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Caratterizzazione di un mosfet a canale n ad accumulo
!
Obiettivo
Tracciamento delle caratteristiche di uscita del transistor, determinare i relativi parametri: gd, r0, |Va|, Vt, K,
gm. Successivamente, porre Vs=2V e ripetere le misure. Tracciare la nuova transcaratteristica e stimare il nuovo
valore di Vt.
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Dispositivi-componenti utilizzati
! Semiconductor Parameter Analyzer HP4155B:!
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!
!
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! Mosfet a canale n ad accumulo:
•
Descrizione delle misure
L’esperimento si basa sullo stesso laboratorio virtuale trattato nella relazione precedente, effettuata sul diodo
1N914. Questa volta, dall’interfaccia è stato selezionato il transistor NMOS. E’ più complicato da configurare
rispetto al diodo, perchè i terminali da controllare sono tre. Di conseguenza saranno tre anche i Source/Monitor
Unit “SMU”. Per non danneggiare il transistor sono stati scelti dei limiti di tensioni e correnti applicate. Sul SMU1
è stata impostata la funzione VAR1*, la tensione Vd varia da 0V a 5V con step di 185mV; limitando la corrente a
100mA. Sul SMU2 bisogna impostare la funzione VAR2**, la Vg varia da 0V a 3V con step di 190mV; la corrente di
gate è stata limitata a 100nA. Nella sezione “User defined functions” dell’applicativo, è possibile impostare
alcune funzioni molto utili, per esempio possiamo calcolare la conduttanza gd: “DELTA(Id)/DELTA(Vd-Vs)”. Il
SMU3 è semplicemente collegato a massa per il momento.
Dopo aver elaborato i dati, il SMU3 verrà collegato ad una batteria di 2V, per poi riprendere la
transcaratteristica. Per l’elaborazione dei dati è stato utilizzato il programma “Matlab 2011b”.
Fig.!1
* VAR1 è il source primario per la scansione, definito da un valore iniziale, uno finale e uno step. Il numero di punti ottenuti è dato dalla
!"#$%&!!"!#!$%&
! + 1 .
seguente espressione: !"#$
** VAR2 è il source secondario, definito come VAR1 ma la sua scala è sempre lineare. Il suo valore viene incrementato solamente dopo aver
completato una scansione di VAR1. 1!
! !
! !
Caratterizzazione di un mosfet a canale n ad accumulo
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Dati ottenuti ed elaborazione
In figura 2 sono tracciate le caratteristiche di uscita del
transistor. Ogni curva rossa rappresenta una misura per
un valore specifico di Vgs. Si vede bene l’andamento
della corrente quando siamo in zona di triodo (Vds tra 0V
e 1V circa, per le due curve in alto). Si può inoltre
notare che in zona di saturazione si risente dell’effetto
Early, la pendenza delle curve non è nulla come nel caso
ideale. ! !
! = 2!! ! − ! !! − ! ! !
Triodo: ! !" ! !" !"
!
!
! = ! ! − ! ! 1 + !!! ! !
Saturazione: ! !" ! !"
!
! = ;
Dove inverso della tensione di Early.
!
!
1 ! ! Fig.!2
! = !! !! ! !
! !" !
2 ! ! !
! =
In figura 3 è riportata la resistenza in funzione
! ! !
della corrente di drain Id. E’ stata scelta una curva
delle tante; per ogni valore di Vgs si ha una
caratteristica diversa. Particolarmente, in questa
curva, si vede bene il legame esponenziale; mentre per
valori di corrente attorno 5mA entra in gioco del
rumore. Il prodotto delle due coordinate dovrebbe
dare il valore della tensione di Early, ma da come
risulta dal gafico, non sarebbe una stima corretta.
Facendo una media dei prodotti r0*Id per ogni sweep di
Vg, si ottiene una tensione in modulo di circa 47V.
Fig.!3 ! ≅ 47!! Tensione di Early.
!
Per ricavare il valore della tensione soglia Vt0,
bisogna plottare la corrente entrante nel drain in
funzione della tensione applicata tra gate e source
(figura 4). In questo caso, Vgs=Vg dato che Vs si
trova a massa. La tensione di soglia è data dal valore
di Vgs per il quale la corrente inizia a scorrere nel
canale (MOSFET on), che risulta essere di circa 1.9V.
= 1.9!!
! Tensione di soglia.
!! Fig.!4 2!
! !
! !
Caratterizzazione di un mosfet a canale n ad accumulo
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Il valore del parametro K, è possibile ricavarlo dall’espressione della corrente Id in zona di saturazione. Vengono
quindi misurate le coordinate di un punto del grafico di figura 4; rispettivamente Vgs=2.66V, Id=35.2mA.
! !
! !
! = ! ! − ! !! = ≅ 61!!
! !" !! ! !
!
! − !
!" !!
In figura 6 è riportata la transconduttanza gm in
funzione della corrente entrante nel drain Id.
Scegliendo una curva con un opportuno valore di Vgs, è
possibile stimare il valore del parametro K.
! !
!
! = 2!!! ! − ! ! = = 67!!
! !" !! !
!
2!!! ! − !
!" !!
Fig.!6
A questo punto, possiamo tracciare le caratteristiche di
uscita, stando attenti ad usare le rispettive formule di
triodo e saturazione nelle zone opportune.
In figura 7, sono riportate in BLU le caratteristiche reali
misurate con lo strumento (stesse di figura 2), mentre le
curve in ROSSO sono quelle calcolate a partire dai
parametri trovati. Ovviamente non coincidono per
semplice il fatto che sono stati commessi errori di
approssimazione nel calcolo dei parametri. Fig.!7
In figura 8, è presente in rosso la transcaratteristica
Id vs Vgs, calcolata con i parametri trovati. La
tensione di soglia Vt0 è sempre pari a 1.9V.
Mentre in blu è riportata la curva relave ottenuta
dale misure.
Fig.!8 3!
! !
! !