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Marianna Galli
ANALISI DEL COEFFICIENTE ANGOLARE
AL VARIARE DELLA NUMEROSITA’
Abstract
Questa ricerca nasce per indagare se variando la numerosità varia anche il parametro ad essa
collegato. Il parametro considerato è il coefficiente angolare della relazione lineare.
Sono state generate serie di numeri casuali, grazie alla funzione di Excel, composte da: 10 casi x1 e
y1, 20 casi x2 e y2 e 50 casi x3 e y3.
Queste serie di numeri sono state combinare tra loro ed è stata applicata la formula covarianza
fratto varianza ad ognuna di esse (quindi a x1 e y1, x2 e y2 e x3e y3).
Sono state eseguite 10 estrazioni e, poiché i numeri random cambiano ogni volta che si da un muovo
comando, questo ha permesso di verificare che i risultati ottenuti non fossero emersi per caso.
Si nota come al crescere della numerosità il b si avvicina a zero con sempre più precisione.
La relazione ha quindi chiarito come si comporta il coefficiente angolare al variare della numerosità.
Introduzione
Questa ricerca nasce per indagare se variando la numerosità varia anche il parametro ad essa
collegato. In seguito alla generazione di numeri casuali sono state eseguite delle estrazioni per
valutare il coefficiente angolare della relazione lineare utilizzando la formula covarianza fratto
varianza.
Quindi l’ipotesi è che il coefficiente angolare sia nullo, prevedendo correlazioni nulle dal momento
che i numeri sono random e quindi indipendenti per definizione.
Le variabili utilizzate sono i diversi valori assegnati a x1, x2, x3 e y1, y2, y3 che sono stati abbinati tra
loro per ottenere i risultati.
Ho 10 casi per x1 e y1, 20 casi per x2 combinato a y2 e 50 per x3 e y3.
Procedura
Sono stati creati 3 accoppiamenti di variabili casuali, utilizzando la funzione “CASUALE.TRA” in Excel
prendendo numeri compresi tra 0 e 100: il primo accoppiamento (x1,y1) tra due serie di 10 numeri,
il secondo (x2,y2) di 20 e il terzo (x3,y3) di 50.
Successivamente sono state calcolate 10 volte di seguito le correlazioni tra le variabili accoppiate.
Per farlo è stata considerata la covarianza dividendola per la varianza, ripetendo il calcolo per tutti
gli accoppiamenti; ovvero: covarianza (x1;y1)/ varianza (x1); covarianza (x2;y2)/ varianza (x2);
covarianza (x3;y3)/ varianza (x3).
In seguito alle 10 estrazioni ottenute si è calcolata una media di queste e la deviazione standard.
Dal momento che in Excel in numeri di partenza cambiano ogni volta che si da un muovo comando,
fare 10 estrazioni è equivalso ad usare 10 coppie di serie tutte diverse.
Sono state ottenute le seguenti tabelle:
tabella 1- valori casuali,
tabella 2- estrazioni, media, ds