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FORMULA DA APPLICARE ANCHE PER I SEGUENTI: ((1/S) *T)-T
((1/S) *T)-T= (1 / 0.3 )*64 - 64 = 149,33
S= propensione al risparmio
32. Se la propensione al risparmio è pari a 0,7 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 71 genera un
incremento di reddito pari a:
((1/S) *T)-T= ( 1/0,7)*71-71 = 30.43
S= propensione al risparmio
33. Se la propensione al risparmio è pari a 0,7 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 78 genera un
incremento di reddito pari a:
((1/S)*T)-T= (1/0.7)*78)-78= 33.43
S= propensione al consumo
34. Se la propensione al risparmio è pari a 0,6 una riduzione delle tasse (in somma fissa) a 82 genera un
incremento di reddito pari a
( 1/s )* T ) - T
(1/0.6 * 82) - 82 = 54.67
S= propensione al consumo
35. Se la propensione al risparmio è pari a 0.3, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 65 genera
un incremento di reddito pari a:
FORMULA DA APPLICARE ANCHE PER I SEGUENTI: G/S
G/S= 65/0.3= 216,67
G= spesa pubblica
S = propensione al consumo
36. Se la propensione al risparmio è pari a 0.8, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 185 genera
un incremento di reddito pari a:
G/S= 185/0.8= 231,25
G = spesa pubblica
S = propensione al consumo
37. Se la propensione al risparmio è pari a 0.2, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 119 genera
un incremento di reddito pari a:
G/S= 119/0.2= 595
G= spesa pubblica
S = propensione al consumo
38. Se la propensione al risparmio è pari a 0.2, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 132 genera
un incremento di reddito pari a:
G/S= 132/0.2= 660
G= spesa pubblica
S = propensione al consumo
39. Se la propensione al risparmio è pari a 0.5, un aumento della spesa pubblica in deficit pari a 89 genera
un incremento di reddito pari a:
G/S= 89/0.2= 445
G=spesa pubblica
S = propensione al consumo
40. Se la propensione al risparmio è 0,6 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 178 genera un
incremento di reddito pari a
SPESA PUBBLICA IN PAREGGIO: DELTA G = DELTA T (TEOREMA DI HAAVELMO)
DELTA Y = DELTA G = DELTA T
DELTA G = 178 QUINDI DELTA Y = 178
41. Se la propensione al risparmio è pari a 0.3 un aumento della spesa pubblica pari a 159, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 10%, genera un incremento di reddito pari a
FORMULA DA APPLICARE ANCHE ALLE SEGUENTI: G/1-c*(1-t)
G/1-c*(1-t) = 159/1-0,7*(1-0,10) = 429,73
c=(1-s)
42. Se la propensione al risparmio è pari a 0.7 un aumento della spesa pubblica pari a 251, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 251/1-0,3*(1-0,20) = 330,26
43. Se la propensione al risparmio è pari a 0.6 un aumento della spesa pubblica pari a 138, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/(1-c*(1-t)) = 138/1-0,4*(1-0,20) = 202,94
44. Se la propensione al risparmio è pari a 0.4 un aumento della spesa pubblica pari a 258, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 10%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 258/1-0,6*(1-0,10)= 560,87
45. Se la propensione al consumo è pari a 0,6 una riduzione delle tasse (in somma fissa) pari a 81 genera un
incremento di reddito pari a:
(1/1-C * T)-T= (1/0,4 *81)-81=121,5
C= 1-S = 1-0,6=0.4
46. Se la propensione al consumo è pari a 0,6 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 98 genera
un incremento di reddito pari a
SPESA PUBBLICA IN PAREGGIO: DELTA G = DELTA T (TEOREMA DI HAAVELMO)
DELTA Y = DELTA G = DELTA T
DELTA G = 98 QUINDI DELTA Y = 98
47. Se la propensione al consumo è pari a 0,7 un aumento della spesa pubblica in pareggio pari a 68 genera
un incremento di reddito pari a:
SPESA PUBBLICA IN PAREGGIO: DELTA G = DELTA T (TEOREMA DI HAAVELMO)
DELTA Y = DELTA G = DELTA T
DELTA G = 68 QUINDI DELTA Y = 68
48. Se la propensione al consumo è pari a 0.4, un aumento della spesa pubblica pari a 216, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 10%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t)= 216/(1-0,4)*(1-0,10)= 337,5
49. Se la propensione al consumo è pari a 0.5, un aumento della spesa pubblica pari a 282, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 20%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 282/1-0,5*(1-0,20)=470
50. Se la propensione al consumo è pari a 0.2, un aumento della spesa pubblica pari a 262, assumendo una
tassazione proporzionale con aliquota del 30%, genera un incremento di reddito pari a
G/1-c*(1-t) = 262/1-0,2*(1-0,30)=304,6
51. Con riferimento al modello IS/LM, in che cosa consiste una politica monetaria non- accomodante?
-A seguito di un aumento di offerta di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale non
reagisce con una restrizione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno
efficace.
