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IL CONCETTO DI VITA NELLE DIVERSE CULTURE

1 Il concetto di vita e vivente per la Biologia è:

a Ciò che nasce e cresce, procrea e muore

b Un flusso continuo di energia c Ciò che procrea e corregge gli errori

attraverso la selezione naturale d Ciò che può assorbire energia per

accrescere

2 L'esistenza in vita necessita di acqua e di particolari condizioni ambientali quali:

a Temperatura b

Umidità

c Radiazione solare

d Tutte le

precedenti

3 L'espressione latina "Cultura Animi" descrive:

a La cultura dell'anima e i processi attraverso cui una persona diviene colta

b La cultura dell'anima e i processi attraverso cui una persona diviene religiosa c

La cultura dell'anima e i processi attraverso cui una persona diviene

sociale d La cultura dell'anima e i processi attraverso cui una persona

diviene teologa

4 Secondo Leningrado la cultura è:

a Appresa, condivisa, dinamica b

Appresa, acquisita, condivisa,

dinamica

c Appresa, acquisita, condivisa, dinamica, sottintesa

d Appresa, sottintesa, condivisa, acquisita

5 I principali costituenti biologici necessari affinché ci sia vita sono:

a Carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo, zolfo

b Carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo, zolfo, elio c Carbonio,

idrogeno, ossigeno, zolfo, emoglobina d Carbonio, ossigeno,

zolfo, fosforo, proteine

6 La commemorazione dei morti fu istituita tra l'anno:

a 1043 ed il

1053 b 1064 e il

1073

c 1024 e il 1033

d 1034 e il 1043

7 Il Passo di san Giacomo è detto anche:

a Ponte delle Anime

b Scala di san Giacomo di Galizia c Cammino di san Giacomo

d Tutte le precedenti

8 L'opera nella quale Omero cita l'uso delle Prefiche:

a Iliade

b Eneide c Odissea d Decamerone

9 La legge che proibì l'uso delle Prefiche:

a L'editto di Saint Cloud

b La legge delle XII

tavole

c La legge Crispi

d La legge sui

cimiteri

10 L'uomo preistorico immaginava un'altra vita dopo la morte, vedi il

ritrovamento di: a Sette sepolture rituali b Undici sepolture

rituali

c Quattordici sepolture rituali

d Venti sepolture rituali

② IL DISTRETTO E LA CLINICAL GOVERNANCE TERRITORIALE

1 Le cure primarie rappresentano:

a Una vera e propria area-sistema dotata di caratteristiche profondamente diverse da quelle dell'assistenza

ospedaliera

b Una vera e propria area-sistema dotata di caratteristiche poco diverse da quelle dell'assistenza

ospedaliera c Le prime cure in caso di ricovero ospedaliero d Una vera e propria area-sistema

dotata di caratteristiche assolutamente uguali a quelle dell'assistenza ospedaliera

2 Le cure primarie si basano sul cosiddetto paradigma "dell'iniziativa", con il quale si intende:

a Un modello assistenziale orientato alla "promozione passiva" della salute, specie se affetta da

malattie croniche o disabilità b Un modello assistenziale orientato alla "promozione attiva" della salute,

specialmente in caso di emergenza o urgenza

c Un modello assistenziale orientato alla "promozione attiva" della salute e al rafforzamento delle risorse personali e

sociali a disposizione

dell'individuo, specie se affetto da malattie croniche

o disabilità d Un modello assistenziale

ospedaliero

3L'assistenza ospedaliera è basata sul paradigma "dell'attesa", con il quale si intende: a Un modello assistenziale

territoriale b Un modello assistenziale “ad elevata standardizzazione ed intensività tecnico-assistenziale” che si

attiva e si mobilita in presenza di un evento "nuovo" e con caratteristiche prevalentemente di acuzie, di urgenza od

emergenza c Un modello assistenziale “ad bassa standardizzazione ed intensività tecnico-assistenziale” d Un

modello assistenziale ospedaliero che, purtroppo, non si attiva in presenza di un evento con caratteristiche

prevalentemente di acuzie, di urgenza od emergenza

4La dichiarazione di Alma Ata definì le cure primarie nel:

a

1980 b

1987 c

2000 d

1978

5Le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) sono: a Forme organizzative multi-professionali b Forme

organizzative mono-professionali che condividono, in forma strutturata, obiettivi, percorsi assistenziali, strumenti di

valutazione della qualità assistenziale, linee guida e audit c Forme organizzative mono-professionali che, però

non condividono obiettivi e percorsi assistenziali d Forme organizzative mono-professionali che condividono

solo linee guida

6Le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP)sono:

a Forme organizzative multi- professionali che prevedono il coordinamento e l'integrazione dei MMG, dei PLS e delle

altre professionalità

convenzionate con il SSN, oltre che degli infermieri, ostetriche, tecnici della riabilitazione, della prevenzione e del

sociale a rilevanza sanitaria b Forme organizzative mono- professionali c Forme organizzative multi- professionali che

prevedono esclusivamente il coordinamento e l'integrazione dei MMG e dei PLS d Forme organizzative multi-

professionali che prevedono il coordinamento e l'integrazione dei MMG, dei PLS solo con le professionalità del sociale

