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Usiamo il teorema del confronto.
L’esponenziale è sempre positiva, 3
moltiplichiamo tutti i termini della disequazione per :
−3 3
Passando ora al limite, le funzioni e tendono entrambe a zero, quindi anche la funzione interna
tende allo stesso limite, ovvero: 2
lim 3 ⋅ cos ( ) = 0
x→−∞ √3
8 Il limite:
vale:
3
R [ ]
2
Il numeratore è la somma dei termini di una progressione aritmetica, il cui primo termine è 4 e il cui
termine generale è 3n+1. Otteniamo perciò:
9 In 0 e 2 la funzione
ha
R [salto in x=0; asintoto verticale in x=2]
10 Le equazioni degli asintoti della funzione:
sono:
[ = , = −, = ]
R Come prima cosa determiniamo il domino: (−∞;
= − {2} = 2) ∪ (2; +∞)
Calcoliamo i limiti agli estremi del domino:
11 La derivata della funzione:
è:
′ =
[ ]
R 2
+ 1
12 Il dominio della funzione
è
[]
R arcsin () arccos ()
Sono funzioni goniometriche inverse e composte. Sia che sono definite per
−1 ≤ () ≤ 1. Per la funzione data bisogna porre perciò:
1
−1 ≤ ≤1
2
+1
Il numeratore è positivo così come il denominatore, quindi la disequazione è sempre verificata in R,
=
ovvero:
13 2
() = cos = ( , 0)
La primitiva di il cui grafico passa pere il punto è:
2
1
(
() = + sin ⋅ cos ) −
R 2 4
2
() = cos
La funzione è definita in R ed è continua in esso, quindi è integrabile. Per trovare le sue
primitive, dobbiamo intergrare: 2
() = ∫ cos
2
L’integrale non è immediato, la funzione cos si può scrivere anche come:
1 + cos 2
2
cos = 2
Mettiamo sotto il segno di integrale:
1 + cos 2 1
∫ = (∫ + ∫ cos 2 )
2 2
e risolviamo:
1 1 1
(∫ + ∫ cos 2 ) = ( + sin 2) +
2 2 2
1 (
() = + sin ⋅ cos ) +
2
Anche la primitiva è definita e continua in R
() comprende infinite primite che differiscono per la costanre. Cerchiamo quella che passa per il
( , 0):
punto A= 2
1 ( )
( ) = + sin ⋅ cos +
2
1
0 = ( + sin ⋅ cos ) +
2 2 2 2
1
(1
0 = + ⋅ 0) + → + = 0 → = −
4 2 4 4
La primitiva cercata è: 1
(
() = + sin ⋅ cos ) −
2 4
14 Senza risolvere il problema di Cauchy ′
= 4 ⋅ sin
{ ( ) = −5
2
scrivere l’equazione della retta tangente nel punto di acissa al grafico della curva integrale di
2
equazione y=f(x), soluzione del problema di Cauchy dato.
= −20 + 10 − 5
R L’equazione esponenziale:
15 4+1
2 ⋅ = 8 ⋅ 32
√4
ha soluzione:
R [x=2]
4+1
2 ⋅ = 8 ⋅ 32
√4
4+1 3 5
√2 2 (2 )
2 ⋅ = ⋅ 2
4+1 3 5
2
)
√(2
2 ⋅ = 2 ⋅ 2
4+1 3+5
2 ⋅ 2 = 2
5+1 3+5
2 = 2
5 + 1 = 3 + 5
5 − 3 = 5 − 1
5 − 3 = 5 − 1
2 = 4 → = 2 −
16 >
La disequazione esponenziale ha soluzione:
5
R > 3 1
17 cos ( − ) ≥ −
La disequazione goniometrica è risolta in:
6 2
R
18 Il modulo del numero complesso +
= −
è:
R [ ]
√ + :
Scriviamo nella forma
Abbiamo ottenuto: 1 2
= =
5 5
il modulo è: 2 2
√
|| = +
19 Il sistema di disequazioni:
ha soluzione:
R [impossibile]
Studiamo le disequazioni del sistema in maniera indipendente e poi riportiamo i risultati nello schema
grafico in modo da poter individuare le soluzioni comuni, date dall’intersezione dei due insiemi di
soluzioni
20 La disequazione irrazionale
è risolta in:
19
R ≤ < 5 ∨ > 7]
[ 4
Risolviamo la terza disequazione trovando le radici dell’associata:
2 2
+ 16 − 8 > 4 − 19 → − 12 + 35 = 0
21 La somma della serie:
vale:
R [ ]
1
= ( )
Il termine generale della serie è ,i termini sono quelli di una progressione geometrica con
5
1 1
, perché l’indice n parte da 1. La ragione
= =
primo termine è . La somma parziale n-esima è:
1 5 5
22 Per quali valori di k la serie +∞ 1
∑
(1 + )
=1
è convergente:
