Esercitazioni microeconomia con soluzioni

E vediamo i surplus nel caso dell’applicazione del prezzo minimo:

Quindi, in sintesi:

- i consumatori ci perdono;

- il gettito fiscale nel secondo caso non c’è, quindi anche lo Stato ci perde;

- i produttori ci guadagnano.

d) Se il governo fosse interessato a minimizzare la perdita di benessere complessivo sceglierebbe

l’imposta o il prezzo minimo? Motivate la vostra risposta.

Se il governo ha questo obiettivo, è necessario calcolare le perdite secche in entrambi i casi.

Per quanto riguarda il caso della tassa: 8

Nel caso del prezzo minimo:

Quindi la politica scelta sarà quella della tassa. 9

Eserciziario Molinari – 5.12

La domanda e l’offerta di mercato delle riviste sono rappresentate, rispettivamente, dalle funzioni:

a) Calcolate il prezzo di equilibrio delle riviste ed il numero di copie vendute.

b) Per incentivare le persone a leggere di più, il governo sta considerando l’introduzione di un sussidio

di 1,25 euro su ogni rivista. Determinate il numero di copie vendute dopo l’introduzione del

sussidio e i prezzi di equilibrio, distinguendo fra prezzo lordo e prezzo netto.

Innanzitutto, invertiamo le funzioni per comodità:

Il sussidio sposta in alto la curva di domanda, che quindi diventa:

Troviamo il nuovo equilibrio di mercato per capire quante copie saranno vendute:

Otteniamo:

Il nuovo prezzo di mercato sarà (al lordo del sussidio): 10

Il prezzo al netto del sussidio:

Si può ottenere anche inserendo Q = 90 all’interno della funzione di domanda di mercato originale.

c) Dite di quanto variano il surplus del consumatore e del produttore e calcolate l’esborso per il fisco.

Rappresentate graficamente l’equilibrio prima e dopo l’introduzione del sussidio.

Surplus del consumatore precedente al sussidio:

Surplus del consumatore dopo il sussidio:

La differenza tra i surplus del consumatore è dunque a favore dello stesso:

Surplus del produttore precedente al sussidio:

Surplus del produttore dopo il sussidio:

La differenza è quindi:

L’esborso dell’erario è pari al sussidio moltiplicato per le copie vendute: 11

d) Se la domanda fosse più elastica sarebbe più sensibile alle variazioni di prezzo. Dato che a seguito

dell’introduzione del sussidio il prezzo si è ridotto, il numero di riviste lette sarebbe superiore a 90.

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Molinari 5.20

Considerate il mercato di pantaloni di un paese che opera in regime di libero scambio e che è troppo

piccolo per influenzare i prezzi mondiali. Supponete che il prezzo mondiale di un paio di pantaloni sia 25

euro e che le curve di domanda e di offerta siano, rispettivamente:

a) Rappresentate graficamente questo mercato. Calcolate la quantità domandata, quella prodotta

internamento e quella scambiata con l’estero. Il paese è un importatore e esportatore di pantaloni?

Illustrate graficamente l’equilibrio ed il benessere sociale.

Ecco il prezzo e la quantità che si formerebbero all’interno del mercato se l’economia fosse chiusa agli

scambi con l’estero:

Essendo il prezzo interno maggiore di quello estero, il paese sarà un importatore.

Ecco il grafico di questo mercato: 13

Il surplus del consumatore, senza apertura di mercato, è rappresentato dall’area A.

Dopo l’apertura aumenta, ed è rappresentato dalla somma delle aree: A + B + C + D.

Il surplus del produttore, senza apertura di mercato, è rappresentato dalla somma delle aree: B + E.

Dopo l’apertura diminuisce, ed è rappresentato dall’area E.

Quindi, a livello di benessere generale, otteniamo un aumento di benessere sociale pari alla somma delle

aree C + D.

La quantità domandata sarà quindi pari a 120 unità, delle quali 30 saranno prodotte internamente e 90

importate.

b) Supponete che il governo introduca un dazio doganale pari a 5 euro per unità importata.

Determinate la quantità prodotta, quella domandata e l’ammontare dello scambio con l’estero.

Se il governo inserisce un dazio, il prezzo mondiale passa da 25 a 30 euro.

La situazione grafica è simile a quella precedente:

La quantità prodotta all’interno del mercato

La quantità domanda è quindi ora pari a 100, delle quali 40 unità sono prodotte internamente e 60

importate. 14