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Portata punta
di
Dislivello nell'ora
2,25 0,54 0,94
0,36
1,45
1,85 1,16 0,34
0,1
0,9 0,2 0,3 0,2
0,4 1,3
0,4 1 velocità
[m]
Lunghezza 116 108 136
136 192
292 300 200
120
300 100
196 200
96 52
68
48 e
tirante
verifica
Sezione M
G G O
D Q N
N
R R
B B E
E P
I
I 6:
Prospetto
Tratto MN
HG ON
DB RQ
AB EG
DE
CB
TR PO
QP
IM SR
FE GI LI 0,692907 0,852721 0,570104
0,892085
0,889922 0,314439
0,977995 0,804767 0,594782 1,044615 1,008218
0,661055
1,173269 0,399692
0,589729
0,517696 0,97382
[m/s]
v 0,485012 0,578468 0,428969
0,444268
0,568129
0,528657 0,460228 0,431349 0,464152 0,460391
0,491563 0,348157
0,248552
0,197452 0,18408
0,56879 0,41979
h/r 0,143583 0,117646
0,190636
0,124573
0,185172
0,185519
0,164922 0,131919 0,118716 0,133745 0,131995
0,113543
0,146719 0,082796
0,043373 0,01963
0,02445
r
q/q 0,03211995 0,06556458 0,06487802
0,062167 0,037545
0,071332
0,018212 0,020916
0,021677 0,026102 0,039901
0,020844 0,042322
0,011153
0,018647 0,006439 0,03758
/s]
3
[m
r
q 1,196809
2,125717
0,879927 0,654674 1,336348
1,453903
1,031124 1,184207
1,227283 1,477845 0,813276
1,180145 0,862609
0,631432
1,055749 0,364557 1,322355
[m/s]
r
v
[mm] 200
150
300 250 250
250
150 150
150 150 250
150 250
150
150 150 250
Diametro 6
Pendenza 0,005882
0,008333 0,002083
0,007705 0,005918
0,006167 0,007759
0,012083 0,000735 0,004896
0,001852 0,002206 0,0054
0,0017 0,0012
0,025 0,005
5,660328 4,681416
8,926086 6,123216
8,099238 8,563584
7,713408
4,736928
3,829728
[l/s] 3,37872
3,43768 2,45992 1,19232
0,9072 0,9234 0,737
0,53
Portata media
Dislivello nera
0,54
2,25 0,36
1,16 0,34
1,85 0,94
1,45 1,3
0,4 0,2
0,4 0,9 0,3
0,2 0,1 1 portata
[m] la
Lunghezza per
136
292 300
196
136 100
116
120 108 200
300 192
200
52
68
48 96 velocità
verifica
Sezione M
D Q
G O
G N N
B
R R
B E
E P
I I 7:
Prospetto
MN
HG ON
DB RQ
AB EG
DE
CB
TR PO
QP
IM SR
FE IG LI
Tratto
Manufatti ordinari
Pozzetti di linea
Per poter provvedere alla pulizia e all'ispezione dei collettori e stato necessario disporre lungo i
collettori dei pozzetti di linea [tavola 2] che permettano l'accesso in fogna. Sono costituiti da due
camere, una
con accesso dalla strada nella quale possono scendere gli operai, l'altra cieca distante 1 m
dall'esterno dove e presente il manufatto.
Il loro posizionamento e stato effettuato dopo aver precedentemente individuato l'ubicazione di
quelli di confluenza, in modo da evitare che ci fossero tratti di fognatura più lunghi di 25÷30 m
privi di ispezione.
I pozzetti sono conformati in modo da non introdurre apprezzabili perdite di carico per le portate di
tempo asciutto e da evitare il ristagno del liquame e quindi la formazione di depositi putrescibili.
Pozzetti di cacciata
Nei tronchi di monte, dove le portate nere sono molto scarse è stata necessaria l'installazione di
pozzetti di cacciata [tavole 3,4]. Questi manufatti sono costituiti da recipienti d'acqua costantemente
alimentati da un rubinetto collegato con la rete idrica. La vasca comunica con la fognatura tramite
un sifone di cacciata che si innesca automaticamente quando questa si e riempita, svuotandola e
creando un forte getto che pulisce lo speco.
Si può valutare il volume di cacciata mediante la seguente espressione proposta da Iannelli (1964):
Q L gh
⋅
W = ( )
v v gh
⋅ +
dove:
W = volume di cacciata [l];
Q = portata di cacciata, cui corrisponde la velocità v che si vuole assicurare [l/s];
L = lunghezza del tronco da lavare;
h = altezza media della corrente (tirante) [m];
v = velocità di autopulitura, posta pari a 0,5 m/s;
g = accelerazione di gravità.
I volumi assegnati ai diversi pozzetti di cacciata sono i seguenti: Tempo Portata
Punto di W Tempo attivazione prelevata
installazione Portata di commerciale svuotamento pozzetto dall'acquedotto
Tratto pozzetto cacciata W teorico [l] pozzetto [s] [volte al [l/s]
[l/s] [l] giorno]
T 200 1
TR 0,478 119,5914 418,50 0,002315
A 200 1
AB 0,595 159,5388 336,29 0,002315
C 200 1
CD 1,102 129,7032 181,48 0,002315
S 72 2
SQ 0,430 55,02457 167,28 0,001667
F 72 2
FE 0,475 47,12661 151,69 0,001667
H 400 1
HG 2,068 318,926 193,38 0,00463
L 400 1
IL 2,567 395,809 155,82 0,00463
Prospetto 8: caratteristiche pozzetti di cacciata 7
Impianto di sollevamento
È prevista la presenza di un impianto di sollevamento [tavole 5,6] nel punto in cui confluiscono i
due subsistemi.
