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IMPIANTO AD ACQUA FLUENTE
La maggioranza degli impianti idroelettrici presenti sul territorio è di tipo ad acqua fluente,
anche ottenuti con turbine PAT (Pump As Turbine) inserite nelle reti di distribuzione con
eccessi di pressione. A differenza dei grandi impianti (>10MW), che sono principalmente
con deflusso regolato tramite serbatoio e rappresentano circa l’80% della potenza
installata, gli impianti ad acqua fluente hanno spesso una potenza installata minore di
1MW (Mini/Micro-Idro), sfruttano il regime naturale dei deflussi, utilizzano salti inferiori (a
bassa caduta) e sono principalmente realizzati tramite investimenti di privati.
Su un corso d’acqua, naturale o artificiale, viene realizzato un sbarramento tramite una
traversa fissa o mobile regolata tramite paratoie, anche per garantire il DMV a valle e
gestire l’accumulo dei sedimenti, e deve essere inoltre garantita la continuità per la fauna
ittica del corso d’acqua. Se la traversa supera i 10m di altezza o determina un volume
d’invaso maggiore di 100000m è classificabile come diga; tuttavia negli impianti ad
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acqua fluente l’accumulo che si forma, avendo un tempo di invaso <2h con Qmedia, non
permette di regolare i deflussi e lo sbarramento ha il solo scopo di ottenere il livello
necessario per un corretto funzionamento dell’opera di presa. L’impianto può essere in
linea al corso d’acqua o altrimenti fuori linea, utilizzando un canale di derivazione fino alla
centrale, in ogni caso sono sempre presenti sghiaiatore e dissabbiatore e altre opere a
protezione delle macchine della centrale che, per via del regime dei deflussi e i salti
ridotti, è composta spesso da una o più turbine a reazione tipo Francis. 4
- PORTATA DI PROGETTO
Considerando di realizzare lo sbarramento sempre sulla sezione idrometrica ‘Sieve a
ponte del Bilancino’, la disponibilità della risorsa idrica per la produzione idroelettrica è
definita dalla Curva di Durata delle Portate (AFDC Median) al netto del Deflusso Minimo
Vitale (Q ), che sono stati ottenuti in precedenza (ES.2).
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Risulta un volume totale annuo di 83,66 milioni di m per una portata media di 2,65 m /s.
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Tuttavia un impianto ad acqua fluente segue il regime naturale dei deflussi e ci saranno
dei periodo in cui l’impianto è spento oppure non sfrutta tutta la risorsa a disposizione.
Anche senza considerare la macchina, l’impianto non potrà sicuramente derivare portata
per 18 giorni all’anno per via del DMV, si precisa però che in caso di uno schema il linea
con il corso d’acqua o immediatamente a lato, se la restituzione avviene subito a valle
dello sbarramento, sarebbe eventualmente possibile non considerare il DMV.
Per tutti il calcoli successivi si utilizzeranno 8 diversi scenari per la portata di progetto, da
metà a quattro volte la portata media, confrontando i risultati ottenuti. 5
Portata QP1 QP2 QP3 QP4 QP5 QP6 QP7 QP8
di (0,5) Qmedia (1,5) (2) (2,5) (3) (3,5) (4)
Progetto
m /s 1,33 2,65 3,98 5,31 6,63 7,96 9,28 10,61
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- COEFFICIENTI DI UTILIZZAZIONE
Si tratta di due coefficienti che rappresentano al variare della portata di progetto il livello
di utilizzo [0-1], del corso d’acqua (u ) dell’impianto (u ), rispetto il valore massimo teorico.
1 2
V + V V + V
1 2 1 2
u = u =
1 2
V V
0 pr
Dove V è il volume annuo a disposizione per il corso d’acqua considerato, V e V il
0 1 2
volume utilizzato dall’impianto rispettivamente in funzionamento alla portata di progetto e
a portate inferiori, mentre V il volume a pieno regime, quindi con impianto sempre
pr
funzionante alla portata di progetto. 6
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Considerando la portata per cui è dimensionato l’impianto, il coefficiente di utilizzazione
del corso d’acqua rappresenta il volume derivato rispetto il massimo e disposizione,
mentre il coefficiente di utilizzazione dell’impianto rappresenta il volume utilizzato rispetto
al massimo potenziale con funzionamento a pieno regime.
Si può notare che all’aumentare della portata di progetto che u aumenta, tendendo a 1
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per una portata pari alla massima indicata dalla CDP usata, di 69,4m /s, utilizzando tutto
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il volume annuo a disposizione per il corso d’acqua, 83,66 milioni di m .
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Al contrario, essendo il volume a pieno regime lineare con la portata di progetto, il
coefficiente u diminuisce; questo significa che, in un impianto ad acqua fluente, se si
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cerca di utilizzare tutta la risorsa naturalmente a disposizione si ottiene un impianto
sovradimensionato. L’andamento dei coefficienti dipende strettamente dalla forma della
CDP e quindi dal regime idrologico del corso d’acqua; il caso ideale, eventualmente
ottenibile tramite la realizzazione di un serbatoio, corrisponde ad una portata costante.
In questo modo, con una regolazione dei deflussi, è possibile realizzare un impianto che
funziona per tutto l’anno a portata costante pari alla media (ES4b), con u =u =1.
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In un impianto ad acqua fluente si avranno prestazioni inferiori e la portata ottimale, vicina
sempre alla media annua, si ricava con altre considerazioni.
