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10. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO ASSOCIATIVO?
È un tipo di apprendimento in cui si stabilisce una relazione tra stimoli o tra
stimolo e comportamento. Include:
• Condizionamento classico: due stimoli associati.
• Condizionamento operante: stimolo e risposta legati da una
conseguenza.
11. COSA SI INTENDE PER APPRENDIMENTO?
L’apprendimento è il processo di acquisizione di conoscenze sull’ambiente
esterno, che modifica il comportamento. È influenzato da fattori genetici e
ambientali, e si misura tramite il miglioramento delle prestazioni (curva di
acquisizione).
14. COSA SI INTENDE PER CONDIZIONAMENTO NON
ASSOCIATIVO?
È un apprendimento semplice basato su:
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• Assuefazione: diminuzione della risposta a uno stimolo ripetuto e
innocuo.
• Sensibilizzazione: aumento della risposta a stimoli innocui dopo uno
stimolo intenso, perché il cervello si “prepara” a un possibile pericolo.
LEZIONE 033
LEZIONE 034
1. Cosa si intende per afasia motoria efferente secondo Lurija?
Secondo Lurija, l’afasia motoria efferente, detta anche afasia cinetica, è
causata da una lesione dell’area di Broca. In questa condizione, il problema
principale è che il paziente non riesce a passare in modo fluido e corretto da
un movimento articolatorio all’altro, cioè non riesce a coordinare bene i
movimenti necessari per parlare in modo continuo. Questo disturbo
compromette quella che Lurija chiama la “melodia cinetica del linguaggio” .
2. Descrivere la classificazione delle afasie di Lurija
Lurija ha proposto una classificazione delle afasie basata sulle funzioni
cerebrali compromesse. Ecco come le divide:
• Afasie motorie:
◦ Aferente (cinestetica): causata da una lesione post-rolandica, rende
difficile assumere le posizioni corrette per pronunciare i suoni.
◦ Efferente (cinetica): lesione dell’area di Broca, ostacola il passaggio
fluido tra i movimenti del parlare.
• Afasie sensoriali:
◦ Acustica: lesione del giro temporale posterosuperiore, porta a
problemi nel riconoscere i suoni del linguaggio.
◦ Amnestica: lesione dei giri temporali medio e inferiore, fa perdere il
significato delle parole.
• Altre due forme: lOMoARcPSD|28048726
◦ Afasia dinamica: difficoltà a iniziare il discorso, forse per lesione
prefrontale.
◦ Afasia semantica: lesioni parieto-occipitali, problemi nel
comprendere frasi complesse e relazioni tra concetti .
3. Descrivere il modello di Lichtheim nell'ambito delle afasie
Lichtheim ha creato un modello più complesso rispetto a Broca e Wernicke,
aggiungendo un “centro dei concetti”. Secondo lui, oltre ai centri per la
comprensione e la produzione del linguaggio, esiste un centro per le idee che si
collega agli altri due. A seconda di dove si trova la lesione (in uno dei centri o
nelle vie che li collegano), si manifestano diversi tipi di afasia, tra cui:
• Afasie classiche (Broca, Wernicke, conduzione)
• Afasie transcorticali (motoria e sensoriale)
• Afasie subcorticali (motoria e sensoriale)
Però il suo modello ha dei limiti, perché non è mai stato trovato un vero “centro
dei concetti” nel cervello .
4. Descrivere il modello di Wernicke nell'ambito delle afasie
Wernicke, nel 1874, ha proposto che ci sono due centri principali del
linguaggio:
• Uno anteriore (l’area di Broca), responsabile della produzione
• Uno posteriore (l’area di Wernicke), responsabile della comprensione
Questi due centri sono collegati da fibre (il fascicolo arcuato). Secondo il suo
modello ci sono:
1. Afasia motoria: lesione nell’area di Broca difficoltà a parlare
→
2. Afasia sensoriale: lesione nell’area di Wernicke difficoltà a capire
→
3. Afasia di conduzione: problema nel fascicolo arcuato difficoltà a
→
ripetere le parole .
5. Quali sono le differenze tra disturbi fonetici e disartria?
La disartria è un disturbo del parlare causato da problemi ai muscoli o ai
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nervi (come lesioni neurologiche o miastenia). Invece, i disturbi fonetici negli
afasici derivano da un problema nel controllo motorio del linguaggio, non da
debolezza muscolare.
Ecco la differenza chiave:
• Disartria: problema fisico/muscolare
• Disturbi fonetici afasici: uso scorretto degli organi articolatori, senza
debolezza muscolare, e con errori che non sono sempre uguali
(incostanti)
LEZIONE 035
1. Descrivere l'afasia di conduzione
L’afasia di conduzione si riconosce soprattutto per una difficoltà a ripetere
frasi. Anche se il linguaggio è fluente e i pazienti riescono a capire e a produrre
frasi comprensibili, spesso fanno molti errori fonemici (cioè cambiano suoni
nelle parole). Le lesioni si trovano nel giro sopramarginale (area 40) o nella
corteccia insulare, con possibile coinvolgimento del fascicolo arcuato .
3. Cosa si intende per anomie?
Le anomie sono la difficoltà a trovare una parola durante il discorso
spontaneo. È come quando abbiamo una parola “sulla punta della lingua”. Nei
pazienti afasici, però, manca anche la conoscenza implicita (es. iniziale o
numero di sillabe), e spesso cercano di aggirare il problema usando giri di
parole (circonlocuzioni) .
