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FILOLOGIA MODERNA
Docente: Bertolini Lucia
10. Riflessioni d'autore sull'elaborazione del testo: l'esempio del sonetto dei "due cominciamenti" in Dante
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 27/09/2018 10:53:28 - 16/74
Set Domande: FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
FILOLOGIA MODERNA
Docente: Bertolini Lucia
Lezione 008
01. Quale differenza possiamo riscontrare fra i casi di Dante (del sonetto dei "due cominciamenti") e di Pontano (nell'"Actius") e quello di Petrarca, riguardo
alla riflessione sul proprio personale lavorìo variantistico?
I due casi di Dante e di Pontano riguardano solo la poesia (Dante) o solo la prosa (Pontano); il caso di Petrarca invece riguarda opere in entrambi i generi
Nei due casi studiati Dante e Pontano espongono le proprie riflessioni sul movimento variantistico in un'opera diffusa e dunque destinata ad un pubblico; Petrarca non fa
altrettanto, perché le sue postille a margine di suoi autografi sono destinate, quali promemoria, solo a se stesso
I due casi di Dante e di Pontano riguardano solo il volgare (Dante) o solo il latino (Pontano); il caso di Petrarca invece riguarda opere in entrambe le lingue
I due casi di Dante e di Pontano riguardano solo la poesia volgare (Dante) o la poesia latina (Pontano); il caso di Petrarca invece riguarda opere in prosa
02. A quale scopo nel corso è stato utilizzato un brano dell'"Actius"?
Nell'"Actius" il Pontano esemplifica, con un caso tratto dalle "Meteore", il proprio procedimento variantistico, consistente nel caso specifico in una variante alternativa
Nell'"Actius" il Pontano esemplifica, con un caso tratto dall'"Urania " di Sannazaro, il procedimento variantistico d'autore, consistente nel caso specifico nei fenomeni
dell'inversione, della sostituzione e dell'aggiunta
Nell'"Actius" il Sannazaro esemplifica, con due casi tratti dall'"Urania " e dalle "Meteore", il proprio procedimento variantistico, consistente nel caso specifico nei
fenomeni dell'inversione, della sostituzione e dell'aggiunta
Nell'"Actius" il Pontano esemplifica, con due casi tratti dall'"Urania " e dalle "Meteore", il proprio procedimento variantistico, consistente nel caso specifico nei fenomeni
dell'inversione, della sostituzione e dell'aggiunta
03. A quale dei seguenti eventi è strettamente collegato il cambio di significato della 'pubblicazione' di un testo?
La scoperta dell'America.
L'invenzione della stampa a caratteri mobili (1454) e la sua rapida diffusione in Europa (anni Settanta del XV secolo)
L'invenzione della stampa a caratteri mobili (1554) e la sua rapida diffusione in Europa (anni Settanta del XVI secolo)
La scoperta, durante l'Umanesimo, delle modalità classiche di diffusione di un testo
04. Che cosa è l'"Actius"? Indicate la risposta giusta
E' un dialogo latino di Iacobo Sannazaro, intitolato al nome accademico del Pontano, in cui si discute di grammatica, di poesia e di storiografia
E' un dialogo volgare di Iacobo Sannazaro, intitolato al nome accademico latino del Pontano, in cui si discute di grammatica, di poesia e di storiografia
E' un dialogo latino di Giovanni Gioviano Pontano, intitolato al nome accademico del Sannazaro, in cui si discute di grammatica, di poesia e di storiografia
E' un dialogo volgare di Giovanni Gioviano Pontano, intitolato al nome accademico latino del Sannazaro, in cui si discute di grammatica, di poesia e di storiografia
05. La riflessione d'autore sull'elaborazione come illustrata tramite i due cominciamenti di "Era venuta nella mente mia" e le varianti dell'Actius di Pontano ci
fanno sospettare
che in entrambi i casi si tratti di varianti 'fittizie' ed esemplari create ad hoc
