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Domande di Microeconomia
AFCATC © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 17/05/2018 11:53:27 - 116/287Scaricato da Fiorenzo Limodio (devilangelus@hotmail.it)
lOMoARcPSD|14053244
Set Domande: MICROECONOMIAECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Laino Antonella
La MES è
- il livello massimo di produzione per massimizzare i costi medi di lungo periodo
- tutte false
- il livello massimo di produzione per minimizzare i sunk costs
- il livello massimo di produzione per minimizzare i costi medi di lungo periodo
LRTC è minore o uguale a TC zempre
- perchè nel lungo periodo è possibile scegliere le combinazioni più efficienti
- perchè nel lungo periodo è maggiore la specializzazione
- perchè nel lungo periodo è possibile abbattere i sunk costs
- tutte false
il grafico rappresenta
- MCAV
- CACT
- CAFC
aumenta al crescere della produzione
- tutte vere
- si riduce al crescere della produzione
- rimane costante al crescere della produzione
Dopo aver definito il costo
marginale di un fattore diminuisce, il costo marginale aumenta. Questa relazione tra prodotto marginale e costo marginale è nota come legge dei rendimenti marginali decrescenti. L'effetto che questa relazione ha sulla curva di costo marginale è che essa ha una forma a U. Inizialmente, il costo marginale diminuisce perché il prodotto marginale aumenta più rapidamente dei costi. Tuttavia, a un certo punto, il prodotto marginale inizia a diminuire e il costo marginale inizia ad aumentare. Questo perché l'impresa deve iniziare a utilizzare fattori di produzione meno efficienti o a saturare i fattori di produzione esistenti. Di conseguenza, il costo marginale aumenta.del mercato05. (Costo Totale Medio di Lungo Periodo)MC/qLRTC/q (Costo Totale di Lungo Periodo / Quantità)TC/QAVC/qLRTC<TC06. (nel lungo periodo)maitutte vere <=LRTC ATCsempresempretalvoltaper tracciare la curva LRATC07. si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC del mercatosi uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC del mercatosi uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC dell'impresasi uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC del mercatodifferenziazione dei prodottiscala possono derivare da diversi fattori, tra cui: 1. Specializzazione: quando un'azienda aumenta la produzione, può specializzarsi ulteriormente nelle sue attività, sfruttando al massimo le competenze e le risorse disponibili. Ciò porta a una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi unitari. 2. Effetti di apprendimento: con l'aumentare della produzione, i dipendenti e l'azienda stessa acquisiscono esperienza e competenze che consentono di migliorare i processi produttivi. Ciò porta a una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi unitari nel lungo periodo. 3. Utilizzo ottimale delle risorse: un aumento della produzione può consentire all'azienda di utilizzare in modo più efficiente le sue risorse, come macchinari, attrezzature e materie prime. Ciò può portare a una riduzione dei costi unitari. 4. Economie di acquisto: un'azienda che aumenta la produzione può beneficiare di sconti o condizioni più vantaggiose nell'acquisto di materie prime o di beni e servizi necessari per la produzione. Ciò può ridurre i costi unitari. 5. Effetti di dimensione: un'azienda più grande può trarre vantaggio dalle economie di scala grazie alla sua capacità di negoziare contratti più favorevoli con fornitori, di investire in tecnologie più avanzate e di distribuire i costi fissi su una maggiore quantità di prodotti. Ciò può portare a una riduzione dei costi unitari. In sintesi, le economie di scala si verificano quando un'azienda aumenta la produzione e riesce a ridurre i costi unitari grazie a una maggiore efficienza, specializzazione, apprendimento e utilizzo ottimale delle risorse.di lungo periodo medio, rappresenta la curva che mostra il costo medio di produzione per ogni quantità di prodotto nel lungo periodo, quando tutti gli input sono variabili. Per tracciare la curva LRATC, si devono seguire i seguenti passaggi: 1. Calcolare il costo totale di produzione per diverse quantità di prodotto nel lungo periodo, tenendo conto di tutte le variazioni possibili nelle risorse impiegate. 2. Calcolare il costo medio di produzione per ogni quantità di prodotto nel lungo periodo, dividendo il costo totale di produzione per la quantità di prodotto. 3. Rappresentare i punti ottenuti dal calcolo del costo medio di produzione su un grafico, con la quantità di prodotto sull'asse delle x e il costo medio di produzione sull'asse delle y. 4. Unire i punti ottenuti con una curva che rappresenta la relazione tra la quantità di prodotto e il costo medio di produzione nel lungo periodo. Questa curva è chiamata curva LRATC. La curva LRATC mostra come il costo medio di produzione varia al variare della quantità di prodotto nel lungo periodo. In generale, la curva LRATC è a forma di U, con un punto di minimo corrispondente al livello di produzione più efficiente. Questo punto rappresenta la combinazione di input che permette di ottenere il costo medio di produzione più basso nel lungo periodo. Seguendo questi passaggi, è possibile tracciare la curva LRATC e comprendere come nel lungo periodo il costo totale di produzione può essere inferiore o uguale al costo totale medio di lungo periodo, grazie alla possibilità di scegliere combinazioni più efficienti di input.Il costo totale sostenuto da un'impresa corrisponde al costo opportunità sostenuto da coloro che apportano capitale di rischio.
