Estratto del documento

EVIDENZA delle precedenti

Nessuna

Sangue

Saliva seminale

Liquido

10.6 - LE FORMAZIONI PILIFERE SONO FONTI DI DNA?

Se il bulbo è in fase telogen

Solo se il bulbo è in fase anagen

Solo

Mai

Sempre

10.7 - NEGLI ACCERTAMENTI DI PATERNITÀ È SEMPRE NECESSARIO IL CAMPIONE MATERNO?

No

Si delle precedenti

Nessuna

Serve quasi mai ma ci sono alcuni casi in cui è assolutamente

Non necessario

DOMANDE APERTE LEZIONE 10

Come si imposta una relazione tecnica in ambito genetico?

La relazione non è altro che un elaborato attraverso il quale il biologo forense, incaricato dell'accertamento scientifico, rende noto il lavoro svolto, al cui interno:

  • Vengono riportati gli accertamenti scientifici richiesti al biologo molecolare
  • Viene riportato l'elenco dei reperti, oggetti dell'analisi tecnico-biologica, annesso alla relativa indicazione della catena di custodia
Viene riportata anche la descrizione dell'ispezione dei reperti, delle caratteristiche morfologiche delle tracce e della loro struttura; - Viene riportato poi l'elenco delle analisi effettuate e la successiva tipizzazione dei polimorfismi di tipo STRs del DNA; - I risultati delle analisi, la loro lettura e l'interpretazione di carattere biologico; - Le considerazioni e discussioni sugli esiti; - L'eventuale fascicolo fotografico; - I riferimenti bibliografici. A volte può capitare che venga sentito il parere di un biologo diverso da chi ha svolto l'elaborato, in questo caso vi sarà: - La descrizione dell'incarico; - Le considerazioni sugli esiti ottenuti dal tecnico che ha svolto gli accertamenti; - Le eventuali analisi biostatistiche dei risultati; - Le considerazioni conclusive; - I riferimenti bibliografici. È importante che nell'elaborato ci siano anche tutte le interpretazioni e le motivazioni. Conservazione del reperto biologico Per evitarepossibili contaminazioni al momento dell'imballaggio dei reperti raccolti sulla scena del crimine, ogni singolo reperto deve essere confezionato singolarmente e in contenitori adeguati per materiale (ad es. le tracce non completamente essiccate devono essere posizionate in un involucro di materiale traspirante) e per dimensioni, avendo cura di portare il contenitore verso il reperto e non viceversa. A secondo della natura del reperto e dal suo stato (ad esempio: reperto in condizioni di essiccazione, reperto bagnato, reperto deperibile a temperatura ambiente, etc...) bisogna inoltre individuare quanto prima possibile le adeguate condizioni ambientali di conservazione (es. temperatura ambiente). Al fine di garantire la catena di custodia è infine fondamentale che ciascun reperto confezionato sia classificato in maniera univoca ed inequivocabile. Deve poi essere fotografato prima e dopo la raccolta per documentare lo stato del reperto. La contaminazione del reperto può

avvenire direttamente (es. parlando senza un DPI sopra un reperto, contaminandolo con saliva) o indirettamente (es. quando l'operatore non ha utilizzato guanti trasferendo materiale contaminante).

LEZIONE 1

1.1 - I REPERTI OSSEI SONO

con il radiocarbonio

Databili

di DNA nucleare

di DNA mitocondriale

di tutte le precedenti

1.2 - DA UN MOZZICONE DI SIGARETTA È POSSIBILE

la criminodinamica

Ricostruire un profilo di DNA

Ottenere informazioni su quale marca di sigarette fuma il reo

Capire il gruppo sanguineo del reo

Ottenere informazioni sullo stato di salute del reo

1.3 - IL CTU È OBBLIGATO A DIRE LA VERITÀ

È una delle opzioni precedenti

Non essere d'accordo con il CTU

Deve partecipare alle operazioni peritali

Non deve partecipare alle operazioni peritali

1.4 - QUALE È L'UNITÀ FONDAMENTALE DEGLI ORGANISMI VIVENTI?

Il nucleo

I mitocondri

I ribosomi

La cellula

1.5 - LA CELLULA È IN GRADO DI SOPRAVVIVERE AL DI FUORI DEL SUO

AMBIENTE?

  • No se trapiantata da un organismo all'altro
  • Solo se coltivata in speciali terreni di coltura
  • Solo
  • Si

11.6 - NEL VERBALE DI SOPRALLUOGO VANNO INSERITI

  • Ora e descrizione dei luoghi
  • Data, le opzioni precedenti
  • Tutte di tutti i presenti
  • Firma dei presenti
  • Elenco

DOMANDE APERTE LEZIONE 11:

Come si deve repertare una traccia biologica?

Durante le operazioni di repertamento gli operatori devono adottare tutte le procedure volte ad evitare fenomeni di contaminazione.

Per impedire la proliferazione di microorganismi come batteri, muffe, funghi, etc... (perché responsabili del deterioramento della traccia biologica) il reperto può essere sia essiccato sia congelato.

