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DAZN
Sportitalia
Eurosport
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Set Domande: STORIA DELLO SPORT E DEL GIORNALISMO
SPORTIVO
SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Landoni Enrico
Lezione 068
01. Chi è stato il principale nemico della stampa finora?
Radio
Internet
Tv
Politica
02. Perché è molto importante la scelta dei titoli e delle parole nel giornalismo on line?
Per mere ragioni di sensazionalismo
Per ragioni commerciali
Per l'indicizzazione degli articoli sui principali motori di ricerca
Per ragioni deontologiche
03. Giornali e TV oggi puntano soprattutto su:
Intrattenimento e reality
Interazione e social
Approfondimento e commento
Cronaca e breaking news
04. A quando risale la crisi del giornalismo?
Alla fine degli anni Novanta
Agli anni Settanta
Agli anni Ottanta
All'inizio degli anni Duemila
05. Quale funzione del giornalista è stata completamente messa in discussione?
Quella di approfondimento
Quella di mediazione e rielaborazione tra fatti e pubblico
Quella di divulgazione
Quella di commento
06. Parla della crisi del giornalismo: a quale risale? Quali sono state le cause scatenanti?
07. Quali sono le caratteristiche fondamentali dell’attuale giornalismo sportivo, in termini di linguaggio e stile
08. Parla delle differenze tra linguaggio/stile del giornalismo tradizionale e di quello su web e social
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Set Domande: STORIA DELLO SPORT E DEL GIORNALISMO
SPORTIVO
SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Landoni Enrico
Lezione 069
01. Che cosa s’intende con l’espressione “giornalismo aumentato”?
02. Parla dell’infografica: ruolo e funzioni
03. Con riferimento all’infografica, parla della figura di Alberto Cairo
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Set Domande: STORIA DELLO SPORT E DEL GIORNALISMO
SPORTIVO
SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Landoni Enrico
Lezione 070
01. Quando per la prima volta si giunse a parlare di vendita dei diritti televisivi, con riferimento alla Serie A di calcio?
Nel 1979
Nel 1978
Nel 1980
Nel 1981
02. Sul piano economico-giuridico, che cosa sta alla base del racconto televisivo del grande evento sportivo?
La libertà d'informazione
Il concetto di spettacolo sportivo
L'istituzione del negoziato tra le parti
La vendita dei diritti televisivi
03. Quale grande capacità è richiesta ai giornalisti che, per conto di una grande realtà editoriale, vengono inviati al seguito di un grande evento sportivo?
Saper lavorare in team
Saper cogliere l'attimo
Andare ad intuito
Saper scrivere bene
04. Quale è stato il primo grande evento sportivo coperto dal giornalismo italiano?
I Mondiali di Calcio del 1990
La finale di Usa 1994
I Giochi Olimpici del 1936
I Giochi Olimpici del 1960
05. Che cosa può rappresentare il grande evento sportivo per il singolo giornalista inviato a seguirlo?
Un grande rischio, a seconda delle condizioni ambientali
Il titolo di servizio utile per fare uno scatto di carriera
Una scocciatura
Una normale attività di servizio
06. Per la storia del giornalismo sportivo italiano, quale è stato il primo grande evento sportivo coperto dal servizio pubblico?
07. Perché un grande evento sportivo può essere paragonato ad una grande redazione giornalistica a cielo aperto?
08. Come avviene la copertura del grande evento sportivo?
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Set Domande: STORIA DELLO SPORT E DEL GIORNALISMO
SPORTIVO
SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Landoni Enrico
Lezione 071
01. Parla della figura di Giampiero Galeazzi
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Set Domande: STORIA DELLO SPORT E DEL GIORNALISMO
SPORTIVO
SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Landoni Enrico
Lezione 072
01. Chi, all'interno delle reti Mediaset, rappresenta al meglio la sintesi tra informazione e spettacolo sportivo?
Mino Taveri
Pierluigi Pardo
Monica Vanali
Irma D'Alessandro
02. Chi attualmente, all'interno delle reti RAI, incarna il doppio ruolo di informazione e spettacolo?
Marco Liorni
Nicola Savino
Antonella Clerici
Ivan Zazzaroni
03. Chi può essere considerato oggi l'ultimo argine al dilagare inevitabile della spettacolarizzazione del racconto sportivo?
Ivan Zazzaroni
Pierluigi Pardo
Gianni Mura
Marco Civoli
04. A quando risalgono gli esordi della spettacolarizzazione del racconto sportivo in TV?
Alla fine degli anni Novanta
Agli anni Duemila
Al 2005
Alla fine degli anni Ottanta
05. Quale giornalista, in particolare, all'interno del servizio pubblico, ha fatto cadere anche fisicamente il confine esistente tra informazione e spettacolo?
