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Riassunto domande poste all'esame di Storia moderna D di M. Albertone basate su: Lusso e benessere nell'Italia del'700, Carnino Pag. 1
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Estratto del documento

1) Definizione di rivoluzione dei consumi

Questa espressione viene coniata da Mckedric e si riferisce ad un fenomeno

sviluppatosi alla fine del 1700 nato in Inghilterra. In quel periodo si registra un

notevole aumento di capitali che permette l’aumento dell’acquisto di beni

considerati fino a poco prima beni di lusso e destinati ad un mercato di nicchia.

Ciò è dovuto all’ascesa di una nuova classe media che ha dei consumi che

emulano quelli delle classi superiori.

2) Lusso come eccesso Lusso come superfluo

Nella visione settecentesca italiana del lusso esso viene visto in due principali

maniere:

viene visto negativamente come eccesso, legato alla visione cristiana e amorale

dello stesso che non garantisce uguaglianza, e poi successivamente come

superfluo, ossia come motore dell’economia.

3) Argomentazioni su riflessione economica del lusso

Ci sono 3 grandi argomentazioni: lo sviluppo commerciale, quello manifatturiero

e quello lavorativo. Il commercio viene approfondito da Galiani e Genovesi, i

quali identificano il lusso come elemento positivo in grado di ampliare la

domanda e lo sviluppo. Verri e Beccaria affermano che l’arrivo di beni di lusso

dall’estero stimola uno sviluppo della manifattura interna per sopperire a minor

prezzo alla domanda di beni di lusso importati.

4) Quali importanti rotture seguono la <meditazione di economia

politica> di Verri nel quadro della riflessione economica sul lusso

Pietro Verri rompe completamente l’idea di economia politica fino ad allora

esistente riflettendo sul ruolo del lusso come estremo propulsore della società,

in quanto permette uno sviluppo della manifattura ed un grande ricircolo

dell’economia. È contrario a leggi contro l’importazione, ma si rende conto del

fatto che una bilancia commerciale negativa faccia male.

5) Riflessione sul lusso di Genovesi

Valorizzazione economica di lusso come fattore di sviluppo commerciale, (lusso

cose interne e lusso cose esterne. valore politico (critica alla nobiltà

tradizionale)

6) Riflessione sul lusso per Genovesi e Galiani

Valore politico: critica alla nobiltà

7) Distinzione di Beccaria tra ostentazione e comodità

Il lusso di ostentazione è legato alla nobiltà di antico regime (negativo e non

produce)

Il lusso di comodo invece crea lavoro e aumenta la produzione manifatturiera

(crea lavoro e produce, legato a nuovi ceti medi emergenti)

8) Riflessione di Filangeri sul lusso

Influenzato da fisiocrazia e lusso perde centralità a favore di consumi medi,

quindi valorizza lavoro e critica nobiltà. Lusso e lusso positivo (1 nobiltà con

beni singoli che permette redistribuzione di ricchezza) (2 livellamento della

società)

9) Caratteristiche e significato della critica al lusso in contesto

napoletano alla fine del ‘700

Galanti che critica il lusso (non sviluppa economia) fattore di contrazione di

risorse delle campagne, quindi riduce sviluppo agricoltura.

10) Concetto di mediocrità per Pagano

Odia nobili ed è fisiocratico. Visione negativa del lusso e nobili che non

investono nell’agricoltura. Il ceto medio (mediocre) crea un gruppo di individui

più interessati allo stato (vogliono investire) e criticano la nobiltà.

1. L’analisi critica del seguente passo tratto da Che cos’è il terzo stato di

Sieyès e indicare il capitolo

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A.A. 2017-2018
3 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher broccolazzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Albertone Manuela.