Il costo marginale è il costo addizionale che si deve sostenere per produrre un'ulteriore unità di prodotto e l'impresa può controllare tali costi in modo diretto e medio di lungo periodo, è il costo unitario per realizzare una determinata quantità di prodotto nel lungo periodo. LRATC = LRTC/Q. Per tracciare la curva LRATC dobbiamo unire le parti più basse di tutte le curve ATC tra cui l'impresa può scegliere.
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 17/05/2018 11:53:27 - 122/287 Scaricato da Fiorenzo Limodio (devilangelus@hotmail.it)
Set Domande: MICROECONOMIA ECONOMIA (D.M. 270/04) Docente: Laino Antonella definire il concetto di costo totale, costo marginale, costo medio, costo fisso e costo variabile e rappresentarli graficamente
immediato.Il costo medio può essere fisso o variabile.Il costo medio fisso riguarda il costo per unità di prodotto e si ottiene dividendo il costo fisso per la produzione realizzatae la formula è AFC=TFC/Q.AFC, ossia costo fisso medio diminuirà al crescere della produzione.Il costo medio variabile si ottiene dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva e la formula èAVC=TVC/Q.I costi fissi sono quei costi che non variano al variare della produzione e sono ad esempio i costi degli impianti o gliinteressi su debiti contratti.I costi variabili sono costi che variano al variare del livello di prodotto come ad esempio i costi delle materie prime.© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 17/05/2018 11:53:27 - 123/287Scaricato da Fiorenzo Limodio (devilangelus@hotmail.it)lOMoARcPSD|14053244Set Domande: MICROECONOMIAECONOMIA (D.M. 270/04)Docente: Laino AntonellaLezione 027la MES è
cui un'impresa può minimizzare i costi medi o unitari di lungo periodo. -Il grafico rappresenta un equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. -Nel lungo periodo esistono costi marginali, costi variabili e costi fissi. -Un vincolo di bilancio rappresenta la combinazione di produzione che un'impresa può ottenere con una data quantità di risorse. -La curva di indifferenza rappresenta le combinazioni di beni o servizi che forniscono lo stesso livello di soddisfazione a un consumatore. -LRATC nel monopolio naturale rappresenta la curva di costo medio a lungo periodo di un'impresa che opera in un settore in cui è più efficiente avere una sola impresa. -La MES ridotta indica una scala minima efficiente più bassa, cioè un livello di produzione minimo in cui i costi medi sono ancora alti.Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html. ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1; Il testo formattato con i tag html è il seguente:cui l'impresa può minimizzare i costi medi o unitari di lungo periodo. Graficamente sulla retta delle ascisse si riportano le unità di prodotto e sulle ordinate il costo. Un settore con MES ridotta si presenta con bassi livelli produttivi di economie di scale e la dimensione minima efficiente si presenta a bassi livelli di unità produttive. © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 17/05/2018 11:53:27 - 128/287 Scaricato da Fiorenzo Limodio (devilangelus@hotmail.it)
Set Domande: MICROECONOMIA ECONOMIA (D.M. 270/04) Docente: Laino Antonella Lezione 028 profitto economico=01. ricavo economico - costo economico ricavo economico - costo opportunità ricavo totale - costo economico Costo economico=ricavo economico - costo contabile costi espliciti + costi impliciti profitto economico=02. tutte vere ricavo totale - costo opportunità ricavo totale-costo economico ricavo totale -(costi impliciti+costi espliciti) profitto
contabile =03. ricavo totale - costi contabili
ricavo medio-costo medio
ricavo marginale-costo marginale
ricavo contabile-costi contabili
i costi impliciti sono
04. I costi espliciti sono i pagamenti
in moneta che l'impresa deve
pagamenti in moneta da corrispondere a terzi
corrispondere a terzi per
i costi opportunità per l'impiego di risorse altrui
ottenere le risorse che le sono
necessarie.
debiti contratti verso terzi
costi opportunità per l'impiego di risorse proprie