che in entrambi i casi si tratti di varianti alternative
che in entrambi i casi si tratti di varianti tardive
che in entrambi i casi si tratti di varianti sostitutive
06. Chi è Giovanni Gioviano Pontano? Indicate la risposta errata.
Giovanni Gioviano Pontano è un intellettuale formatosi alla scuola napoletana di Antonio Beccadelli detto il Panormita; alla sua scuola (l'Accademia Pontaniana) si formò
Iacobo Sannazaro
Giovanni Gioviano Pontano è un intellettuale del Quattrocento che ricoprì anche il ruolo di primo segretario durante il regno di Ferrante d'Aragona
Giovanni Gioviano Pontano è un intellettuale napoletano della seconda metà del Cinquecento, autore dell'"Urania"
Giovanni Gioviano Pontano è un intellettuale di origine umbra vissuto alla corte aragonese di Napoli durante i regni di Alfonso il Magnanimo e di suo figlio Ferrante
07. Riflessioni d'autore sull'elaborazione del testo: l'esempio dell'Actius di Pontano © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 27/09/2018 10:53:28 - 17/74
Set Domande: FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
FILOLOGIA MODERNA
Docente: Bertolini Lucia
Lezione 009
01. Individuate la risposta giusta
Nell'analisi che Pietro Bembo fa del lavorio petrarchesco che conduce alla lezione finale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core",
l'autore delle "Prose della volgar lingua" dispone cronologicamente le fasi redazionali individuando nella prima stesura del testo motivi concreti di insoddisfazione che avevano
mosso Petrarca a correggersi
Nell'analisi che Pietro Bembo fa del lavorio petrarchesco che conduce alla lezione finale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core",
l'autore delle "Prose della volgar lingua" espone le varie fasi redazionali con intento didascalico, per mostrare come si debba fare per ben costruire degli endecasillabi
Nell'analisi che Pietro Bembo fa del lavorio petrarchesco che conduce alla lezione finale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core",
l'autore delle "Prose della volgar lingua" espone le varie fasi redazionali con intento didascalico, per mostrare come si debba fare per ben scrivere in poesia
Nell'analisi che Pietro Bembo fa del lavorio petrarchesco che conduce alla lezione finale "Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core",
l'autore delle "Prose della volgar lingua" non dispone cronologicamente le fasi redazionali né è capace di individuare nella prima stesura del testo i motivi concreti di
insoddisfazione che avevano mosso Petrarca a correggersi
02. Nelle "Prose della volgar lingua"
il personaggio di Giuliano de' Medici dice di aver preso visione di alcune pagine autografe di Petrarca e commenta il lavorio correttorio dei versi 1-2 del sonetto incipitario
dei Rerum vulgarium fragmenta
l'autore Carlo Bembo dice di aver preso visione di alcune pagine autografe di Petrarca e commenta il lavorio correttorio dei versi 1-2 del sonetto finale dei Rerum
vulgarium fragmenta
il personaggio di Ercole Strozzi dice di aver preso visione di alcune pagine autografe di Petrarca e commenta il lavorio correttorio dei versi 1-2 del sonetto incipitario dei
Rerum vulgarium fragmenta
Giuliano de' Medici dice di aver preso visione di alcune pagine autografe di Petrarca e commenta il lavorio correttorio dei versi 1-2 del sonetto finale dei Rerum vulgarium
fragmenta
03. Chi fu nel Cinquecento il proprietario del Vat. Lat. 3195, idiografo e in parte autografo dei Rerum Vulgarium Fragmenta?
Bernardino Daniello
Francescuolo da Brossano
Aldo Manuzio
Pietro Bembo
04. Nelle Prose della volgar lingua Pietro Bembo interpreta il passaggio, registrato su carte petrarchesche autografe oggi perdute, da
Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospir, de' quai nutriva il core
a
Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospir di ch'io nutriva il core
e infine a
Voi, ch'ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nutriva il core
sia sul piano del significato (esplicitazione di io ora contrapposto al Voi iniziale) sia su quello del significante (eliminazione della ripetizione fonica di quei ... de' quai)
come un passaggio ad una lingua più corretta
sul piano del significante esprimendo considerazioni impressionistiche (maggiore bellezza di onde)
sul piano retorico dell'appropriatezza
05. Cosa è un incunabolo?
La prima edizione a stampa di un'opera
Un'edizione a stampa uscita fra l'invenzione della stampa e il 1500 compreso
L'editio princeps di un'opera
Una delle prime edizioni a stampa © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 27/09/2018 10:53:28 - 18/74
Set Domande: FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
FILOLOGIA MODERNA
Docente: Bertolini Lucia
06. Indicate la risposta errata
L'autografo dei Rerum Vulgarium Fragmenta (Vat. Lat. 3195) negli anni Venti del Cinquecento si trovava ancora a Padova in possesso della famiglia Santasofia
Il cosiddetto 'codice degli abbozzi' di Petrarca (Vat. Lat. 3196) fu acquistato da Pietro Bembo negli anni Venti del Cinquecento
La copia in pulito dei Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca (Vat. Lat. 3196) fu acquistata da Pietro Bembo nel 1560
L'edizione dei Rerum Vulgarium fragmenta pubblicata a Padova presso il tipografo Bartolomeo Valdezoco nel 1472 fu condotta sull'autografo oggi Vat. Lat. 3195
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Set Domande: FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
FILOLOGIA MODERNA
Docente: Bertolini Lucia
Lezione 010
01. Indica qual è l'affermazione errata
Nel 1501, a differenza di quanto avverrà nella successiva edizione de "Le cose volgari" del Petrarca, Aldo Manuzio pubblicò oltre alla redazione definitiva, anche la prima
redazione rifiutata del primo capitolo del "Triumphus Fame"
Nel pubblicare la prima redazione rifiutata del "Triumphus Fame" di Petrarca, Aldo Manuzio esprime la sua perplessità sull'opportunità di render noto un testo che
Petrarca aveva rifiutato
La pubblicazione della redazione rifiutata del primo capitolo del "Triumphus Fame", pubblicata da Manuzio, veniva collocata nella stampa del 1514 de "Le cose volgari" di
Petrarca in luogo non contiguo rispetto alla redazione definitiva
La decisione di pubblicare la redazione rifiutata del primo capitolo del "Triumphus Fame" di Petrarca è giustificata da Aldo Manuzio con l'esemplarità del lavoro
correttorio di Petrarca e a dimostrazione del corretto giudizio che Petrarca aveva delle sue cose
02. Nel 1514, ristampando Le cose volgari del Petrarca già edite nel 1501, Aldo Manuzio
esprimeva un giudizio positivo sulla redazione rifiutata del Triumphus Fame, che egli p