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B
Considerando la trasformazione A B una compressione adiabatica reversibile, risulta che:
γ
pv = cost
Aγ Bγ
p v = p v
A B
dove γ=c /c = c /( c -R*) = 1,37. Da cui ricaviamo :
p v p p
(1/γ) 3
v = (p /p ) v = 0,195 m /kg
B a b a
Utilizzando l’equazione dei gas perfetti ricaviamo T = 477,42 K.
B
Essendo la trasformazione isoentropica reversibile risulta che:
h = h + c (T -T ) = 244,4 kJ/kg
B A p B A
s = s = 74,6 kJ/(kgK)
B A
PUNTO E.
Il punto E rappresenta lo stato termodinamico del fluido all’uscita dallo scambiatore di calore in cui
ha acquistato calore e aumentato la sua temperatura a pressione costante, e l’ingresso nella
turbina.
Considerando la trasformazione B E isobara e reversibile si ha:
T = 1103 K
E
p = p = 7,4 bar
E B 3
v = R*T /p = 0,428 m /(kgK)
E E E
h = h + c (T – T ) = 882,1 kJ/kg
E B p E B
s =s + c ln(T /T )= 909,1 J/(kgK)
E B p E B
PUNTO G.
Il punto G rappresenta lo stato termodinamico all’uscita dalla turbina, nella quale si è svolta una
espansione adiabatica E G
s = s = 909,1 J/(kgK)
E G
p = p = 1 bar
G A
Gγ Eγ 3
p v = p v v = 1,788 m /Kg
G E G
Dall’equazione di stato dei gas perfetti calcoliamo:
T = p v /R* = 623 K
G G G
h = h + c (T -T ) = 371,9 kJ/kg
G E p G E
PUNTO I.
Corrisponde alla condizioni del fluido all’uscita dallo scambiatore che riscalda l’acqua destinata agli
usi esterni; per ipotesi tutte le trasformazioni durante le quali si scambia calore sono isobare per
cui la pressione in I è uguale a quella in A; inoltre è nota la temperatura in I, per cui, applicando
ancora l’equazione di stato dei gas ideali, si ottiene:
T = 100 °C= 373,15 K dai dati
I
p = p = 1 bar
I A 3
v = R*T / p = 1,07 m / kg
I I I
h = h + c (T -T ) = 106,3 kJ/kg
I G p I G
s = c ln(T /T ) = 364,2 J/(kgK)
I p I G
CALCOLO DEI LAVORI TECNICI DI COMPRESSIONE ED ESPANSIONE
Consideriamo il compressore come sistema aperto stazionario a due condotti (entrata e uscita).
Possiamo scrivere il primo principio della termodinamica per i sistemi aperti nella sua forma
potenziale : k
t
( )
dU ∑ t
Φ−W ± G h
= +
t i i
dt i=1
Abbiamo ipotizzato che tutte le trasformazioni siano adiabatiche, che funzionino in condizioni
stazionarie e inoltre le variazioni di energia cinetica e potenziale siano trascurabili .Allora
∙ h
( )
−W =G −h
c aria b a
∙(h
−W =G −h )
e aria g e
Dividendo per la portata di massa si ottengono i lavori massici :
W c
l = =h −h =-223,3 kJ/kg
c a b
G aria
W e
l = =h −h = 510,2 kJ/kg
e e g
G aria
l l kJ
= −l =286,9 /kg
( )
n e c
Tale valore risulta essere uguale anche al calore netto scambiato nel ciclo per il primo principio
della termodinamica: kJ
q =l =286,9
n n kg
I lavori di compressione ed espansione possono essere rappresentati graficamente sul diagramma
di Clapeyron come le aree sottese dalle curve lungo le trasformazioni adiabatiche.
CALCOLO DEL CALORE SCAMBIATO LUNGO LE TRASFORMAZIONI ISOBARE
Il secondo principio della termodinamica scritto in forma differenziale per i sistemi aperti è:
∫ ∫
q= Tds= c dT T
( )
=c −T
p p f i
p=cost
Con questa espressione è possibile calcolare il calore scambiato nelle trasformazioni B E , G I,
I A kJ
q T
( )
=q =c −T =637,7
BE 1 p E B kg
kJ
q T
( )
=q =c −T =−265,6
GI ut p I G kg
kJ
q T
( )
=c −T =−85,2
IA p A I kg
kJ
q q
=q + =−350,8
2 ut IA kg
È possibile rappresentare i calori ceduti o acquistati come le aree sottese dalle linee delle
trasformazioni isobare nel diagramma di Gibbs.
CALCOLO DELLA PORTATA D’ ARIA NEL CICLO JOULE
Sapendo che la potenza termica richiesta dallo stabilimento industriale è pari Ф = 25 MW è
te
possibile ricavare la portata del fluido necessaria affinché tale limite venga rispettato.
Φ q
=¿ ∨G
te ut aria
Da cui: Φ kg
te
G = =94,1
aria ∣ ∣ s
q ut
Conoscendo la portata del fluido che percorre il ciclo è possibile calcolare tutte le potenze termiche
e meccaniche scambiate nel ciclo:
Φ G MW W l MW
=q =60 =G =−22
1 1 aria c aria c
Φ G MW W l MW
=q =−33 =G =48
2 2 aria e aria e
Φ G MW W l MW
=q =−25 =G =27
ut ut aria g aria g
Φ G MW
=q =27
g g aria
CALCOLO DEL RENDIMENTO DEL CICLO
Il rendimento è definito come il rapporto fra l’effetto utile e l’energia spesa. In questo caso l’effetto
utile è sia l’energia elettrica prodotta, sia la potenza termica ceduta all’acqua.