- ENERGIA POTENZIALMENTE PRODUCIBILE
L’energia prodotta annualmente [kWh/anno] si ottiene sommando i singoli contributi di
energia, in questo caso a scala giornaliera, ottenuti moltiplicando la rispettiva potenza
[kW] per il tempo di funzionamento Δt di 24h. ∑
E = E
P = γQ ΔHη E = P Δt
g g g g g g
Con γ=9.81kN/m peso specifico dell’acqua e rendimento in questo caso pari al 100%.
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Il salto utile ΔH è funzione della portata attraverso la geometria della sezione e dello
sbarramento e, trattandosi di variazioni abbastanza contenute, viene assunto in questo
costante pari a 8m; al contrario la portata è considerata variabile e si ottiene dalle diverse
curve riportate in precedenza e per i diversi valori di portata di progetto esaminati.
Nel calcolo dell’energia potenzialmente producibile non viene considerato il rendimento
della macchina idraulica e il campo di funzionamento; questa rappresenta infatti una
caratteristica del corso d’acqua e dipende esclusivamente dalla risorsa disponibile.
Come si può notare l’energia producibile segue un andamento strettamente crescente
come il coefficiente u , essendo dipendente dal volume utilizzato dall’impianto.
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Si ottiene un’energia potenzialmente producibile di 1,82 GWh/anno, con una portata di
progetto pari a al valore massimo di 69,4m /s; tuttavia considerando anche le
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caratteristiche della macchina idraulica scelta, per via del rendimento e dei limiti di
funzionamento, l’energia realmente prodotta sarà inferiore.
Il valore ottimale della portata di progetto deve essere quindi determinato in modo da
rendere massima l’energia producibile con il rendimento della macchina idraulica scelta,
e considerando anche la sostenibilità finanziaria dell’investimento.
Si riportano i risultati ottenuti al variare della portata di progetto e il valore massimo: 8
- RENDIMENTO MACCHINA
Per il rendimento della macchina, variabile per via del regime naturale dei deflussi, si
utilizza un diagramma collinare che, tramite le coordinate ridotte, rappresenta una famiglia
di macchine idrauliche, in questo caso turbine a reazione tipo Francis.
nD Q
ν = q = D H
H 2
Note le coordinate ridotte per il punto di massimo rendimento (Best Efficient Point)
(61,250) si ricava, per il caso considerato, il numero di giri al minuto (n) e il diametro (D)
[m] della turbina utilizzando il salto costante e i diversi valori della portata di progetto.
Si può notare che all’aumentare di QP il diametro della girante (D) aumenta mentre il
numero di giri al minuto (n) diminuisce, essendo grandezze inversamente proporzionali.
Dal diagramma collinare, essendo variabile solamente la portata, sono stati ricavati i valori
della coordinata ridotta q per le diverse curve di isorendimento e i valori q =68 e
min
q =337 che definiscono il campo di portate di funzionamento della turbina.
max
Si riporta il collinare utilizzato e le caratteristiche della macchina ottenute: 9
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Successivamente, per ogni valore della portata di progetto, si ricavano Qmax e Qmin e,
per portate comprese in questo intervallo, viene calcolato il rendimento della macchina,
andando ad interpolare la curva di rendimento in funzione della coordinata ridotta q.
Si riporta come esempio il rendimento ottenuto per la curva relativa ad una portata di
progetto pari alla portata media del corso d’acqua.
Si può notare che, pur avendo dimensionato la macchina utilizzando i diversi valori della
portata di progetto, la turbina può funzionare anche anche con portate superiori
mantenendo un rendimento di 80-88% per la maggioranza dei valori di portata.
Portata QP1 QP2 QP3 QP4 QP5 QP6 QP7 QP8
di (0,5) Qmedia (1,5) (2) (2,5) (3) (3,5) (4)
Progetto
m /s
3 1,33 2,65 3,98 5,31 6,63 7,96 9,28 10,61
(Qmin) 0,36 0,72 1,08 1,44 1,80 2,16 2,53 2,89
(Qmax) 1,79 3,58 5,36 7,15 8,94 10,73 12,52 14,30 11
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In ogni caso per portata superiori al valore massimo non sono utilizzabili e per quelle
inferiori al valore minimo l’impianto di dovrà fermare. Dalle portate di funzionamento delle
macchina insieme alla CDP del corso d’acqua (grafico precedente), è possibile ricavare il
tempo di funzionamento dell’impianto, distinguendo tra pieno regime (Q=Qmax) e a
portate inferiori (Qmin<Q<Qmax) altre al numero di giorni con impianto spento (Q<Qmin).
Si può notare che all’aumentare della portata di progetto aumenta il numero di giorni con
l’impianto spento e in particolare si riduce il tempo di funzionamento a pieno regime e si
ha quindi globalmente un rendimento inferiore.
- PRODUCIBILITÀ’ ANNUA
La producibilità annua effettiva si ottiene con le stesse relazioni descritte in precedenza,
ma questa volta considerando anche il rendimento e il campo di funzionamento appena
ottenuti per la turbina scelta. Per questo motivo, al contrario dell’energia potenziale, la
producibilità effettiva ha un punto di massimo, in questo caso di 837 MWh/anno per una
portata di progetto di 2,5 volte la portata media (6,63m /s).
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Questo valore è pari a circa il 70% dell’energia potenzialmente producibile per la stessa
portata di progetto e al 46% del valore massimo per il corso d’acqua considerato. 13
- SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA
A prescindere dalla producibilità annua è necessario verificare che la realizzazione e la
gestione dell’impianto sia un investimento sostenibile ed eventualmente individuare il
valore della portata di progetto che rende massimo il beneficio.
Questo tipo di opere e di produzione energet