vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DOMANDE RIPASSO ECONOMIA DEL TURISMO
1. Quali sono gli stadi di scelta del turista consumatore? La scelta del turista-consumatore si articola in tre stadi: il primo riguarda la quantità di denaro che egli vuole spendere per quella particolare vacanza. È quindi opportuno per il turista stabilire quanto denaro deve essere destinato a scopi turistici e quanto invece messo da parte per altri consumi. Il secondo fa invece riferimento a come la moneta allocata debba poi essere divisa tra i diversi tipi di turismo considerati. Deve quindi tenere conto sia della moneta disponibile ma anche dei giorni di vacanza previsti, da destinare a tutti i turismi desiderati. Infine, il terzo stadio riguarda in quale specifica destinazione spendere il reddito a disposizione, con la necessità da parte del consumatore di calcolare la quantità ottimale da dedicare a ciascuna destinazione e tipo di turismo, in base a giorni, moneta totale e preferenze. 2. Determinanti dei flussi turisticiinternazionaliI 7 che verranno elencati qui di seguito sono dei modelli proposti che possono, anche inatto simultaneamente, determinare i flussi turistici internazionali.- Diversità delle risorse ambientali e culturali, che porta alla specializzazione di una destinazione in un particolare tipo di turismo legato alle proprie caratteristiche, sfruttando quindi queste risorse non riproducibili (non tutte) come punto di forza.
- Diversità nelle preferenze, che richiedono dunque diverse caratteristiche per soddisfare le esigenze di tutti i turisti.
- Principio dei vantaggi comparati, il cui modello fu formulato da Ricardo nel 1817, secondo cui una destinazione si specializza in attività turistiche in cui, in termini relativi, sia più efficiente di altre, anche se non vale lo stesso in termini assoluti.
- Dotazione di fattori produttivi, formulato da Hecksher-Ohlin ed applicato al turismo da Delbono e Fiorentini nel '87, secondo cui sia meglio utilizzare ed esportare
I fattori produttivi presenti, mentre solamente importare da altri quelli non presenti.- Preferenza verso la varietà, a costi più bassi, di prodotti simili a quelli che si potrebbericercare vicini a sé, in luoghi in cui non ci sono barriere all'entrata- Capacità organizzative e accessibilità, che incanalano i flussi turistici verso quelledestinazioni dotate di specializzazione sufficiente a soddisfare le necessità- Fattori di mercato, che fanno dipendere fortemente i flussi turistici da tutte ledeterminanti della domanda, quali reddito, tasso di cambio, potere di acquisto ecc.
Come impattano ICT su turista, imprese e destinazione? Gli impatti delle tecnologie sui turisti possono essere divisi in tre aree: 1. diminuzione dei tempi e costi per reperire le informazioni, permettendo quindi di annullare le asimmetrie informative, di accedere a informazioni molto più precise e di accrescere il proprio potere decisionale grazie all'aumento della scelta.
che però può portare anche ad un aumento dei costi di ricerca se troppo eccessiva. 2. Maggiore possibilità di personalizzazione 3. Sviluppo del passaparola elettronico, permettendogli di contribuire direttamente alla creazione e distribuzione di informazioni sulla rete. Per quanto riguarda gli effetti sulle imprese permettono inoltre di: 1. Ridurre i costi conservando però i vantaggi comparati 2. Miglior integrazione con yield management 3. Nuovi strumenti di marketing 4. Tecniche di segmentazione di mercato 5. Integrazione verticale fra imprese. Per le destinazioni infine è necessario che tutti i servizi offerti siano ben presentati al turista in modo chiaro, che siano al centro delle operazioni di organizzazione e coordinamento, offrire spazio e visibilità alle imprese che non sono in grado di farlo autonomamente, oltre che integrarsi nei GDS e nelle OLTA, in modo da essere presente sul mercato internazionale. 4. Come l'informazione incompleta influenza lescelte del consumatore? Innanzitutto, esistono 3 tipi di incompletezza dell'info: incertezza tecnologica, per cui il turista non è a conoscenza della qualità reale al momento dell'acquisto, di mercato, poiché non è a conoscenza dei prezzi di tutte le destinazioni di riferimento e delle alternative, per cui il turista non è a conoscenza delle soluzioni alternative disponibili alla propria scelta. Può influenzare quindi la scelta facendogli mutare una decisione già presa, una volta venuto a conoscenza di nuove informazioni, oppure facendogli fare una scelta migliore se è disposto ad investire per acquisire ulteriori info (che può avvenire a distanza o sul posto)5. Caratteristiche degli investimenti e dei beni del prodotto turistico Per investimenti effettuati dal turista intendiamo quei beni che non esauriscono il loro uso in un solo atto di consumo, ma che sono utili per più vacanze dello stesso tipo o per.moltevacanze di turismi diversi. Sono di norma acquistati da un turista auto produttore.Sorgono però diverse complicazioni nel loro inquadramento: - Per i beni durevoli vanno distinti atto di acquisto e di consumo, poiché il primo va adagire sul concetto di stock, mentre il secondo su quello di flusso - L'entità di stock implica che una decisione presente vada ad influire su scelte di consumo future - Le nuove informazioni diventano determinanti nell'acquisto di questo tipo di beni - Influiscono su di essi anche le aspettative su redditi e prezzi futuri - Subiscono continui processi di mutamento tecnologico - Rimangono per diverso tempo sul mercato, che siano nuovi od usati - I mercati sono spesso imperfetti, dotati quindi di info incompleta o asimmetrica - Devono essere fatte distinzioni tra incremento dello stock e sostituzione per identificare correttamente i beni - I costi di transazione possono essere elevati 6. Caratteristiche e componenti del mercato dellavoro turistico
Classificazione dell'occupazione secondo l'OECD:
- Lavoratori autonomi, self-employed workers
- Lavoratori dipendenti, permanently employed workers
C'è un problema però, cioè quello della non completa identificazione tra attività e occupazione svolta.