Si può quindi calcolare un rendimento elettrico pari a:
W g
η = =0,45=45
e Φ 1
Se invece si considera come effetto utile sia la potenza elettrica sia quella termica allora il
rendimento sarà uguale a:
¿
W + ¿Φ ∨ =0,866=86,6
g ut Φ 1
η =¿
e
CASO B2: CICLO JOULE CON ATTRITO
Nel caso B2 consideriamo che il fluido che percorre il ciclo sia reale: esso quindi subirà gli effetti
dovuti agli attriti interni. Ciò implica che le trasformazioni nel compressore e nella turbina, pur
essendo ancora adiabatiche, non siano più isoentropiche; per questo esse verranno studiate come
delle trasformazioni descritte da linee politropiche. Mentre continueremo a considerare ancora
come isobare le trasformazioni che avvengono all’interno degli scambiatori di calore.
CALCOLO DEI CAPISALDI
In presenza di attriti interni lo stato termodinamico del fluido in uscita dal compressore e dalla
turbina è diverso da caso B1.
PUNTO C.
Utilizzando il primo principio per i sistemi aperti (PPSA) e trascurando il calore scambiato durante i
processi adiabatici, la variazione di energia cinetica e di energia potenziale, risulta:
q−l e ∆ e h
=∆ + +∆
t c p
l h
=−∆
t
Da questo risulta che il rendimento isoentropico di compressione è:
T −T
C A
¿
h T
−h −T
B A B A
l
¿ ∨¿= = ¿
ℜ h −h
C A
¿¿
l
¿ ∨
id
η =¿
ic
Risulta che:
T −T
B A
T K
=T + =593,1
C A η ic kJ
h T
( )
=h +c −T =340,1
c A p C A kgK
̄¿
p p
= =7,4
C E
¿ 3
R T m
C
v = =0,230
C p kg
C T
( ) J
C
s ln
=s +C =249,5
C B p T kgK
B
PUNTO F.
Conoscendo il rendimento isoentropico di espansione e la pressione nel punto F uguale a quella in
A, è possibile calcolare tutte le altre variabili termodinamiche
kJ
h h
( )
=h −η −h =448,4
F E ie E G kgK
T T K
( )
=T −η −T =695
F E ie E G
¿ 3
R T m
F
v = =1,995
F p kg
F T
( ) J
F
s C ln
=s + =1025,4
F G p T kgK
G
Per tracciare le trasformazioni nel diagramma di Clapeyron abbiamo la necessità di calcolare
l’esponente della politropica sia per la compressione che per l’espansione.
p
( )
C
ln p A
n = =1,54
C v
( )
A
ln v C
p
( )
F
ln p E
n = =1,3
e v
( )
E
ln v F
CALORI SPECIFICI
n c −c
v p
c= n−1 kJ
c =248,4
c kgK
kJ
c =180,7
e kgK
Anche in questo caso è possibile mettere in evidenza nel diagramma di Gibbs le quantità di calore
scambiate che corrispondo alle aree sottese dalle isobare. L’area sottesa dall’isobara CE
rappresenta il calore q , mentre l’area sottesa dall’isobara AE rappresenta il calore q . Inoltre le
1 2
aree sottese dalle politropiche AC e EF rappresentano rispettivamente il lavoro d’attrito di
compressione ed espansione.
CALCOLO DEL LAVORO TECNICO DI ESPANSIONE E DI COMPRESSIONE
Utilizziamo il primo principio della termodinamica per i sistemi aperti nella sua forma potenziale:
k
t
( )
dU ∑ t
Φ−W ± G h
= +
t i i
dt i=1
Da cui essendo avendo un solo condotto di entrata e uno di uscita:
∙ h
( )
−W =G −h
c aria c a
∙(h
−W =G −h )
e aria f e
Dividendo per le portate e trascurando le variazioni di energia cinetica e potenziale, considerando
nullo il calore scambiato, in quanto si considera per ipotesi che la compressione e l’espansione
sono adiabatiche risulta:
kJ
l h
( )
=− −h =−319
c C A kg
kJ
l h
( )
=− −h =433,7
e F E kg
kJ
l l
=l + =114,7
n e c kg
CALCOLO DEL CALORE SCAMBIATO LUNGO LE ISOBARE
Utilizzando il primo principio della termodinamica per i sistemi aperti e considerando come sistema
lo scambiatore di calore, si ha:
q=∆ h
Da cui: kJ
q T
( )
=c −T =542
i p E C kg kJ
q T
( )
=c −T =−427,3
e p A F kg
kJ
q =q +q =114,7
n 1 2 kg kJ
q T
( )
=c −T =−342,1
ut p I F kg
Dato che la potenza termica richiesta è pari a 25 MW, si ha:
q s
¿ ∨¿=73,1kg /
ut Φ te
G =
aria ¿
Φ G MW W l MW
=q =39,6 =G =−23,3
1 1 aria c aria c
Φ G MW W l MW
=q =−31,2 =G =31,7
2 2 aria e aria e
Φ G MW W l MW
=q =−25 =G =8,4
ut ut aria g aria g
Φ G MW
=q =8,4
g g aria
CALCOLO DEL RENDIMENTO DEL CASO B2
Come nel caso B1 si può calcolare un rendimento elettrico e un rendimento globale:
W g
η = =0,21=21,2
e Φ 1 ∣ ∣
W Φ
+
g ut
η = =0,843=84,3
t Φ 1 CALCOLO DEI CONSUMI DI COMBUSTIBILE
Per calcolare il consumo di combustibile annuo dello stabilimento industriale, e di conseguenza il
suo fabbisogno energetico annuale, occorre considerare non più solo il ciclo Joule ma l’intero
impianto.
Considerando l’intero impianto, esso si presenta come un sistema aperto in cui le portate di massa
G
entrante sono quelle del combustibile , dell’aria comburente G , dell’aria per il<