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Estratto del documento

Q'=Q

05. Ipotizzando di moltiplicatore tutti i fattori produttivi per un parametro A>1, la funzione di produzione Q presenta rendimenti di scala costanti se:

Q'<AQ

Q'<Q

Q'=AQ

Q'>AQ

06. Una funzione di produzione presenta rendimenti di scala decrescenti se:

La produzione aumenta in modo più che proporzionale, in seguito all'aumento di tutti i fattori produttivi

La produzione aumenta in modo proporzionale, in seguito all'aumento di tutti i fattori produttivi

La produzione aumenta in modo meno che proporzionale, in seguito all'aumento di tutti i fattori produttivi

La produzione aumenta in modo meno che proporzionale, in seguito all'aumento di alcuni fattori produttivi

© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 47/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

07. Ipotizzando di moltiplicatore tutti i fattori produttivi per un parametro A>1, la funzione di produzione Q presenta rendimenti di scala decrescenti se:

Q'<AQ

Q'=AQ

Q'>AQ

Q'<Q

08. Il costo marginale eguaglia il costo medio totale:

Mai

Nel punto di minimo del costo medio

Nel punto di minimo del costo marginale

Sempre

09. Il costo marginale eguaglia il costo medio totale:

Nel punto di minimo del costo medio totale

In ogni punto del costo medio

Nel punto di massimo del costo medio totale

Mai

10. Il costo marginale è pari a:

CT/Q

CT/ΔQ

ΔCT/Q

ΔCT/ΔQ © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 48/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

11. Si consideri la seguente funzione di costo medio di lungo periodo:

Le diseconomie di scala si hanno nel tratto:

CD

BD

AB

BC

12. Il costo medio è pari a:

CT/Q

ΔCT/ΔQ

ΔCT/Q

CT/ΔQ

13. Si consideri la seguente funzione di costo medio di lungo periodo:

Si raggiunge la dimensione ottima nel tratto:

AD

BC

AB

CD © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 49/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

14. Si consideri la seguente funzione di costo medio di lungo periodo:

Le economie di scala si hanno nel tratto:

AB

BC

CD

AC

15. Il ricavo marginale è pari a:

RT/ΔQ

ΔRT/Q

ΔRT/ΔQ

RT/Q

16. Il massimo profitto economico si ottiene uguagliando:

Ricavi unitari e costi unitari

Ricavi marginali e costi marginali

Ricavi totali e costi totali

Ricavi medi e costi medi

17. Il ricavo marginale è il ricavo ottenuto:

Dalla vendita totale del prodotto

Dalla vendita di un’unità di prodotto

Dalla vendita della prima unità di prodotto

Dalla vendita dell’ultima unità di prodotto © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 50/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

18. Si definiscano:

a) Costo medio variabile

b) costo medio fisso

c) costo medio totale

d) costo marginale

Rappresentare tali funzioni nel medesimo grafico.

18. a) Il costo medio variabile rappresenta il costo medio di ogni unità prodotta che è attribuibile esclusivamente ai

costi variabili. Si calcola dividendo il costo variabile totale per la quantità prodotta.

b) Il costo medio fisso rappresenta il costo medio di ogni unità prodotta che è attribuibile esclusivamente ai costi fissi.

Si calcola dividendo il costo fisso totale per la quantità prodotta.

c) Il costo medio totale rappresenta il costo medio di ogni unità prodotta, tenendo conto sia dei costi fissi che variabili.

Si calcola dividendo il costo totale per la quantità prodotta.

d) Il costo marginale rappresenta il costo aggiuntivo per produrre un'unità aggiuntiva di output. Si calcola come la

variazione del costo totale diviso per la variazione della quantità prodotta.

Nel grafico, il costo medio variabile, il costo medio fisso e il costo medio totale di solito diminuiscono all'aumentare

della produzione a causa delle economie di scala, per poi aumentare a causa delle diseconomie di scala. Il costo

marginale interseca i costi medi nel loro punto più basso.

In sintesi, il costo medio variabile, il costo medio fisso e il costo medio totale sono calcolati dividendo i costi per unità

prodotta, mentre il costo marginale rappresenta il costo aggiuntivo per produrre un'unità aggiuntiva di output.