Materiale biologico come tracce di sangue, sudore, sperma e/o saliva possono essere reperite sia sugli indumenti, sia sul corpo della vittima che sul luogo dove è avvenuto il reato. Per poter repertare la traccia biologica

dev'essere effettuata utilizzando una procedura specifica. Inizialmente, il campione viene trattato con una soluzione di lisi che rompe le membrane cellulari e rilascia il DNA. Successivamente, si procede con l'estrazione del DNA utilizzando tecniche come la precipitazione con alcool o l'utilizzo di colonne di purificazione. Una volta estratto il DNA, è possibile identificarlo utilizzando tecniche di analisi come la PCR (Reazione a Catena della Polimerasi) o il sequenziamento del DNA. Queste tecniche permettono di amplificare e analizzare specifiche regioni del DNA, consentendo di identificare le tracce di DNA presenti nel campione biologico.

repertato è la parte più delicata perché il campione di DNA è più suscettibile alla contaminazione. Il DNA a seconda del tipo di materiale biologico da analizzare verrà estratto con tecniche differenti. Per esempio in presenza di tracce di verosimile sostanza ematica, verrà effettuata una diagnosi generica con lo scopo di stabilire in modo definitivo o presunto la natura del reperto. Si può inoltre effettuare un esame per verificare se la traccia sia di animale o di essere umano, al fine di valutare l'opportunità di procedere al repertamento. Le tracce di natura biologica possono essere tracce evidenti (cioè visibili ad occhio nudo) o tracce latenti (cioè non visibili ad occhio nudo). Quando si presentano tracce biologiche latenti si possono utilizzare la lampada mini crimescope 400, il reagente luminol o i test generici o presuntivi.

QUALE È IL RAPPORTO TRA DNA E CROMOSOMI?

  1. Nessunogeni si aggregano e costituiscono i cromosomi
  2. I DNA è costituito dai cromosomi
  3. Il cromosomi sono costituiti da un filamento di DNA spiralizzato

QUALE È LA DIFFERENZA TRA CELLULA EUCARIOTA E PROCARIOTA?

  1. più grande
  2. È le precedenti
  3. Tutte numerosi organelli
  4. Contiene sopravvivere solo in gruppo ed organizzata in tessuti
  5. Può12.3 - NEL CORPO UMANO LE CELLULE SI AGGREGANO E FORMANO IN SEQUENZA

Quali sono le fasi dell’analisi del DNA in

ambito forense?

Le fasi di analisi del DNA sono:

  1. Rimozione di contaminanti esogeni, inorganici, organici naturali, di sintesi o ancora biologici;
  2. Pretrattamento di eluizione iniziale;
  3. Rottura della membrana cellulare;
  4. Deproteinizzazione, cioè rimozione delle proteine cellulari ed extracellulari tramite idrolisi e/o denaturazione;
  5. Separazione del DNA puro.

Cosa è la contaminazione?

È il fattore in grado di determinare la perdita di informazioni alterando di fatto l'esito dell'indagine. Essa si verifica con l'introduzione (sia all'interno della scena che su un reperto proveniente dalla stessa) di elementi che ne modificano la natura originaria, rendendo incerto il dato contenuto nella determinata traccia.

La contaminazione del reperto può avvenire direttamente o indirettamente.

Indicare le corrette modalità di prelievo e di identificazione di una traccia biologica a scelta

Le tracce di natura biologica possono essere tracce evidenti

(visibili ad occhio nudo)o tracce latenti (non visibili ad occhio nudo). Nel secondo caso si procede attraverso l'utilizzo della lampada MINI CRIMESCOPE400, del reagente LUMINOL o anche attraverso l'utilizzo di TEST GENERICI OPRESUNTIVI. La raccolta della traccia deve essere sempre registrata e documentata con foto prima di effettuare il prelievo. Identificata la traccia il prelievo si differenzia a seconda se si tratta di fluidi corporei o tessuti. Per quanto riguarda le tracce ematiche, per l'identificazione si utilizza il Luminol. Le tracce vengono raccolte facendole aderire a specifici supporti cellulosi o sintetici (come tamponi o carte da filtro speciali e sterili) oppure, se ancora in stato liquido, si aspirano le stesse e si depositano in provette.

LEZIONE 13

13.1 - QUALE È STATO IL PRIMO PAESE AL MONDO AD UTILIZZARE LE IMPRONTE DIGITALI SUI DOCUMENTI?

  • Italia
  • Inghilterra
  • Cina
  • Stati Uniti

13.2 -

IN QUALE ANNO IL DNA PROFILING È STATO USATO PER LA PRIMA VOLTA NELLE AULE GIUDIZIARIE?
  1. 1875
  2. 1950
  3. 1992
  4. 1985
13.3 - LA STRUTTURA DEL DNA È
  • tripla elica
  • una elica quadrupla
  • una doppia elica
  • una elica singola
13.4 - QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL MATERIALE GENETICO?
  • le precedenti
  • tutte essere in grado di controllare l'espressione dei tratti genetici (enzimi, proteine, ecc.)
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Scienze biologiche BIO/18 Genetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hiesm. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Genetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Baldi Marina.
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