vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Ecco adesso il procedimento:
1. Setacciatura del terreno con maglie di 2mm di diametro.
2. Prelevare 10g di suolo aggiungendo 200ml di H O e di una soluzione
2
disperdente e destrutturante di esametafosfato di sodio, agitando la
soluzione per circa 10 minuti.
3. Mettere il composto all’interno di un levigatore di Eisenwein,
aggiungendo H O fino a 500 ml. (nella sospensione avremo sabbia, limo e
2
argilla e esametafosfato di sodio).
4. Aggiunta l’H O, occorre far riposare il composto per 12 minuti, in modo
2
tale da far sedimentare la sabbia, secondo le legge di Stokes:
5. Prelievo 10 ml di quella sospensione in cui vi saranno solo limo e argilla
non ancora precipitati e lo versiamo in una capsula di porcellana.
6. Mettiamo la capsula all’interno di un forno ad una T=105°C in modo tale
da far evaporare la componente acquosa del composto. Una volta fatto
ciò avremo il peso del limo+argilla.
7. % = 50 ) x 10 = %
(sabbia) (per arrivare a 500ml (Per arrivare 100g) (limo+argilla)
% = 100- % .
(sabbia) (limo+argilla)
Esperienza N°2 DETERMINAZIONE DEL CALCARE TOTALE
Empiricamente parlando, se volessimo sapere all’istante se un terreno di fronte a noi
sia calcareo o meno, basterebbe prendere una piccola zolla di terreno e metterla
all’interno di una soluzione di HCl o acido muriatico (oppure Viakal). Se si ha
effervescenza, siamo alla presenza di un suolo calcareo e ovviamente più ce ne sarà,
maggiore sarà la sua quantità.
Generalmente, è espresso come carbonato di calcio CaCO e il motivo sta nel ricercarsi
3
nel fatto che è presente maggiormente e ha un PM maggiore.
La reazione che si ottiene è la seguente: CaCO + 2HCl CaCl + H O + CO
3 2 2 2(gas)
Dalla reazione si formano:
Cloruro di calcio CaCl (sale neutro).
2
Acqua.
Anidride carbonica (evapora).
Dalla reazione si evince che da 1mol di CaCO , si forma 1mol di CO e ciò significa che
3 2
andranno di pari passo.
La misurazione del calcare totale è quindi un’analisi che si esegue con una
determinazione gas-volumetrica, cioè si misura il volume di gas che si sviluppa
durante la reazione. Misurando quanta CO si sviluppa, risaliamo alla quantità di
2
carbonato di calcio presente nel terreno.
Procedimento:
1. Pesiamo una quantità di terreno (0,5g-2g) tramite una “navicella” per farlo
reagire con HCl all’interno di un sistema chiuso, quale il calcimetro di
Sheibler
2. Dopo aver pesato il terreno, lo inseriamo all’interno di una beuta e riempiamo
un Becker di HCl e lo mettiamo all’interno della beuta, sopra il terreno
tappandolo con apposita chiusura del calcimetro.
3. Si azzera lo strumento tramite pompetta (vedi figura).
4. Agitiamo la beuta in modo tale che il Becker contenuto al suo interno, liberi
l’HCl entrando a contatto così col terreno, sprigionando CO .
2
5. Con la valvola situata in basso a sinistra, facciamo calare l’acqua salita a causa
del gas sviluppato in modo tale da riequilibrare i due volumi di acqua. Quando si
stabilizzerà, prendiamo il valore di V .
1
6. Calcoliamo il valore di V grazie alla legge dei gas perfetti.
0
Il volume del gas dipende moltissimo dalla temperatura e dalla pressione, per
cui i valori di T e P devono essere fornite da una stazione meteorologica
presente nel laboratorio.
La legge dei gas dice PV=nRT e tradotto risulta che: (P x V )/T = (P x V )/T ,
0 0 0 1 1 1
dove lo 0 sta ad indicare valori normali (P=1atm; T=0°C= 273,15°K) e non i
valori standard (P=1 atm; T=25°C) mentre 1 indica i valori dipendenti
dall’esperimento (V e T del lab.)
