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TRASGRESSIONI MARINE
TETTONICI
Si richiede di descrivere i passi in cui consiste la verifica delle condizioni di stabilità di un pendio
La verifica delle condizioni di stabilità avviene valutando quantitativamente un opportuno parametro scalare definito coefficiente di sicurezza. Infatti la
verifica delle condizioni di stabilità di un pendio consiste generalmente nel prendere in esame un determinato numero di cinematismi di collasso,
caratterizzati da una particolare superficie di scorrimento, dopodiché si andrà a valutare la stabilità per ogni cinematismo di collasso determinando,
così, il corrispondente coefficiente di sicurezza F, valori che messi a confronto con il valore normativo del limite di riferimento F risulteranno
lim
accettabili le situazioni dove F sarà maggiore o uguale a F lim.
Si richiede di descrivere i principali tipi di edifici vulcanici derivanti da eruzione a condotto centrale
essi sono: vulcano a scudo che si formano quando la lava basica e viene eruttata tranquillamente, determinando dei torrenti di lava, per cui
è
• presentano una base molto ampia e i versanti poco inclinati; un esempio sono i vulcani hawaiani;
strato-vulcano si forma quando l’emissione comprende sia prodotti piroclastici che di lava che ristagna nei pressi dell’edificio, dando così
• una maggiore pendenza ai pendii del vulcano avente una base relativamente stretta; un esempio sono il Vulcano di Stromboli e il Vesuvio;
cupola di ristagno si ha nel caso in cui la lava molto viscosa e si forma un rigonfiamento all’interno del cratere;
è
• cono di cenere si forma quando l’eruzione di soli prodotti piroclastici, determinando un cono di cenere caratterizzato da pendii molto ripidi
è
• con un’altezza ridotta;
caldera si ha quando un’eruzione di lava considerevole provoca uno svuotamento della camera magmatica e di conseguenza uno
• sprofondamento dell’edificio vulcanico, così da dare origine ad un lago; un esempio sono il Lago di Nemi e di Vico
Si richiede di descrivere i principali tipi di faglie
FAGLIE DIRETTA / NORMALE: tetto abbassato rispetto al muro, riconducibile a moto di distensione, si trovano in prossimità di fosse tettoniche
FAGLIA INVERSA: tetto sollevato rispetto al muro, dovuta a moto di compressione
FAGLIE TRASCORRENTI: movimento orizzontale delle faglie
Si richiede di descrivere i principali tipi di rocce sedimentarie
Esse possono essere divise in base all’origine (classificazione genetica):
Clastiche: dalla disgregazione di rocce esistenti
Chimica: da precipitazione diretta e variazione chimico-fisica mezzo di trasporto e sostanze trasportate
Biochimica: precipitazione di sostanze trasportate in mezzo di fissazione di organismi viventi
Residuali: evoluzioni in sito di elementi preesistenti
Ed in base alla composizione chimica e struttura della roccia:
Clastiche/Terrigene: tipo ghiaie (ciottoli sciolti) e conglomerati (ciottoli cementati), sabbie (sciolte) o arenarie (cementate), limi o siltiti, argille o
argilliti;
Carbonatiche: tipo Calcari, divisi in detritici e non detritici, travertino e Dolomie;
Silicee: composte prevalentemente da silicee
Evaporitiche: per evaporazione di acque ricche di sali
Piroclastiche: deposizione di clasti dovuti a eruzioni esplosive dei vulcani
Si richiede di descrivere i tipi di attività vulcanica
EFFUSIVA: con scarsi prodotti piroclastici e lava basica, copiosa che scende ripida sui pendii poco inclinati, uscendo tramite eruzioni lineari e non
cratere.
ESPLOSIVA: magmi salici ricchi di gas, fuoriesce poca lava ma molti prodotti piroclastici, vengono generate violente esplosioni.
Si richiede di descrivere i tipi di limite per trasgressione
Sono di due tipi, TRASGRESSIONE, quando il mare avanza sulla terra emersa e di REGRESSIONE quando il mare si ritira e lascia emergere terre
Si richiede di descrivere i tre principali gruppi in cui si suddividono le rocce
A seconda la loro origine le rocce sono suddivise in 3 gruppi fondamentali:
MAGMATICHE: nate dal consolidamento del magma, massa fusa ricca di silicati ed elementi volatili (gas) formatosi nelle profondità della terra dalla
fusione di altre masse esistenti. Si dividono in Intrusive (formazione dentro la crosta terrestre) ed Estrusive (in superficie dopo eruzione vulcanica) a
seconda del luogo di formazione.
SEDIMENTARIE: formate da processi di erosione, o trasporto e deposito di sedimenti o anche da precipitazioni chimiche e fissazione da parte di
organismi viventi. Tali sedimenti sciolti si trasformeranno in roccia grazie il processo di diagenesi. La tipologia di roccia finale sarà legata alla sua
origine, sia dal luogo di formazione che dal tipo di roccia di partenza e spesso hanno stratificazioni più o meno marcate e con dimensioni variabili
dovute all’ambiente di sedimentazione. Sono costituite da 3 frazioni: CLASTI, frammenti grossolani di varie dimensioni, MATRICE, materiale fine di
riempimento e CEMENTO, di precipitazione chimica ed il materiale di riempimento dei vuoti.
è
METAMORFICHE: dovute a trasformazioni mineralogico - strutturale di rocce preesistenti che cambiano il loro determinato stato di
pressione/temperatura dell’ambiente in cui esse si sono formate.
