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INTRODUZIONE

Sviscerare i tratti identitari di un comune così ricco dal punto di vista paesistico e

storico ci ha portato a strutturare un indagine per vari step, consultando non solo fonti

presenti sul web, ma verifi

cando anche con i nostri occhi le qualità di uno spazio in

continua evoluzione.

Ci siamo in primis informati circa gli ipotetici luoghi di interesse sia di carattere storico-

culturale, ma anche tutti quei luoghi con funzione sociale che prestano servizio alla

collettività. Una volta completata questa prima indagine ci siamo recati nel comune di

Peschiera Borromeo per acquisire le informazioni e i dati necessari per completare una

prima valutazione.

Il sopralluogo si è rivelato uno strumento alquanto utile dal momento che ci ha

permesso di esaminare in prima persona il territorio e i rapporti tra l’edifi cato; inoltre

il sopralluogo è stato importante anche perché ha permesso ad ognuno di noi di

sviluppare un proprio pensiero e le proprie considerazione a partire dalla soggettività

del pensiero critico di ciascuno, infatti ognuno ha potuto farsi un’idea personale che

poteva diff

erire da quella di un altro compagno.

Infi

ne abbiamo rielaborato le informazioni apprese in un momento successivo,

facendo una sorta di riprova tra quanto avevamo ipotizzato a priori e quanto abbiamo

avuto modo di tastare con mano in loco. Portale d’ingresso alla cascina Fiorano

5

Gruppo 3 Peschiera Borromeo

BENI CULTURALI DI

RILEVANZA STORICA 1

I nuclei storici che abbiamo ritenuto di maggior importanza sono stati i borghi di

Mirazzano e del Castello Borromeo, che assieme ad un articolato sistema di cascine

rappresentano l’identità storica e culturale della città, nonché la memoria dell’attività

agricola del passato ma anche e soprattutto una risorsa.

Caratterizzati per la persistenza di un tessuto storico di qualità, rappresentano

un’eccellenza sia per la qualità del tessuto storico che per l’integrazione con gli spazi

aperti di pregio. È ancora ben riconoscibile la matrice rurale degli insediamenti, che di

fatto mantengono un rapporto diretto con l’attività agricola ancora molto presente

negli ambiti del Parco Sud. La storica costruzione è calata

1.1 Il castello e cascina Mirazzano in un contesto di vecchio borgo

medievale, contadino, diffi

cile da

ritrovare altrove. Il castello rivela

subito le sue origini rustiche, ma ciò,

anziché sminuire il valore lo rende

ancora più caro, specie ai nativi, le

cui radici aff

ondano nella buona

terra e nel lavoro dei campi.

Attorno all’edifi

cio si sviluppa

un fossato che non è asciutto,

e questa è solo la riprova che il

nome “peschiera” sia strettamente

correlato con la morfologia e le

caratteristiche del luogo.

L’acquisto della proprietà da parte

dei Conti Borromeo risale al 1427 e,

da circa 6 secoli rappresenta il fulcro

dell’identità del comune.

Discutendo con il direttore della

biblioteca comunale di Peschiera e

verifi

cando quanto detto di persona,

riteniamo che siamo di fronte ad

uno spazio importante ma che

purtroppo non vede riconosciuto il

suo valore con una corretta opera di

manutenzione.

Ricordiamo infatti il restauro del

1926, a seguito di due secoli di

erosione ed incuria, ma anche

le incresciose ed arbitrarie

trasformazioni, come la rimozione

dell’intonaco dalla torre centrale e

facciata, con conseguente ritorno

del mattone a vista.

Nella pagina a destra:

il Castello di Peschiera Borromeo;

il campanile di Mirazzano, fotografato

dall’aia della cascina omonima.

6 Peschiera Borromeo Gruppo 3

1.2 Il campanile dei Santi Cosma e Damiano

A 4 passi dal castello di Peschiera,

sorge l’antico villaggio di Mirazzano

conosciuto soprattutto per l’osteria

dei Borromeo.

A fare da sovrano è il campanile

cinquecentesco della chiesa dei

santi Cosma e Damiano, fatta

parrocchia nel 1502.

Tutto l’insieme, secondo l’autorevole

parere della Sovrintendenza

Regionale, è di grande interesse,

databile forse al Cinquecento.

I maldestri restauri operati in epoca

lontana nonché il precario stato

di conservazione, rendono però

problematica ogni più precisa

interpretazione e datazione.

Attualmente la chiesa si

presenta con una facciata

completamente rinnovata, mentre

la parte retrostante ed il campanile

rifl ettono uno stato più anitco.

Antistante la chiesa si trova quella

che anticamente era la cascina di

Mirazzano, che di recente ha subito

uni ntervento di ristrutturazione

per salvaguardare gli edifi ci rurali,

la villa padronale e il centro di

addestramento ippico.

Campanile e facciata della chiesa dei Santi

Cosma e Damiano 1.3 Cascina Matta

Cascina Matta, detta anche Ca’

Matta, una volta cascina Amata è

prospiciente il parco della pace che

si trova in una zona comunicante

con Bettola. Si articolava in una serie

di modesti fabbricati disposti in fi la

di cui rimane traccia anche oggi nel

tessuto edilizio

Cascina Matta, prima e dopo il processo di

espansione edilizia. 7

Gruppo 3 Peschiera Borromeo

1.4 Cascina Biassano Cascina Biassano, Fa parte degli

“Insediamenti rurali di interesse

paesistico”: si tratta di insediamenti

che per posizione, caratteristiche

morfologiche e tipologiche,

presenza di elementi architettonici

di rilievo o per valori paesistici, sono

ritenuti meritevoli di tutela. Anche

questa cascina si aff acciava su uno

specchio d’acqua, un ex-fontanile

che orami è scomparso. La cascina

in questione è già oggetto di un

intervento di recupero secondo le

disposizioni del PTC.

