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La partenza dai blocchi - Atletica leggera - Teoria e piano di lezione Pag. 1
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I blocchi di partenza nell'atletica leggera

I blocchi di partenza sono l'attrezzo con il quale gli atleti partono nelle gare di sprint e di sprint con ostacoli fino alla distanza dei 400 m, compresa la prima frazione delle staffette 4x100 m e 4x400 m. I blocchi rappresentano un supporto fisso, dal quale prendere lo slancio al momento della partenza per partire con l'accelerazione. I blocchi sono un binario a forma di T che presenta, ai lati, 2 fermapiedi regolabili su vari livelli di altezza (3/4). Dietro al blocco ci sono un filo per vedere le false partenze e un megafono che serve agli atleti per sentire lo sparo e quindi la partenza.

Per posizionare il blocco, con le spalle rivolte verso il traguardo, si posizionano i talloni sulla riga di partenza e si prende un piede da quest'ultima. Quindi, si poggia il blocco a terra, fissandolo saltando sulla parte anteriore e su quella posteriore, perché sotto al blocco sono presenti dei chiodi.

“più forte”)

Il primo blocco (per il piede anteriore, si posiziona a 2 piedi dalla riga; il secondo più “debole”), invece, blocco (per il piede posteriore, quello a tre piedi.

I piedi devono essere totalmente a contatto col blocco e le punte non devono toccare il terreno.

Posizionarsi sul blocco:

“Ai vostri posti”:

Con lo sguardo rivolto al traguardo si poggiano le mani a terra, leggermente più aperte rispetto all’altezza delle spalle, e si indietreggia con le gambe per posizionarsi sui fermapiedi.

Ci si posiziona prima sul blocco anteriore e poi su quello posteriore.

Si appoggiano i polpastrelli dietro la riga di partenza, con indice e pollice paralleli alla linea e si portano le spalle in avanti.

Il ginocchio della gamba anteriore è tangente al piano costituito dalle braccia; quello posteriore “Pronti”.

La testa è in linea col busto, lo sguardo è rivolto

dietro/avanti basso, in corrispondenza delle mani. "Pronti": Si alza il bacino (ad un'altezza tale da permettere una spinta potente). Si sposta il peso sulle braccia, in avanti. Si distendono completamente le braccia e la muscolatura di queste deve essere il più possibile contratta. Non bisogna piegare troppo la schiena. Il ginocchio anteriore crea un angolo di circa 90 gradi. La testa è rivolta ancora verso il basso. "Via" - Uscita dal blocco: La gamba anteriore spinge sul blocco ed il primo appoggio si effettua con la gamba posteriore. (Normalmente, per i destri, il piede che va avanti è il destro). Si scatta in avanti, cercando di andare il più lontano possibile con il piede (partenza jump); oppure il primo appoggio si fa cadere subito e si prende velocità andando in frequenza (partenza shuffle). C'è un'azione coordinata delle braccia e delle gambe: ad esempio, se esce prima la gamba destra, si muove il braccio.

destro indietro. Il braccio opposto alla gamba che esce, invece, va esasperato in avanti (la mano arriva vicino all'occhio / quasi dietro la testa, e la spalla si porta molto avanti). (La partenza va dal blocco fino al 3° appoggio).

La corsa è una delle abilità di base; in essa si alternano fasi di appoggio singolo dei piedi a terra (le più rilevanti, perché è qui che l'atleta può esprimere tutta la sua forza e accelerare il corpo in avanti) e fasi di volo, in una sequenza di movimenti delle gambe che si ripetono in maniera omologa e alternata. (distanza tra un appoggio e l'altro) e La velocità di corsa è determinata dal prodotto tra ampiezza (numero di passi compiuti nell'unità di tempo). I 2 fattori aumentano progressivamente frequenza fino alla realizzazione della velocità di equilibrio, che è la velocità ottimale. La velocità da massimizzare per i 100m è quella

Caratteristiche dell'atleta: forza (esplosiva); capacità di reazione; controllo posturale; controllo ritmico; qualità psicologiche.

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A.A. 2020-2021
2 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chtg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sport individuali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Piacentini Maria Francesca.