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Y G c T Y x G T G T
−
1 c Δ = Δ avrebbero potuto
Il risultato precedente è coerente con il teorema di Haavelmo. Anzi, G T
Δ
Y
immediatamente essere posti = = 70. (1)
2. La manovra di cui al punto 1.b) avrà l’effetto di fare aumentare il tasso di interesse. Ciò può
essere visto direttamente dall’equazione di domanda della moneta. Se la domanda è uguale
all’offerta, che è costante, l’aumento del reddito implica un aumento del tasso di interesse. (1)
3. Affinché il tasso di interesse rimanga invariato, al crescere del reddito è necessario che l’offerta
di moneta aumenti nella stessa misura in cui è aumentata la domanda di m. per motivi transattivi.
+ h
1
Δ = Ls
Y BM
= 0,4 x 70 = 28, deve essere Δ Poiché è = ;
Poiché questa aumenta di 0,4 x Ls 28. +
h j
+
1 0, 4
Δ = = ⋅ Δ Δ
Ls BM BM
28 ; da cui = 14 (2)
+
0, 4 0,3
4. Il termine signoraggio ha due significati: 1) minor costo del finanziamento della spesa pubblica
quando si ricorra ad emissione di base monetaria, rispetto al caso di finanziamento con debito; 2)
riduzione del valore reale del debito dovuta all’inflazione inattesa. (2)
5. L’asimmetria nella politica fiscale ha a che fare con la maggiore difficoltà di decidere politiche
L’asimmetria nella
restrittive, piuttosto che espansive: le prime, sono infatti più impopolari. (1)
politica monetaria concerne gli effetti: la politica espansiva è meno efficace di quella restrittiva, per
numerose ragioni, fra le quali il fatto che il moltiplicatore della moneta è un moltiplicatore
puramente potenziale in fase espansiva, mentre è con tutta probabilità un moltiplicatore effettivo nel
caso opposto; inoltre, esiste un limite inferiore (ma non superiore) alla riduzione del tasso di
interesse (zero o tasso di interesse della trappola della liquidità). (2)
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POLITICA ECONOMICA –Acocella ‐ 5 settembre 2008
AVVERTENZA. Scrivete subito cognome e nome in stampatello su entrambi i fogli. Non usate altri fogli oltre quelli
distribuiti e riconsegnate tutti quelli ricevuti, salvo il testo delle domande che può essere trattenuto, se non è stato usato
per appunti o calcoli. Si consiglia di leggere attentamente il testo dell'esame prima di iniziare a scrivere. Eccetto nei
casi di consegna anticipata, il ritiro degli elaborati sarà curato dai docenti al termine del tempo, banco per banco.
Esercizio n. 1 (max. 45 righe)
a) Si esponga la posizione di Coase in materia di assegnazione dei diritti di proprietà come
soluzione dei problemi di esternalità; si precisino, inoltre, le implicazioni dell’esistenza di costi
di transazione ai fini dell’assegnazione dei diritti di proprietà;
b) Si illustri, anche con esemplificazioni, il ruolo del mercato azionario al fine di assicurare, da
parte dei soggetti che controllano effettivamente l’impresa, comportamenti effettivamente
rispondenti all’interesse degli azionisti;
c) Si espongano gli obiettivi e il funzionamento della ‘concorrenza per il mercato’, soffermandosi
anche su quella modalità capace di assicurare l’efficienza allocativa. yardstick
d) Si spieghi: (i) in che cosa consiste il meccanismo della concorrenza per comparazione (
competition
), (ii) quali ne sono le finalità e (iii) perché esso costituisce uno strumento che
incentiva una dichiarazione veritiera dei costi di produzione.
Esercizio n. 2 (rispondere in non più di 45 righe)
a) Dopo aver definito il tasso di cambio, si indichi il regime di cambi operante fra grandi aree economico‐
valutarie (Europa, Usa, Giappone, ecc.). La politica monetaria della BCE può essere efficace nel regime di
quale obiettivo? Ed efficace o non per quale ragione?
cambi attualmente esistente? Efficace rispetto a
b) Si precisi l’effetto di un rallentamento della crescita dei salari sulla variazione del tasso di cambio reale e
sulla bilancia dei pagamenti.
c) Le innovazioni possono influire sulle variazioni del tasso di cambio nominale e su quello reale?
d) Si descrivano i meccanismi di riequilibrio automatico della bilancia dei pagamenti che operano
sui movimenti di beni, evidenziandone i limiti e le insufficienze.
Esercizio n. 3
In un sistema economico aperto agli scambi con l’estero valgono le seguenti relazioni:
C = 0,8Y ; I = 200 ; X = 300 G = 160 ; la propensione ad importare è del 16%
d
a) Sapendo che al tempo 0 l’aliquota fiscale media è pari al 30%, calcolare il livello di equilibrio del
reddito.
b) Calcolare il livello di equilibrio del reddito che si otterrebbe ove le esportazioni si riducessero di 120 nei
due casi seguenti:
b1) in presenza di imposizione proporzionale (ad aliquota invariata rispetto al caso sub a)
b2) in presenza di un sistema di imposizione progressiva tale che la nuova aliquota fiscale media sia pari
al 22,5%.
c) Confrontare e commentare i risultati ottenuti ai punti b1) e b2)
d) Quali sono le funzioni dello stato sociale? Esemplificare.
e) Esporre dettagliatamente un caso di spiazzamento reale in economia chiusa.
