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Il benessere psicologico

Il benessere psicologico è un processo che si realizza esprimendo il proprio vero sé, conoscendosi e svolgendo attività coerenti con la propria natura; è un processo che fa sentire gli individui vivi e autentici. Non deve essere inteso come assenza di malessere.

Descrivere il concetto di benessere soggettivo.

Nel concetto di benessere soggettivo rientrano due dimensioni ancor più specifiche: - il benessere inteso come felicità edonica; - il benessere inteso come felicità eudaimonica. La felicità edonica rappresenta in toto il piacere definito dalla dimensione affettiva e dalla soddisfazione di vita relativa a una dimensione cognitiva di valutazione soggettiva della vita stessa. La felicità eudaimonica, invece, rappresenta il benessere psicologico declinato nelle forme dell'autorealizzazione, della costruzione di significati e della condivisione di obiettivi.

Descrivere il fenomeno della "minaccia dello stereotipo"

Si parla di "minaccia dello stereotipo" quando un individuo si trova in una situazione in cui è consapevole che le sue azioni o caratteristiche personali possono essere giudicate in base a stereotipi negativi associati al suo gruppo di appartenenza. Questa consapevolezza può generare ansia, stress e una riduzione del benessere psicologico. La minaccia dello stereotipo può influenzare il comportamento e le performance dell'individuo, limitando le opportunità di realizzazione e autorealizzazione.minaccia dello stereotipo, quando una persona, indipendentemente dalle proprie capacità individuali, ottiene basse performance, perché l'idea di poter essere giudicati, non in base alle proprie abilità, ma in quanto membro di una certa categoria sociale oggetto di stereotipi negativi aumenta l'ansia di confermare lo stereotipo, anche quando l'individuo non condivide lo stereotipo stesso. L'ansia, a sua volta, provocherà un effettivo peggioramento della prestazione, confermando lo stereotipo stesso. Descrivere il "modello del contenuto degli stereotipi" Secondo il Modello del contenuto degli stereotipi, la credenza dell'invecchiamento in termini di decadimento psicofisico, non solo è profondamente radicata in noi, ma è anche trasversale nella popolazione e ha implicazioni specifiche in termini emotivi. Il modello prevede che i contenuti degli stereotipi generino 4 modalità di pregiudizio, due

ambivalenti (pregiudizio invidioso epaternalistico) e due univalenti (pregiudizio di ammirazione/orgoglio e sprezzante/di disgusto).

Descrivere il modello di prevenzione dello IOM.

L'Institute of Medicine (IOM) propone una classificazione della prevenzione focalizzata sulla popolazione anziché sul timing della malattia. Distingue:

  • interventi universali rivolti all'intera popolazione;
  • interventi selettivi rivolti a popolazioni a rischio;
  • interventi indicati per individui che già mostrano i segni della malattia.

Descrivere il modello di prevenzione di Caplan.

La prevenzione, intesa secondo l'accezione di Caplan, può essere intesa come processo di fronteggiamento dell'insorgenza della malattia. In questo senso essa viene distinta in:

  • prevenzione primaria, che implica tutti quegli interventi volti alla riduzione dell'insorgenza della malattia all'interno della popolazione sana;
  • prevenzione secondaria, relativa al trattamento di una malattia già insorta, ma ancora in fase iniziale;
  • prevenzione terziaria, che riguarda il trattamento e la gestione delle malattie croniche e gravi.

La problematica che potrebbe insorgere in una popolazione a rischio è la prevenzione terziaria, che riguarda la cura e il tentativo di ridurre la possibilità di recidive.

Descrivere il nuovo mandato educativo dei genitori d'oggi. La genitorialità, oggi, ha posto un nuovo mandato educativo piuttosto complesso. Da una parte, il genitore deve essere in grado di districarsi fra autonomia infantile e autorità genitoriale attraverso una continua negoziazione delle regole. Dall'altra parte, deve riuscire a integrare e mediare una densa pluralità dei saperi educativi, informali e formali; deve cioè gestire l'influenza derivante da differenti agenzie educative.

Descrivere il "paradosso della genitorialità". Nonostante il diffuso desiderio delle persone di avere figli, la genitorialità non è associata a maggiore felicità, ma è maggiormente associata a una diminuzione del benessere. Questo fenomeno è definito

<Paradosso della genitorialità>. Descrivere il "paradosso della soddisfazione" secondo Bowling (2004). La tendenza degli individui a dare delle valutazioni positive rispetto alla propria vita anche in condizioni oggettive negative, viene definito <paradosso della soddisfazione> e riflette da una parte le basse aspettative generazionali, mentre dall'altra parte l'idea che la qualità della propria vita sia migliore rispetto a quella delle prossime generazioni nelle stesse condizioni.

Descrivere il percorso di cura. Il percorso di cura può essere considerato come una sequenza di tappe monitorate principalmente dal genitore. Il primo passaggio è frutto dell'osservazione del genitore che potrebbe notare un cambiamento dello stato di salute del figlio. A questo punto il genitore proseguirà il suo percorso interpretativo imputando una causa a tale stato, arrivando a considerare la possibilità che il bambino non stia bene.

