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INDICE
INTRODUZIONE .............................................................................................................. pag. 3
PARTE PRIMA
1.1 Ubicazione dell’area di progetto.............................................................................. pag. 4
1.2 Predimensionamento della fondazione ...................................................................pag. 5
1.3 Caratterizzazione sismica dell’area ………………………………………………………………………pag. 8
PARTE SECONDA
2.1 Calcolo della capacità portante in condizioni drenate ………………............................ pag.10
2.2 Calcolo della capacità portante in condizioni non drenate ………….......................... pag. 13
2.3 Determinazione dei cedimenti (metodo di Poulos e Davis, 1980) ………………………. pag. 14
2.4 Determinazione dei cedimenti (metodo di Castelli et al. ,1992) …………………………. pag. 15
2.5 Determinazione dei cedimenti tenendo conto dell’effetto di gruppo …………………. pag. 18
PARTE TERZA
3.1 Determinazione degli spostamenti prodotti da carichi orizzontali ……………………… pag. 23
3.2 Calcolo della resistenza ad azioni orizzontali ………………………................................. pag. 29 2
INTRODUZIONE
La progettazione strutturale in zona sismica presuppone che, oltre all’analisi delle sollecitazioni
statiche agenti sul sistema che si sta esaminando, si tenga conto di tutti quei fattori che permettano
di effettuare un’accurata e dettagliata analisi dinamica del sistema stesso, quando quest’ultimo è
soggetto ad azioni di tipo sismico. In tal senso le nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC/08)
indirizzano il progettista verso vari approcci; quello che viene adottato in questo lavoro è del tipo
“pseudo-statico”. Il modello che ne consegue è sì semplificato, ma permette con un notevole
risparmio di tempo di valutare l’azione sismica agente sulla struttura, che viene assunta orizzontale.
Il progetto in esame si propone di studiare la sovrastruttura (telaio in calcestruzzo armato) e la
corrispondente struttura di fondazione non come elementi isolati, sui quali gravano carichi
permanenti e accidentali, ma come un tutt’uno con l’ambiente circostante, che, nel caso delle
fondazioni, è il terreno. Il progetto assegnato consiste nella realizzazione di una palificata quale
struttura di fondazione per un edificio. L’esercitazione mira all’acquisizione e applicazione dei
principi base e delle tecniche di progettazione di una palificata in zona sismica, operando opportune
semplificazioni volte proprio a focalizzare l’attenzione su quegli aspetti ritenuti di fondamentale
importanza per una corretta progettazione. Sono assegnati i valori di forze (verticale ed orizzontale)
e momenti agenti su un solo lato della fondazione, considerando pertanto già risolta la
sovrastruttura. Inoltre si considera il terreno di fondazione omogeneo fino ad una profondità di 35
m, al di sotto della quale si ha roccia, inoltre si precisa che la falda arriva al piano campagna. Infine
è imposta la realizzazione di almeno 6 pali, dando per scontato che le caratteristiche del terreno
siano tali da escludere l’utilizzo di una fondazione superficiale. 3
PARTE PRIMA
1.1 Ubicazione dell’area di progetto
Si è scelto di realizzare l’edificio presso il comune di Santa Venerina (CT), su un sito pianeggiante,
distante dal mare 6 km e con una quota s.l.m. pari a 337 m. La figura 1 riporta una panoramica del
sito in esame, il quale viene visualizzato più in dettaglio in figura 2. Le caratteristiche geotecniche
del terreno di fondazione sono state fornite dal testo, e verranno elencate in seguito. Supponiamo
che l’analisi della categoria di sottosuolo per il terreno in esame, unitamente alle condizioni
topografiche desunte dallo studio del sito scelto, abbiano consentito di estrapolare i valori delle
sollecitazioni che si trasmettono alla palificata di fondazione.
Figura 1 Località di realizzazione dell'edificio
Figura 2 Area di intervento 4
1.2 Predimensionamento della fondazione
I pali non sono mai direttamente vincolati alla sovrastruttura, ma è sempre presente una struttura
intermedia di fondazione superficiale. Scopo di questo paragrafo è dimensionare in modo
opportuno tale struttura, fornendo successivamente dei valori geometrici e di resistenza di massima
dei pali. La tabella 1 riporta le sollecitazioni provenienti dalla sovrastruttura, funzioni delle lettere
iniziali di nome e cognome (S = 17 e F = 7).
Tabella 1 – Carichi agenti sulla fondazione
Vsd (kN) 874
Hrd (kN) 274
Mrd (kNm) 324
Per la struttura di collegamento tra pali e sovrastruttura si prevede l’utilizzo di una piastra di base
avente la forma di un esagono regolare, ai cui vertici sono posti i pali di fondazione. Per una comoda
disposizione dei pali si sceglie il lato l = 5 m, in modo tale da rispettare la condizione i ≥ 3D,
base
essendo i l’interasse tra i pali e D il loro diametro. Per dimensionare la piastra, in sostanza, bisogna
definirne l’altezza h. Una volta determinata con metodi semplificati l’area di armatura longitudinale
necessaria Asl, e scegliendo di non armare la piastra a taglio, è stata compiuta una verifica a
punzonamento, secondo cui V proveniente dai pilastri deve essere inferiore a V , ovvero alla
sd Rd,c
resistenza a taglio del solo calcestruzzo, laddove V ha la seguente espressione:
Rd,c
( )
0.18