[ < −2 ∨ > 0]
R L’equazione della retta per A(2,0,3) e B(0,4,-2)
23 in forma parametrica è:
= 2 − 2
R { = −4
= 3 − 5
Scriviamo le generiche equazioni parametriche di una retta:
= +
1
= + ∈
{ 1
= +
1
Sono noti due punti, possiamo calcolare una terna di coefficienti direttivi:
= − = −2
2 1
= − = 4
2 1
= − = −5
2 1
Sostituiamo nelle equazioni generiche usando le coordinate di A:
= 2 − 2 ∈
{ = −4
= 3 − 5
24 La superficie sferica di centro C(-1,2,1) e raggio 2, ha equazione:
R + + + − − + = ]
[
Conoscendo centro e raggio usiamo la formula generale:
2 2 2
( ) ( ) ( )
− + − + − =
0 0 0
sostituiamo tutti i valori numerici: 2 2
( ( (
+ 1) + − 2) + − 1) = 4
Sviluppiamo i quadrati: 2 2 2
+ 2 + 1 + − 4 + 4 + − 2 + 1 = 4
Ordiniamo: 2 2 2
+ + + 2 − 4 − 2 + 2 = 0
25 Il dominio della funzione: 2
2 2
+ − 15) + 7 − 6
√ln(
(, ) = 2 2
− − 1
√
è: 2 2
+ ≥ 16
{ 2 2
− > 1
Dobbiamo imporre che siano verificate contemporaneamente le seguenti condizioni:
• il denominatore diverso da zero;
• il radicando al numeratore maggiore o uguale a zero;
• l’argomento del logaritmo maggiore di zero;
• il radicando al denominatore maggiore o uguale a zero.
Osserviamo che la prima e l’ultima condizione possono essere accorpate considerando solo il radicando
positivo
Il sistema da risolvere si riduce a tre condizioni:
2 2
√ − − 1 ≠ 0 2 2
ln( + − 15) ≥ 0
2 2
ln( + − 15) ≥ 0 2 2
→ { + − 15 > 0
2 2
+ − 15 > 0 2 2
− − 1 > 0
2 2
− − 1 ≥ 0
{ 2 2
+ − 15 ≥ 1
2 2
→ { + − 15 > 0
2 2
− − 1 > 0 ≥ 1
Osserviamo che la prima e la seconda sono entrambe vere se il primo membro è
2 2
+ ≥ 16
→{ 2 2
− > 1
La prima disequaazione individua la parte di piano esterna alla circonferenza di raggio 4, compresi i
punti della frontiera di piano esterna all’iperbole.
La seconda individua la parte
L’intersezione delle condizioni, graficamente è la parte colorata
26 Per quali valori di k − 2 = −6 −
2( − 1) + = 4
{ 2(2 − ) + =
il sistema ammette soluzione:
8 3
R = ∨ =
[ ]
3 4
Il sistema è determinato se le due matrici hanno lo stesso rango
Per determinare il rango di A consideriemo il minore non nullo di ordine 1 costituito dall’elemento della
prima riga e della prima colonna di A. Esso si può orlare con gli elementi della seconda riga e della
seconda colonna oppure con gli elementi della terza riga e della seconda colonna.
Il primo di questi minori di annulla per k=3/4, il secondo si annulla per k=8/3. Non vi alcun valore di k
che annulla contemporaneamente tali minori, perciò il rango di A è 2. Per determinare il rango della
matrice completa, possiamo considerare gli stessi minori, quindi il rango di A’ è maggiore o uguale a 2.
Le due matrici hanno lo stesso rango, cioè 2, se k assume uno dei valori prima trovati.
27 Per quali valori di x,y,z la matrice + −−2 0
[ ]
0 − +
+ 3 0 2
è diagonale
[ = , = , = −]
R Una matrice è diagonale quando gli elementi non appartenenti alla diagonale principale sono tutti nulli.
Imponiamo allora che ciò si verifichi: −−2=0
{ + =0
+ 3 = 0
risolviamo il sistema lineare di tre equazioni in tre incognite:
−−2=0 −3 + − 2 = 0 −2 = 2 = −1
→{ → →
{ { {
= − = − = − = 1
= −3 = −3 = −3 =3
Sostituendo i valori trovati, la matrice associata al sistema è così diagonalizzata:
4 0 0
[ ]
0 2 0
0 0 −2
28 L’integrale doppio della funzione (, ) = cos( + ) = ×
[0, ] [0,× ]
sul rettangolo vale:
4 2
R − ]
[√
La funzione data è continua, L’integrale doppio sul B è:
4 2
∫ = ∬ = ∫ cos( + ) =
[∫ ]
0 0
4 = 2
[sin(
= ∫ + )]
=0
0
4
= ∫ (sin ( + ) − sin )
2
0
4 (cos