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Alternative A B C (S)
Concentrazione 75 70 30 0.6CO[%]Polveri [ppm] 45 35 10 0.78Concentrazione 0.3 0.35 0.1 0.71NOx[%]Concentrazione 0.7 0.4 0.1 0.86SOx [%]
Per ciascuno dei parametri si è proceduto al calcolo del relativo peso, mediante la seguente formula:
La matrice, nella sua prima forma, si compone di parametri dimensionalmente differenti.
Si rende necessaria un omogeneizzazione dei parametri, fatta sulla base del giudizio dato agli stessi in funzione della loro crescenza o decrescenza.
In particolare per i parametri il cui giudizio è positivo al crescere si è usata la formula: = 1 -
Per giudizio positivo al decrescere invece si è usata la formula:
Si è stabilito un giudizio positivo al decrescere per tutti i parametri relativi alle concentrazioni di inquinanti.
Per il parametro Temperatura fumi si è stabilità positività al decrescere, questo perché all'aumentare della temperatura dei fumi crescono le perdite.
Associate al camino. Un ulteriore elemento di nota è che al crescere della temperatura si osserva un aumento della concentrazione di NOx, da cui si ha un ulteriore interesse nel tenerla il più bassa possibile. Mentre invece, in caso di combustibile con presenza di zolfo, il limite inferiore per la temperatura si fissa in modo da evitare condense acide. Per i parametri Costo e Tempi si è stabilita positività di giudizio al decrescere. Infine per il parametro velocità media dei fumi si è stabilita positività al crescere, questo perché elevate velocità dei fumi consentono di sfruttare un tiraggio naturale del camino, da cui non sarà previsto l'utilizzo di una forzante per vincere le perdite di carico. Ne consegue un vantaggio sia economico che energetico.
Matrice normalizzata
Alternative | A | B | C (S) | |
---|---|---|---|---|
Temperatura dei fumi al camino [ºC] | 0.33 | 0.28 | 0.00 | 0.33 |
Velocità media dei fumi [m/s] | 0.5 | 0.25 | 1.00 | 0.75 |
Costo di | 0.8 | 0.00 |
0.40 0.80realizzazione[M€]Tempi di 0.42 0.21 0.00 0.42realizzazione[d] 1.30 0.37 1.070.33 0.09 0.27
Alternative A B C (S)Concentrazione 0 70 30 0.6CO[%]Polveri [ppm] 0 35 10 0.78Concentrazione 0.14 0.35 0.1 0.71NOx[%]Concentrazione 0 0.4 0.1 0.86SOx [%] 0.10 0.58 2.210.03 0.15 0.55
Analisi valutazione alternative con metodo SMARTe per fornireTale metodologia sfrutta i coefficientiuna misura della rispondenza della j-esima alternativa con iparametri considerati.Definiti come:=∑ ∗∑ ∗=L’individuazione della soluzione ottimale di progetto la sie mediante laottiene combinando i valori diseguente relazione:[( ∗ ) ( ∗ )]=Dove e sono pesi, anch’essi normalizzati,attribuibili rispettivamente al settore ambientale eprogettuale. ∑=Definiti come:Noti questi parametri è possibile calcolare il vettore , ilquale una volta ordinato fornisce in ordine cronologico lealternative progettuali proposte, in funzione della loroduplice
conformità impiantistica e ambientale
Dall'analisi svolta, come evidenziato in tabella, si evince che per la sezione caldaia la migliore alternativa è la soluzione C, letto fluido. 1.221.49
Vettore alternative ecocompatibili
C 0.42
A 0.16
B 0.12
Problema 2
Le stesse procedure matematiche viste prima sono state impiegate per la trattazione della sezione di depurazione fumi.
Dall'analisi svolta si è ottenuta come migliore alternativa di progetto la c, elettrofiltro.
La procedura SMART, per quanto accurata nel confronto delle alternative, astrae dalle condizioni reali nelle quali l'impianto andrà ad essere installato. Da cui pur essendo una soluzione indicata come la migliore, non è detto che poi possa essere implementata. Se ciò accade si procede scalando di posizione nel vettore fino ad ottenere la soluzione che meglio si presta ad essere realizzata.
Legenda
Alternative a b c (s)
Temperatura dei fumi al 0.00 0.11 0.67 0.67 a Filtro
aseccocamino [ºC] b Filtro amanicheVelocità media dei fumi 0.47 0.80 1.00 0.53 c Elettrofiltro[m/s]Costo di realizzazione 0.60 0.20 0.00 0.60[M€]Tempi di realizzazione [d] 0.00 0.00 0.00 0.000.61 0.62 0.980.15 0.16 0.24Alternative a b c (s)0 0.33 0.67 0.67Concentrazione CO[%]Polveri [ppm] 0 0.4 0.72 0.720 0.6 0.7 0.70Concentrazione NOx[%] 0 0 0.75 0.75Concentrazione SOx [%] 0.00 0.93 2.020.00 0.23 0.501.041.42Vettore alternative ecocompatibilic 0.39b 0.20a 0.06Dipartimento di IngegneriaEsercitazione di Impianti IndustrialiEsercizio 1Esercizio 2Un’impresa del settore mobiliero una 25.000 gruppi di cerniere basculanti all’anno e li acquista a 3,5€/pezzo. Se emettere un ordine costa 30 Euro ed il costo di magazzinaggio è pari a 0,5 €/(pezzo*anno)Calcolare:• il numero di gruppi di cerniere da ordinare per volta• Il numero di ordini all’anno da piazzare.Esercizio 3Un’impresa rileva una distribuzione normale della domanda
del componente Y, con lead time costante, con deviazione standard pari a 300 unità. L'impresa vuole garantire un livello di servizio del 90%.