7. A questo punto facciamo la proporzione: 1mol: 22414ml = X : 1ml, trovando
così le mol in un ml di volume (A), sapendo che una mol di gas occcupa
22414ml.
8. Altra proporzione per sapere quanto pesano le mol trovate precendentemente
1mol:44g/mol = A : X.
9. Infine, troviamo fattore di conversione da CO -->100 :44
CaCO
2 3 (pm CaCO3) (pm CO2)
= C:1
QUINDI % = V x[(44 /22414 ) x (100 / 44 ) x (100/P)]
(CaCO3) 0 g/mol ml g/mol g/mol
Esercitazione N°3 DETERMINAZIONE DEL CALCARE ATTIVO.
Un terreno si definisce calcareo se la percentuale di calcare è superiore al 10%.
Per calcare attivo s’intende quella parte del calcare totale, presente nel terreno
che reagisce con ossalato di ammonio o ossalato ammonico (COONH ) .
4 2
Nella reazione contano lo stato cristallino del carbonato di calcio (es: calcite o
aragonite) e il grado di finezza del calcare. Più il materiale è finemente
suddiviso, maggiore sarà la sua superficie attiva e quindi la velocità di
reazione. Di conseguenza reagiranno particelle con diametro>20um.
Procedimento:
1. Si pesa una quantità di terreno pari a 2g, mettendoli all’interno di una
bottiglia (per convenzione si ha maggiore reattività facendo reagire 1
parte solida con 2,5 parti liquida).
2. Si aggiunge circa 50ml di ossalato d’ammonio 0,2N (precedentemente
misurato), si chiude la bottiglia e si inizia ad agitare.(Per convenzione
dovrebbe durare 2 ore, ma noi la facciamo per 30 min.) si sviluppa la
seguente reazione:
CaCO + (COONH ) (NH ) CO + Ca(COO)
3 4 2 4 2 3(carbonato di ammonio) 2(ossalato
(precipitato).
Ca) Il sistema non è in equilibrio ma è spostato verso destra.
3. Dopo 30 min. la facciamo filtrare attraverso una carta filtrante in modo
tale da raccogliere l’ossalato d’ammonio e il carbonato di calcio che non
hanno reagito.
La differenza tra la quantità iniziale e quella raccolta ci darà il peso della
parte che ha effettivamente reagito.
4. Nel frattempo preparo la prova in bianco, secondo le seguenti
procedure:
Deve avvenire in ambiente acido e alla presenza di calore.
Prelievo con pipetta a doppio segno, 10ml di ossalato d’ammonio e
si versano in un Becker pirex (resistente a temperature alte-basse).
Aggiungo H SO diluito 1:4 (20% acido) all’interno del Becker e
2 4
successivamente H O demineralizzata fino alla targhetta bianca.
2
Prendo una buretta e verso il permanganato di potassio (0,1N) di
colore viola.
Metto il Becker sopra una piastra riscaldante e agitante grazie alla
presenza di un’ancoretta metallica e si porta a temperatura la
soluzione.
S’inizia a far cadere le gocce di permanganato di potassio
all’interno del Becker fino al raggiungimento di una colorazione
rosa permanente (±20ml) trascrivendo il valore trovato (A).
5. Preparo la prova del campione Processo analogo al precedente,
soltanto che qui all’interno del Becker, andranno 10ml del filtrato del
terreno + 15ml di H SO +H O
2 4 2 (dem.)
6. Lo metto sopra la piastra riscaldante e agitante, titolandolo come in
precedenza con permanganato di potassio fino al raggiungimento del
viraggio rosa (±15ml), trascrivendo il valore trovato (B).
In entrambe le titolazioni, avviene la seguente reazione chimica:
2KMnO + 5(COONH ) + 8H SO + calore K SO + 2MnSO + 5(NH ) SO +
4 4 2 2 4 2 4 4 4 2 4
8H O +10CO
2 2
In cui l’ossidante è il Mn che passa da +7 a +2 acquistando 5 elettroni, mentre il
riducente è il carbonio che passa da +3 a +4, perdendo 1 elettrone.