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POLITICA ECONOMICA – Acocella ‐ 5 settembre 2008
Soluzioni
Esercizio n. 1 in assenza di costi di transazione
a) La prima proposizione di Coase afferma che , se i diritti di
proprietà sono assegnati, gli operatori potranno raggiungere accordi mutuamente vantaggiosi in
presenza di esternalità e l’assegnazione è indifferente ai fini dell’efficienza; la seconda proposizione
in presenza di costi di transazione , un’assegnazione opportuna dei diritti di proprietà
sostiene che
può accrescere l’efficienza; [1+1]
b) il mercato azionario può assicurare un comportamento efficiente da parte del soggetto che
controlla l’impresa, in particolare il manager: infatti, un comportamento inefficiente farebbe ridurre
i profitti e la quotazione di borsa dell’azienda; ne scaturirebbe una maggiore facilità per soggetti
esterni di acquisire la proprietà dell’impresa in questione e di sostituire il manager inefficiente. [3]
c) la ‘concorrenza per il mercato’ tende a sottrarre al privato il sovrapprofitto connesso con una
posizione di monopolio naturale; la modalità normale consiste nell’assegnazione del diritto di
produrre in condizione di monopolio al soggetto che offre il prezzo più elevato; in questo modo non
si elimina l’inefficienza allocativa normalmente connessa con il monopolio, ma se ne evitano
soltanto gli effetti distributivi a favore dell’impresa; ove si trattasse di un’asta al ribasso per
l’aggiudicazione del diritto di produrre un bene in condizione di monopolio e di venderlo ad un
prezzo uguale al costo marginale (ciò che implicherebbe una perdita), si assicurerebbe anche
l’efficienza allocativa. [3]
d) (i) la y.c. consiste nell’applicare un margine di profitto massimo non al costo di ognuna delle
imprese regolamentate, ma a quello dell’impresa concorrente, che ha un maggiore interesse a
dichiarare un livello dei costi veritiero; (ii) la y.c. ha la finalità di assicurare una efficiente
regolamentazione di prezzo, evitando che un’impresa consenta una lievitazione dei costi o dichiari
costi superiori a quelli effettivi per conseguire maggiori profitti, eludendo la regolamentazione
A potrebbe avvantaggiare
stessa; (iii) infatti, una dichiarazione non veritiera da parte dell’impresa
B in termini di prezzo o di quote di mercato.
l’impresa [3]
Esercizio n. 2
a) Il cambio è il prezzo di una moneta espresso in termini di un’altra moneta. Fra grandi aree opera un
regime di cambi flessibili. Questo rende efficace rispetto al reddito la politica della BCE, appunto perché la
p.m. è efficace in cambi flessibili, specialmente ove i capitali siano mobili, come accade per l’Europa
[1+1+1].
b) Se rallenta la crescita salariale tende a deprezzarsi il tasso di cambio reale e migliora la bilancia dei
pagamenti; [1] π
c) Lo stesso effetto deriva da una crescita delle innovazioni di processo e quindi di , in quanto
π
= + − + + −
e e w g p
(1 ) . [2]. L’effetto di innovazioni di prodotto sul cambio nominale può derivare da
r w
un miglioramento della competitività non di prezzo (+).
d) In cambi flessibili, il meccanismo di riequilibrio è basato sulle variazioni del cambio. Nel caso di cambi
fissi, possono operare 2 meccanismi, uno basato sui movimenti di reddito, l’altro sui movimenti di prezzo.
Con riferimento al primo, dati due paesi, A e B, si assuma che aumenti la propensione ad importare di B e
che, in conseguenza di ciò, si determini una spinta al peggioramento della sua bilancia dei pagamenti
inizialmente in pareggio. L’aumento delle esportazioni da parte del paese A provocherà un’espansione del
suo reddito interno e, quindi, delle sue importazioni da B. L’opposto accadrà in B dove l’aumento della
propensione a importare si traduce in una riduzione del reddito e, quindi, delle importazioni da A e, al
tempo stesso, si assiste ad un aumento delle esportazioni verso A. L’operare del meccanismo qui descritto,
di natura keynesiana, tenderà a riequilibrare l’iniziale squilibrio della bilancia dei pagamenti dei due paesi. I
suoi limiti ed insufficienze sono riconducibili al fatto che, da un lato, esso non garantisce normalmente un
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riequilibrio completo e, dall’altro, può comportare elevati costi sociali, connessi con le fluttuazioni del
reddito e dell’occupazione. [1+2]
Il secondo meccanismo che opera in cambi fissi è quello che passa per variazioni della quantità di
moneta. Il paese in surplus (ad es., A), ha un incremento di base monetaria (per l’esistenza di
cambi fissi) e questo si riflette sui prezzi se valgono le ipotesi della T. quantitativa. Dunque, i
prezzi dei beni prodotti in A aumentano e il contrario accade in B. Il tasso di cambio reale di A
aumenta, ciò che riduce la sua competitività e il saldo della bilancia dei pagamenti. Anche questo
meccanismo ha degli inconvenienti, legati in parte alla limitata validità della teoria quantitativa,
e in parte al lungo tempo richiesto per il riequilibrio. [2]
Esercizio n. 3
= + + + − = + + + −
Y C I G X M Y Y
0,8 200 160 300 0,16 da cui [1]
a) d
1 1
= + + = =
Y (200 160 300) 660 1100 [2]
− ⋅ +
1 0,8 0, 7 0,16 0, 6
b) X = 300 – 120 = 180
1 1
= + + = =
Y (200 160 180) 540 900
b1) [1]
− +
1 0,56 0,16 0, 6
Oppure 1
Δ = − = −
Y ( 120) 200 da cui Y = 1100 – 200 = 900
0, 6 1 1
= + + = =
Y (200