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Alla deviazione standard della distribuzione
Alla deviazione standard della distribuzione diviso il numero di elementi della distribuzione
13. L'accuratezza è:
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore atteso
l'indicazione numerica dell'approssimazione di un insieme ripetuto di misure della stessa quantità al valor medio dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valor RMS dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore vero
14. La precisione è:
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore atteso
l'indicazione numerica dell'approssimazione di un insieme ripetuto di misure della stessa quantità al valor medio dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valor RMS dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore vero
15. Gli errori sistematici:
si ripetono con lo stesso segno e ampiezza ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
si ripetono in maniera stocastica ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
permangono anche quando sono stati eliminati gli errori grossolani
16. Gli errori accidentali:
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
permangono anche quando sono stati eliminati gli errori grossolani e quelli sistematici
si ripetono in maniera stocastica ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
si ripetono con lo stesso segno e ampiezza ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
17. Gli errori sistematici:
sono dovuti a imperizia e distrazioni dell'operatore (letture errate, uso improprio di strumenti, errori di elaborazione)
sono dovuti a non corretta taratura o a difetti costruttivi degli strumenti
sono dovuti a mancata conoscenza dello strumento
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
18. Descrivere la procedura per la stima dell'incertezza di tipo A mediante misure ripetute e dell'incertezza estesa
Lezione 011
01. L'incertezza di una grandezza dipendente da più variabili indipendenti in termini di varianza si calcola come:
la sommatoria dei quadrati dei prodotti della deviazione standard di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile
indipendente corrispondente
la sommatoria dei quadrati dei prodotti dell'errore nella stima di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile indipendente
corrispondente
la sommatoria dei prodotti della deviazione standard di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile indipendente
corrispondente
la sommatoria dei prodotti dell'errore nella stima di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile indipendente
corrispondente
02. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con deviazione standard pari a sa e sb secondo la relazione x=a+b, la deviazione standard di x
si calcola come
la radice della somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sb
la radice della somma delle deviazioni standard sa e sb
la somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sb
la somma delle deviazioni standard sa e sb
03. Sia x una variabile dipendente della variabile indipendente a con incertezza assoluta pari a da secondo la relazione x=K*a e K una costante, l'incertezza
relativa di x vale
dx/x=da/a
dx/x=da/a+K
dx=da*K
dx=da+K
04. L'incertezza di una grandezza dipendente da più variabili indipendenti è data:
dalla sommatoria dei prodotti dell'errore nella stima di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile indipendente
corrispondente
dalla sommatoria dei quadrati dei prodotti della deviazione standard di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile
indipendente corrispondente
dalla sommatoria dei quadrati dei prodotti dell'errore nella stima di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile
indipendente corrispondente
dalla sommatoria dei prodotti della deviazione standard di ogni variabile indipendente per la derivata della grandezza derivata in funzione della variabile indipendente
corrispondente
05. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con incertezze assolute pari a da e db secondo la relazione x=a+b, l'incertezza di x vale
Nessuna delle altre
dx=da-db
dx=da+db
dx=da*db
06. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con incertezze assolute pari a da e db secondo la relazione x=a-b, l'incertezza di x vale
dx=da+db
dx=da*db
dx=da-db
Nessuna delle altre
07. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con incertezze assolute pari a da e db secondo la relazione x=a*b, l'incertezza relativa di x
vale
dx/x=da/a*db/b
dx/x=da/a+db/b
dx=da*db
dx=da+db
08. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con incertezze assolute pari a da e db secondo la relazione x=a/b, l'incertezza relativa di x vale
dx=da-db
dx/x=da/a+db/b
dx/x=da/a-db/b
dx=da*db
