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Fatto passare il tempo necessario, il medico, in sala somministrazione, procede con
l’iniezione del Datscan preparato dal Tecnico di Radiologia in Camera calda.
3- Radiofarmaco e Camera Calda
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(
DaTSCAN™ I FP-CIT, Ioflupane) è un composto a base alcolica che contiene una
dopamina radioligando trasportatore e viene utilizzato per valutare la captazione pre-
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sinaptica striatale nei gangli della base del cervello. Poiché I FP-CIT è un radiofarmaco
recettoriale, è necessario porre attenzione a eventuali interazioni con altri farmaci coinvolti
nel sistema dopaminergico. Il Medico provvederà a far sospendere tali farmaci per un lasso
di tempo sufficiente a permettere il completo washout dal tessuto cerebrale. per l’uso
Il radiofarmaco arriva nel reparto di Medicina Nucleare in flaconcini già pronti
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dove ogni ml di soluzione contiene tipicamente Ioflupane ( I) 74 MBq alla data e ora di
riferimento indicata sull’etichetta L’iniezione
(fig.1). avviene per via endovenosa quindi il
tecnico dovrà, mediante siringa, prelevare volume e dose adeguati.
Il Radiofarmaco appena arrivato viene inserito in una cella di manipolazione schermata
che servirà a protezione dell’operatore, il quale dopo aver indossato guanti piombati,
disinfettato il cappuccio del flaconcino e messo un foglio di carta assorbente sul piano di
lavoro, per evitare spargimenti di sostanza radioattiva, procederà al prelievo del volume
1
una siringa identificata da un’etichetta che
adeguato con riporta i dati del paziente.
La siringa successivamente viene inserita in un calibratore di attività a pozzetto (fig.2)
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settato sullo I per verificare che la dose prelevata sia, in questo caso, compresa tra i
111Mbq e 185Mbq. Fatta questa procedura viene inserita in un cilindro piombato (fig.3) e
la si fa passare, mediante contenitore schermato (fig. 4), al medico che sta in una stanza
l’irradiazione
adiacente minimizzando così durante la manipolazione e il trasporto da una
stanza all’altra. La camera calda in questione è priva di adeguato passa preparati a muro
in un’altra stanza.
poiché per lavori di ristrutturazione è stata spostata provvisoriamente 4
Il medico, dopo aver prelevato la siringa e iniettato il paziente, lo inviterà ad attendere in
sala d’attesa per pazienti iniettati (sala d’attesa dalle 3 alle 6 ore per l’esecuzione
calda)
dell’esame stesso. Questo per far sì che il radiofarmaco si distribuisca uniformemente nella
zona d’interesse.
Una volta terminata la procedura, il tecnico procede allo smaltimento del foglio di carta
assorbente e del flaconcino che conteneva la sostanza radioattiva in appositi contenitori
piombati (fig.5) per permettere il decadimento spontaneo del radiofarmaco residuo e
poterlo smaltire successivamente in sicurezza.
L’operatore controlla inoltre di non essere rimasto contaminato mediante misuratore mani
all’uscita dalla
e piedi Camera Calda, il quale indica le zone del corpo che potrebbero aver
subito una contaminazione. Se ciò avviene, il tecnico deve provvedere a cambiare
immediatamente indumenti lasciandoli decadere in un contenitore dedicato e ripetere la
misura. Qualora la contaminazione fosse ancora presente, si dovrebbe procedere a lavare
poiché l’acqua calda
con acqua fredda e sostanze apposite le parti del corpo interessate,
dilata i pori e potrebbe far assorbire il radiofarmaco.
4- Esecuzione esame l’ora di
Il tecnico di radiologia ricevuta la cartella clinica troverà indicate
l’ora di esecuzione dell’esame.
somministrazione e A questo punto preparerà la gamma-
camera con un collimatore di tipo Fan Beam (fig. 6) e, se questo non è disponibile, uno ad
all’inserimento di un
alta risoluzione, poggiatesta sul lettino porta-paziente e alla posa di
un telino monouso (fig. 7).
In questo caso si è usato un collimatore Fan Beam, il quale viste le complessità
dell’anatomia del cervello e le ridotte dimensioni delle diverse strutture che lo
compongono, garantisce un miglior rapporto tra sensibilità e risoluzione spaziale.
A questo punto, per garantirne la riservatezza, si chiama per numero il paziente ed entrati
nella sala, si procede con l’identificazione e il controllo delle condizioni fisiche per il
posizionamento. 5
per ridurre l’ansia,
Al paziente viene spiegata con chiarezza la procedura, metterlo a suo
evitare movimenti durante l’esame.
agio e renderlo più collaborante, in modo da
Nel caso studiato il paziente si è presentato agitato e per questo si è provveduto a
tranquillizzarlo prima della procedura.
Mentre si fanno posare eventuali oggetti metallici a livello del cranio, per evitare errori di
procede con l’inserimento
captazione, si nella workstation dei dati del paziente e con la
si trova impostato all’interno dei
selezione del protocollo clinico operativo che software
gestionali. In questo caso è stata utilizzata una gamma-camera a doppia testata posizionata
ad H e calibrata su un fotopicco di 159 Kev ed una finestra energetica +/- 10%. Le due
un’acquisizione SPECT
testate eseguiranno step-and-shoot con campionamento angolare
su un’orbita
di circa 3° (120 proiezioni) circolare di 360° con il minore raggio possibile
(ideale < 16 cm).
