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PROVA SCRITTA DI TEORIA DEI SEGNALI DEL 23.02.2005(soluzione)
ESERCIZIO 1
Risposta (a)
Verifichiamo se il sistema S1 è un sistema SLS. Sicuramente è lineare per le proprietà di linearità
dell’integrale, verifichiamo quindi che sia anche stazionario.
−
x (t) = x(t t )
1 0
t
t Z
Z −
x(u u ) du
x (u) du =
z (t) = 0
1
1 −∞
−∞ −
v = u u
Facendo ora un cambio di variabile abbiamo che cambia anche l’estremo di integrazione
0
ed abbiamo: t−t
Z 0
z (t) = x(v) dv
1 −∞ −
z(t) = z(t t )
Andiamo ora a vedere cosa succede se poniamo si ha:
0
t−t
Z 0
−
z(t t ) = x(u) du
0 −∞
−
z (t) = z(t t )
Essendo possiamo affermare che il sistema S1 è un sistema SLS. Osservando poi
1 0
che la risposta del sistema S2 è l’impulso possiamo affermare che il sistema nel suo insieme è un
sistema SLS. Ora ricordando che un sistema SLS è perfettamente descritto dalla seguente:
⊗
y(t) = x(t) h(t)
cerchiamo di ricondurci alla h(t). Calcoliamoci innanzitutto la h1(t), quindi poniamo la delta di Dirac
nel sistema S1: t
Z
h (t) = δ(u) du = u(t)
1 −∞ ⊗
z(t) = x(t) h (t)
1
In uscita al sistema S2 abbiamo : ⊗ ⊗ ⊗
z (t) = z(t) h (t) = x(t) h (t) h (t)
2 2 1 2
h (t) h (t)
Facciamo il prodotto di convoluzione tra e dato che la risposta impulsiva del sistema S2 è
1 2
la delta di Dirac e cioè l’unità rispetto al prodotto di convoluzione. Si ha:
⊗ ⊗ − −
h (t) = h (t) h (t) = u(t) δ(t T ) = u(t T )
3 1 2
A questo punto abbiamo che : ⊗ − ⊗
y(t) = x(t) h (t) x(t) h (t)
1 3
⊗ −
y(t) = x(t) [h (t) h (t)]
1 3
−
h(t) = h (t) h (t).
Poniamo allora Abbiamo ottenuto la forma base di un sistema SLS. Calcoliamo
1 3
la h(t):
−
t 0.5T
− −
h(t) = u(t) u(t T ) = rect T
1
A questo punto avendo a disposizione la risposta impulsiva di tutto il sistema verifichiamo le altre
proprietà del sistema e cioè Dispersività, Causalità e Stabilità. Ricordiamo che l’unico sistema non
h(t) = δ(t)
dispersivo è se la non essendo questo il caso possiamo affermare che il sistema è disper-
sivo.
Affinché il sistema sia causale deve verificarsi che: ∀t
h(t) = 0, < 0
Come possiamo notare dal grafico della h(t):
Si evince quindi che il sistema è causale.
Un sistema è stabile se la sua risposta impulsiva nel dominio del tempo è sommabile,se invece vo-
gliamo considerare la risposta impulsiva nel dominio della frequenza allora diremo che la condizione
necessaria affinché il sistema sia stabile è che la risposta impulsiva, nel dominio delle frequenze, sia
continua ed infinitesima all’infinito. Siccome la h(t) nel dominio della frequenza diviene tramite la
Trasformata di Fourier: −jπT
H(f ) = T sinc(f T )e
Sul sistema non possiamo dire nulla dato che la condizione è necessaria ma non sufficiente e quindi
possiamo sfruttarla solo nel senso opposto. Ragioniamo quindi nel dominio del tempo ove abbiamo
la condizione necessaria e sufficiente per dire se un sistema è stabile.