Complesso di Casciana Biassano

1.5 Bettola Bettola, il nome deriva dal fatto

che in origine non era altro che

una semplice osteria: la “bettola” di

Biassano.

Sebbene di origine antichissima

la cascina è stata demolita perché

fatiscente, ad oggi sono in corso

lavori di ricostruzione.

Di Bettola conserviamo ancora

tutto l’apparato di ampliamenti

che si sono costruiti per l’edilizia

residenziale già da tempi antichi.

In alto:

Cascinale soprannominato “La Bettola”

In basso:

Foto storica ritraente una porzione della

Paulese

8 Peschiera Borromeo Gruppo 3

1.5.1 Il caso del Municipio

Dal 1934 Bettola ospita il Municipio.

Nel 1939 il Palazzo comunale era

sovrastato da una statua in puro stile

ventennio e, dopo la Liberazione il

Municipio venne ripulito.

Dopo l’unifi cazione del Comune di

Peschiera Borromeo con quello di

Linate al Lambro avvenuta nel 1934,

venne ricostruito. La ricostruzione

però non rispecchia la precedente

costruzione, a partire dai tratti

più evidenti come la scalinata

all’ingresso non più presente e il

cambiamento della forma delle

aperture al di sopra dell’ingresso

principale.

A sinistra: il Municipio in due edizioni

della Cartoleria Orefi ceria Carlo Mazzola,

rispettivamente degli anni Cinquanta e

Sessanta.

A destra: il Municipio di Peschiera Borromeo

come si presenta oggi. 1.6 Cascina Longhignana

Quello di peschiera non è il solo

castello di cui vanta il comune:

ne esiste un altro a Longhignana,

all’angolo tra le vie Trieste e

Lombardia, collegato al primo,

stando alla voce popolare, da un

cunicolo sotterraneo.

Anch’esso fu acquistato dai

Borromeo nel 1456 dopo essere

appartenuto ai Visconti, anche in

questo caso il castello era circondato

da un fossato e su un lato si apriva

un magnifi co giardino all’italiana;

le opere di manutenzione ad oggi

sembrano non aver danneggiato la

proprietà che mantiene il suo volto

originario e non si denunciano in

alcun modo.

Veduta dal cortile interno di Cascina

Longhignana, prima e dopo gli interventi di

restauro. 9

Gruppo 3 Peschiera Borromeo

1.7 Zeloforamagno Rientra nei beni storici anche

la frazione di Zeloforamagno e

l’oratorio di via martiri di Cefalonia.

Benché ignorato dalla cittadinanza

per via delle sue dimensioni modeste,

l’oratorio sorpassa per antichità

perfi no il castello Borromeo: le sue

origini appartengono all’epoca

della dominazione longobarda.

A seguito di una richiesta

dell’amministrazione comunale, i

signori Parapini, ultimi proprietari, in

tempi recentissimi hanno donato la

chiesetta al comune. Salvarlo da un

rovinoso disfacimento e valorizzarlo

è un obiettivo di ordine etico e

morale che deve vedere impegnati

amministratori e cittadini.

Foto storica della frazione di Zeloforamagno

1.7.1 La piazza di Zelo, palazzo dei Visconti e

la chiesa di San Martino Sulla piazza di Zelo si aff accia la

chiesa di San Martino. Fondata

dai Franchi nel 9 secolo, divenne

parrocchiale per volontà di San

Carlo Borromeo nel 1581;

nonostante il valore artistico

modesto, la rilevanza storico-

documentaria la rende degna di

conservazione.

Dalla piazza di Zelo si accede

all’ex corte Sargenti Erba, dove è

possibile ammirare un colonnato

quattrocentesco innalzato dai

Visconti, da poco restaurato.

Dopo i recenti e complessi lavori di

restauro, il monumento ha assunto

quasi le sembianze di un castello

con tanto di torrette.

Da 4 anni la chiesa di San Martino

ha assunto la conformazione

di chiesa sussidiaria, mentre la

funzione parrocchiale è passata

alla chiesa di San Riccardo Pampuri,

modernissima e dalle linee

essenziali, progettata dall’architetto

Guido Canella. Per il tipo di dialogo

che questa chiesa instaura con

la chiesa storica di San Martino

andrebbe considerata degna di

conservazione in quanto simbolo

degli interventi contemporanei nel

territorio di Peschiera.

Chiesa di San Martino e Riccardo a confronto.

10 Peschiera Borromeo Gruppo 3

IL SISTEMA PAESISTICO

Peschiera Borromeo conserva i valori ambientali

caratteristici della pianura irrigua milanese, che

all’agricoltura intensiva affi

ancano elementi naturalistici di

maggior pregio (zone di fontanili, residue zone boschive).

Il permanere nel tempo delle attività produttive tipiche dell’agricoltura e dell’alle-

vamento ha contribuito al mantenimento del paesaggio proprio della bassa pianu-

ra irrigua e delle tradizioni storiche e socioculturali che ancora oggi connotano in

modo signifi cativo questa parte di territorio provinciale. Per l

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A.A. 2023-2024
20 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/19 Restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asia_isa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di conservazione dell'edilizia storica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Simonelli Raffaella.