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Interpretazione delle prove CPT
77. L'interpretazione delle prove CPT condotte su terreni coesivi consente anche la determinazione della coesione non drenata.
78. Le prove penetrometriche dinamiche SPT (o SCPT) forniscono utili indicazioni riguardo alla resistenza a rottura del terreno (angolo di attrito).
79. Le prove penetrometriche dinamiche SPT (o SCPT) non risultano particolarmente efficaci per la caratterizzazione meccanica dei terreni coesivi.
80. Dalla interpretazione delle prove CPT è possibile avere indicazioni sulla determinazione del profilo stratigrafico.
81. Si richiede di descrivere come determinare il profilo stratigrafico dall'interpretazione delle prove CPT:
L'analisi dei risultati di prove CPT consente in primo luogo il riconoscimento litologico dei terreni attraversati e la ricostruzione della successione stratigrafica. Questa prima fase è essenziale e necessaria per ogni ulteriore interpretazione geotecnica delle misure effettuate. Durante la prova vengono misurate le
resistenze di punta e di attrito laterale opposte dal terreno nelle condizioni di rottura determinate dalla penetrazione dello strumento con una velocità imposta e costante di 2cm/sec. Nei depositi a grana fine i valori di q sono generalmente bassi e mostrano un andamento regolare con picchi nei soli punti in cui vengono attraversati terreni lenti. Nei depositi di terreni a grana grossa invece i valori misurati risultano generalmente elevati a tal punto che, durante la prova, bisogna interrompere il sondaggio a causa dell'attraversamento di depositi sabbiosi o ghiaiosi molto addensati. A seconda della permeabilità del terreno attraversato la rottura avviene in condizioni drenate o non drenate. Pertanto il modello interpretativo del fenomeno della rottura, e quindi la successiva deduzione delle caratteristiche a partire dalle grandezze misurate, è condizionato dal tipo di terreno cui si riferiscono i dati di resistenza misurati.
82. Si richiede di descrivere
L'interpretazione delle prove SPT in terreni non coesivi:
Questo tipo di prove, SPT (prove penetrometriche statiche) risultano particolarmente utili a fornire informazioni circa: lo stato di addensamento del terreno; la resistenza a rottura, definita dall'angolo di attrito; la deformabilità del terreno, definita mediante il modulo endometrico o il modulo di Young.
83. Le prove SPT:
Sono indicate soprattutto nelle indagini in terreni non coesivi.
84. I piezoconi consentono la misura:
Della pressione interstiziale in sito nella condizione di riposo e delle variazioni di pressione interstiziale indotte nel terreno dalla penetrazione della punta.
LEZIONE 16
85. In una prova CPT su terreno non coesivo la resistenza alla punta qc:
aumenta al crescere della densità relativa e al crescere della tensione verticale.
86. L'esecuzione di prove CPT in un deposito non coesivo permette di ottenere utili indicazioni riguardo: lo stato di addensamento del terreno, in termini di
densità relativa Dr.87. L'esecuzione di prove CPT in un deposito non coesivo consente di ottenere utili indicazioni riguardo: l'angolo di attrito efficace.
88. Attraverso l'esecuzione di prove CPT in un deposito non coesivo si può determinare: la deformabilità del terreno, in termini di modulo edometrico, Eed, o di modulo di Young, E', secanti.
89. Dai risultati di prove CPT su terreno non coesivo si osserva che la resistenza alla punta qc aumenta al crescere dell'angolo di attrito del terreno e al diminuire della tensione verticale.
90. Le prove con piezocono CPTU restituiscono gli stessi risultati delle prove penetrometriche statiche convenzionali e in più: Danno la possibilità di misurare la pressione interstiziale alla punta.
91. L'esecuzione di prove CPT in un deposito non coesivo non permette di ottenere utili indicazioni riguardo: il grado di saturazione.
LEZIONE 17
92. Dall'interpretazione delle prove
93. Dall'interpretazione delle prove dilatometriche si possono trarre informazioni utili a: definire il profilo stratigrafico.
94. In una prova dilatometrica l'esecuzione della misura dilatometrica consiste nella determinazione di due valori caratteristici per la pressione agente su una membrana deformabile.
95. Nell'interpretazione dei risultati delle prove dilatometriche, il modulo edometrico aumenta al crescere del modulo dilatometrico Ed.
96. Nella correlazione empirica di Machetti per l'interpretazione dei risultati delle prove dilatometriche, il grado di sovraconsolidazione OCR aumenta al crescere dell'indice di tensione orizzontale KD.
97. I risultati di una prova dilatometrica forniscono utili indicazioni anche sulla rigidezza del terreno.
98. Si descriva la prova dilatometrica: La prova dilatometrica viene eseguita con il dilatometro piatto con il bordo
Inferiore affilato. La lamaviene fatta avanzare nel terreno per mezzo di attrezzature di spinta o per sondaggi, queste aste dispinta trasferiscono la forza di penetrazione alla lama. Essa è collegata ad una centralina di misurain superficie per mezzo di un cavo elettropneumatico passante all'interno delle aste di spinta. Adintervalli regolari (generalmente ogni 20 cm) la penetrazione viene arrestata e, utilizzando lacentralina di misura, viene immesso gas del quale si aumenta gradualmente la pressione, facendodilatare la membrana contro il terreno. Ad ogni profondità, in circa un minuto, vengono rilevati duevalori di pressione: la pressione necessaria per controbilanciare la pressione del terreno ed iniziareil movimento della membrana e la pressione necessaria per ottenere una dilatazione del centro dellamembrana conto il terreno.
