare una struttura efficace nel caso di cambiamenti che

avvengono nell’alveo di un ambiente conosciuto.

b) Aree della Terza Italia: hanno forte integrazione produttiva, nonostante l’autonomia

mantenuta dalle imprese. Si osserva un elevato livello di collaborazione per quanto riguarda

infrastrutture e servizi, al contrario del distretto industriale.

c) Network innovativi: con due attori fondamentali e con funzioni complementari: a.

Innovatori-produttori b. Venture capitalist. È efficace in caso di cambiamenti strutturali.

d) Network con leadership: si sviluppano attorno a grandi imprese, con forte coordinamento

tra le diverse e complementari attività di impresa. È particolarmente e

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher D_A di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Laino Antonella.
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