09. Sia x una variabile dipendente della variabile indipendente a con deviazione standard pari a sa secondo la relazione x=K*a e K una costante, la deviazione
standard di x vale
K*sa
la somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sK
sa
la radice della somma dei quadrati di sa e sK
10. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con deviazione standard pari a sa e sb secondo la relazione x=a*b, la deviazione standard di x
si calcola come
la somma dei quadrati di b*sa e a*sb
la somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sb
la somma delle deviazioni standard sa e sb
la radice della somma dei quadrati di b*sa e a*sb
11. Sia x una variabile dipendente delle variabili indipendenti a e b con deviazione standard pari a sa e sb secondo la relazione x=a-b, la deviazione standard di x
si calcola come
la somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sb
la radice della somma dei quadrati delle deviazioni standard sa e sb
la radice della somma delle deviazioni standard sa e sb
la somma delle deviazioni standard sa e sb
12. Sia x una variabile dipendente della variabile indipendente a con incertezza assoluta pari a da secondo la relazione x=K*a e K una costante, l'incertezza di x
vale
dx/x=da/a+K
dx=da+K
dx/x=da/a
dx=da*K
13. Descrivere la propagazione dell'incertezza nella stima di grandezze derivate. Riportare ad esempio l'incertezza di una grandezza derivata come somma,
differenza, prodotto o quoziente di due grandezze indipendenti
Lezione 012
01. Quale di questa affermazione è vera:
Nel caso meccanico la variabile di flusso è la velocità e quella di sforzo è il lavoro
Nel caso meccanico la variabile di flusso è la velocità e quella di sforzo è la forza
Nel caso meccanico la variabile di flusso è la forza e quella di sforzo è la velocità
Nessuna delle altre
02. L'impedenza meccanica di un fenomeno traslazionale vale
Z=v/F, con v la velocità di traslazione e F la forza
Z=F*v, con F la forza e v la velocità di traslazione
l'integrale di Z=F/v, con F la forza e v la velocità di traslazione
Z=F/v, con F la forza e v la velocità di traslazione
03. Per misurare la corrente (grandezza di flusso) che circola in un circuito con una resistenza R mediante un amperometro
la resistenza dell'amperometro deve essere molto minore della resistenza R
la resistenza dell'amperometro deve essere molto maggiore della resistenza R
l'ammettanza dell'amperometro deve essere molto minore della resistenza R
l'impedenza dell'amperometro deve essere molto maggiore della resistenza R
04. Per misurare la tensione (grandezza di sforzo) ai capi di una resistenza R mediante un voltmetro
la resistenza del voltmetro deve essere molto minore della resistenza R
l'impedenza del voltmetro deve essere molto minore della resistenza R
la resistenza del voltmetro deve essere molto maggiore della resistenza R
l'ammettanza del voltmetro deve essere molto maggiore della resistenza R
05. Quale di questa affermazione è vera:
Nel caso elettrico la variabile di flusso è l'intensità di corrente e quella di sforzo è la ptenza elettrica
Nel caso elettrico la variabile di flusso è la corrente e quella di sforzo è la tensione
Nel caso elettrico la variabile di flusso è la tensione e quella di sforzo è l'intensità di corrente
Nel caso elettrico la variabile di flusso è l'intensità di corrente e quella di sforzo è la tensione
06. Per misurare una grandezza di sforzo ai capi di un generatore:
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso molto minore dell'impedenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso molto maggiore dell'impedenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere una resistenza di ingresso molto minore della resistenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso uguale all'impedenza del generatore
07. Per misurare una grandezza di flusso ai capi di un generatore:
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso molto minore dell'impedenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere una resistenza di ingresso molto minore della resistenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso molto maggiore dell'impedenza del generatore
Lo strumento di misura o utilizzatore deve avere un'impedenza di ingresso uguale all'impedenza del generatore
08. Descrivere gli errori di inserzione degli strumenti di misura. Riportare ad esempio il caso di un voltmetro per la misura di tensione o di un amperometro per
la misura di intensità di corrente
Lezione 013
01. La ripetizione della misura di uno spostamento effettuata con un trasformatore differenziale ha fornito i seguenti valori:
[5.20;5.00;4.98;5.15;4.97;5.05;5.10;5.08;5.30;5.25] mm. Quanto vale lo scarto di ripetibilità e il campo di ripetibilità?
5.08 e 0.138 mm rispettivamente
0.138 e 5.08 mm rispettivamente
0.115 e 0.33 mm rispettivamente
5.08 e 0.33 mm rispettivamente
02. Le finalit&a