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Definizione di tensione in un punto P di un mezzo continuo:
La componente della forza di inerzia lungo la normale a un elemento di superficie centrato in P
La componente della forza di gravità lungo la normale a un elemento di superficie centrato in P
La risultante delle forze esterne agenti su P
La risultante delle forze interne per unità di area agenti su P
Definizione di corpo plastico:
Un corpo che, deformandosi per azione di forze esterne, resta con una deformazione permanente al cessare delle forze, solo se queste sono lentamente variabili
Un corpo che, deformandosi per azione di forze esterne, riprende la configurazione iniziale al cessare delle forze, solo se queste sono rapidamente variabili
Un corpo che, deformandosi per azione di forze esterne, riprende la configurazione iniziale al cessare delle forze
Un corpo che, deformandosi per azione di forze esterne, resta con una deformazione permanente al cessare delle forze
Onde elastiche di Love e di Rayleigh:
Non sono onde elastiche
Non sono onde di volume
Sono onde che viaggiano all'interno degli oceani
Sono entrambe un particolare tipo di onda longitudinale
Nel piano X,Y
dalla sorgente positiva che inietta corrente d'intensità I.dalla sorgente positiva che inietta corrente d'intensità I2 LE LINEE DI FLUSSO DELL'INDUZIONE MAGNETICA7 SONO:- Coincidenti con quelle del campo elettrico
- Sempre linee chiuse
- Semirette uscenti a raggiera da un monopolo magnetico
- Inesistenti
- La massa dei neutroni
- La carica posseduta da uno ione
- La velocità di una carica in un campo magnetico
- Il rapporto q/m tra carica e massa di uno ione
- Proporzionale a 1/D
- Proporzionale a D
- Proporzionale a D²
- Proporzionale alla radice quadrata di D
- Da una intensità di magnetizzazione M molto grande e dal fatto che M non è proporzionale al campo magnetico H
- Da una intensità di magnetizzazione M molto bassa e dal fatto
Decollo la borsa scivola all'indietro, verso la parte posteriore del vano
Un bambino è seduto sul sedile posteriore di un'automobile senza indossare la cintura di sicurezza. Durante la marcia (in avanti), il conducente è costretto a eseguire una brusca frenata. Il bimbo vola in avanti e urta il lato posteriore del sedile davanti
Un pupazzetto di plastica pende da un filo agganciato allo specchio retrovisore di un'automobile. Alla partenza dell'auto (in avanti), il ciondolo si sposta verso il parabrezza anteriore
DUE PATTINATORI SUL GHIACCIO, MARCO E ANDREA, IMPUGNANO I CAPI OPPOSTI DI UNA CORDA. OGNUNO TIRA IL COMPAGNO VERSO DI SÉ. IL MODULO DELL'ACCELERAZIONE DI ALESSIO È 1,25 VOLTE IL MODULO DELL'ACCELERAZIONE DI MARCO. IL RAPPORTO TRA LA MASSA DI ANDREA E QUELLA DI MARCO VALE PERTANTO:
0.81
1.25
2
0.25
IN UN URTO ELASTICO BIDIMENSIONALE PRODOTTO DA UN CORPO A LANCIA TO VERSO UN CORPO B FERMO, AVENTE LA STESSA MASSA DEL
CORPO A, L'ENERGIA CINETICA DEL CORPO A DOPO L'URTO:
- Non dipende dalla massa dei corpi A e B
- È direttamente proporzionale alla somma delle masse dei corpi A e B
- È direttamente proporzionale alla massa del corpo B
- È inversamente proporzionale al prodotto delle masse dei corpi A e B
UN RECIPIENTE APERTO CONTIENE UN LIQUIDO (DENSITÀ D, PRESSIONE AMBIENTE P, ACCELERAZIONE DI GRAVITÀ G). LA DIFFERENZA DI PRESSIONE TRA DUE PUNTI SITUATI A PROFONDITÀ CHE DIFFERISCANO DI 1 M È:
- E' data da: P + dg
- E' data da: dg
- E' data da: P - dg
- E' data da: d/g
IL LAVORO INFINITESIMO DL DELLE FORZE DI PRESSIONE P ESERCITATE SU UN ELEMENTO DI MASSA DM DI UN FLUIDO È DATO:
- Da dL=pdV dove dV è l'elemento di volume del fluido
- Da dL=pdS dove dS è l'elemento di superficie del fluido
