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ALTRO METODO RISOLUTIVO
Pensandoci bene non occorre manco applicare gli orlati, perchè nella matrice che ci viene cioè questa :
(1 0 2
h+2 0 h-1) esiste gia un minore di ordine 2 dato da (1 2
h+2 h-1)
per cui basta risolvere proprio tale determinante: h-1-2h-4=0 => -h-5=0 => h=-5
Fissato un riferimento cartesiano nello spazio, si considerino la retta
r :( x-1=0
y+z=0)
e la retta s passante per i punti A (1,1,1) e B (2,1,-1).
a)Dire se le rette r ed s sono complanari.
b)Rappresentare la retta passante per l’origine, ortogonale ed incidente la retta r.
c) Rappresentare il piano passante per l’origine e parallelo sia ad r che ad s.
d)Rappresentare la retta passante per l’origine, complanare sia con la retta r che con la retta s.
a)Dire se le rette r ed s sono complanari.
Trovo i numeri direttori di ambo le rette.
Dato che r e messa in forma cartesiana, li trovo applicando la formula dei minori di ordine 2 presi a segni alterni.
Quindi considero la matrice dei coefficienti di tale forma ed ho:
A = (1 0 0
0 1 1)
Elimino la colonna di A, corrispondente al numero direttore che voglio trovare.
Infatti eliminando la prima colonna di A trovo il determinante del minore di ordine 2, lo calcolo e mi sono già trovato il
primo numero direttore.
l = det (0 0
1 1) => l=0
Per trovare il secondo faccio analogamente.
Elimino la seconda colonna di A, trovo il determinante del minore di ordine 2 che rimane e gli cambio il segno, dato
che i minori devono essere presi a segni alterni.
m = - det (1 0
0 1) => m=-1
Infine elimino la terza colonna di A per calcolare il terzo numero direttore.
n = det (1 0
0 1) => n=1
Per determinare i direttori di s, basta applicare la definizione di numero direttore, (l',m',n') sono numeri direttori di una
retta s se sono le componenti di un vettore non nullo parallelo alla retta s.
In questo caso s passa per due punti A(1,1,1) e B(2,1,-1) quindi possiamo considerare come numeri direttori di s il
vettore AB che ha come componenti la differenza delle componenti omologhe tra A e B, allora i numeri direttori di s
sono:
l' = 2-1 = 1
m' = 1-1 = 0
n' = -1-1 = -2
Per verificare se le due rette sono complanari bisogna fare il sistema tra la rappresentazione cartesiana della retta r e
quella della retta s calcolarne il determinante 4X4
Calcoliamoci la rappresentazione cartesiana di s, dato che quella di r già ce l'abbiamo dalla traccia.
Innanzitutto si trova la rappresentazione parametrica di s sfruttando i suoi numeri direttori ed il passaggio per un punto,
per esempio A, che è il più semplice da considerare.
Quindi una rappresentazione parametrica di s è:
s = (x =1+t
y =1
z =1-2t)
Sostituisco la t nelle altre equazioni ed ho una rappresentazione cartesiana di s:
s = (y =1
2x+z-3 = 0)
Ora, per verificare la complanarità delle due rette facciamo il sistema tra le loro rappresentazioni cartesiane e verifico
se il sistema ottenuto è compatibile:
S = (x-1 = 0
y+z = 0
y =1
2x+z-3 = 0)
Calcolo il determinante della matrice dei coefficienti associata a S:
det (S) = det ((1,0,0,-1),(0,1,1,0),(0,1,0,-1),(2,0,1,-3)=>
Applico Laplace alla prima riga:
det (S) = det (1 0 0 (0 1 1
1 0 -1 +det 0 1 0
0 1 -3) 2 0 1)
det (S) = 0-0+0-0+3+1+0+0+0-2-0-0=2 # 0, quindi le rette r ed s non sono complanari, perchè il sistema non ammette
soluzione, cioè è incompatibile.
b)Rappresentare la retta passante per l’origine, ortogonale ed incidente la retta r.
Consideriamo l'intersezione.
