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FORMULA RISULTATO
Formula dei Trapezi 132
Formula di Cavalieri-Simpson 1/3 68
Formula di Cavalieri Simpson 3/4 68
Formula di Boole 68
Formula di Newton-Cotes con 1 punto 36
Formula di Newton-Cotes con 2 punti 46.67
Formula di Newton-Cotes con 3 punti 68
Formula di Newton-Cotes con 4 punti 68
Studenti: Giovanni Donini 896077, Francesco Diana 952362, Mattia Ferrari 919506
Metodo di Newton per risolvere equazioni non
lineari
Problema:
−
= −
Per utilizzare il metodo di Newton è necessario che
la funzione sia continua e abbia derivata prima
continua all’interno dell’intervallo considerato.
Nel caso in esame la derivata prima è pari a:
−
′ = − −1
E’ poi necessario definire un criterio per verificare se
l'algoritmo ha raggiunto una precisione nella
soluzione adeguata alla richiesta. Si parla del
concetto di tolleranza, ovvero un valore da porre a
priori che differenzia una soluzione ben
approssimata da una affetta da un errore non
accettabile. E' anche possibile porre uno stop al
procedimento ricorsivo ponendo un numero
massimo di iterazioni che permette un primo
controllo sulla convergenza.
−8
10
E’ stata scelta una tolleranza pari a in quanto questo ordine di grandezza risulta sufficiente a ricavare il
−16
10
valore esatto di x (in caso avessimo usato , che corrisponde alla precisione di macchina, il valore di x
ricavato sarebbe stato lo stesso); inoltre è stato scelto un numero di iterazioni pari a 10 poiché risultano
essere sufficienti per arrivare a convergenza.
Infine è necessario scegliere un punto iniziale da dove l’algoritmo partirà con il calcolo della soluzione.
= 0.52
E’ stato scelto come punto iniziale perché dal grafico della funzione (stampato tramite MATLAB
0
con il comando ‘’plot’’) questo valore risulta essere molto vicino alla soluzione esatta e ciò garantisce la
convergenza del metodo.
I risultati sono i seguenti:
Il metodo di Newton è molto veloce nel ricavare la
soluzione in quanto l’ordine di convergenza (di tipo
locale) risulta quadratico se viene scelto bene il
punto iniziale. Il costo computazionale di tale
metodo è alto poiché bisogna calcolare la derivata e
valutare f(x) e f’(x) per ogni iterazione.
Il numero di iterazioni che esegue l’algoritmo
dipende dalla posizione del punto iniziale rispetto
allo zero cercato: più il punto iniziale è lontano e
maggiore sarà il numero di iterazioni. = 1
Ad esempio se si sceglie il numero di iterazioni sale a 4:
0
Il metodo di Newton ha una convergenza globale nel caso in cui la f(x) sia continua, avente derivata seconda
continua nell’intervallo considerato e siano soddisfatte le seguenti ipotesi:
[0.50 , 0.60] [0 , 2]
Intervallo Intervallo
IPOTESI = 0.52 = 1
Punto iniziale Punto iniziale
0 0
<0 VERIFICATA VERIFICATA
′
≠ 0 ∀ ∈ [, ] VERIFICATA VERIFICATA
′′ ′′
> 0 < 0 ∀ ∈ [, ] VERIFICATA VERIFICATA
()
= − <− = − <− VERIFICATA VERIFICATA
′
′()
La funzione soddisfa tutte le condizioni, quindi la convergenza è di tipo globale .
Conclusioni
Il metodo di Newton risulta uno strumento molto potente per risolvere le equazioni non lineari ma per
essere utilizzato ha bisogno di molti dati in fase di input e ha un costo computazione alto per ogni iterazione
effettuata.
In particolare, se non è possibile calcolare in maniera analitica la derivata prima della funzione, tale metodo
non può essere utilizzato.
Come grande altra limitazione possiamo affermare che il punto iniziale scelto arbitrariamente gioca un ruolo
fondamentale nella velocità di calcolo della soluzione: in caso di scelta di un valore ottimale la convergenza è
di ordine quadratico, mentre degrada in caso contrario.
Bisogna fare anche attenzione al numero di radici della funzione, poiché se la radice non è singola la
convergenza degrada.
Il metodo di Newton lavora con convergenza locale salvo poi espandere la convergenza a globale tramite la
verifica delle ipotesi esposte precedentemente.
Studenti: Giovanni Donini 896077, Francesco Diana 952362, Mattia Ferrari 919506
Quando scegliere metodi diretti o iterativi
Problema:
A x = b
La matrice A oggetto di studio è una matrice quadrata 50x50, tridiagonale con elementi tutti (5) sulla
diagonale principale ed elementi tutti (-2) sulla prima sottodiagonale e prima sovradiagonale.
La struttura della matrice è quella visibile nell’immagine a destra.
Si è imposta come soluzione esatta il vettore x composto da soli (1).
Attraverso il sistema A x = b si è determinato il vettore dei termini noti b.
La matrice A risulta avere le seguenti caratteristiche:
• Non singolare
• Simmetrica
• Definita positiva
• Predominanza diagonale (righe e colonne)