- Da dL=pdh dove dh è lo spostamento elementare del fluido
- Da dL=pdm
FRA DUE ELEMENTI DI FLUIDO CHE SCORRONO
all'aumentare del volume A volume costante, la pressione del gas aumenta all'aumentare della temperatura A pressione costante, la temperatura del gas aumenta all'aumentare del volumelinearmente al diminuire del suo 2volume3. A volume costante, la pressione del gas aumenta linearmente all'aumentare della temperatura. A pressione costante, la temperatura del gas diminuisce linearmente al crescere della sua 4densità. IL CALORE SPECIFICO DI UNA SOSTANZA NEL SI SI MISURA: 1. In Cal/kg°C 2. In Cal 3. In Cal kg/°C 4. In Cal°C/kg SI DEFINISCE ENERGIA INTERNA DI UN SISTEMA: 1. La somma dell'energia totale del sistema e delle varie energie specifiche macroscopiche che determinano lavoro. 2. La differenza fra l'energia totale del sistema e le varie energie specifiche perse contro le forze di attrito e le resistenze passive. 3. La somma delle varie energie specifiche macroscopiche che determinano lavoro. 4. La differenza fra l'energia totale del sistema e le varie energie specifiche macroscopiche che determinano lavoro. UN GAS EFFETTUA UNA TRASFORMAZIONE CHE GLI FA AUMENTARE L'ENERGIA INTERNA DI 1000 J. POSSIAMO AFFERMARE CHE: 1. Il gas non ha cambiato il suo volume. 2. Il gas ha assorbito 1000 J di calore. 3. Il gas ha ceduto 1000 J di calore. 4. Il gas ha compiuto un lavoro di 1000 J.suo stato1 Il volume del gas è diminuito2 La pressione del gas è cambiata3 La temperatura del gas è aumentata4 UN GAS PERFETTO SI ESPANDE ISOTERMICAMENTE DALLO STATO A ALLO1 STATO B. INDICARE QUALE AFFERMAZIONE È SBAGLIATA:2 Il lavoro che il gas compie è positivo1 Il gas cede calore all'ambiente2 La temperatura del gas rimane costante3 L'energia interna del gas rimane costante41 UNA COMPRESSIONE OPERATA SU UN GAS PERFETTO SI DICE3 ADIABATICA:1 Se il gas ha uno scambio di calore con l'esterno2 Quando l'aumento dell'energia interna del gas è pari al lavoro subito3 Quando la diminuzione dell'energia interna del gas è pari al lavoro fornito4 Quando l'aumento dell'energia interna del gas è maggiore del lavoro subitoIL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA AFFERMA:14 L'impossibilità di trasformare il calore in lavoro1 L'impossibilità di un passaggio di calore da un corpofreddo ad uno caldo2 L'impossibilità di un passaggio di calore da un corpo freddo ad uno caldo senza che intervenga qualche altro processo che richieda una spesa di lavoro, o qualche modificazione3 del sistema
La possibilità del moto perpetuo di seconda specie, cioè di un ciclo completamente isotermo, in cui avviene l'espansione con lavoro esterno utilizzando calore sottratto all'ambiente,4 mentre la compressione si produce spontaneamente senza alcuna spesa di lavoro.1
UN CICLO TERMODINAMICO GENERICO:51 Se reversibile, non può mai essere rappresentato sul piano di Clapeyron
Se irreversibile, può sempre essere interpretato come la somma di infiniti cicli di Carnot2 infinitesimi
Anche se reversibile, non può mai essere interpretato come la somma di infiniti cicli di3 Carnot infinitesimi
Se reversibile, può sempre essere rappresentato come la somma di infiniti cicli di Carnot4 infinitesimi
L'ENTROPIA IN UN PROCESSO DI1
EVAPORAZIONE: Aumenta l'entropia in un processo di evaporazione. Resta invariata, diminuisce, tende a zero. PER DEFINIRE LE CARATTERISTICHE ELASTICHE DI UN CORPO ISOTROPO E OMOGENEO: Non è sufficiente conoscere le cinque costanti elastiche. Bisogna conoscere i nove elementi del tensore degli sforzi. Basta conoscere il solo modulo di Young E. Sono sufficienti due qualsiasi delle cinque costanti elastiche. IN UN MEZZO OMOGENEO E ISOTROPO, LA VELOCITÀ DELL'ONDA ELASTICA: LON