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolata dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
non reagisce con una restrizione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale
meno efficace.
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
non reagisce con una espansione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale
meno efficace.
-A seguito di un aumento di offerta di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale non
reagisce con un’espansione monetaria non riducendo il tasso di interesse, rendendo così la politica fiscale meno
efficace.
52. Con riferimento al modello IS/LM in cosa consiste una politica monetaria accomodante?
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
reagisce con una espansione monetaria che mantiene il tasso d’interesse costante incrementando il reddito in
modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
reagisce con una espansione monetaria incrementando il tasso d’interesse, incrementando così il reddito in
modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
reagisce con una restrizione monetaria che mantiene il tasso d’interesse costante incrementando il reddito in
modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
-A seguito di un aumento di domanda di moneta, stimolato dall’aumento della spesa pubblica, la banca centrale
reagisce con una restrizione monetaria incrementando il tasso d’interesse, incrementando così il reddito, in
modo tale che la politica fiscale risulti il più efficace possibile
53. Considerando la curva IS in un’economia aperta possiamo affermare che:
-Ha una pendenza maggiore rispetto al caso di economia chiusa, perché il moltiplicatore è minore.
-Ha la stessa pendenza rispetto al caso di economia chiusa.
-Ha una pendenza maggiore rispetto al caso di economia chiusa, perché il moltiplicatore è maggiore.
-Ha una pendenza maggiore se la mobilità dei capitali è minore
54. Che cos’è l’effetto J (o curva J)?
-indica le condizioni necessarie perché la spesa pubblica con bilancio in pareggio abbia un effetto espansivo sul
reddito.
-indica le condizioni necessarie affinché una svalutazione del tasso di cambio migliori la bilancia dei pagamenti.
- Un possibile andamento del saldo dei movimenti di beni, che a seguito di una svalutazione prima peggiora e
solo dopo migliora.
-Descrive gli effetti dell’aspettativa di apprezzamento del tasso di cambio sul saldo dei movimenti di capitale di un
paese.
55. Qual è la sequenza logica delle fasi della scelta pubblica che porta al calcolo del tasso di rendimento
atteso?
-1) attualizzazione costi-benefici; 2) valutazione costi-benefici attesi; 3) individuazione alternative
-1) individuazione alternative; 2) valutazione costi-benefici attesi; 3) attualizzazione costi e benefici
-1) individuazione alternative; 2) attualizzazione costi-benefici; 3) valutazione costi-benefici attesi
-1) valutazione costi-benefici; 2) attualizzazione costi-benefici; 3) individuazione alternative
56. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 7, il costo
marginale 5 e quello medio è 3?
EQUILIBRIO CONCORRENZA: P = RMA = CMA ; P = CU: NON FARE NULLA
P > CMA ; P = CU : AUMENTARE PRODUZIONE
P < CMA ; P = CU : DIMINUIRE PRODUZIONE
P = RMA = CMA; P > CU : AUMENTO PRODUZIONE
P = RMA = CMA; P < CU : USCIRE
-Ridurre la produzione
-Aumentare la produzione
-Non fare nulla
-Uscire dal mercato
57. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 21, il costo
marginale è 15 e quello medio è 9?
-Ridurre la produzione
-Aumentare la produzione
-Non fare nulla
-Uscire dal mercato
58. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 9, il costo
marginale è 9 e quello medio è 15?
-Ridurre la produzione
-Aumentare la produzione
-Non fare nulla
-Uscire dal mercato
59. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 3.5, il costo
marginale è 2.5 e quello medio è 1.5?
-Ridurre la produzione
-Aumentare la produzione
-Non fare nulla
-Uscire dal mercato
60. In un regime di concorrenza perfetta, cosa suggerire al produttore se il prezzo di mercato è 3, il costo
marginale è 3 e quello medio è 5?
-Ridurre la produzione
-Aumentare la produzione
-Non fare nulla
-Uscire dal mercato
61. In un regime di concorrenza perfetta in cui il costo marginale è pari a 5 e quello medio è pari a 3,
calcolare il profitto di un’impresa che vende 30 unità di bene:
COSTI: CM *Q = 3 * 30 = 90
RICAVI (CMA = RMA): 5 * 30 = 150
PROFITTO (R - C): 150 - 90 = 60
-30
-60
-150
-90
62. In un regime di concorrenza perfetta in cui il costo marginale è pari a 5 e quello medio è pari a 3,
calcolare il profitto di un’impresa che vende 10 unità di bene:
-50
-10
-30
-20
63. Quale affermazione non è corretta?
-Il criterio di pareto equivale a dare a ogni cittadino il diritto di veto.
-Miglioramento paretiano e ottimo paretiano sono sinonimi.
-Il criterio di pareto equivale a una votazione all’unanimità
-Ottimo paretiano e efficienza pa