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LA SCATOLA DI EDGEWORTH
L’equilibrio nello scambio
Per studiare l’equilibrio generale, vediamo come la domanda e l’offerta
interagiscono nei vari mercati per determinare i prezzi dei beni, per fare ciò
considereremo solo mercati concorrenziali, e quindi assumeremo dei prezzi dati,
prendendo in esame solo due beni, due consumatori e due fattori produttivi.
Due individui (A e B), con una dotazione iniziale fissa di due beni 1 e 2, che
chiameremo W1 e W2, devono solo decidere la quantità di beni da scambiare,
(economia di puro scambio). X1A e X2a sono le quantità dei beni 1 e 2
consumate dall’individuo A e W1A e W2A le dotazione del bene per il medesimo
individuo, lo stesso avremo per B.
Si definisce allocazione realizzabile una coppia di panieri di consumo XA e XB
tale che la quantità consumata deve essere uguale alla quantità in dotazione
iniziale (W), e lo scambio di beni tra i consumatori determina l’allocazione
finale. (X1A + X1B = W1A + W1B). Graficamente ci serviremo della scatola di
Edgeworth. La scatola di Edgeworth è un diagramma in cui sono riportate le
dotazioni e le preferenze dei due individui.
X1B W1B
X2 B
M
X2A X2B
W
W2A W2B
W1A
X1A
A X1
Le curve di indifferenza di A e B vengono rappresentate nel modo consueto. Le
curve di A sono curve inclinate negativamente e convesse rispetto all’origine A,
per ottenere le curve di indifferenza di B, si immagina di prendere un normale
grafico capovolgerlo e sovrapporlo alla scatola di Edgeworth ponendo l’origine
degli assi in corrispondenza di B. Cosi facendo vengono rappresentate sia le
curve di indifferenza di A che quelle di B. Partendo da A se ci spostiamo in alto a
destra andremo verso panieri preferiti da A, partendo invece da B se ci
muoviamo in basso a sinistra troveremo panieri preferiti da B.
Il Paniere M indica simultaneamente i panieri che A e B possono possedere, ma
rispetto ad origini diverse. Avendo i possibili panieri di consumo, le dotazioni
iniziali e le preferenze, possiamo chiederci come avvengono gli scambi.
L’insieme di panieri che garantiscono una soddisfazione maggiore per entrambi
i consumatori, rispetto alla allocazione iniziale, è rappresentato dall’area
convessa di intersezione delle curve. Area di vantaggio reciproco). Durante le
trattative, quindi, i contraenti troveranno uno scambio vantaggioso per
entrambi che si collocherà, appunto, nell’area di vantaggio reciproco (come il
punto M). Partendo da W (allocazione iniziale) i due consumatori si spostano
vero M, con A che cede W1A – X1A unità di bene 1 e acquisti da B X2A – W2A
unità di bene 2. Qualsiasi allocazione all’interno dell’area convessa sarebbe in
grado di aumentare la soddisfazione di entrambi gli individui, rispetto a W. Il
processo di scambio, quindi, continuerà fino a quando non vi saranno più scambi
preferiti da A e B.
Graficamente
X1B W1B B
M
X2A X2B
W2B W2B
W
X1A W1A
Non vi saranno più scambi preferiti da A e B, in corrispondenza del punto M.
M è il punto di tangenza delle due curve di indifferenza, qualsiasi spostamento
che migliori la situazione di uno dei due scambisti, necessariamente peggiorerà
la situazione dell’altro, non ci sono scambi reciprocamente vantaggiosi in tale
allocazione. Tale allocazione si dice Pareto-‐efficiente.
È Pareto-‐efficiente quando non si può aumentare la soddisfazione di tutti gli
scambisti e non si può aumentare la soddisfazione di qualche scambista senza
diminuire quella di un altro e non è possibile effettuare ulteriori scambi
vantaggiosi per entrambi.
Esistono molte allocazioni in cui si verifica la condizione di tangenza fra le curve
di indifferenza di A e di B, esistono quindi, molti punti Pareto-‐efficienti.
L’insieme di tutti i punti Pareto-‐efficienti prende il nome di curva dei contratti,
perche tutti i contratti finali di scambio devono trovarsi nell’insieme di Pareto.
I punti Pareto-‐efficienti, essendo punti di tangenza fra curve di indifferenza
hanno SMS uguali, e quindi anche le inclinazioni delle curve di indifferenza sono
identici e uguali al reciproco del rapporto dei prezzi.
L’equilibrio nella produzione
E’ possibile utilizzare la scatola di Edgeworth anche per rappresentare
l’equilibrio generale nella produzione. In questo caso, gli assi misurano le
quantità dei fattori produttivi disponibili in economia, lavoro e capitale (L e K)
per esempio. Consideriamo le stesse ipotesi fatte per l’equilibrio nello scambio:
mercato concorrenziale, due soli input di produzione in quantità date, due soli
prodotti (P e V) e due consumatori (A e B).
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