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temperatura del locale in esame non saranno prese in considerazione, in quanto
attraverso di esse non si realizzerà alcun flusso di calore, essendo uguale a zero la
differenza di temperatura tra interno ed esterno.
Individuate le pareti disperdenti, per ciascuna di esse si determineranno i valori della
superficie in , e il K teorico (definito precedentemente in base alla tipologia dei
materiali che lo compongono).
Il K teorico andrà poi corretto con i coefficienti precedentemente elencati, e con
esso si potrà procedere alla determinazione del calore disperso, che a vano verrà poi
aumentato del 15% perché abbiamo ipotizzato un impianto a funzionamento
intermittente.
La di tutto il calore disperso dell’edificio ulteriormente aumentato del 10% dovrà
essere minore di 30000 W, altrimenti si dovrà ipotizzare un locale apposito per la
calderina.
Un’ulteriore verifica consiste nel calcolo del (calore disperso di progetto) che
dovrà essere maggiore del (calore disperso di legge).
Per prima cosa si dovrà determinare il calore disperso di legge
Si proseguirà poi con calore disperso di progetto
= calore totale disperso dal fabbricato
= 20°
Il coefficiente si determinerà dalla seguente tabella.
Zona climatica
A B C D E F
S/V gradi-giorno gradi-giorno gradi-giorno gradi-giorno gradi-giorno gradi-giorno
fino a 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 oltre 3000
0,49 0,49 0,46 0,46 0,42 0,42 0,34 0,34 0,30 0,30
1,16 1,16 1,08 1,08 0,95 0,95 0,78 0,78 0,73 0,73