La prima parte ovvero (piano per O ortogonale ad r ) sappiamo che un piano ortogonale ad una retta hanno i
corrispondenti numero direttori paralleli quindi sfruttiamo tale vantaggio e sapendo che i numeri direttori della r che
sono (0,-1,1) imponiamo che devono essere uguali ai numeri direttori del piano. Per cui il piano sarà -y+z+d=0,
facciamo il passaggio per O e si trova che il primo piano è y-z dato che d=0
Per la seconda parte bisogna trovare il piano contenente il punto O e la retta r. Allora imponiamo il fascio per la retta r
avendo:
h(x-1) + k(y+z) = 0 sostituendoci le componenti di O( origine) si ha: -h + 0k = 0 ossia k=1 e h=0 sostituendo ai valori
del fascio otteniamo il secondo piano y+z=0 che rappresenterà assieme al primo la retta che cercavamo.
Ossia (y-z=0
y+z=0)
c) Rappresentare il piano passante per l’origine e parallelo sia ad r che ad s.
Avendo a disposizione i numeri direttori di r che ripeto sono (0,-1,1) ci ricaviamo quelli di s sapendo che
(1 0 0
0 1 1) applicando laplace a tutte e tre le colonne ci ricaviamo che l=0 , m=-1 , n=1
Avendo anche il punto O(origine) basta calcolarci il determinante per arrivare al piano:
(x y z
0 -1 1 => 2x+y+z = 0
1 0 -2)
d)Rappresentare la retta passante per l’origine, complanare sia con la retta r che con la retta s.
Bisogna fare gli stessi calcoli eseguiti al punto b per quanto riguarda il piano passante per O e per r.
Mentre per il piano passante per O e per s si deve prima considerare una rappresentazione cartesiana della retta s
ponendo ad esempio t = x-1 e per sostituzione otteniamo (y -1 = 0
2x+z-3 = 0)
eseguiamo il fascio per s avendo h(y-1) + k(2x+z-3) = 0
Sostituiamo O ed otteniamo h+3k = 0 da cui k = 1 e h = -3
sostituendo tali valori trovati al fascio si ottiene il piano seguente:
2x - 3y + z = 0
Per cui la retta trovata sarà del tipo t' (y+z=0
2x-3y+z=0)
Date due rette r e t, devo trovare un piano che sia ortogonale ad r e passante per t
Supponiamo che le due rette siano:
r : {x+z=0 e t:{x+y+z=0
y=0] x-z=1)
Per prima cosa bisogna cercare il piano contenente t dunque, lo prendo dal fascio...
h(x+y+z)+k(x-z-1)=0
svolgo tutte le operazioni e metto in evidenza per x,y e z
(h+k)x+hy+(h-k)z-k=0 ó
Dalla teoria sappiamo che il generico piano a x+b y+c z+d =0 è ortogonale ad a x+b y+c z+d =0
1 1 1 1 2 2 2 2
a a +b b +c c =0, dove in particolare gli a , b e c sono i coseni direttori dei piani.
1 2 1 2 1 2 i i i
Allora ((h+k),h,(h-k)) sono i coseni direttori del piano che stiamo determinando, mentre (-1,0,1) sono i coseni direttori
della retta con la quale il piano deve essere ortogonale... allora
-1(h+k)+0h+(h-k)=0
Poi svolgi i calcoli; calcoli i valori di h e k che sono dei parametri, per determinare il piano preso dal fascio:
h(x+y+z)+k(x-z-1)=0 [1]
e dunque =>
-1(h+k) + 0h + (h-k) = 0 -h-k+h-k = 0 => -2k = 0
da cui k=0 e allora possiamo scegliere un qualsiasi valore di h (tipicamente 1), perché per qualsiasi suo valore reale, il
prodotto scalare darà 0. Quindi sia h=1 e k=0 si ha:
=>
1·(x+y+z)+0·(x-z-1)=0
x+y+z=0 ℝ
-2k = 0 => k=0 => Per ogni h €
dunque prendiamo un qualsiasi valore di h tipicamente 1 e moltiplichiamolo per h(x+y+z), il piano cercato ha
equazione: x+y+z=0
Quand'è che 3 punti (x0,y0) ,(x1,y1),(x2,y2) sono allineati ?
