PROVA DIPSICOLOGIA SOCIALE
Prof.ssa C. Scaffidi Abbate
- Secondo Doise, la psicologia sociale a livello intra-individuale studia:
- Le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti.
- Le modalità con cui l'individuo analizza la realtà e costruisce un'immagine del mondo sociale che lo circonda.
- Le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo.
- I processi psicologici come risultante del contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare.
- L'operazionalizzazione delle variabili consiste:
- Nel trasformare dei concetti teorici in variabili, cioè in entità rilevabili e misurabili.
- Nel definire precise ipotesi sperimentali.
- Nel decidere le corrette operazioni statistiche al fine di analizzare i dati ottenuti in un esperimento scientifico.
- Nel confrontare i risultati ottenuti nell'esperimento con le ipotesi di partenza.
- A partire dagli anni '70 si afferma in psicologia
- Un individuo che per comprendere la realtà sociale sceglie le strategie cognitive più adeguate ai suoi scopi e alle sue motivazioni.
- Un individuo che per spiegare gli eventi sociali mette in atto un'analisi cognitiva delle informazioni riguardanti tali eventi. Fin quando tale analisi non viene distratta da fattori esterni e fin quando le risorse cognitive sono disponibili, allora l'individuo sarà in grado di spiegare correttamente gli eventi; d'altra parte, una errata esecuzione dei passaggi razionali necessari comporta un'inadeguata definizione della realtà.
- Un individuo che fa uso principalmente di euristiche per arrivare a una corretta definizione degli eventi sociali. Ma quando comprende che le euristiche non sono sufficienti, e quindi mosso dalla sua motivazione, mette in atto un'analisi
1) La cognizione è il processo attraverso il quale l'individuo acquisisce, elabora, memorizza e utilizza le informazioni provenienti dall'ambiente esterno.
2) La percezione è il processo attraverso il quale l'individuo seleziona, organizza e interpreta le informazioni sensoriali provenienti dall'ambiente esterno.
3) La teoria dell'elaborazione delle informazioni sostiene che l'individuo elabora le informazioni in modo attivo e costruttivo, utilizzando le proprie conoscenze pregresse e le strategie di elaborazione cognitiva approfondita per spiegarsi gli eventi.
4) Il concetto di egocentrismo dei processi di pensiero si riferisce alla difficoltà dell'individuo di relativizzare i propri processi di pensiero.
5) I processi automatici e i processi volontari sono rispettivamente di tipo parallelo i primi, di tipo seriale i secondi.
e dalla risorse cognitive disponibili. - si attivano in modo seriale e con l'abitudine diventano di tipo parallelo. 6) Secondo il modello algebrico di Anderson: - Il processo percettivo è qualcosa di diverso dalla somma delle sue componenti - Il processo percettivo è equivalente alla somma dei singoli elementi di informazione. - Il risultato di un processo percettivo è l'integrazione algebrica dei singoli elementi di informazione. - Il processo percettivo è l'integrazione di processi automatici e controllati sull'elaborazione dell'informazione. 7) Secondo il modello configurazionale di Asch: - Il processo percettivo è qualcosa di diverso dalla somma delle sue componenti - Il processo percettivo è equivalente alla somma dei singoli elementi di informazione. - Il risultato di un processo percettivo è l'integrazione algebrica dei singoli elementi di informazione. - Il processo percettivo è l'integrazione disignificato.- Ogni singolo tratto viene considerato indipendentemente dagli esemplari depositati in memoria.- Ogni singolo tratto è interpretato in modo isolato dalle altre informazioni presenti.significato.- Ogni singolo tratto viene considerato alla luce degli esemplari depositati in memoria.- Ogni singolo tratto è interpretato alla luce delle altre informazioni presenti.
11) le teorie implicite di personalità:-Sono teorie scientifiche che racchiudono le credenze sui rapporti tra i tratti di personalità .-Sono teorie scientifiche sulla formazione delle impressioni di personalità.-Sono teorie ingenue costruite nel corso dell'esperienza sui nessi causali tra atteggiamento e comportamento.- Sono teorie ingenue costruite nel corso dell'esperienza e racchiudono le credenze circa quali tratti di personalità si accordino tra loro e quali invece male si combinano.
12) L'esperimento di Rosenthal e Jacobson (1968) descrive il fenomeno :-della profezia che si auto avvera.-dell'errore fondamentale di attribuzione.-della discrepanza attore-osservatore.-dell'inferenza corrispondente.
13) L'effetto del falso
consenso:
- È la tendenza a sottostimare la misura in cui i propri comportamenti, credenze ed atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi dalle altre persone.
- È la tendenza a ignorare il modo in cui i propri comportamenti, credenze ed atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi dalle altre persone.
- È la tendenza a riflettere su quanto i propri comportamenti, credenze ed atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi dalle altre persone.
- È la tendenza a sovrastimare la misura in cui i propri comportamenti, credenze ed atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi dalle altre persone.
14) La correlazione illusoria:
- È la sottostima dell'incidenza delle azioni negative nel gruppo di minoranza.
- È la sovrastima dell'incidenza delle azioni negative nel gruppo di maggioranza.
- È la percezione di una associazione tra due caratteristiche che in realtà non sono correlate.
- È la
percezione di una assenza di relazione tra due caratteristiche che in realtà sono correlate.
15) Il modello di Weiner di attribuzione causale:
- Sostiene che di fronte ad ogni comportamento altrui gli individui valuteranno in modo principale le cause disposizionali che lo hanno prodotto.
- Valuta le conseguenze a cui può portare il compiere particolari inferenze rispetto alle situazioni di successo o fallimento. distintività, della coerenza, del consenso
- Valuta le conseguenze della desiderabilità sociale e delle aspettative.
16) L'errore fondamentale di attribuzione:
- È la tendenza a trarre inferenze corrispondenti anche quando non sono giustificate, e anche quando esistono altre possibili cause del comportamento.
- È la tendenza a sovrastimare la misura in cui i comportamenti vengono plasmati dalle caratteristiche della situazione e a sottostimare la
Misura in cui tali comportamenti sono il riflesso di caratteristiche interne dell'attore.
È la tendenza a ignorare inferenze corrispondenti anche quando sono giustificate, e anche quando esistono altre possibili cause del comportamento.
È la tendenza a fare inferenze corrispondenti.
17) Le fasi nella giusta sequenza del modello di Gilbert sono:
- Caratterizzazione, categorizzazione, correzione.
- Correzione, categorizzazione, caratterizzazione.
- Categorizzazione, correzione, caratterizzazione.
- Nessuna delle tre risposte è vera.
18) Per effetto di autogiustificazione si intende:
- Che fornire ricompense interne indebolisce la motivazione intrinseca.
- Che fornire ricompense esterne indebolisce la motivazione estrinseca.
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