LEZIONE 1899. Le prove scissometriche (field vane tests) consentono:la determinazione della resistenza non drenata in depositi argillosi
teneri o molto teneri.100. L'interpretazione della prova scissometrica si basa sulla possibilità di correlare il valore del massimo momento torcente misurato nel corso della prova con la resistenza del terreno mobilitata sulla superficie di rottura cilindrica generata dalla rotazione delle lame. 101. L'interpretazione della prova scissometrica si basa sulla possibilità di correlare il valore del massimo momento torcente misurato nel corso della prova con la resistenza del terreno mobilitata sulla superficie di rottura cilindrica generata dalla rotazione delle lame. 102. Per l'esecuzione della prova scissometrica: l'apparecchio viene introdotto nel terreno finché le lame non raggiungono il punto di misura, quindi, mediante un sistema di trasmissione di tipo meccanico, si applica alle aste una rotazione a velocità costante. 103. Durante la prova scissometrica, nel movimento di rotazione imposto loro dalle aste di manovra, le palette producono: larottura del terreno lungo una superficie cilindrica costituita dall'inviluppo delle posizioni occupate durante la rotazione dagli spigoli esterni delle lame, di altezza H e raggio D.
Come risultato delle prove scissometriche si ottiene: un profilo della coesione non drenata con la profondità.
Cosa si determina attraverso l'esecuzione di prove scissometrice? La resistenza non drenata in depositi argillosi teneri o molto teneri (cu <50 / 60 kPa).
L'interpretazione della prova scissometrica si basa sul massimo momento torcente misurato nel corso della prova.
Si richiede di descrivere la prova scissometrica. La prova scissometrica si esegue in terreni coesivi teneri per la determinazione della coesione non drenata. Può essere eseguita in campo, in parete o al fondo di scavi, oppure in laboratorio su un campione opportunamente confinato. Questo tipo di prova è la maggiormente usata per la determinazione della resistenza a taglio non drenata.
Essa consente di misurare la massima forza di torsione applicata ad una paletta infissa nel terreno prima che inizi a ruotare. La velocità di rotazione dello strumento durante la prova deve essere compresa fra 0,1 - 0,2 gradi/s per garantire una rottura in condizioni non drenate.
LEZIONE 19
108. In cosa consiste una prova pressiometrica? Nel produrre la dilatazione di una cavità cilindrica realizzata all'interno del terreno - generalmente per mezzo di un foro di sondaggio - applicando una pressione radiale uniforme sulla sua parete.
109. Nella curva di risposta tipica di una prova pressiometrica eseguita con il pressiometro Menard, si individuano tre valori caratteristici della pressione p:
- po che può essere identificata con la tensione orizzontale litostatica totale;
- pf pressione di fluage che delimita superiormente la cosiddetta fase pseudo-elastica della prova;
- pl pressione limite che individua la condizione di completa plasticizzazione del mezzo.
110. Nella
curva di risposta tipica di una prova pressiometrica eseguita con il pressiometro Menard, si individuano tre zone caratteristiche:
- un primo tratto caratterizzato da una rigidezza di risposta crescente col livello di pressione;
- un secondo tratto, approssimativamente lineare, che definisce la cosiddetta fase pseudo-elastica della prova;
- un terzo tratto caratterizzato da una rigidezza di risposta gradualmente decrescente.
111. Le prove di carico su piastra consistono nel misurare gli spostamenti verticali prodotti dalla applicazione di carichi progressivamente crescenti su una piastra rigida poggiata sulla superficie del terreno od al fondo di uno scavo.
112. Se la prova di carico su piastra viene spinta fino alla formazione di un cinematismo di collasso generalizzato, la resistenza non drenata del terreno può essere valutata a partire dalla pressione media ultima misurata qu: mediante le relazioni per il calcolo della capacità portante delle fondazioni superficiali.
113. Attraverso
l'interpretazione dei risultati di una prova di carico su piastra fornisce indicazioni sulla rigidezza del terreno.
114. L'interpretazione dei risultati di una prova di carico su piastra fornisce indicazioni sulla resistenza non drenata del terreno.
LEZIONE 20115. Nelle prove di permeabilità in foro a carico variabile: viene misurata la velocità di abbassamento o di risalita del livello dell'acqua nel foro.
116. Nelle prove di permeabilità in foro a carico costante: viene misurata la portata in ingresso o in uscita dal foro, necessaria a mantenere il moto di filtrazione in condizioni stazionarie.
117. Nelle prove di permeabilità a carico costante eseguite in foro, la permeabilità del terreno può essere valutata: essendo nota la portata di fluido in entrata (o uscita) dal foro.
118. Quando è necessario valutare la permeabilità globale di uno strato di terreno non coesivo è utile eseguire prove di pompaggio da pozzi.