Per verificare se tre punti sono allineati trovi la retta che passa per due punti e ne dai una rappresentazione cartesiana e
poi vedi se il terzo punto verifica le due equazioni. Se le verifica sono allineati altrimenti non lo sono.
In questo caso visto che sono due distinti valori di h semplicemente i tre punti nn sono allineati indipendentemente da h
Procederi cosi:
Dati A,B e C questi sono allineati se giacciono sulla stessa retta dunque se
AB//AC , allora trovo una terna di direttori di della retta passante per A e B,poi una terna di direttori della retta passante
per A e C e a questo punto verifica che le terne siano proporzionali.
Iniziamo col determinare una rappresentazione ordinaria della retta r.
Passa per A(1,0,-2), B(0,1,-1), una terna di numeri direttori di r è fornita dalle componenti del vettore AB, che si
dimostrano essere uguali a
(x -x ,y -y ,z -z ) se B(x ,y ,z ),A(x ,y ,z ),quindi AB(-1,1,1).
b a b a b a b b b a a a
Si prova che la rappresentazione parametrica di una retta è data da
r:{x = x +x t;y=y +y t;z=z +z t
a ab a ab a ab
Dunque r sarà
{x=1-t;y=t;z=-2+t
Per ottenere una rappresentazione ordinaria eliminiamo i parametri ed avremo
{x+y=1;z-y=-2
Ora risolviamo il punto a:
Prima equazione della retta t da determinare:
h(x+y-2)+k(y-z-1)=0
passa per l'origine dunque -2h=k ponendo h=1 k=-2
x-y+2z=0
Per la seconda equazione si procede in modo analogo e otteniamo
-2x-3y+z+4=0 quindi abbiamo determinato le due equazione della retta;il punto a è concluso;
Per il punto b ricordiamo che una terna di direttori di r è (-1,1,1)
Dunque la prima equazione della retta e quella che a come coefficienti la terna di r cioe-x+y+z+d=0 passa per l'origine
dunque d=0.
La seconda equazione la troviamo in modo analogo al punto a , cioè
h(x+y-1)+k(z-y+2)=0 ed otterrai l'equazione -2x-3y+z+4=0
NOTA: Ciao allora h e k li usi quando ti serve il fascio di piani contenente una certa retta.
Una volta fatti i dovuti prodotti algebrici ti verra un equazione che ha come parametri h e k , a questo punto sostituisci a
x,y,z le coordinate del punto dove passa la retta che ti serve ed il gioco e fatto.
Data la retta r passante per A(0,1,-2) B(1,0,0) e s passante per (1,2,-4)(2,0,0)
Rappresentare il piano alfa contenente r e s
Trovi i due fasci generati dalle rette e poni uguali in un sistema i coefficienti dei due fasci, se esistono valori delle
costanti dei due fasci che rendono uguali queste equazioni sostituisci in una la costante opportuna e trovi l'equazione
del piano comune.
Fissato un riferimento cartesiano monometrico ortogonale nello spazio, si considerino il piano α di equazione
2x–y+z–2=0 e la retta r contenente i punti A(2,–1,1), B(3,–3,1).
Rappresentare la retta t passante per P(2,1,–1) ortogonale e incidente r.
Si tratta di trovare l'intersezione di due piani che rappresentano la nostra cara e amata retta t! in effeti si può fare in vari
modi ma questo è quello che mi è venuto subito in mente e sembra il + intuitivo.
Dobbiamo quindi trovare un piano che contiene la retta r in modo da imporre l'intersezione e un piano che sia
ortogonale con la retta r stessa e che passi per P, l'intersezione fra questi piani genera la retta t che stiamo cercando.
Per trovare il primo piano prendo l'equazione del fascio generato da r e impogno in modo arbitrario la costante
trovando così un piano del fascio che contiene r e questo è uno dei piani che a me risulta essere -2x-y+z+2=0 e infatti
vediamo che i due punti passante per r soddisfano questa equazione.
Troviamo ora il piano passante per P ortogonale a r, imposto quindi il passaggio per P troviamo che, dalla generica
equazione del piano, d=1 e imponendo che il vettore perpedicolare al piano sia parallelo alla retta cercata otteniamo la
secondo equazione del piano che è x-2y+1=0
ALTRO MODO, MA SENZA