Si richiede di descrivere il fenomeno del carsismo
Il fenomeno del carsismo presente in zone costituite da rocce calcaree o dolomitiche aventi forme particolari dovute all’insieme del carsismo. Si
è
andrà cosi a formare il reticolo carsico formato dal percorso delle acque attraverso i materiali rocciosi profondi per mezzo di gallerie che costituiscono
dei condotti sotterranei. Questi fenomeni sotterranei producono in superfice le doline che possono avere forme come scodelle, dove al di sopra vi può
essere un terreno ricco di sostanze organiche e spugnoso, in grado di mantenere unido il sottosuolo calcareo. Si forma, così una depressione che
favorisce la raccolta d’acqua verso il suo centro fino a raggiungere in profondità il reticolo carsico.
Si richiede di descrivere il metamorfismo di contatto e regionale
l primo si distingue per il contatto tra corpo magmatico ad elevata temperatura e roccia preesistente, interessando solo una parte circoscritta del corpo
intrusivo, detto aureola, si verifica ad alte temperature (300-800 basse pressioni (150-1500 bar) e a profondità basse(0,5 5 km).Il secondo
°C), – è
legato geograficamente e per genesi della formazione delle catene montuose, dovuto a pressioni tangenziali generate da movimenti crostali che al
peso dei sedimenti sovrapposti, avendo quindi pressioni orientate e pressioni di carico.
Si richiede di descrivere il processo di diagenesi
S’intende qualunque tipo di cambiamento fisico-chimico del sedimento depositato, trasformandolo in roccia coerente, questo avviene a determinate
pressioni e temperature. Essa comprende: neoformazione di minerali (in cui vi la fuoriuscita di liquido interstiziale e l'avvicinamento dei clasti),
è
ridistribuzione e ricristallizzazione di materia dei sedimenti (cementazione tra clasti), litificazione.
I depositi si formano in ambienti molto diversi e sono divisi in depositi:
continentali: glaciali, lacustri, fluviali, detritici
marini: mare profondo, poco profondo, di scogliera
transizionali: estuari, delta e lagune.
Si richiede di descrivere l’espressione del carico totale H in un mezzo poroso saturo (equazione di Bernoulli)
L’equazione di Bernoulli definita per un fluido perfetto e incomprimibile in moto stazionario, dove il carico totale rimane costante lungo la linea di
è
corrente e in presenza di un mezzo poroso il contributo cinetico trascurabile e pertanto il carico totale H coincide con la quota piezometrica.
è
Si richiede di descrivere la carta di plasticità di Casagrande
Basato sui limiti di Atterberg, noto come di plasticità di Casagrande” nel quale si individuano sei zone, e quindi sei classi di terreno, in funzione
“carta
del limite liquido e dell’indice di plasticità. La suddivisione rappresentata da equazioni di una retta inclinata Ip=0,73(wL-20) e due rette verticali di
è
equazione rispettivamente wL=30 e wL=50. Le classi che si trovano sopra la retta inclinata includono le argille inorganiche, quelle sotto i limi e i
terreni organici.
Si richiede di descrivere la classificazione di Beniawsky dell’ammasso roccioso
La classificazione di Beniawsky sono classificazioni quantitative o semiquantitative, che permettono di fare un passo in più verso l’identificazione della
propensione al dissesto. Si basa sul rilievo, in campagna o in laboratorio, di sei parametri:
A1 = resistenza a compressione uniassiale;
• A2 = Rock Quality Designation Index (Indice RQD);
• A3 = spaziatura delle discontinuità; A4 = condizioni delle discontinuità;
• A5 = condizioni idrauliche;
• A6 = orientamento delle discontinuità.
•
Da questi sei parametri si ricava l’Rock Mass Rating (RMR, Beniawsky) e con le dovute correzioni apportate da Romana nel 1985 lo Slope Mass
Rating (SMR). L’RMR, nella pratica, viene differenziato come:
- RMR di base = RMRb = A1 + A2 + A3 + A4 + A5;
- RMR corretto = RMRc = (A1 + A2 + A3 + A4 + A5) + A6.
Si richiede di descrivere la classificazione di Varnes dei movimenti franosi
La classificazione di Varnes caratterizzata dalle classi fondamentali:
è
1) Crolli (falls). La massa di terreno o roccia in frana si muove prevalentemente in aria. Il fenomeno comprende la caduta libera, il movimento a salti e
rimbalzi ed il rotolamento di frammenti di roccia o di terreno sciolto.
2) Ribaltamenti (toppling). Movimenti dovuti all’azione di forze esterne che provocano un momento ribaltante attorno ad un asse di rotazione posto al
di sotto del baricentro della massa interessata.
3) Scottimenti (slides). Il movimento avviene per scorrimento lungo una o più superfici di discontinuità presenti all’interno dell’ammasso di terreno o
roccia. Tali superfici possono essere preesistenti o di neoformazione, ed in base alla loro geometria individuano gli scorrimenti traslativi o gli
scorrimenti rotazionali.
4) Espansioni laterali (lateral spreads). Il movimento di espansione laterale interessa una massa intensamente fratturata per estensioni in pianta
anche considerevoli, dell’ordine di centinaia di km2. Il movimento può essere provocato da scorrimenti plastici o fenomeni di liquefazione in uno strato
profondo su cui appoggia la massa in movimento.
5) Colate (flows). Questa classe comprende sia fenomeni deformativi molto lenti, con velocità medie, e sia eventi estremamente rapidi con
conseguenze spesso catastrofiche, in roccia od in terreni sciolti. Le colate si differenziano dagli scorrimenti per l’assenza di una superficie di
scorrimento ben definita. La distribuzione degli spostamenti e delle velocità all’interno del corpo di frana tale da produrre deformazioni non
è
trascurabili all’interno de