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PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

Lezione 013

01. La scala di produzione esprime:

La quantità prodotta al massimo dei costi da una determinata combinazione produttiva

La quantità prodotta per ogni combinazione produttiva

La quantità prodotta alla massima efficienza da una determinata combinazione produttiva

La quantità prodotta al minimo dei costi da una determinata combinazione produttiva

02. La dimensione ottima o scala efficiente si ha:

Nel punto di minimo dei costi medi di breve periodo

Nel punto di minimo dei costi medi di lungo periodo

Nel punto di incontro tra costo medio e costo marginale nel breve periodo

Nel punto di minimo dei costi marginali di breve periodo

03. La dimensione ottima o scala efficiente si ha:

Ambedue le risposte precedenti

Nel punto di minimo dei costi medi di lungo periodo

Nessuna delle risposte precedenti

Nel punto di incontro tra costo medio e costo marginale nel lungo periodo

04. Si hanno economie di scala quando:

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio si mantiene costante

Il costo marginale di produzione di un determinato bene o servizio aumenta

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio aumenta

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio diminuisce

05. I costi espliciti sono pari a:

Costo d’acquisto dei fattori produttivi

Costi delle materie prime

Remunerazione minima garantita all’imprenditore per lo svolgimento dell’attività d’impresa

Costi del lavoro

06. Il profitto normale è pari a:

Ricavi di vendita

Ricavi di vendita - costi espliciti - costi impliciti

Ricavi di vendita - costi espliciti

Ricavi di vendita - costi impliciti © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 52/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

07. I costi impliciti sono pari a:

Costi del lavoro diretto e indiretto

Costi delle materie prime

Costi d’acquisto dei fattori produttivi

Remunerazione minima garantita all’imprenditore per lo svolgimento dell’attività d’impresa

08. Si considerino i seguenti dati:

P=20

CT=30+Q²

Il profitto economico è pari a:

100

130

0

200

09. Si consideri il seguente grafico:

Il massimo profitto viene raggiunto:

In un punto intermedio tra A e B

In un punto intermedio tra A e B, in corrispondenza della massima distanza tra RT e CT

Nel punto A

Nel punto B

10. L'obiettivo dell'impresa è la massimizzazione:

Dei ricavi totali

Del profitto economico

Del profitto normale

Del valore dell'impresa

11. Si hanno diseconomie di scala quando:

Il costo marginale di produzione di un determinato bene o servizio aumenta

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio si mantiene costante

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio aumenta

Il costo medio di produzione di un determinato bene o servizio diminuisce © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 53/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

12. Il profitto economico è pari a:

Ricavi totali

Ricavi totali - costi impliciti

Ricavi totali - costi espliciti -costi impliciti

Ricavi totali - costi espliciti

13. Siano dati i seguenti dati:

P=40

CT=50+2Q²

Il profitto economico è pari a:

150

200

50

400

14. Si consideri il seguente grafico:

Il profitto economico è nullo:

Tutte le risposte precedenti

Nel punto B

Nessuna delle risposte precedenti

Nel punto A

15. Si rappresenti graficamente la funzione di profitto.

16. Si analizzi il concetto di diseconomie di scala, analizzandone le possibili cause.

17. Si analizzi il concetto di economie di scala, analizzandone le possibili cause.

15. Il grafico della funzione di profitto mostra la differenza tra il reddito totale e il costo totale. Quando il reddito totale

supera il costo totale, c'è un profitto, altrimenti c'è una perdita. Il punto di equilibrio, dove reddito totale e costo totale si

intersecano, indica la situazione in cui il profitto è zero.

16. Le diseconomie di scala si verificano quando, aumentando la scala di produzione, i costi medi tendono ad aumentare

anziché diminuire. Le possibili cause di questo fenomeno includono la complessità e il coordinamento crescenti all'interno

dell'azienda, che possono portare a una maggiore burocrazia e inefficienze nei processi decisionali. Inoltre, l'aumento

delle dimensioni può ridurre la flessibilità dell'azienda nel rispondere ai cambiamenti del mercato o alle nuove opportunità,

compromettendo la sua capacità di adattamento e reattività. © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/02/2017 16:50:26 - 54/136

PRINCIPI DI ECONOMIA

Set Domande:

INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)

Tordo Norberto

Docente:

Lezione 014

01. Le caratteristiche dell’oligopolio sono:

Molte imprese, prodotto differenziato, presenza di barriere all’entrata e capacità delle imprese di determinare il prezzo

Poche imprese, prodotto omogeneo o differenziato, presenza di barriere all’entrata e possibilità delle imprese di determinare il prezzo

Molte imprese, prodotto differenziato, presenza di barriere all’entrata e capacità delle imprese di determinare il prezzo

Poche imprese, prodotto omogeneo, presenza di barriere all’entrata e capacità delle imprese di determinare il prezzo

02. Le caratteristiche della concorrenza perfetta sono:

Molte imprese, prodotto omogeneo, assenza di barriere all’entra

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
136 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher enricopuntog di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tordo Norberto.