La matrice di acquisizione è di 128×128 e la dimensione dei pixels, con queste
impostazioni, risulterà di 1,8 mm . Dimensione corretta per la successiva rielaborazione.
dev’essere
Il paziente posizionato supino sul tavolo del tomografo con le braccia lungo il
corpo e la testa inserita in un comodo poggiatesta, utilizzando una fascia sulla fronte come
mezzo di contenzione. La testa dev’essere posta in leggera flessione, in modo tale da far
coincidere la linea orbito-meatale con la verticale, e da porre il piano sagittale mediano
perpendicolare al piano sensibile.
La posizione dovrà risultare la più naturale possibile per evitare movimenti involontari
durante l’acquisizione, che in questo caso durerà circa 30 minuti.
Le strutture che interessano per questo esame sono posizionate sul piano coronale a livello
temporale e per questo il paziente può essere spostato ad escludere le spalle in modo
d’avere un minore raggio di rotazione possibile.
Sebbene per questioni iconografiche è consigliabile che le immagini comprendano il
cervello in toto, qualora la conformazione anatomica della colonna cervicale del paziente
non lo consenta (per esempio un caso di collo taurino) può essere ulteriormente esclusa la
l’indagine.
zona del cervelletto senza per questo inficiare
Nel caso trattato il paziente era incapace di estendere il collo, per rigidità della colonna
cervicale, e per questo non era in grado di appoggiarsi adeguatamente al poggiatesta. Sono
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stati quindi utilizzati due cuscini, uno sotto le gambe e uno sotto la schiena, permettendo in
questo modo un appoggio regolare (fig.8).
Dopo questo si procede posizionando la gamma-camera sul cranio e, successivamente, si
l’esame. Durante l’acquisizione il tecnico
inizia deve continuamente supervisionare il
paziente, per intervenire in caso di necessità.
Terminata l’acquisizione, l’operatore controlla sulle immagini che non vi siano artefatti
dovuti alla strumentazione (ad esempio un non corretto centro di rotazione o difetti di
ad un’
uniformità della testa) e attivazione cerebrale non intenzionale per mancata
osservanza della procedura da parte del paziente (interferenze farmacologiche).
Gli artefatti dovuti al movimento, invece, si visualizzano controllando i dati grezzi come
Cine-loop (può essere utile anche la valutazione del Sinogramma).
A questo punto si congeda il paziente, al quale vengono ricordate tutte le precauzioni che
deve mantenere fino al completo decadimento del radiofarmaco, facendo quindi presente,
per motivi radioprotezionistici, di stare ad adeguata distanza da bambini e donne in
per favorire l’eliminazione del
gravidanza e di bere molti liquidi, radiofarmaco.
5- Elaborazione immagini
Successivamente si ricostruiscono le immagini utilizzando un algoritmo di retroproiezione
filtrata e si effettua un filtraggio nelle tre dimensioni dello spazio utilizzando un filtro
passa-basso (ad es. Butterworth). Si deve anche effettuare una correzione per
l’attenuazione tissutale (metodo di Chang).
Le immagini poi devono essere riorientate per correggere l'inclinazione della testa secondo
le linee intercommissurale o fronto-occipitale, e per ottenere immagini simmetriche può
essere necessario riorientare anche i piani coronale e sagittale (fig.9).
Le sezioni ricostruite vengono poi rappresentate sui tre piani ortogonali (fig.10) e si
selezionano le due immagini con la maggior evidenza dei Putamen e Caudati. Su queste
l’apposizione
vengono effettuate analisi qualitative o semi-quantitative mediante di ROI
(Region of Interest). (fig.11) 7
6- Conclusione
Infine il medico, sulla workstation di refertazione, prende visione delle immagini
archiviate sul Pacs (Picture archiving and communication system). In questo caso ha
rilevato un’irregolare distribuzione del ligando del trasportatore della dopamina a livello
dei nuclei della base, con una lieve ipoconcentrazione a carico del Putamen destro. 8
7- Bibliografia
1- Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare (AIMN).
Raccomandazioni procedurali in neurologia. Disponibile su:
http://www.aimn.it/pubblicazioni/LG/RP_AIMN_neuro.pdf. Accesso del 20 Marzo 2013.
Technologist’s Guide to
2- GE Healthcare. A DaTSCAN Imaging. Disponibile su:
http://www.datscan.cz/files/firemni/002170_low_res.pdf. Accesso del 3 Aprile 2013.
3- GE Healthcare. Prescribing Information. Disponibile su:
http://us.datscan.com/imagers/wp-content/themes/imagers/pdf/prescribing-information.pdf.
Accesso del 4 Aprile 2013 nd
4- Peter FS, Howard GG, Francis WS. Medicina Nucleare (2 edn.). Roma: Cic Edizioni
Internazionali, 2000.
5- Volterrani D, Erba PA, Mariani G. Fondamenti di Medicina Nucleare. Milano:
Springer-Verlag, 2010.
1 cfr. “Le , nbp-
6- norme di buona preparazione dei radiofarmaci per medicina nucleare”
mn gazzetta ufficiale della repubblica italiana n.168 del 21 Luglio 2005, inserite nella XI
edizione della Farmacopea ufficiale.
. 9
8- Allegati
Figura 1- Etichetta Radiofarmaco
Figura 2- Calibratore di Attività
Figura 3- Cilindro piombato per siringa 10
Figura 4- Contenitore schermato per il trasporto
Figura 5- Contenitore piombato per i rifiuti radioattivi
Figura 6- Posizionamento del collimatore 11
Figura 7- Lettino porta-paziente, con telo monouso e poggiatesta
Figura 8- Pos