Calcolare:
- La dimensione dello stock di sicurezza
- Se la domanda media durante il lead time è di 1300 unità, quale sarà il punto di riordino
- Determinare per livelli di servizio decrescenti con passo 20%, le nuove dimensioni della scorta di sicurezza
Esercitazione di Impianti Industriali - MRP e lotto ottimo
Cenni teorici – MRP: quando, come e perché.
Al fine di contestualizzare il seguente elaborato vengono forniti dei brevi cenni teorici relativi agli argomenti di interesse.
In primo luogo, occorre definire il concetto di scorta come quell'insieme di prodotti, materie prime e semilavorati che l'azienda conserva al fine di utilizzarli in futuro. In base alla tipologia di azienda considerata le scorte concorrono a soddisfare differenti esigenze: assicurare una produzione regolare
nel caso di aziende manifatturiere, o la possibilità di fornire con immediatezza il servizio dovuto agli utenti, quest'ultimo è il caso delle aziende di servizi. Le motivazioni alla base della formazione e del mantenimento delle scorte possono brevemente riassumersi in:- Consentire acquisti e vendite a ritmi differenti (in genere non risulta conveniente acquistare ogni volta quanto si deve vendere).
- Non perdere ordini.
- Non far attendere i clienti.
Il MRP (Material Requirements Planning) è uno strumento utilizzato per pianificare e gestire la produzione di un'azienda. Esso si basa sulla determinazione del fabbisogno lordo (la quantità di un determinato articolo richiesta), del fabbisogno netto (la quantità di un determinato articolo richiesta al netto delle scorte disponibili) e del lead time (il tempo che intercorre tra il momento in cui si emette un ordine per un dato articolo e il momento in cui tale articolo si rende disponibile per l'impiego).
In conclusione, l'MRP ci consente di rispondere a 3 importanti domande:
- Cosa produrre/acquistare?
- Quanto produrre/acquistare?
- Quando produrre/acquistare?
Esercizio 1
In primis, riportiamo i dati forniti dalla traccia:
Figura 1: Subset dell'insieme A
Tabella 1: Parametri gestionali forniti dalla traccia
Tabella 2 (superiore): Parametri di legame forniti dalla traccia.
Evidenziamo un maggior consumo di B causato dal fatto che esso è montato sull'assieme A. Inoltre, per realizzare A è sufficiente che il componente C sia disponibile con un anticipo di soli 2 periodi.
Analizziamo il procedimento, per prima cosa occorre determinare il terza fabbisogno lordo totale, che è dato dalla somma di e presenti nella Tabella 3.
Articolo A (FLI)
Articolo A
(FLE) | rispettivamente nella prima e seconda riga della Tabella 3: |
Tabella 3: Soluzione |
Ad esempio, per la colonna si ottiene: “periodo 1”
Articolo A (FLI) + Articola A (FLE) = fabbisogno lordo totaleͷͲ ͳͲ ൌ Ͳ
Successivamente, calcoliamo la disponibilità di inizio periodo, l’esistenza iniziale a cui sottraiamo la quantità impegnata e la scorta di sicurezza.
Con riferimento alla colonna relativa al primo periodo, scriviamo: ͳͲ െ Ͳ െ ͷͲ ൌ ͳʹͲ
Per il secondo periodo, invece, calcoliamo la disponibilità di inizio periodo come la disponibilità di inizio periodo relativa al periodo 1 (ossia quello precedente), decurtata del fabbisogno lordo totale del periodo 1 (in questo caso, si estende il ragionamento anche ai periodi successivi):
periodo 1 disponibilità di inizio periodo [1] - fabbisogno lordo totale [1] = disponibilità di inizio periodo [2]
Sostituendo i relativi valori: ͳʹͲ െ Ͳ ൌ Ͳ
Procediamo
in maniera analoga fino al in corrispondenza del quale, la sottrazione porta adperiodo 4,ottenere il valore “0”.
Il riferito al periodo 3, risulta essere il a cui fabbisogno netto disponibile, fabbisogno lordo totale [3], sottraiamo la disponibilità di inizio periodo [3]:ʹͲ െ ʹͲ ൌ Ͳ
Particolare attenzione va posta al fatto che, dai dati, si apprende che nel abbiamo periodo 3 48 ordini
Sulla base di tale fattore, a partire dal dobbiamo iniziare a considerare la residui in corso. periodo 4, percentuale di scarti, fornita dal problema e pari al 10%. Si nota infatti che, dalla colonna 4 attuiamo una correzione, appunto del 10%, al ottenendo quindi il fabbisogno netto disponibile, fabbisogno
In particolare, per il risulta: corretto per percentuale di scarti. periodo 4ͳͲ ሺ͵Ͳሻ͵Ͳ כ ൌ ͵͵ͳͲͲ
Avendo una maggiore del quantità prevista per ordini residui in corso (periodo 3) fabbisogno il periodo 4), risulta chiaro rimangano un numero di
unità corretto per percentuale di scarti (perdisponibili pari a: Ͷͺ െ ͵͵ ൌ ͳͷ)
Proseguiamo calcolando il guardando al essofabbisogno al netto degli ordini in corso, periodo 5,risulta essere:
fabbisogno corretto per percentuale di scarti [5] - unità disponibili rimanenti
In termini numerici: ͷͷ െ ͳͷ ൌ ͶͲ
Il valore ottenuto è molto rilevante, mette in evidenza il fatto che,