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ESTERNO
Si analizzano i rischi derivanti da possibili interferenze tra l’attività lavorativa in cantiere e
l’ambiente esterno.
8.1. Rischi trasmessi all’esterno
Per rischi trasmessi all’esterno si intendono tutti quei rischi dovuti all’accesso all’interno del
cantiere di soggetti “esterni” o “estranei” all’attività lavorativa, e tutti quei rischi dovuti al transito
di mezzi di lavoro nella zona di confine tra il cantiere e l’esterno.
I rischi principali sono:
• caduta verso il vuoto;
• pericolo di caduta oggetti;
• investimento;
• incidenti stradali;
• diffusione di polveri.
Per impedire l'accesso di soggetti “esterni”, verranno adottati opportuni provvedimenti, quali
opportuni segnali di pericolo, delimitazioni e recinzioni munite di scritte riguardanti il divieto e
previste di lucchetti. Per l’eventuale passaggio o lo stazionamento di terzi in prossimità delle zone
di lavoro dovranno essere adottate misure per impedire la caduta di materiali. Per evitare
l’investimento e gli incidenti stradali, l’ingresso e l’uscita dei mezzi dal cantiere saranno segnalati
con opportuna cartellonistica.
Recinzioni, sbarramenti, scritte, segnali, protezioni dovranno essere di natura tale da risultare
costantemente ben visibili. Va posto l’accento sul fatto che nella zona non vi sono particolari
limitazioni orarie per il transito di mezzi adibiti al trasporto di materiali.
Nel caso in cui vengano identificate particolari interferenze fra le attività di cantiere e l'ambiente
circostante devono essere concordate con la Committenza le misure di sicurezza da adottare. A tal
proposito si veda l’analisi dei rischi delle singole fasi lavorative (Capitolo 12).
Polveri
La diffusione di polveri verso l’esterno dell’area di cantiere è dovuta principalmente al
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confezionamento di malte e al taglio di materiali di calcestruzzo e di materiali ferrosi.
Tali attività producono polveri di cemento e/o calce quindi il personale deve controllare che la
posizione operativa non dia luogo alla proiezione di polveri al di fuori del cantiere.
8.2. Rischi provenienti dall’esterno
Per rischi provenienti dall’esterno si intendono tutti quei rischi dovuti a cause “esterne”, cioè a
pericoli estranei alle fasi lavorative e agli addetti ai lavori.
I rischi principali sono:
• scariche atmosferiche: in particolare si pone l’attenzione sul fatto che i ponteggi vengono
realizzati perimetralmente alle strutture da realizzare, quindi si deve sempre verificare che i
ponteggi siano sicuri, ovvero che le strutture facciano da parafulmine al ponteggio stesso, e
nel caso non lo siano bisogna realizzare un sistema di messa a terra dei ponteggi; l’impresa
utilizzatrice dovrà verificare la protezione della stessa alle scariche atmosferiche; inoltre, si
pone l’attenzione sul fatto che gli impianti elettrici di cantiere devono rispettare le norme
previste dalla Legge 37/08, e sul fatto che i macchinari e le attrezzature devono essere dotati
di messa a terra o di protezioni contro i fulmini; i punti sui quali poter collegare la messa a
terra di attrezzature e impianti devono essere concordati con il Responsabile degli Impianti
Elettrici della Committenza;
• pioggia: in particolare si pone l’attenzione sul fatto che gli elementi dei ponteggi potrebbero
staccarsi in caso di forte pioggia, quindi si procederà alla messa in sicurezza dei ponteggi
mediante ancoraggio degli elementi come riportato nel manuale di uso e manutenzione;
• vento: l’impresa principale di cantiere deve sempre verificare la velocità del vento mediante
appositi sistemi di misura (anemometro) ed eventualmente interrompere le operazioni in
caso di emergenza;
• moti del terreno: in caso di terremoti o smottamenti si deve evacuare in modo tempestivo
l’area di cantiere.
• condizioni termo-igrometriche: il personale presente in ambienti chiusi è sottoposto al
rischio di colpo di calore quindi l’intero personale (comunque sottoposto a controllo
sanitario periodico) avrà diritto a una pausa di dieci minuti in un luogo adatto ogni due ore
di lavoro, dovrà essere rifornito di indumenti idonei alla stagione, dovrà essere rifornito di
acqua potabile e integratori salini; nel caso in cui un individuo sia soggetto a un colpo di
calore il datore di lavoro dovrà informare il medico competente. 27
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9. RISCHI: RUMORE E VIBRAZIONI
9.1. Valutazione dei rischi dovuti all’esposizione a vibrazioni
I materiali hanno un’elasticità variabile in funzione dello stato di aggregazione proprio di ogni sostanza
che li compone. Una perturbazione esterna al materiale determina un moto oscillatorio, rispetto alla
situazione di equilibrio, producendo le vibrazioni meccaniche. Le vibrazioni possono essere
differenziate, sotto il profilo fisico, in funzione della frequenza, della lunghezza d’onda, dell’ampiezza,
della velocità e dell’accelerazione.