Constatato il malessere, di solito il genitore ricerca una conferma oggettiva dello stato attraverso l'uso di strumenti specifici. Riconosciuti i sintomi oggettivi viene riconosciuto anche lo stato di malattia vero e proprio. Segue la cura, che è il risultato di un'integrazione dei saperi personali del genitore, del senso comune e del sapere esperto, solitamente quest'ultimo è quello privilegiato. Infine, si arriva all'aguarigione e a ristabilire lo stato di benessere del bambino. Descrivere il rapporto persona-tempo secondo Zimbardo e Boyd. Il rapporto di una persona con il tempo è stato operazionalizzato da Zimbardo e Boyd, rilevandone 5 dimensioni: Passato Negativo, Passato Positivo, Presente Edonista, Presente Fatalista, Futuro. Le persone con passato negativo sono tendenzialmente conservatrici come quelle con passato positivo, solo che le seconde utilizzano il passato per stare bene nel presente. Per quanto riguarda le altre dimensioni, il presente edonista.tende alla gratificazione immediata cercando di eludere tutte le situazioni che richiedono impegno. Il presente fatalista ritiene di non avere nessun potere su ciò che accade, evidenziando atteggiamenti di passività e vittimismo, il futuro ha comportamenti diretti al conseguimento di obiettivi futuri privandosi, però, del piacere del presente. Descrivere l'Approccio strengths-based. L’approccio strengths-based è un approccio con il quale ci si propone il raggiungimento del più alto grado dello stato di salute attraverso il potenziamento delle risorse individuali che ognuno possiede. Infatti, l’individuo ha delle capacità, delle risorse interne e esterne che può sfruttare a suo favore; compito dei professionisti, che lavorano nell’ambito della salute, è proprio quello di farle emergere innescando un processo che culmina con l’assunzione del pieno controllo della propria vita. Descrivere l'esperienza diflow. Il flow fa riferimento all'esperienza ottimale che un individuo può sperimentare in alcuni momenti della propria vita. Fa riferimento a un'esperienza autotelica, cioè un'attività fine a sé stessa, che trova in sé e nel suo dispiegarsi il suo scopo essenziale. Nella fase di flow, l'individuo non si sente felice, poiché in quel momento conta solo l'azione e ciò che serve per portarla avanti. Terminato il compito, invece, egli potrebbe avvertire una sensazione di benessere legata al compimento del proprio lavoro. In tal senso, in qualità di esperienza ottimale, essa incoraggia l'individuo a persistere in una certa attività, portando ad un rafforzamento e ad un miglioramento progressivo delle proprie capacità. È, dunque, una fonte di energia mentale. La condizione migliore per sperimentare la sensazione di flow si verifica quando l'attività soddisfa i propriinteressano. Descrivere la concezione del tempo nella cultura occidentale e in quella orientale. Nella cultura occidentale il tempo viene concepito come un continuum unidirezionale verso il futuro; in quella Orientale, invece, vi è il concetto di un tempo ciclico in cui tutto passa e ripassa sulle stesse orbite attraverso processi di dissoluzione e rigenerazione che coprono milioni di anni. Descrivere la relazione fra ottimismo e stress. Gli ottimisti riescono a regolare in misura maggiore lo stress. Questo punto è molto importante se consideriamo che lo stress ha ripercussioni negative sia in termini di salute sia di benessere. L'ottimismo, inoltre, si associa maggiormente all'uso di strategie di coping attive e volte al fronteggiamento delle situazioni, anziché a strategie di evitamento. Le persone ottimiste di solito affrontano i problemi in modo più efficace. Pensano che, a prescindere dagli ostacoli, possono comunque raggiungere ciò che si interessano.

Descrivere la relazione fra resilienza e sistemi allostatici.

La resilienza è la capacità di resistere a un evento stressante. Quando si verifica un evento stressante si attiva un processo allostico mediante il quale l'organismo cerca di recuperare la propria stabilità attraverso il cambiamento.

Descrivere la relazione fra QdV e locus of control.

Le persone con un locus of control interno, cioè quando percepiscono i risultati del proprio agire come dovuti a sé, saranno in grado di assumersi nel migliore dei modi la responsabilità della propria salute e della propria vita. A volte però, la relazione fra QdV e locus of control è negativa, infatti pensare di essere completamente responsabile

E di dover essere completamente autonomo, potrebbe tradursi in un aumento dei livelli di stress, bloccando la situazione affrontata.

Descrivere la triade della malattia secondo Twaddle.

Le tre dimensioni della malattia sono:

  • Illness: percezione, esperienza soggettiva;
  • Disease: diagnosi dell'esperto;
  • Sickness: rappresentazione sociale della malattia.

Descrivere le fasi di risposta fisiologica dell'organismo a un evento stressante secondo Selye.

Selye identificò, a livello fisiologico, 3 fasi specifiche che si succedono nell'organismo durante ogni reazione da stress e chiamò l'interasequenza General Adaptation Syndrome (G.A.S.):

  1. Fase di allarme: attivazione volta all'attacco o alla fuga. Il corpo si impegna totalmente a richiamare tutte le forze e le energie per far fronte allo stressor nel migliore dei modi. In caso di successo l'organismo riacquista l'omeostasi precedente, in caso contrario si passa alla seconda fase;
  2. Fase di resistenza:
sa una serie di effetti negativi sul corpo. Alcuni di questi effetti includono l'aumento della pressione sanguigna, la riduzione del sistema immunitario, l'aumento del rischio di malattie cardiache e l'aumento del peso corporeo. Inoltre, il cortisolo può influenzare negativamente l'umore e la capacità di concentrazione. È importante cercare di ridurre lo stress e trovare modi sani per gestire la tensione, come l'esercizio fisico, la meditazione o il tempo trascorso con gli amici e la famiglia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lara22UNIBS di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale della salute e della qualità della vita e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Vitale Erika.