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La Rettorica:
È un volgarizzamento ampiamente rimaneggiato del De inventione di Cicerone
Il Tresor:
È scritto in lingua d'oïl durante l'esilio ma annoverato tradizionalmente tra i lavori della letteratura italiana
Il Tesoretto:
È la trasposizione in rime in prima persona del Tresor
I primi esempi di prosa in volgare italiano risalgono:
a Guido Faba, autore della Gemma purpurea e dei Parlamenti et epistole
Il Novellino è:
È un'anonima raccolta di cento novelle rielaborate per la maggior parte da fonti latine e galloromanze
Marco Polo:
È un mercante veneziano
Il Milione:
Le liriche amorose del Duecento:
ci sono giunte principalmente tramite canzonieri manoscritti
Il Vaticano Latino 3793:
È uno dei tre principali canzonieri che tramandano le liriche duecentesche
In filologia, l'archetipo è:
un manoscritto perduto la cui esistenza è ipotizzabile sulla base dell'analisi filologica di testimoni esistenti
La rima siciliana:
nasce dalla diffusione in toscana delle liriche siciliane toscanizzate
Le carte Barbieri:
sono copie preziose di liriche siciliane non toscanizzate tratte da un manoscritto perduto
Federico II:
fu fautore di un progetto politico nel quale la cultura aveva un ruolo di primo piano
I poeti della scuola siciliana:
erano per la maggior parte notai, cancellieri e funzionari della corte che praticavano l'arte poetica come
attività separata dalla propria professione
Rispetto ai componimenti dei trovatori, i componimenti della Scuola siciliana:
non sono quasi mai accompagnati dalle melodie
Pier della Vigna:
È ricordato da Dante nel canto XIII dell'Inferno
Giacomo da Lentini:
È considerato il caposcuola della Scuola siciliana
L'esperienza poetica della Scuola siciliana:
si diffuse rapidamente in tutta la Penisola
Relativamente alla definizione di poeti 'siculo-toscani':
si definiscono così quei poeti attivi in Toscana i cui componimenti seguono lo stile dei Siciliani, precedenti
alla generazione dei poeti dello Stil novo
Bonagiunta Orbicciani:
la sua poesia è principalmente amorosa, ma non mancano esempi di rime politiche o morali
Guittone d'Arezzo:
È il più importante poeta della seconda metà del XIII secolo
L'ingresso di Guittone nei Frati Gaudenti:
determina anche un cambio di passo nella sua produzione lirica, prima vertente su tematiche amorose e
successivamente morale e religiosa
Il canzoniere in cui Guittone è più rappresentato è:
manoscritto Laurenziano Redi 9 della Biblioteca Laurenziana
La battaglia di Montaperti:
rappresenta un momento di forte tensione politica, lasciando intravedere la definitiva ripresa del partito
imperiale ai danni dell'idea del libero comune
La poesia comico-realista:
coesiste nella letteratura italiana in parallelo alle tematiche cortesi sin dalla metà del Duecento
Rustico Filippi:
scrisse componimenti sia sull'amor cortese, sia comici
Cecco Angiolieri:
scrive poesie comiche incentrate sull'io del poeta
Guido Guinizzelli:
È il trait d'union tra la poesia 'antica' dei guittoniani e la poesia 'moderna' degli stilnovisti
Nei componimenti di Guido Guinizzelli:
si trovano già alcuni argomenti che avranno particolare fortuna tra gli stilnovisti
Al cor gentil rimpaira sempre amore è una canzone di:
Guido Guinizzelli
L'idea di Stilnovo:
deriva in gran parte da Dante
La 'dolcezza' dello Stilnovo:
corrisponde stilisticamente a un trobar leu
Il concetto di amore degli Stilnovisti:
si trasforma in un'esperienza più intellettuale
Nelle rime di Cavalcanti l'esperienza d'amore:
È spesso molto tragica
Donna me prega è una canzone di:
Guido Cavalcanti
Lapo Gianni:
ha lasciato meno di venti componimenti
Cino da Pistoia:
È strettamente legato stilisticamente e tematicamente a Dante
«Nel mezzo del cammin di nostra vita»:
equivale a 35 anni, essendo misurata in 70 anni nel Medioevo la durata di una vita compiuta
Cacciaguida:
È un'importante avo di Dante Alighieri, ricordato nel Paradiso
Brunetto Latini:
È riconosciuto da Dante come maestro
Nel 1302 Dante viene condannato:
in contumacia
Dante trascorre l'esilio:
trasferendosi in diverse corti, prima di recarsi a Ravenna
Le narrazioni biografiche di Dante:
si articolano già all'indomani della scomparsa del Poeta
Uno dei più importanti biografi di Dante è:
Giovanni Boccaccio
Nel Trecento:
prende corpo la leggenda di Dante e alcuni episodi si trovano nel Trecentonovelle di Franco Sacchetti
Oggi, si ritiene che le spoglie dantesche siano:
a Ravenna
Rispetto alle spoglie dantesche, Firenze:
dopo il successo dell'autore, le spoglie sono richieste costantemente da Firenze, con la contrarietà di
Ravenna
La Vita nova:
È un'opera in quarantadue capitoli
L'incontro con Beatrice:
È seguito da una visione onirica
Vita nova e Stilnovo:
sono fortemente intrecciati
La composizione della Vita nova:
da alcuni riferimenti interni è assegnabile tra il 1292 e il 1293
All'interno della Vita nova, la prosa:
collega tra loro i componimenti poetici
Tra i modelli della Vita nova troviamo:
il De consolatione Philosophiae di Severino Boezio
Tra i modelli della Vita nova troviamo:
le Confessiones di Sant'Agostino
Nella Vita nova, la funzione dei numeri:
È centrale, e particolare importanza è riservata al numero nove, legato a Beatrice
La Vita nova è dedicata a:
Circa le edizioni della Vita nova:
a partire dal 1907 si ha l'edizione di Michele Barbi; si aggiungono quella di Gorni nel 1996 e di Carrai nel
2009
Le Rime di Dante Alighieri:
sono circa sessata componimenti tra ballate, canzoni e sonetti
Il sonetto Non mi poriano già mai far emenda:
È tramandato anche nella veste bolognese dai Memoriali
Le Rime di Dante Alighieri:
non sono state organizzate dall'autore in forma di canzoniere
La relazione poetica tra Dante e Guido:
È attestata da numerose testimonianze
Il sonetto Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io:
esprime mirabilmente un senso di fuga dalla realtà e il valore dell'amicizia
Dante e Guido:
giungeranno a diverse concezioni di Amore
Il sonetto I' vegno 'l giorno a te 'nfinite volte:
È inviato da Cavalcanti a Dante, per invitarlo a ritornare alle maniere poetiche e di pensiero precedenti
Dante, nei confronti di Guittone:
È critico, ma si rintraccia l'influenza di Guittone soprattutto nelle poesie giovanili di Dante
L'eredità dei provenzali e dei siciliani:
È diffusa nelle Rime dantesche, come dimostra il piano linguistico e l'uso della rima siciliana
La ballata Per una ghirlandetta:
È di Dante e si avvicina già allo stile cavalcantiano
Dante Alighieri:
non interruppe mai l'attività di sperimentazione poetica
Le 'Rime al tempo della Vita Nuova':
costituiscono un primo nucleo tematico ben definito all'interno delle Rime
Le 'Rime allegoriche o dottrinali':
sono intrecciate al Convivio
Per 'cantor rectitudinis' si intende:
'poeta della rettitudine', cioè che si concentra su temi morali
Le 'rime petrose':
sono sezione ben nota e definita delle Rime di Dante, costituita da 4 canzoni
Le 'rime petrose':
sono dette così dal senhal attribuito alla donna cui si riferiscono le rime
Tra i modelli delle 'rime petrose' troviamo:
Arnaut Daniel, come indicato anche dallo stesso Dante nel De vulgari eloquentia
Dante:
scrive anche una canzone trilingue in francese, latino e volgare
Lo scambio di rime con Cino da Pistoia:
prese avvio verosimilmente già prima dell'esilio di Dante
Lo scambio di rime con Forese Donati:
È caratterizzato da un registro basso e quotidiano dovuto alle offese che i due si rivolgono in rima,
ricalcando motivi e tecniche tradizionali
Il Convivio:
si prevedeva come opera in 15 trattati, ma è rimasta incompleta, ferma al quarto trattato
Rispetto alla Vita nova, il Convivio:
È profondamente diverso, ma l'opera giovanile non viene rinnegata
La metafora del banchetto:
rappresenta la finalità dell'opera, ossia 'raccogliere le briciole di conoscenza cadute dalla mensa dei
sapienti per offrirle a quanti sono esclusi dal sapere'
Tra i modelli del Convivio troviamo:
Boezio, con il De consolatione Philosophiae, e Sant'Agostino, con le Confessioni
Per Dante, la conoscenza:
È un desiderio naturale dell'uomo
Dante usa il volgare nel Convivio:
affinché beneficino in molti del trattato, soprattutto coloro i quali non possono accedere alla conoscenza
poiché impegnati in attività pratiche
La conoscenza, per Dante:
può essere diffusa soltanto facendo ricorso all'allegoria
Il concetto di allegoria riportato da Dante nel Convivio:
si accosta alle teorie di Sant'Agostino
Nel terzo trattato:
si ha la definizione dell'Amore come 'unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata'
Il tema della nobiltà:
È trattato da Dante con un atteggiamento antinobiliare
Il De vulgari eloquentia:
si prevedeva come opera in 4 libri, ma è rimasta incompleta, ferma al secondo libro
Rispetto al Convivio, il De vulgari:
coesiste in un sistema di complementarietà che non è solo compositiva ma anche tematica
Il tema del De vulgari è:
la lingua volgare
L'originalità del De vulgari:
È giustamente rivendicata da Dante, infatti il trattato è molto lontano dai precedenti e coevi
Il volgare illustre:
deve essere cardinale, aulico e curiale
Nel De vulgari, Dante fa risalire la nascita del linguaggio:
ad Adamo, che parla per la prima volta, pronunciando il nome di Dio
La confusione babelica diede vita in Europa:
ai tre ceppi linguistici germanico-slavo, greco e romanzo
Il ceppo linguistico romanzo:
si suddivide in lingua d'