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Estratto del documento

S).

“Ego Vivianus Jusex ed notarius scripsi et complevi”.

30/10/14

Fotocopia 5

Documento di cancelleria pontificia dell’11 secolo.

Uso del 1 rigo in littere longate.

Nella parte finale c’è un monogramma che non è del pontefice.

Un doc. deve avere per forza una bulla -> qui non la vediamo, forse è andata perduta.

1- La U e la V sono tracciate allo stesso modo.

La prima parte è scandita dai 3 punti verticali. La prima parte ha il nome ed il titolo del sovrano, in questo caso il papa.

Siamo nel monastero dei Santi Giorgio e Pancrazio che si trova in Sassonia.

Le littere longate sono riservate al 1 rigo nonostante la formula continui al 1 rigo successivo.

Destinatario del documento è il monastero tedesco rappresentato dalla badessa Ermengarda.

2- Formula che chiude e si distingue anche graficamente. “In perpetuum”.

Il privilegio pontificio è un documento che concede qualcosa per sempre.

3- Cosa abbiamo letto fin qui?

4- Che chi è a capo deve ben amministrare la giustizia, fare attenzione che non vengano compiute violenze nei confronti di chi

dipende dalla sede apostolica ecc. Ci troviamo di fronte ad una parte introduttiva nella quale si enunciano principi generali. E’

l’arenga.

Parte introduttiva di contenuto astratto -> giustifica l’espressione di volontà contenuta nel documento stesso.

La badessa ha chiesto al pontefice qualcosa.

Accogliamo il monastero sotto la protezione di S. Pietro.

La narratio si distingue dall’arenga perché si parla di fatti concreti.

La parte dispositiva è quella dove viene espressa la volontà.

La dispositio è la parte in cui troviamo verbi che servono a rappresentare la volontà dell’atto.

5- Del sovrano. “communitus” “Suscipimus”. Questi verbi sono messi alla fine della frase.

“Ti ricevo sotto la mia protezione e stabilisco una serie di cose che adesso ti racconto”.

6- Libalitate – liberali tate. C’è il tratto che taglia la B.

7- Ha detto che tutti i beni dei predecessori e tutte le future concessioni del pontefice devono rimanere fisse e che secondo la

Regola di San Benedetto -> il monastero doveva continuare a vivere secondo l’ordine di S. Benedetto.

8- DI – Dei

9- Eligendus

10- Continua dicendo che non si intrometterà nell’elezione delle future badesse.

Qui si chiude la parte dispositiva che connota l’atto giuridico.

Il mantenimento della regola comporta una protezione sui beni.

20/11/14

Documento giudiziario

NRO – nostro.

Nella tavola c’è uno spazio lasciato in bianco -> intenzionale. Forse voleva scrivere il luogo in una data successiva.

DR – dicitur. “Qui dicitur Calzegnano” questa villa si chiama…

VEL sembra VT

CU = cum, con.

SS – suis

PTINEN – pertinen

Si presentano i preti della canonica di Padova (S. Maria) con il loro avvocato.

E’ un processo.

Gli fanno una richiesta ben precisa -> di emettere un banno: “Vogliamo e chiediamo pregandovi che voi poniate il banno”.

Banno deriva dall’antico tedesco con una serie di prescrizioni che servivano a mantenere ordine e sicurezza pubblica.

Si sono riuniti nella villa.

C’era una controversia su questi beni che ne contestava la proprietà della canonica.

Il vescovo di Padova aveva REFUTATO (si rinuncia) le pretese su un certo bene.

Queste terre erano contese tra la canonica ed il vescovo di Padova.

Chiedono questa protezione in modo tale che nessuno usi la loro proprietà.

SUP dicti – supradicti. Ha usato un segno abbreviativo sulla P.

TALITER è un avverbio.

Quo – sta per qui vero.

Loro chiedono “Cosa fa il tribunale?”. Accetta.

Questo banno, questa protezione del re che viene presentata davanti al cancellarius viene concesso attraverso un rito.

FUSTIS – legnetto che tenevano in mano i 2 che presiedevano il tribunale. “Io tocco te e il tuo avvocato e da questo momento in poi sei

protetto dalla legge, hai ottenuto il banno che hai richiesto”.

Dice poi che da quel momento nessuno deve molestare.

Chi lo fa dovrà pagare 100 libbre d’oro -> è la SANCTIO negativa pecuniaria.

Rito che si svolgeva di fronte al tribunale. Pone il banno.

Perché questo banno venga concesso lo si dice a parole, si compie il rito e si emette il doc.

Processo svolto secondo procedure che nono sono uguali a quelle di oggi. Il resto rituale aveva il suo peso.

NOTICIA – significa NOTIZIA.

I 2 presidenti del tribunale ordinano che venga composto il doc.

Abbiamo poi la dichiaraione di scrittura da chi effettivamente ha redatto ildoc.

ADMONITIO è qualcosa a metà tra la IUSSIO e la ROGATIO.

La IUSSIO è collegata all’ordine di scrittura e sigillatura dato dal sovrano.

La ROGATIO è il momento in cui di solito le parti richiedono la prestazione del notaio. E’ un monumento di ambito privato.

L’ADMONITIO è a metà tra i 2.

1 Presentazione tribunale

2 momento dibattimento

3 sactio

4 ordine di scrittura

5 dichirazione di scrittura

6 data

MS mensis

Indictione quinta decima.

La data è composta dall’anno dell’incarnaione, anno di regno.

C’è poi un SIGNUM, poi “EGO VUAL CAUSUS IUDEX INTER FUI” (sono stato presente).

EGO MARCUS IUDEX INTERFUI – EGO BONUS HOMO IUDEX INTER FUI.

