31 - IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI (REGIONI ED ENTI LOCALI).
L'AUTONOMIA FINANZIARIA
Decentramento ed autonomia finanziaria:
Sono strettamente legati, in quanto l'autonomia finanziaria condiziona il concreto
esercizio delle funzioni degli Enti territoriali
L'autonomia finanziaria è attribuita:
A tutti gli Enti territoriali
L'autonomia finanziaria degli Enti territoriali è garantita:
Dall'art. 119 Cost. per tutti gli Enti territoriali
La finanza "derivata":
Era quella degli Enti territoriali prima della riforma costituzionale del 2001
La finanza "derivata" consiste:
Nell'incapacità degli Enti territoriali di gestire le proprie attività, senza l'apporto
finanziario dello Stato
L'autonomia finanziaria degli Enti territoriali consiste:
Nella possibilità per l'Ente territoriale di stabilire propri tributi ed entrate in misura
tale da coprire le proprie spese
Il limite generale posto all'autonomia finanziaria degli Enti territoriali è quello:
Di garantire il rispetto dell'equilibrio di bilancio
La potestà per l'Ente territoriale di imporre tributi propri:
Incontra il limite dell'art.119, 3° comma, Cost.
Il fondo perequativo:
Consiste nell'intervento dello Stato nei confronti dei territori con minore capacità
fiscale per abitante
Lo Stato può erogare risorse aggiuntive:
Per rimuovere gli squilibri economici e sociali e promuovere lo sviluppo degli Enti
territoriali
32 - COMUNI, PROVINCE E CITTA' METROPOLITANE. LE FORME ASSOCIATIVE
La riforma del Titolo V della Costituzione ha esaltato il ruolo del Comune:
Poiché sono state demandate al Comune tutte le funzioni amministrative
Le funzioni del Sindaco:
Sono previste nel d.lgs. 267/2000
La Giunta comunale:
E' nominata (e revocata) dal Sindaco
Il Consiglio comunale:
E' eletto direttamente dal corpo elettorale
Il Sindaco nelle vesti di ufficiale di Governo:
Esercita le funzioni statali nel Comune
L'autonomia finanziaria del Comune:
E' prevista dall'articolo 119 della Costituzione
Le Unioni di Comuni:
Sono unioni di Comuni per la gestione coordinata di servizi e funzioni
amministrative
Le Province:
Sono previste dall'articolo 114 della Costituzione
Le Città Metropolitane:
Sono enti di governo delle grandi aree urbane
La disciplina sull'organizzazione e le funzioni delle Città Metropolitane:
E' stata regolamentata dalla legge 56/2014
33 - GLI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA
Gli istituti di democrazia diretta sono:
La petizione; il referendum; l'iniziativa legislativa popolare
La petizione è prevista:
Dall'articolo 50 della Costituzione
I tipi di referendum sono:
Costituzionale, abrogativo e consultivo
Mediante il referendum abrogativo:
Sono abrogate leggi o atti aventi forza di legge
Il referendum regionale è disciplinato:
Dagli Statuti regionali
Il referendum costituzionale può essere richiesto:
Da almeno 500.000 elettori
L'iniziativa legislativa popolare deve essere esercitata:
Da almeno 50.000 elettori
Il referendum costituzionale deve essere presentato:
Entro 3 mesi dalla pubblicazione del progetto di legge
Il referendum per la fusione o la creazione di nuove Regioni :
E' previsto dall'articolo 132 della Costituzione
Il quorum di partecipazione al referendum:
Non è previsto per il referendum costituzionale
34 - LA COSTITUZIONE ECONOMICA
Gli articoli della Costituzione dedicati ai rapporti economici sono:
Gli artt. 35-47
La libertà di iniziativa economica è disciplinata dall'articolo:
41 Cost.
L'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con:
L'utilità sociale
Dal tenore letterale del terzo comma dell'art. 41 Cost. si evince una visione dello
Stato:
Imprenditore
La visione dello Stato ricavabile dalla nuova Costituzione economica è quella di
uno Stato:
Regolatore
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è stata istituita nel:
1990
Le Autorità amministrative indipendenti sono indipendenti soprattutto:
Dal Governo e dal suo indirizzo politico
L'art. 42 Cost. riconosce:
La proprietà pubblica e privata
L'art. 43 Cost. consente:
La nazionalizzazione o la collettivizzazione di imprese
L'art. 43 Cost. prevede:
Una riserva di legge rinforzata per contenuto
35 - L'IMPRESA PUBBLICA
Il "parastato" era:
Il complesso di Enti pubblici diversi dallo Stato
L'Ente pubblico economico è:
Un Ente pubblico che agisce nel settore della produzione di beni e servizi
Secondo il modello di organizzazione pluralistica lo Stato è:
Composto da più Enti pubblici diversi dallo Stato, ai quali vengono demandati
poteri e funzioni
Una Società pubblica è:
Una Società partecipata dallo Stato o da un Ente pubblico
Per quanto riguarda il profitto, lo Stato:
Può ottenere profitti, purché le risorse siano utilizzate per il perseguimento di
interessi pubblici
Lo scopo delle Società private :
In alcuni casi può essere anche un fine sociale
Le Società "in house" sono:
Partecipate e controllate completamente da un ente pubblico
Le Società controllate sono:
Quelle sulle quali lo Stato esercita un'influenza dominante
L'organismo di diritto pubblico è:
Una persona giuridica pubblica creata per soddisfare esigenze di interesse
generale
Le Società collegate sono:
Quelle sulle quali un'altra Società o un Ente pubblico esercitano una
considerevole influenza
36 - GLI ENTI PUBBLICI
L'Ente pubblico:
E' una persona giuridica pubblica
La legge numero 70/1975:
Ha riordinato il settore degli Enti pubblici
Le Autorità indipendenti:
Sono enti pubblici dotati di particolare autonomia con compiti di regolazione e
vigilanza
Il controllo sugli Enti pubblici:
E' esercitato dalla Corte dei conti
La CONSOB:
E' l'Autorità che controlla i mercati finanziari e le Borse
L'AGCOM:
E' l'Autorità per la garanzia delle comunicazioni
L'IVASS:
E' l'Autorità che vigila sulle assicurazioni
L'ANTITRUST:
E' l'Autorità che vigila sulla concorrenza e sul mercato
L'ANAC:
E' l'Autorità che vigila sulla prevenzione della corruzione
Il Piano Nazionale Anticorruzione:
E' approvato dall'ANAC
37 - I CONTROLLI SULLA FINANZA LOCALE. IL RUOLO DELLA CORTE DEI CONTI
La finanza locale:
E' il complesso delle risorse gestite dagli Enti territoriali
Il controllo esterno sulla finanza locale:
E' essenziale, in considerazione della rilevanza delle risorse gestite in sede locale
Il controllo esercitato dalla Corte dei conti sulla finanza locale:
E' un controllo esercitato da un organo terzo, articolato a livello regionale
Il d.l. n.174/2012 (convertito nella legge n. 213/2012):
Ha riconosciuto alla Corte dei conti nuove funzioni di controllo sulla finanza locale
La Sezione delle Autonomie
E' una Sezione della Corte dei conti
Per "nomofilachia" si intende:
La funzione volta a garantire uniformità nell'interpretazione delle leggi
La funzione nomofilattica della Corte dei conti:
E' prevista dal d.l. n. 74/2012
Le Sezioni regionali della Corte dei conti:
Sono articolazioni regionali della Corte dei conti che esercitano il controllo sugli
uffici periferici dello Stato e sugli Enti territoriali
La funzione consultiva della Corte dei conti:
E' prevista dalla legge n. 131/2003
La parifica dei rendiconti regionali:
E' svolta dalle Sezioni regionali della Corte dei conti, prima che il rendiconto sia
approvato dal competente Consiglio regionale
38 - LA TRASPARENZA DELL'ATTIVITA' AMMINISTRATIVA
La trasparenza può considerarsi quale sinonimo di democrazia:
Perché consente al cittadino di conoscere l'operato della Amministrazione
pubblica
La trasparenza nella Costituzione:
Non è esplicitamente prevista dalla Costituzione
La legge 241/1990:
Disciplina il diritto di accesso, consentendo a chiunque di avere conoscenza degli
atti dell'Amministrazione
L' "accesso civico" :
In base al d.lgs. 33/2013, è consentito a chiunque
Il decreto delegato 33/2013:
E' scaturito dalla delega prevista nella legge 190/2012
La trasparenza:
Consente di accertare l'imparzialità dell'azione amministrativa
L'obbligo di motivazione:
Rende conoscibili ragioni, presupposti e obiettivi dell'azione pubblica
L'accesso agli atti previsto dalla legge 241/1990:
E' uno strumento di trsparenza, consentito solo a chi abbia uno specifico interesse
nell'atto aministrativo
Trasparenza e corruzione:
Maggiore è la trasparenza dell'azione amministrativa, minore sarà la possibilità di
corruzione
Limiti alla trasparenza:
Erano previsti dall'articolo 4 del d.lgs n. 33/2013
39 - LA TUTELA DEL BENE AMBIENTE TRA DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO DELL'UNIONE
EUROPEA – NO TEST
40 - LE AREE PROTETTE E GLI ENTI PARCO
L' "area protetta":
E' un'area di particolare interesse naturalistico che deve essere tutelata e
conservata
La legge 394/1991:
E' la Legge Quadro che ha previsto che gli Enti parco siano previsti con legge
Gli Enti parco:
Sono Enti pubblici non economici
Il Regolamento di riordino degli Enti parco:
E' stato emanato nel 2013
Gli Enti parco sono vigilati:
Dal Ministero dell'Ambiente
Gli organi direttivi degli Enti parco sono:
Il Presidente, il Consiglio Direttivo, la Giunta dell'Ente
La tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico del nostro Paese è
prevista:
Dall'articolo 9 della Costituzione
Il Piano per il Parco:
E' il principale strumento di tutela dei valori ambientali e naturali dell'Ente parco
Il Regolamento del parco:
Disciplina le attività che sono consentite all'interno del parco
Il piano pluriennale economico e sociale dell'Ente parco:
Coniuga le esigenze di conservazione con quelle dello sviluppo sostenibile del
parco
41 - LA TUTELA DEI BENI CULTURALI: CENNI STORICI – NO TEST
42 - PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E ARMONIZZAZIONE CONTABILE
Il bilancio "solare" è stato introdotto:
Con la legge n.62/1964
Della programmazione economica si è occupata, per la prima volta:
La legge n.48/1967
La legge finanziaria è stata prevista:
Dalla legge n.48/1967
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