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La verticalità del curricolo
La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni.
Quale è la prima caratteristica che deve avere il curricolo?
Il curricolo deve essere verticale.
Che cosa possono rappresentare le indicazioni Nazionali?
Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del curricolo di scuola.
Quando le Indicazioni Nazionali hanno preso il posto dei Programmi Nazionali?
Dopo il riconoscimento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche.
Quale modello di scuola viene messo in discussione negli anni 60?
Negli anni settanta si mette in discussione il modello di scuola quello gentiliano; in cui erano stabiliti tutti i contenuti in maniera molto rigida, per cui se un docente non svolgeva tutto il programma, non aveva svolto il suo compito.
Chi si trova al centro dell'azione?
educativa? Al centro di questa complessità reticolare troviamo l'alunno. Quali metodologie didattiche è necessario utilizzare per un'azione educativa e formativa efficace? L'uso di metodologie didattiche differenziate e personalizzate che contraddistinguano una efficace azione formativa in quanto orientate a sviluppare sistemi di padronanza dei compiti e dei problemi, valorizzando l'apprendimento in contesti applicativi che favoriscano l'esplorazione e la scoperta, il lavoro di interazione e collaborazione tra pari valorizzando l'esperienza e le conoscenze di ciascuno. Cosa devono definire gli obiettivi? Gli obiettivi di apprendimento devono definire in modo chiaro e inequivocabile le conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Cosa indicano i traguardi di sviluppo delle competenze? I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le piste culturali e didattiche.da percorrere e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo"12. Cosa presuppone la centralità dello studente? Presuppone una spiccata attenzione alle caratteristiche personali, agli stili di apprendimento, agli interessi, attitudini, talenti che ciascun ragazzo esprime in forme peculiari13. A chi spetta predisporre le condizioni cognitive, affettive e relazionali che in un dato contesto consentano allo studente di costruire le proprie conoscenze e abilità al fine di conseguire mete formative importanti per vivere bene nel proprio contesto sociale? All'insegnate14. Quale è l'obiettivo principale della scuola? L'obiettivo principale della scuola è quello di realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti15. Quale è il compito principaledella scuola? La scuola ha il compito di assicurare ad ogni alunno il successo formativo. Lezione 02401. Cosa fa parte del curricolo "esplicito"? Fanno parte del curricolo "esplicito" le mete formative. 02. Cosa definisce il Ministero della Pubblica Istruzione? Il Ministero della Pubblica Istruzione definisce gli obiettivi generali dei processi formativi, gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni e le discipline costituenti la quota nazionale e il relativo monte ore annuo. 03. Che cosa è il curricolo intangibile? Il curricolo intangibile è costituito dal clima della scuola, da quel complesso di pensieri, di modi di essere e di interagire, di affrontare le criticità che gli alunni comunque respirano e che in modo inversamente proporzionale all'età ma comunque rilevante ne influenzano l'atteggiamento verso la scuola, verso gli studi ed il proprio sviluppo personale. 04. Che tipo di variabile è?utilizzo degli spazi e delle attrezzature? È una variabile organizzativa del curricolo implicito.
Che tipo di variabile è l'articolazione del tempo scolastico, annuale e settimanale? È una variabile organizzativa.
Cosa sono costituenti del curricolo "implicito"? Sono costituenti del curricolo "implicito" Le variabili organizzative.
Cosa definisce la singola istituzione scolastica? La singola istituzione scolastica definisce le competenze, le conoscenze, le abilità, le modalità organizzative e gestionali. Inoltre stabilisce i modi e i tempi per la valutazione degli apprendimenti e per la certificazione delle competenze.
Come può essere il curricolo? Esistono tre tipi di curricolo: Implicito, esplicito e intangibile.
Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnati? Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in
Considerazione sull'importanza dell'individuazione chiara delle conoscenze e abilità fondamentali e del livello di padronanza da raggiungere e dell'importanza di effettuare un bilancio delle conoscenze, delle abilità già acquisite ed evidenziate da parte dello studente.
10. Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnanti? Nel progettare una didattica per competenze gli insegnanti devono tenere in considerazione il fatto che l'ambiente nel quale si svolgono i percorsi dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di laboratori.
11. Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnanti? Nel progettare una didattica per competenze gli insegnanti devono tenere in considerazione il fatto che una competenza si sviluppa in un contesto nel quale lo studente è coinvolto nell'affrontare situazioni, nel portare a termine compiti.
12. Secondo Castoldi dove si acquisiscono
le competenze? Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali (scuola), non formali (famiglia, luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative) e informali (vita sociale nel suo complesso). 2. A cosa è finalizzata l'azione formativa? L'azione formativa è finalizzata al raggiungimento di obiettivi e traguardi formativi. 3. Come si può definire il curricolo? Il curricolo indica i paletti che tracciano la strada entro cui i singoli docenti possano esercitare la loro funzione formativa: una sorta di canovaccio che guida l'insegnante nella sua azione educativa-didattica. 4. Riprendendo i contributi delle Indicazioni, come possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo? Riprendendo i contributi delle Indicazioni possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo come "il processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca e l'innovazione educativa". Lezione 03 1. Quali sono lemetodologie adottate nelle UDA? L'UdA è un percorso che ha il fine di rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento, percui necessita dell'adozione di metodologie didattiche induttive, laboratori ali e cooperative.
02. Cosa si può valutare in un'UDA? In ogni unità di apprendimento si possono valutare le competenze culturali promosse nei compiti direaltà proposti, ossia quelle appartenenti agli assi culturali e contenute negli allegati delle Linee guida.
03. Come deve essere presentato l'UDA? L'UdA deve essere presentata agli alunni con un linguaggio semplice e comprensibile.
04. Ogni fase dell'UdA è affidata ad un insegnamento che deve proporre un'attività didattica che abbia le seguenti caratteristiche: che promuova una delle competenze obiettivo previste, tramite l'acquisizione e l'utilizzo dei saperi necessari; in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento; che adotti
strategiedidattiche più coinvolgenti e partecipative (apprendimento cooperativo in piccoli gruppi; brainstorming, discussione; problem solving; role play…) , che sia finalizzata alla realizzazione diun prodotto intermedio (da valutare in livelli e in decimi), che sia parte del compito di realtà e che possa valutare le conoscenze, abilità e competenze promosse tramite prove di verifica tradizionalio prove di competenza.
05. Cosa viene specificato nella parte introduttiva di un'UDA?
Nella parte introduttiva di un'UDA vengono esplicitati la presenta di informazioni generali quali gli assi/insegnamenti coinvolti; i risultati di apprendimento attesi in termini di competenze, abilità e conoscenze; i pre-requisiti indispensabili ad affrontarla; il valore formativo del percorso; e la durata complessiva.
06. Che cosa viene articolato nel piano di lavoro dell'UdA?
Nel piano di lavoro dell'UdA, il percorso viene articolato in fasi progressive o parallele,
Per ognuna delle quali vengono esplicitati i contenuti da affrontare, le attività e strategie didattiche da utilizzare, i tipi di prova (verifica, prova di competenza o compito di realtà) ed i criteri di valutazione ed infine la durata.
07. Da cosa è composta solitamente un'UDA?
Un'UDA, solitamente, è composta da una parte introduttiva, una parte più dettagliata, detta piano di lavoro, una pianificazione temporale dello svolgimento delle fasi, tramite un diagramma di Gantt, delle griglie per l'osservazione sistematica e rubriche di valutazione delle competenze.
08. Tra gli insegnanti cosa favorisce l'UDA?
Tra gli insegnanti favorisce la collaborazione e la progettazione condivisa tra docenti e quindi una visione olistica del progetto formativo degli allievi.
09. Cosa promuove l'UDA?
L'UDA promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, di un pensiero complesso, abituato a collegamenti interdisciplinari e alla risoluzione di situazioni problematiche.
10.
Cosa permettere di fare il compito di realtà? Il compito di realtà permette di mobilitare le conoscenze e le abilità nella risoluzione di una situazione-problema complessa, inedita, aperta a più soluzioni (o con una soluzione a cui si può arrivare in diversi modi) e attinente alla vita reale. 11. Quale è il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA? Il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità. 12. L'Uda promuove e valuta competenze, in merito a ciò, quale è la definizione di competenza secondo il Consiglio europeo? Il consiglio europeo definisce la competenza come "la competenza indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in"Termini di