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COMPITO FINALE MODULO 3

Il film in questione è costruito attorno ad eventi casuali che determinano il percorso dei vari

personaggi all’interno di una struttura a episodi, dove ognuno di essi è basato su un tema e un

personaggio particolare: capita infatti che chi abbia rivestito il ruolo di protagonista di un episodio è

o possa diventare una semplice comparsa in un altro.

I vari episodi non sono del tutto scollegati a livello spazio-temporale, ma condividono spesso i

medesimi ambienti, e focalizzandosi ogni volta su personaggi differenti, capita di assistere alle

cruciale: l’inizio e la fine del film.

stesse situazioni da prospettive diverse. Esempio Ci troviamo

nella stessa caffetteria, ma prima si vede ciò che avviene al tavolo dei due rapinatori Ringo e

Yolanda, mentre alla fine ci troviamo nel medesimo momento ma al tavolo di Jules e Vincent, due

killer professionisti, di cui Tarantino ci fa prima assistere ad alcuni dialoghi futili tra loro che il

cinema classico di regime narrativo forte eviterebbe. Nonostante la professione che occupano,

vanno nel panico quando Vincent uccide per sbaglio Marvin in auto: la freddezza da killer in questo

caso non serve più a nulla, entrambi smettono di comportarsi come tali (anche loro avvertono questa

professione come una sorta di ruolo, e ce lo fa capire Jules quando dice “entriamo nei personaggi” o

quando recita il celebre verso di Ezechiele 25.17) e chiedono aiuto a Mr.Wolf, l’emblema del deus

ex machina che piomba sulla scena dal nulla e risolve la situazione. Jules è molto più religioso di

Vincent, ed ha una visione del mondo trascendente che troverà il suo culmine dopo che i killer si

salvano miracolosamente da un pericolo.

Mia è l’emblema della femme fatale:

Invece, diabolicamente affascinante, diventa per Vincent un

al Jack Rabbit Slim’s.

ossessione, dopo una serata indimenticabile Marsellus invece rappresenta

l’essenza del male, e una serie di eventi casuali lo porteranno in un processo di umiliazione

continua, terminante con la scena della violenza sessuale in cui il Boss viene salvato da Butch (un

pugile a fine carriera che si era rifiutato di vendersi in un match), protagonista dell’episodio

sull’orologio d’oro in cui gli eventi capitati “per caso” la fanno da padrone, come del resto in tutto il

film. Gli ambienti sono riconducibili alla nostra vita quotidiana.

In conclusione, il film presenta un intreccio che non segue gli eventi cronologici della fabula, al

di continuo. Non ci sono all’apparenza nessi causali tra le azioni, lo

contrario arriva a mescolarli

strano andamento della narrazione rende difficile stabilire quale sia l’idea drammatica principale e i

personaggi appartengono a un mondo che conoscono molto meglio di noi: la valigetta misteriosa ne

è l’emblema di questa differenza conoscitiva. Classificare questo film all’interno del regime

dell’anti-narrazione sarebbe perfino riduttivo, visto che può arrivare da solo a formare una categoria

a parte che si basa su una forma (ibrida) di unione tra i regimi canonici (meta narrazione).

Questo tema è tipico dei film noir, ma in questo film viene analizzato e caratterizzato in modo totalmente

nuovo ed originale. Il mondo del crimine organizzato spesso è descritto come una società a parte, con

moralità ed eticità proprie, basata su rituali e schemi mentali fortemente cristallizzati e rigidi, da cui è

Dettagli
A.A. 2013-2014
2 pagine
6 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher salvatoredisca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio e-learning e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fadda Michele.