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C= F
= ≈1,57⋅10 .
5 3
R
6,28⋅10 ⋅10
Ora, dal momento che i valori accettati dal PSpice possono essere abbreviati con una
-6 3 -3 -
notazione di lettere corrispondenti a potenze di 10 elevato a multipli di 3 (10 , 10 , 10 , 10
6 ...), molto spesso nel convertire quelli calcolati si commettono errori grossolani, per cui ad
−8 −9
esempio anziché scrivere correttamente si riporta
1,57⋅10 F F
=15,7⋅10
−8 −9 , che è assolutamente errato! Per evitare quest'inconveniente
1,57⋅10 F F
=0,157⋅10
potete ricorrere a due metodi. Il primo, di tipo mnemonico, è ricordarsi che per scalare di
-x x
10 bisogna moltiplicare per 10 (ovvero spostare la virgola a destra), mentre per scalare
x x
di 10 si deve invece dividere per 10 (ovvero spostare la virgola a sinistra). Il secondo, di
tipo pragmatico, è ricorrere invece alla calcolatrice scientifica: alcune tra quelle prodotte in
commercio mettono a disposizione un tasto (solitamente denominato ENG) che converte i
valori sul display nella cosiddetta notazione tecnica, che è proprio quella che fa ricorso
alle potenze di 10 elevato a multipli di 3; premendo direttamente questo tasto, i valori
-3
vengono scalati di 10 , mentre impostando la funzione inversa e premendo poi il tasto
3
verranno viceversa scalati di 10 .
Dopo questa lunga digressione sui conti e una volta inseriti i valori per R (1k), C (15.7n) e
il generatore di tensione sinusoidale (DC=0; AC=1; VOFF=0; VAMP=1; FREQ=100k), è
arrivato finalmente il momento di procedere con la simulazione. Anziché valutare l'analisi
armonica, già affrontata nelle precedenti esercitazioni, vedremo come simulare il circuito
nel tempo tramite Transient. La scorsa volta abbiamo già avuto modo di introdurne i
parametri d'impostazione, per cui si tratta solo di inserirli in maniera idonea: per il campo
-3
Final Time inserite il valore 1000u (ovvero 10 sec = 1 millisecondo) per rispettare il range
2 3 -8
tra 10 e 10 T, mentre per quello Step Ceiling immettete il valore 10n (ossia 10 sec = 100
-3 -2
microsecondi) per rispettare il range tra 10 e 10 t . Finita questa pratica, premete il tasto
r
F11 per avviare la simulazione. Se tutto è filato liscio, dovrebbe comparire la
solita schermata nera. Per effettuare il confronto
tra il segnale d'ingresso e quello d'uscita,
procedete in questo modo: all'inizio aggiungete la
traccia di V attraverso Trace --->Add Trace...
out
(immettendo V(out) nel campo Trace
Expression), poi, prima di ripetere lo stesso
passaggio per V , selezionate sul menù Plot--->
in
Add Y Axis (in modo da aggiungere un asse a
parte per il segnale d'ingresso) e, solo dopo aver
Figura 3.2: Axis Settings fatto questo, generate anche la traccia di V
in
(scrivendo V(in) nel campo Trace Expression di Add Trace). Ora bisogna portare la
visualizzazione ad un ingrandimento ragionevole, mettendo da parte i periodi iniziali, sui
quali insiste un transitorio: per fare ciò, andate su Plot--->Axis Settings e, nella finestra che
comparirà (vedi figura 3.2), selezionate nel riquadro Data Range la spunta User Defined al
posto di Auto Range e, nei campi sottostanti, inserite a sinistra il valore 0.98ms e a destra
il valore 1.0ms. Infine, cliccate il bottone Toggle Cursor (quello con gli assi tratteggiati e la
parabola rossa) e trascinate il cursore nel punto in cui V passa per lo zero: se i valori
out
sono corretti, nel riquadro Probe Cursor dovrebbe leggersi il valore che
dif=2.3400u
(guarda caso) è proprio il ritardo richiesto dal progetto.
Nella figura 3.3 della pagina successiva viene raffigurato l'andamento dei segnali
d'ingresso e d'uscita nel tempo.