a rilevanza sanitaria

7 Le AFT e UCCP, che costituiscono le uniche uniche forme di aggregazione dei MMG e PLS,dovranno assicurare e

garantire:

a L'erogazione delle prestazioni territoriali, la continuità assistenziale, l'accessibilità all'assistenza territoriale nelle 24

ore tutti i giorni della

settimana, l'applicazione di percorsi assistenziali condivisi e l'integrazione della medicina convenzionata con la

rete distrettuale ed ospedaliera b L'integrazione tra le componenti della medicina convenzionata e la rete

distrettuale ed ospedaliera c L'erogazione delle prestazioni territoriali d La continuità dell'assistenza,

attraverso l'applicazione dei percorsi assistenziali

8 La Clinical Governance Territoriale ha l'obiettivo di favorire una completa presa in carico del cittadino promuovendo

e tutelando al più alto livello possibile il suo stato di salute attraverso:

a La realizzazione di un sistema di continuità delle cure b La realizzazione di un sistema di continuità delle cure

efficiente ed integrato con tutti i livelli assistenziali, il miglioramento del livello organizzativo delle cure primarie e del

suo livello di accessibilità, lo sviluppo di un concetto di appropriatezza c La realizzazione di un sistema di continuità

delle cure senza però occuparsi del miglioramento del livello organizzativo d La realizzazione del concetto di

appropriatezza

9 L'UTAP privilegia una sede “comune”, dotata di spazi, attrezzature e tecnologie adeguati per supportare

l'organizzazione tra diversi professionisti sanitari che gestiscono direttamente diverse attività, per:

a Garantire essenzialmente la continuità assistenziale b

Garantire essenzialmente un filtro all'accesso improprio al

pronto soccorso

c Garantire la continuità assistenziale e un sistema di filtro rispetto all'accesso improprio in pronto soccorso

d Garantire essenzialmente la riduzione della distanza tra i professionisti che la compongono

10 Il Patto per la Salute 2014-2016, al fine di promuovere la riduzione dei ricoveri inappropriati e i percorsi di

deospedalizzazione, fa riferimento agli Ospedali di comunità, per:

a Ricoveri brevi per persone anziane b Ricoveri per casi complessi c Ricoveri lunghi per casi

complessi d Ricoveri brevi e per casi non complessi, nei quali l'assistenza medica deve essere assicurata

dai MMG o dai PLS o da altri medici dipendenti o convenzionati con il SSN ③

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

1 Individuare la definizione che identifica il concetto di salute:

a Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale

b Il miglioramento delle condizioni igieniche che portano ad un mantenimento del benessere fisico

dell'individuo c Il diritto del singolo individuo a poter ricevere cure che gli permettono di

mantenere il proprio benessere fisico d Tutte le risposte previste

2 Quale tra questi non è un pre-requisito della salute :

a L' istruzione

b Svolgere un ruolo utile nella comunità

c Dipendenza dalle ultime tecnologie

d L'educazione

3 Scegliere tra i seguenti due determinanti della salute:

a Stili di vita b Strutture

sanitarie adeguate alle cure

c Modello organizzativo dei servizi sanitari e sociali

d Tutte le risposte previste

4 Secondo te la salute dipende principalmente:

a Da adeguate cure mediche, quando

necessarie b Da corrette scelte alimentari

c Dal vivere correttamente tutti i momenti della giornata, dal sonno notturno alla prima colazione

d Dallo sport

5 Indicare cosa è la conferenza di Ottawa: a L'ultima

conferenza internazionale sulla promozione della salute

b La prima conferenza internazionale sulla

promozione della salute

c Una conferenza internazionale permanente atta ad identificare mezzi e criteri

per favorire la salute d Tutte le risposte previste

6 Indicare cosa è per te la parola “assistenza": a

Aiutare l'individuo affinché abbia una

guarigione precoce

b Assicurare, sostenere, supportare l'individuo

affinché sia se stesso

c Soccorrere l'individuo nel momento del

bisogno d Lasciare libera la persona

bisognosa

7 Secondo le tue conoscenze la promozione della salute e

l'educazione alla salute: a Sono sinonimi

b Indicano programmi che riguardano la salute e sono indipendenti l'uno dall'altro

c L'educazione alla salute è uno degli strumenti della promozione della salute

d Indicano programmi che riguardano la salute e sono dipendenti l'uno dall'altro

8 Qual è secondo te la definizione di promozione alla salute:

a È un insieme coordinato di attività che limitano l'insorgenza dei fattori di rischio e delle malattie b

È un processo volto a migliorare le condizioni ambientali, sociali, ed economiche che influiscono sulla

salute degli individui e delle comunità

c È un processo che consente agli individui di acquisire un maggiore controllo sulla propria salute e

migliorarla

d Tutte le risposte previste

9 Indicare quali sono le cinque aree prioritarie di azione della promozione della salute secondo la carta di

Ottawa:

a Creare una politica pubblica per la salute ; creare ambienti favorevoli alla salute, sviluppare le

capacità personali, rafforzare l'azione delle comunità, promuovere un'azione intersettoriale

b Creare una politica pubblica per la salute, creare ambienti favorevoli alla salute; rafforzare l'azione

della comunità, sviluppare le

abilità personali, riorientare i servizi sanitari c Creare una politica pubblica per la salute

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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher t_marino3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof De Marco Elisabetta Lucia.
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