7. CaCO attivo %=[(A-B)x N/1000ml] x 50 x C /D x
3 (ossalato a contatto terreno) (ossalato per titolazione)
(100/P )
(suolo)
Esercitazione N°5 Determinazione della sostanza organica
Un metodo molto approssimativo ed empirico, consiste nel mettere all’interno
di un forno (muffola) a una temperatura di 550-600°C per 4-5 ore e una volta
raffreddatasi, rimane solo la sostanza minerale.
Quello che faremo nel nostro esperimento invece sarà molto diverso, useremo,
infatti, il metodo Walkley-Black per via umida.
Tale procedimento si basa sull’ossidazione del carbonio organico del suolo (0,5-
1g) tramite l’uso di un forte ossidante, il bicromato di potassio [K Cr O ]= 1N
2 2 7
(10ml prelevati con pipetta a doppio segno) con la tipica colorazione arancione.
Procedimento:
1. Peso circa 0,5-1g di suolo.
2. Prelievo 10ml esatti di bicromato di potassio con una pipetta a doppio
segno.
3. Aggiungo 15ml circa di H SO (affinché la reazione avvenga più
2 4(conc.)
velocemente) agito il composto e lo metto sotto una cappa aspirante.
La reazione è la seguente:
3C + 2K Cr O + 8H SO 3CO + 2Cr (SO ) + 2K SO + 8H O
(terreno) 2 2 7 2 4 2 2 4 3 2 4 2
La reazione è una classica ossidoriduzione in cui il C si ossida da 0 (è la
media dei diversi n°ox. Del carbonio organico) a +4, perdendo 4 elettroni,
mentre il Cr si riduce da +6 a +3, acquistando 3 elettroni.
Per sapere la quantità di bicromato di potassio che ha reagito(diventato
solfato) ho un metodo, le due titolazioni:
1. Titolazione in bianco Si titola la quantità esatta di bicromato
all’inizio.
2. Titolazione del terrenoPer vedere quanto ne è reagito.
Titolazione:
a) Si titola con una soluzione di Mohr (solfato ferroso-ammonico Fe 2+
(NH (SO ) 0,5N)
4)2 4 2
Un sale riducente siccome il Fe è nello stato ridotto +2 il bicromato
ossida il ferro da +2 a +3.
b) Durante la titolazione si aggiunge un cucchiaio di fluoruro di NaF che è un
sale che va a complessare il ferro ossidato formando il fluoruro ferrico
(FeF ). Grazie a questo processo si assorbono gli anioni Fe che se
3+
3
rimanessero significherebbe che l’ambiente non arriverà mai ad essere
riducente. Quando avviene il viraggio, significa che in soluzione è rimasto
solamente Fe .
2+
4. Si aggiunge indicatore, la difetillamina (5 goccie) che è disciolta in acido
solforico. La soluzione passerà da un marrone scuro, poi nero violaceo, poi blu
intenso fino a diventare verde smeraldo. A questo punto ci si ferma (è avvenuto
il viraggio).
Dopodiché, si calcola la percentuale di C organico, che sarà uguale a:
( )
a−b ∙ N ∙3 ∙ 100
1000∙ 77/100 ∙ P
a= Sale di Mohr nella prova in bianco.
b= Sale di Mohr nella prova col terreno.
N= Normalità del sale di Mohr.
Si moltiplica per 1000 per passare in litri.
3= Peso equivalente del carbonio= PA carbonio/e scambiati
-
nell’ossidoriduzione 12 /4 =3.
PM n°elettroni persi
P= Peso del campione (0,5 o 1g).
77/100= Resa o rendimento del metodo veloce (77% del carbonio è
ossidato).
Esperienza N°6 DETERMINAZIONE DELLA CSC
Secondo la tipologia di suolo, avremo un diverso valore di CSC. Nei terreni
sabbiosi la CSC è bassa a causa dell’elevata ossidazione e quindi un b