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Immaginando di puntare un compasso nel centro dell'Asia
Innumerevoli popoli, lingue e religioni si incontrano nell'impero, troviamo enormi entità culturali ed altri imperi con varie magnitudo come il mongolo e la Grecia antica. Un altro elemento da tenere in considerazione è il tempo, che si svolgeva in dimensioni diverse da quelle moderne. Infatti, solo dopo un viaggio di oltre otto mesi si poteva giungere in Oriente, alternando numerosi vettori di trasporto, atti a veicolare anche il germe pandemico della peste nera. Inoltre, era la terra dei miti dell'Oriente, dove si collocavano enti leggendari, come il regno del prete Gianni in Etiopia. Un altro esempio di applicazione del mito nella rappresentazione cartografica è la mappa mundi di Heredford, informata dai soli elementi immaginari, trasfigurando il fenomeno in simbolo.
"One1.3 La nuova politica strategica del Belt Road" - Dott.ssa E. Esposito Martino
Xi Jiping, presidente della Repubblica popolare cinese, appena eletto nel 2013.
annunciava una nuova politica strategica: in primo luogo individuò una direttrice terrestre da Astana; poi, un anno dopo, una nuova via marittima da Giacarta. La Cina stava godendo dei benefici del boom economico con la volontà di imporre il modello di benessere cinese al mondo, legittimando la sua azione politica con un attenta operazione di recupero della memoria dei fasti imperiali. In questo terreno fertile nasceva il sogno cinese, veicolato attraverso le vie della seta e ideologicamente contrapposto al sogno all'origine di questo desiderio diamericano. Secondo Mahbubani, noto psicologo singaporiano, è necessario individuare l'umiliazione subita dall'Oriente, "cellophane" rivalsa, soffocato dal coloniale. Oggi, molti sono gli eventi che ci mostrano come il baricentro del mondo sia in movimento verso l'Oriente; uno di questi è il più complesso network infrastrutturale, denominato One Belt Rod e poi Belt and Road Initiative.
Che il governo cinese sta realizzando in questi anni. Non si sa quanti paesi partecipino a questo progetto ma la Cina dichiara di raccoglierne circa 140, senza considerare gli accordi bilaterali con i paesi caraibici. La BRI rientra nel piano quinquennale che prevede l'eliminazione della povertà assoluta, promuovendo una speranza per i molti paesi in via di sviluppo.
La nuova via della seta si basa su di una progettualità nebulosa, adattabile ai vari contesti globali, realizzando dei resistenti corridoi intercontinentali, tra cui: quello terreste che collega Pechino con la Russia, l'Europa, l'Iran, il Pakistan e la penisola indocinese, quello marittimo che passa per il canale di Suez, proiettandosi verso le Americhe, quello polare percorribile per via del riscaldamento globale, quello aereo, quello sanitario alimentato dalle forniture di vaccini e quello digitale.
2. Ulteriori riflessioni a margine Proiettando tante stelle come i paesi che stanno convergendo
nella BRI, realizziamo una mappastellare in cui non possiamo non notare il preponderante valore gravitazionale assunto dalla Cina. Ciò non è privo di rischi, in quanto il governo cinese ha ripetutamente derubricato i diritti civili a mere questioni individualistiche. La stessa progettualità della BRI innesca la trappola del debito nei paesi che non hanno la possibilità di pagare i loro debiti, essendo costretti a vendere parti del loro tessuto economico. Le vie della seta, come in passato, possono essere un utile strumento di convergenza dei popoli verso il benessere comune. Bibliografia essenziale Monografie B L., (2017), La Via della Seta: dèi, guerrieri, mercanti, Milano, Bompiani, pp. 275-303. OULNOISC F. (2016), Samarcanda, un sogno color turchese, Bologna, Il Mulino, pp. 158-177. ARDINIC F., V A. (2012), La via della seta, una storia millenaria tra Oriente e Occidente, Bologna, Il Mulino, pp. 134-147 D P., (2012), Khyber Pass: una storia diimperi e di invasioni, Milano, Il Saggiatore, pp.OCHERTY165-187E U., (2019), Storia delle terre e dei luoghi leggendari, Milano, Bompiani, pp. 97-145.COM K. (2013), The Great Convergence: Asia, the West, and the Logic of One World, NewAHBUBANIYork, PublicAffairs, pp. 67-74M K. (2018), Has the West lost it?: a provocation, London, Penguin Books, pp. 23-26AHBUBANIF P., (2019a), Le Vie della Seta: una nuova storia del mondo, Milano, Mondadori, pp.RANKOPAN520-534 .F P., (2019b), Le nuove Vie della Seta, Milano, Mondadori, pp. 155-201.RANKOPANG A., (2019), Storie straordinarie delle materie prime, Torino, add Editore, pp. 176-183.IRAUDOM S., (2002), Il cammello battriano, Vicenza, Neri Pozza, pp. 78-90.ALATESTAK P. (2019), Il secolo asiatico, Roma, Fazi, pp. 240-296HANNAS M., S P. (2005), Storia della Cina, Roma-Bari, Laterza, pp. 348-379.ABATINI ANTANGELOS M.(2015) , Ritorno a Confucio, la Cina di oggi tra tradizione e mercato, Bologna, IlCARPARIMulino, pp. 65-74T’S A., (1960), I
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