+∞
Z |h(t)| dt < +∞
−∞
+∞ T
−
Z Z
t 0.5T
rect dt = dt = T
T
−∞ 0
Il sistema è Stabile.
Il sistema è allora un SLS, con memoria, causale e stabile.
Risposta (b)
−
t 0.5T
h(t) = rect T −jπT
H(f ) = T sinc(f T )e
2
Risposta (c) ⊗
y(t) = x(t) h(t)
La rispota del sistema analizzato fin ora è data dove:
t
x(t) = 1 + δ(t) + cos 2π T
Siccome per la convoluzione vale la proprietà distributiva possiamo scrivere la y(t) come:
t ⊗
⊗ ⊗ h(t)
y(t) = 1 h(t) + δ(t) h(t) + cos 2π T
questo vale dato che il sistema è un SLS e quindi vale il principio di sovrapposizione degli effetti, si
ha dunque: y(t) = y (t) + y (t) + y (t)
1 2 3
Calcoliamo separatamente: 0
y (t) = H(0) = T sinc(0)e = T
1
− −
t 0.5T t 0.5T
⊗
y (t) = δ(t) rect = rect
2 T T
1 t 1
6
y (t) = H cos 2π + H
3 T T T
1
H = 0 sin(π) = 0
Essendo dato che il abbiamo che in definitiva la y(t) vale :
T
−
t 0.5T
y(t) = T + rect T
3
ESERCIZIO 2
Il sistema che vogliamo ottenere è : +∞
X −
ŷ (t) = y(n)p(t nT )
r n=−∞
Facendo la Trasformata di Fourier otteniamo:
+∞
X −j2πf nT
Ŷ (f ) = y(n)P (f )e
r n=−∞
Ricordando che: +∞
X −j2πf nT
X̄(f ) = x(n)e
n=−∞
si ha che: Ŷ (f ) = P (f )
Ȳ (f )
r
dove: +∞
1 k
X −
Ȳ (f ) = Y f
T T
k=−∞
1
T =
e che la P(f) è, essendo :
f c
1 f
rect
P (f ) = f f
c c
+∞
k f
X −
Y f
Ŷ (f ) = rect
r T f
c
k=−∞
Partiamo dunque dalla x(t) abbiamo che nel discreto diviene:
10
x(n) = x(nT ) = cos 2π n
15
A questo punto notiamo già che c’è stato aliasing nel campionare il segnale dato che per la condizione
f > 2w
di Nyquist si deve avere che mentre noi abbiamo:
c 10 1
· ⇔
15 < 2 10 >
15 2
Quello che invece dovrebbe verificarsi affinchè non ci sia aliasing è la seguente condizione:
w 1
<
f 2
c
Calcoliamo allora prima y(n) e poi vediamo quali saranno gli effetti dell’aliasing sulla ricostruzione
del segnale. 2
1
10 20
n = 1 + cos 2π n
y(n) = cos 2π 15 2 15
4
La condizione di campionamento è peggiorata ulteriormente, ora sfruttiamo la periodicità della tra-
+ 1) = X(ν)
sformata nel tempo discreto:X(ν si ha:
1 20 5
1
−
y(n) = 1 + cos 2π 1 + cos 2π
1 n = n
2 15 2 15
Come possiamo notare non c’è più aliasing, vediamo allora qual è la ricostruzione del segnale utiliz-
Ŷ (f ) = P (f )
Ȳ (f )
zando la si ha:
r 1 [1 + cos (2π5t)]
y (t) =
r 2 5
ESERCIZIO 3
risposta(a)
Per la proprietà della pdf si ha che : +∞
Z f (x) dx = 1
X
−∞
Per cui bisogna porre: 2
1 Z
Z k dx = 1
kx dx + 1
0 1
2
x 21
k + k [x] = 1
2 0 2
k ⇔
+ k =1 k =
2 3
Disegnamo la pdf:
Per tale valore di k la pdf rispetta le sue proprietà. 6