Soluzione: viene abbandonato il tradizionale concetto di occupazione totale interna (data dal numero di persone che in un paese partecipa al processo produttivo) e viene sostituito dal labour input, con 5 categorie (Eurostat):
- Persone occupate
- Funzioni lavorative job equivalence
- Ore totali lavorate
- Equivalenza di pieno impiego full time equivalence
- Occupati permanenti ad occupazione costante
Job e full time equivalence permettono di trattare fenomeni diffusi nel turismo come il lavoro occasionale e il doppio lavoro.
Inoltre nel turismo è particolarmente rilevante sia l'economia sommersa sia l'economia illegale.
Classificazioni del mercato del lavoro:
- ...
- Interno: prestazioni (continuative), qualificate e specialistiche;
- Esterno: prestazioni (stagionali), generiche e non qualificate.
Sono due segmenti del mercato del lavoro la cui analisi deve essere tenuta separata.
- Occupazione nel settore pubblico;
- Occupazione nel settore privato.
Il mercato del lavoro turistico richiede la collaborazione di questi due diversi settori.
Forme di contratto tra imprese che operano nel settore:
Sono necessari contratti che regolino l'attività di imprese quando queste operano in fasi successive della filiera produttiva, ciascuna delle quali caratterizzata da mercati non concorrenziali.
Il primo tipo di contratto è quello di esclusiva, che consente ad un TO di proporre ad un AV dei contratti appunto esclusivi, determinando un aumento del proprio grado di monopolio e ripercussioni positive sui profitti.
Esistono poi contratti full line che, per permettere al TO di raggiungere un maggior grado di diversificazione del portafoglio diminuendo
quindi il rischio, propongono alle AV un’interagamma di prodotti turistici, invece dell’unico richiesto. Esiste poi il contratto cosiddetto di selezione che, tramite attività di screening, permette di associare il corretto tipo di contratto a ciascun produttore di servizi. Infine, i club di prodotto permettono di porsi sotto un’unica marca per garantire al turista una certa qualità, tramite la definizione di standard ben definiti. 8. Prezzi e presenze nelle destinazioni turistiche La destinazione non ha il potere decisionale di cui godono le singole imprese, perciò, considerata nel suo insieme, ha l’obiettivo di trovare la combinazione prezzo-presenza corrispondente alla massima spesa dei turisti. Si aprono quindi tre possibili casi: - Il turista è sensibile solamente al prezzo della vacanza, perciò per raggiungere il proprio obiettivo, è opportuno che la destinazione si basi sul calcolo dell’elasticità della domanda.importante anche la promozione e la comunicazione del prodotto turistico, che possono influenzare la scelta del turista.- La domanda turistica è influenzata anche da fattori esterni, come ad esempio eventi naturali o calamità che possono colpire la destinazione turistica. In questi casi, la domanda può subire una forte contrazione e la destinazione turistica deve essere in grado di adattarsi e trovare nuove strategie per attrarre i turisti.- Infine, la domanda turistica è influenzata anche da fattori culturali e sociali. Ad esempio, le tendenze di viaggio possono cambiare nel tempo, con una maggiore attenzione verso il turismo sostenibile o verso esperienze autentiche e locali. Inoltre, la domanda turistica può essere influenzata anche da fattori demografici, come l'invecchiamento della popolazione o i cambiamenti nelle abitudini di viaggio delle nuove generazioni.centrale anche affollamento e congestione che, analizzati nel rapporto tra arrivi e presenze portano a due effetti diversi: il primo definito effetto snob se all'aumentare delle presenze diminuiscono gli arrivi, il secondo, effetto traino, nel caso opposto. Di conseguenza, una destinazione selezionata, per diversi motivi, da un turismo snob, avrà convenienza ad aumentare i prezzi, mentre nel caso del turismo di massa è opportuno che rimangano più contenuti.
9. Moltiplicatori della spesa turistica: caratteristiche ed implicazioni
Per moltiplicatore si intende una funzione fra variabili economiche per la quale l'incremento di una variabile esogena (variabile indipendente) produce un effetto maggiore sull'incremento di una variabile endogena.
Chiamato anche moltiplicatore keynesiano, è un modello che teorizza come, data una determinata quantità di denaro emessa in un mercato dall'esterno, circolando più volte all'interno del
Il mercato stesso genererà &agr;