Date le modeste portate in gioco, il sollevamento sarà costituito da due sole pompe (una di riserva)
e da una vasca di accumulo. Ogni pompa sarà dimensionata per una portata corrispondente al valore
massimo della portata da raccogliere.
A monte dell’ingresso delle acque nella vasca di aspirazione, al fine di trattenere i corpi solidi più
grossolani trasportati, verranno installati idonei dispositivi di grigliatura che dovranno essere
periodicamente ripuliti mediante opportuni mezzi meccanici. Le pompe dovranno essere del tipo
sommerse per acque luride con girante aperta, avente cioè un numero di pale disposte a sbalzo
sull’asse orizzontale della pompa, senza chiudere la corona.
Questa caratteristica è richiesta allo scopo di evitare la presenza di canali chiusi che vadano
incontro a facili ostruzioni e di avere, dato il numero minimo di pale, vani di passaggio molto ampi,
che lasciano passare corpi voluminosi non arrestati dalle griglie.
Si dovrà inoltre prevedere un quadro di comando in cui sia possibile l'avviamento alternato con
l’altra pompe e dotato di opportuna segnalazione di emergenza, una saracinesca di esclusione e una
valvola di non ritorno sulla tubazione di mandata.
Portata nominale
La portata sollevata da ogni pompa sarà pari alla portata registrata nell'ora di massimo consumo.
Portata massima [l/s] 41,23
3
Portata massima [m /s] 0,04123
Numero di pompe (riserva esclusa) 1
3
Portata sollevata da ogni pompa [m /s] 41,23
Prevalenza della pompa
Un dato fondamentale di un impianto di sollevamento è la prevalenza della pompa usualmente
indicata con il simbolo H; essa è definita come la differenza tra il carico totale della corrente alla
flangia di uscita di uscita della pompa e quello alla sua flangia di entrata. La determinazione della
prevalenza comporta quindi la nozione di tutte le caratteristiche dell’impianto.
La prevalenza totale si calcola sommando alla differenza dei carichi totali degli estremi di valle H e
v
dell’impianto tutte le sue perdite di carico Y:
di monte H
m
- H + y
H = H
v m
Dal momento che la quota del collettore terminale è posto a 2 m di profondità rispetto alla quota del
piano stradale si ha che la , la differenza dei carichi totali alle estremità è rappresentata
H - H = z - (z -q )= 143,72-137,41+2= 8,31 m.
v m v m c
La valutazione delle dimensioni della tubazione di mandata, è stata eseguita nell’ipotesi di moto
uniforme; essendo nota la portata da convogliare all’interno del nuovo tronco da realizzare, si tratta
di formulare delle ipotesi sul campo di velocità che si intende raggiungere, in quanto il problema
idraulico risulta essere indeterminato. La norma UNI EN 12056-4 prescrive:
che la velocità di scorrimento non deve essere minore di 0,7 m/s (per evitare depositi) né
• maggiore di 2,3 m/s;
per gli impianti di sollevamento di liquami senza maceratore, un diametro minimo del condotto
• di DN 80.
Si è assunto un valore della velocità pari a 1 m/s e si è quindi scelto un tubo in acciaio con
rivestimento interno in vernice epossidica Ø 250.
Le perdite di carico distribuite lungo la condotta di mandata si calcolano con la relazione
J L , con
∆ = ⋅
h dist
− 8
2 2
n Q
J .
= 4 / 3
( )
2 D / 4
Ω
Per L=400 m risulta che :
Ø condotta di mandata [m] 250
Numero di Manning n 0,014
Perdita di carico distribuita 0,00558
Lunghezza tratto mandata [m] 400
H mandata [m] 2,232
Prospetto 9 : caratteristiche della condotta di mandata
La prevalenza finale di progetto risulta dunque pari a:
H = 8,31 + 2,232 = 10,542 m.
Scelta dell'impianto
Il modello scelto è la D3127 con girante a vortice prodotta dalla Xylem Italia.
Figura 2: scelta dell'impianto di sollevamento
Dimensionamento della camera di aspirazione
La vasca di carico deve essere dimensionata in modo tale da ottimizzare sia dal punto di vista
economico sia dal punto di vista operativo il funzionamento dell’impianto. La scelta delle
dimensioni ottimali e inoltre vincolata dalle dimensioni delle pompe e dalle prescrizioni
geometriche connesse alla loro installazione.
Poiché la portata che affluisce dalla fognatura alla vasca non coincide in generale con quella che
sollevano le pompe, il livello idrico nella vasca non è costante.
La quota massima nella vasca deve essere inferiore alla quota del fondo della condotta fognaria in
arrivo per non rigurgitarla e indurre fluttuazioni di livello nella fogna stessa.
9
La quota minima della vasca non può essere troppo bassa per evitare di approfondire
eccessivamente gli scavi e per contenere la prevalenza dell’ impianto. Deve comunque essere tale
da mantenere sull’ingresso alle pompe un carico sufficiente ad impedire la formazione di vortici con
entrata d’aria; questo valore di sommergenza minima dipende dalle caratteristiche della pompa ed e
fornito dal costruttore.
La camera di aspirazione deve poi essere dimensionata in maniera tale da limitare entro valori
accettabili per i motori il numero degli avviamenti e degli arresti che si producono. Nello studio in
esame si è supposto che la pompa effettui 8 attacchi/ora.
Il volume utile necessario per la vasca è stato calcolato mediante la seguente la relazione:
Q 3600
⋅
V .
=
u 4 n
⋅ 3
Nel caso in esame è risultato V 4
,
63
m .
=
u
Le dimensioni della vasca di carico sono riportate nel segue