Nella sottoscrizione indicare sempre SIGNUM.

Ultima riga -> c’è un SIGNUM CROCIS + SIGNUM MANUS SUPRASCRIPTI DOMINI ODELRICI ECC

In cosa differisce dalle altre? Perché non è autografa, le altre sono scritture di mani diverse.

Chi sono quelli che sottoscrivono? I presidenti del Tribunale.

Gregorio e Odelrico sono tornati più volte nel testo di questo documento.

Notizia di un processo che viene redatto da un notaio e che viene sottoscritto da un vescovo + membri del Tribunale che intervengono.

Una delle costanti di tutta la documentazione, una delle costanti del doc diplomatico è la firma a garanzia dei testimoni.

Il notaio che redige il doc non viene presentato come membro del Tribunale quindi non sottoscrive.

UGO si definisce “NOTARIUM ET IUDEX SACRI PALAZZI”. Su questp riferimento al palazzo sono stati scritti fiumi di carte.

Il palazzo è il palazzo di Pavia. Era uno dei tanti palazzi del regno che nel 1077 già non esisteva.

Il fatto che notai si intitolino al Sacro Palazzo è un elemento di rilievo.

Si tratta di un gruppo (qualcuno ha parlato di casta) di professionisti con formazione culturale comune che veniva data presso la corte.

All’epoca non esisteva una scuola di p.a. ma un gruppo di pratici vicini al sovrano che ne formava altri.

11-12-14

6 – COMPLETIO NOTARILE

E’ una scrittura corsiva, più complicata da leggere.

Protocollo di un documento privato con duplice invocazione ad anno di incarnazione.

Poi il protocollo viene scandito da chi scrive con “:” ed inizia il testo.

“consta che io Santolum figlio del Fu Cecco”.

1-Cicchi in toscana è Cecco e proveniva da Brancalo ossia Brancoli in Toscana.

2-T ha un legamento

3-Prbo – presbitero

“oggi (presente die) attraverso questa cartula (doc) stabilisco di vendere e trasferire a te Prachiprando, prete della Chiesa di Santa

Maria di Sesto, due appartamenti (pertie).

4-Devinea -> terra coltivata a vite.

In questo documento tutto viene identificato con precisione.

Questa terra confina con una terra coltivata a vigna in parte di Santa Maria e Santo Frediano e sui lati lunghi confina sempre con le

vigne di S. Maria.

Anche questa terra è circondata su tutti e 4 i lati da terreni della Chiesa di S. Maria.

Manca il prezzo della vendita.

Il testo inizia direttamente con la dispositivo. E’ un testo concentrato intorno al verbo dispositivo.

5-Venumpare è vendere.

6- Recepite – ricevo da te

“Pretium in prefinito” prezzo stabilito in precedenza

7-Soledos – soldi d’oro. Riceve dal prete 5 soldi d’oro.

Fin qui abbiamo tutti gli elementi che ci servono. Sono testi diversi dai documenti pubblici, qui interessa poco l’arenga solenne.

“Io promesso insieme ai miei eredi, a te Prachiprando ed ai tuoi successori che se io ed i miei eredi dovessimo avanzare questioni o

contestare la vostra proprietà, sottrarvene una parte o non potessimo difendere (defendio) prometto”

8 Petias

9 Rogari – momento della rogatio dove le 2 parti chiedono di scrivere a Gheiperto il documento sulla base delle loro dichiarazioni.

Siamo nel momento in cui prende l’avvio tutto l’iter di documentazione.

Abbiamo una data di tempo in alto ed una data di luogo in chiusura del testo.

La prima sottoscrizione, anche se non autografa è dell’autore dell’azione giuridica. Era figlio di un chierico.

Accanto c’è una sottoscrizione autografa che si apre con un segno di croce.

L’escatocollo è formato dalla sottoscrizione:

- Prima Sanutilo

- Persone che si identificano come testes e dicono di esser stati chiamati da lui e non dal notaio.

Siamo a Lucca, 8 secolo. Città dominata dalla Chiesa cattedrale cui fa capo tutta la cultura cittadina. Comandava la Chiesa. Chi serve si

qualifica come chierico.

In un documento privato l’ultimo ad intervenire dovrebbe essere chi scrive ma qui troviamo un ulteriore sottoscrizione.

Questo presbiter probabilmente ha deciso di inserire alla fine un’altra sottoscrizione.

E’ un documento privato con una scansione più semplice di quella del documento pubblico.

E’ un’epoca in cui si ricomincia a scrivere, non si avevano più gli strumenti culturali per scrivere in maniera corretta.

Le sottoscrizioni sono tutte quante autografe.

Qui il notaio è ancora lontano dall’acquisire la pubblica fides -> ecco perché sono necessari i testimoni.

18-12-14

9 – LITTERE EXECUTORIE O MANDATO

Scrittura cancelleresca.

1-Timbro dell’archivi. E’ qualcosa di successivo alla redazione del documento.

C’è appesa una bulla con filo

2- Protocollo formato da intitolatio ed inscriptio. Abbiamo una formula di saluto.

3- .. i due punti non è punteggiatura ma si tratta del genipunctus. Sostituzione del nome proprio di un persona che ricopre una carica.

Adottato quando si voleva indirizzare alla carica e non alla persona fisica che in quel momento la ricopriva.

In questo documento il Papa da ordine di uccidere tutti i Colonna e di riprendere i loro beni.

La fam. Colonna e Caetani sono nemici.

Il Papa da mandato a Landolfo Colonna (aveva girato le spalle alla sua famiglia) e di spogliarli di tutti i beni.

E’ un documento -> mandato pontificio con il quale trasmette un ordine.

Il contenuto ha effetto immediato -> anche funzione esecutiva.

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/09 Paleografia

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