Marino Bartoletti
Myrta Merlino
Giampiero Galeazzi
Paola Perego
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sportivo
scienze motorie (Università telematica e-Campus)
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Domande aperte storia dello sport e del giornalismo sportivo
Parla dei giochi olimpici in età antica
La data convenzionale d’esordio dei Giochi Olimpici è il 776 a. C. Ciò si deve al fatto che Ippia, filosofo,
matematico e astronomo greco nelle sue testimonianze relative a queste manifestazione, è riuscito a trovare i
nomi dei loro vincitori solo a partire da questa data appunto. del programma dei Giochi, sono state
Notizie relative allo svolgimento delle gare, inserite all’interno
successivamente fornite, nel corso del I sec. d. C., dallo storico e geografo Pausania che, nel suo “Periegesi
della Grecia”, racconta in particolare dell’esclusività maschile delle competizioni e del pubblico ammesso ad
assistervi.
Quanto infine alla soppressione dei Giochi Olimpici dell’età antica, essa deve essere fatta risalire al 393 d.C.
ed alla scelta assunta, di concerto col vescovo di Milano, Ambrogio, dall’imperatore Teodosio, nell’ambito
della sua politica di cristianizzazione e cancellazione, anche violenta, di tutti i simboli e riti direttamente
riconducibili alla cultura pagana. I Giochi Olimpici ne costituivano evidentemente un tratto distintivo e
sacrificati sull’altare della nuova etica cristiana, che non
caratterizzante e proprio per questo vennero dunque
tollerava, tra le altre cose, la nudità dei corpi degli atleti impegnati nelle gare e, più un generale, alcune
usanze che erano espressione diretta della cultura greco-pagana.
Chi fu Thomas Arnold
Educatore, teologo e grande umanista, Thomas Arnold è passato alla storia come un fondamentale punto di
riferimento della cultura sportiva, per via delle innovative metodiche di carattere pedagogico introdotte e
sperimentate presso la Rugby School, soprattutto tra il 1828 e il 1842.
In questo torno di tempo Arnold fu infatti chiamato a ricoprire il delicato ruolo di rettore della scuola di
Rugby, un’importante e prestigiosa public school del Warwickshire, presso la città, divenuta famosa per
la culla dell’omonimo sport, che sarebbe stato tecnicamente codificato proprio sui prati di questa
essere stata
istituzione scolastica.
Parla della YMCA e del “cristianesimo muscolare”
Il cristianesimo muscolare fa riferimento ad una corrente del pensiero filosofico e religioso di matrice
anglicana e protestante che, tra l'inizio e la metà dell'Ottocento, teorizzò in Gran Bretagna l'importanza della
riscoperta, della valorizzazione e del rafforzamento del corpo e del fisico dei giovani, all'interno del loro
percorso di crescita e formazione. Questo modello educativo va associato a Thomas Arnold. Un'altra figura
essenziale per la promozione di questa dottrina fu George Williams; lo si deve infatti ricordare soprattutto per
della Young Men’s Christian Association (YMCA),
essere stato, nel 1844, il fondatore a Londra
un’organizzazione caritatevole e assistenziale, destinata a diventare anzitutto il vero veicolo promozionale
del “cristianesimo muscolare” e soprattutto il motore della diffusione in tutto il mondo, con particolare
riferimento all’Europa protestante e agli Stati Uniti d’America, delle discipline sportive moderne.
Al centro infatti del modello educativo elaborato dalla YMCA vi era l’esercizio fisico e dunque la pratica
sportiva, considerata lo strumento migliore per salvare dal peccato, dal vizio e dalla perdizione i giovani,
specie quelli a rischio di devianza, emarginazione e delinquenza, e per sublimare quindi in buone pratiche e
in azioni positive per il corpo e la mente impulsi e istinti naturalmente violenti e potenzialmente
peccaminosi.
Parla del modello svedese e del movimento Sokol
Di impronta non totalmente diversa dal modello prussiano, ma basata sulla centralità di esercizi all’aria
aperta e rigorosamente a corpo libero, era il modello della ginnastica svedese. Il suo animatore fu, a inizio
Ottocento, Per Henrik Ling, che nel 1813 fondò a Stoccolma Il Royal Gymnastic Central Institute.
Indissolubilmente legato al mondo slavo è invece il movimento Sokol che, sul piano ginnico, rappresentò
il controcanto per l’appunto slavo, fondato su chiari sentimenti nazionalisti e panslavisti, del
sostanzialmente
movimento prussiano dei Turnen. A rappresentare la vera culla di questa cultura ginnico-sportiva fu Praga, da
dove le parole d’ordine e i tratti distintivi di questo modello pedagogico-cultuale si sarebbero poi diffusi
all’interno di tutti il mondo slavo, mantenendo peraltro anche una specifica fina