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Dal diagramma di corpo libero si ha:
qE
ϑ
x) qE – Tsen = 0 = T
sin ϑ
qE cos
cos qE=mg tan
ϑ=mg
ϑ ϑ
y) T –mg = 0 sin ϑ
mg
E= tan ϑ
q
Possiamo anche trovare la densità di carica superficiale sulla lastra usando la formula
σ
E= 2 ε 0 mg
σ ε tan
=2 ϑ
0 q -9
5. Si ha una sfera piena uniformemente carica con q = 8*10^ C e raggio R = 10 cm. La
ρ=br
densità di carica volumica è . Calcolare (1) il valore della costante b; (2) il campo
elettrico in funzione del raggio; (3) la differenza di potenziale tra il centro della sfera e un
punto sulla sua superficie. 2π π R
∫ ∫ ∫ ∫ ∫ ∫
2 3
q= dq= ρdV br r sin drd
dφ dφ sin d r dr
= ϑ ϑ=b ϑ ϑ
• 0 0 0
Dove si è usato il cambio di coordinate (da cartesiane a sferiche) per l’elemento infinitesimo
di volume.
Svolgendo l’integrale si ha:
4
R 4
q=b2π2 R
=bπ
4
q
b= 4
π R
• Calcoliamo il campo elettrico utilizzando in teorema di Gauss
r < R 2π π r
( )
q 1 1
∮ ∫ ∫ ∫ ∫ 3
⃗
E d Σ= ρdV dφ sin d r dr
= = ϑ ϑ
ε ε ε
0 0 0 0 0 0
4
1 r
2
( )
E 4π r b4π
= ε 4
0
2
b r
E= 4 ε 0 2
r
Per punti interni alla sfera il campo elettrico cresce parabolicamente secondo .
r > R
q
⃗
∮ E d Σ= ε 0
q
E= 2
4π ε r
0
Per punti esterni il campo è sempre quello generato da una particella carica.
• Possiamo ora calcolare la differenza di potenziale
R R 3
R
−b −b
⃗
∫ ∫ 2
⃗
∆ V E∙ ds= r dr=
=− 4 ε 12 ε
0 0 0 0
-8 -8
6. Quattro cariche q = q = 0,5*10 C e q = q = -0,5*10 C sono poste nei vertici di un
1 2 3 4
quadrato di lato
a = 20 cm. Calcolare (1) il campo elettrostatico generato dal sistema di cariche nei punti A e
-10
B; (2) la forza agente sulla carica q0 = 0,5*10 C posta nel centro del quadrato; (3)
l’energia potenziale del sistema di cariche. Calcolare (4) inoltre il lavoro che bisogna
compiere per portare un protone dall’infinito al punto B.
• Nel punto A
4 q
1
∑ i
⃗
E ∙ u
= ⃗ i
2
4π ε r
i=1 0 i 2
a/¿
¿
¿
¿ 1 q
E ∙
=E =
1 2 ¿
4π ε 0
Diretto verso il basso l’asse delle y negativo
posto come origine il punto A. Il campo
generato dalla particella 2 sarà uguale in
modulo e direzione ma in verso opposto.
2
a /¿
¿
2
¿
¿
2
a +¿
¿
√ 1 q
E ∙
=E =
3 4 ¿
4π ε 0
Anche il campo generato dalle particelle 3 e 4 è uguale in modulo ma cambia in direzione e
verso. Per la particella 3 la direzione è data dalla retta congiungente il punto A con il punto in
cui è situata la particella; il verso e quello diretto dal punto A verso la particella. Il vettore
campo elettrico forma quindi un angolo di circa 26° con il segmento congiungente A e B. Esso
a/2 a
è calcolabile considerando che corrisponde al seno dell’angolo e è il coseno;
sapendo che il loro rapporto dà la tangente dell’angolo, basta fare l’operazione inversa, ossia
arcotangente per ottenere l’angolo cercato.
Per quanto riguarda la particella 4 l’angolo è il medesimo mentre la direzione sarà speculare
rispetto al segmento AB (cioè diretta lungo la congiungente tra il punto A e la particella 4).
Analoghe considerazioni si possono fare per calcolare il campo elettrico nel punto B facendo
attenzione ai versi dei singoli vettori i quali dipendono dal segno della carica (diretto verso la
carica generatrice per quelle negative, in senso opposto per le cariche positive).
• Nel punto 0
4 q
1
∑ i
⃗
E ∙ u
= ⃗ i
2
4π ε r
i=1 0 i q
∣ ∣
1
E ∙
=E =E =E =
1 2 3 4 2
4π ε √
a 2/2
( )
0 √
q 2
⃗ ∣ ∣
E E cos °
=4 (45 )=
1 2
( )
√
2π ε a 2/2
0
La forza agente su una carica q posta in questo punto sarà data da:
0
⃗ ⃗
F E
=q 0 √
q q 2
o
F= 2
√
2π ε a 2/2
( )
0
• L’energia potenziale del sistema può essere calcolata prendendo un punto di riferimento
all’infinito
∆ U =U−U ∞
4 4 q q
1 ∑ ∑ i j
U= k
2 r
i=1 j=1 ij