In relazione alle lavorazioni, è possibile distinguere due criteri di rischio: il primo interessa le
vibrazioni con bassa frequenza (si riscontrano ad esempio nei conducenti di veicoli), il secondo
interessa quelle con alta frequenza (con riscontro nelle lavorazioni che utilizzano attrezzi manuali a
percussione). La nocività delle vibrazioni dipende dalle caratteristiche e dalle condizioni in cui vengono
trasmesse: estensione della zona di contatto con l’oggetto che vibra (mani, piedi, glutei, etc.), frequenza
della vibrazione, direzione di propagazione, tempo di esposizione. Gli effetti nocivi interessano nella
maggior parte dei casi, sulla base di dati statistici, le ossa e le articolazioni della mano, del polso e del
gomito; sono anche facilmente riscontrabili affaticamento psicofisico e problemi di circolazione.
Il D.lgs. 81/08 prescrive specifiche metodiche d’individuazione e valutazione dei rischi derivanti da
vibrazioni meccaniche. In particolare prescrive l’obbligo dell’individuazione e della valutazione dei
rischi associati all’esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio (HAV) e del corpo intero (WBV).
I datori di lavoro devono valutare il rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori durante il lavoro.
È previsto che la valutazione dei rischi possa essere effettuata sia con misurazioni, in accordo con le
metodiche di misura prescritte da specifici standard ISO-EN, sia senza misurazioni, sulla base di
appropriate informazioni reperibili dal costruttore e/o da banche dati accreditate (ISPESL, CNR,
Regioni). La banca dati è consultabile sul sito http://www.ispesl.it.
A seguito del processo d’individuazione e valutazione del rischio di esposizione alle vibrazioni si deve
effettuare un’analisi delle possibilità di riduzione del rischio stesso. Tale prescrizione è di particolare
rilevanza nel caso del rischio vibrazioni, poiché sia nel caso dell'esposizione del sistema mano-braccio
che nel caso dell'esposizione del corpo intero, non esistono dispositivi di protezione individuale anti-
vibrazioni in grado di proteggere i lavoratori adeguatamente e riportare comunque i livelli di
esposizione del lavoratore al di sotto dei valori limite fissati dal Decreto. Nel caso delle vibrazioni,
nella maggior parte dei casi, la riduzione del rischio è l'unica misura da adottare al fine di riportare
l'esposizione a valori inferiori ai limiti. 29
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
Le vibrazioni meccaniche, se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per
la salute e la sicurezza dei lavoratori. In particolare possono provocare disturbi vascolari,
osteoarticolari, neurologici o muscolari.
Le principali sorgenti di rischio sono le attrezzature riportate nella tabella sottostante, Tabella 9.1:
Tipologia di utensile
Martelli perforatori e Martelli demolitori
Trapani a percussione
Avvitatori a impulso
Cesoie e Roditrici per metalli
Levigatrici orbitali e roto-orbitali
Seghe circolari e seghetti alternativi
Smerigliatrici angolari e assiali
Chiodatrici
Compattatori vibro-cemento
Limatrici rotative ad asse flessibile
Vibrazioni trasmesse al corpo intero
Le vibrazioni meccaniche, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza
dei lavoratori. In particolare possono provocare lombalgie e lombo-sciatalgie, alterazioni degenerative
della colonna vertebrale, discopatie e ernie discali lombari e/o lombosacrali, alterazioni del distretto
cervico-brachiale, dell’apparato gastroenterico, del sistema venoso periferico, dell’apparato riproduttivo
femminile, patologia del rachide lombare.
Le principali sorgenti di rischio sono le attrezzature e macchinari riportati nella tabella sottostante,
Tabella 9.2: Macchinario Principali settori di impiego
Ruspe, pale meccaniche, escavatori Edilizia, lapidei, agricoltura
Perforatori Lapidei, cantieristica
Tabella 9.1. Sorgenti di rischio di esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio.
Autocarri e dumper Trasporti
Autogru, gru Cantieristica, movimentazione industriale
Tabella 9.2. Sorgenti di rischio di esposizione a vibrazioni del corpo intero. 30
Soglie di esposizione alle vibrazioni
Si definisce esposizione giornaliera a vibrazioni il valore, mediato nel tempo e ponderato in frequenza,
delle accelerazioni del sistema vibrante, misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore.
L’accelerazione è il parametro più importante per la valutazione della risposta corporea alle vibrazioni,
in quanto l’uomo avverte più la variazione di uno stimolo che il suo perdurare.
Si definiscono:
• livello di azione giornaliero di esposizione: il valore dell’esposizione giornaliera a vibrazioni
oltre il quale si ha l’obbligo di attuare misure di tutela dei lavoratori esposti, come
l’informazione, di ridurre il rischio e di attivare la sorveglianza sanitaria;
• limite giornaliero di esposizione: il valore dell’esposizione giornaliera a vibrazioni oltre il quale
l’esposizione è vietata.
Tali valori sono riportati nella tabella seguente, Tabella 9.3:
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio 2
Livello di azione giornaliero di esposizione A m/ s
(8)=2,5 2
Limite giornaliero di esposizione A m/ s
(8)=5
Vibrazioni trasmesse al corpo intero 2
Livello di azione giornaliero di esposizione A m/s
(8)=0,5 2
Limite giornaliero di esposizione A m/ s
(8)=1,15
Tabella 9.3. Livelli di azione giornalieri e valori limite per l'esposizione a vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio e al corpo intero.
Identificazione e valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione a vibrazioni deve prendere in esame i seguenti
elementi:
• entità delle vibrazioni trasmesse