4. Cosa si intende per afasia di Broca?
L’afasia di Broca è caratterizzata da un eloquio molto ridotto, a volte solo con
poche parole dette tipo "telegramma", per via dell’agrammatismo. I pazienti
capiscono abbastanza bene, ma fanno fatica a parlare e possono avere
parafasie fonemiche o fonetiche. Anche la ripetizione e la lettura possono
essere compromesse .
5. Cosa si intende per afasia di Wernicke?
L’afasia di Wernicke si presenta con un linguaggio fluente ma
incomprensibile, pieno di parafasie e neologismi. I pazienti non hanno
problemi a produrre suoni, ma non capiscono bene quello che sentono e
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hanno gravi disturbi della comprensione. La lesione è nell’area 22 di
Brodmann .
6. Cosa si intende per parafasie?
Le parafasie sono errori nel linguaggio in cui un paziente sostituisce, omette,
ripete o aggiunge suoni nelle parole. Quando ci sono tanti errori insieme, si
crea un neologismo, cioè una parola inventata. Succede perché c'è un problema
nell'esecuzione dei suoni, non nella loro rappresentazione .
7. Quali sono le principali differenze tra l'afasia di Broca e quella di
Wernicke?
• Broca: linguaggio non fluente, pochi suoni, parole “telegrafiche”,
comprensione abbastanza buona
• Wernicke: linguaggio fluente ma senza senso, pieno di errori e
neologismi, comprensione gravemente compromessa .
8. Descrivere le caratteristiche dell'afasia globale
L’afasia globale è la forma più grave: il paziente non riesce né a parlare né a
capire. Dice pochissime parole, a volte sempre la stessa, anche in modo
sbagliato. La comprensione è minima. La causa è una lesione molto
estesanell’emisfero sinistro, spesso dovuta a un danno importante ai vasi
sanguigni .
LEZIONE 036
1. Cosa si intende per dislessia attenzionale?
La dislessia attenzionale è un tipo di dislessia periferica dove il paziente riesce
a leggere parole o lettere presentate singolarmente, ma ha difficoltà quando
sono presentate insieme in una serie. Un errore tipico è la migrazione di
lettere, cioè le lettere “saltano” da una parola all’altra. È legata a un problema
di attenzione visiva focale, cioè il meccanismo che seleziona lo stimolo giusto
nello spazio . lOMoARcPSD|28048726
2. Cosa si intende per dislessia da neglect?
La dislessia da neglect è quando il paziente ignora le lettere di una parte della
parola: a sinistra (neglect sinistro, il più comune) o a destra (neglect destro). Gli
errori possono essere omissioni o sostituzioni di lettere. Di solito si nota di più
con le non parole e c'è un effetto legato alla lunghezza della parola: i pazienti
tendono a produrre parole della stessa lunghezza della parola bersaglio .
3. Descrivere le principali dislessie centrali
Le dislessie centrali sono:
• Dislessia superficiale: il paziente non usa la lettura globale della parola
ma solo quella fonologica (regole grafema-fonema), quindi sbaglia le
parole irregolari.
• Dislessia fonologica: il paziente non sa più leggere usando le regole
fonologiche, quindi non riesce a leggere le non parole.
• Dislessia profonda: oltre a non saper leggere le non parole, il paziente fa
anche errori semantici leggendo parole reali. È una forma più grave
della dislessia fonologica .
4. Cosa si intende per dislessia da lettura lettera per lettera?
In questo tipo di dislessia, il paziente può scrivere ma non leggere ciò che ha
scritto. Per leggere una parola, deve ricostruirla lettera per lettera, in modo
lento e faticoso. A volte questa strategia non funziona se il paziente non
riconosce bene le lettere. Il problema può essere legato a una
simultaneoagnosia, cioè la difficoltà a vedere le lettere come un’unica parola .
5. Descrivere le principali dislessie periferiche
Le dislessie periferiche colpiscono la parte visiva iniziale della lettura. Sono
tre:
• Lettura lettera per lettera: lettura lentissima, una lettera alla volta.
• Dislessia da neglect: si “salta” o si cambiano le lettere all’inizio o alla
fine della parola.
• Dislessia attenzionale: si fanno errori quando si leggono più parole
insieme, per problemi di attenzione visiva .
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6. Quali sono le differenze tra dislessie centrali e periferiche?
Le dislessie centrali sono dovute a problemi nella trasformazione del suono o
del significato delle parole. Invece, le dislessie periferiche riguardano l’analisi
visiva iniziale della parola, cioè come viene vista e riconosciuta prima di
passare al significato .
8. Cosa si intende per alessia senza agrafia?
L’alessia senza agrafia è quando una persona non sa leggere ma sa ancora
scrivere. È un caso classico di sindrome da disconnessione: le aree del
linguaggio funzionano, ma non ricevono più l’informazione visiva, perché c'è
una lesione tra le aree visive e quelle del linguaggio .
10 & 12. Quali sono le differenze tra dislessia e disgrafia?
La dislessia riguarda la lettura, mentre la disgrafia riguarda la scrittura.
Entrambe possono essere centrali (cioè legate ai meccanismi linguistici) o
periferiche (cioè legate all’analisi visiva o all’atto motorio di scrivere)
LEZIONE 037