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DELLA VITTIMA PRIMA E DURANTE L’EVENTO

Lezione numero 47

Descrivi il rapporto FBI del 26 luglio 1962 di Marilyn Monroe: Le indagini non sono pervenute alla definizione

di una chiara intenzione suicida nè alla sua esclusione. Secondo il rapporto dell’FBI del 26 luglio 1962 alcuni

informatori segnalano che Marilyn Monroe aveva pranzato con J.F.Kennedy nella residenza di Peter Lawford

e definiscono le opinioni della Monroe come convintamente ed essenzialmente di sinistra”

Descrivi l'inchiesta del 1982 nel caso di Marilyn Monroe: - Da una inchiesta del 1982 Alle 21 del 5 agosto

1962 Marilyn Monroe parlò al telefono con Josè Bolanos, giovane scrittore messicano, cui rivelò una

confidenza: “che quando si sarebbero visti gli avrebbe detto qualcosa che avrebbe sconvolto il mondo”. Alle

21.30 telefonò a Sydney Guilaroff, suo estetista. Nel 1982 lui ha dichiarato “Marilyn era agitatissima, ha detto

che Bob era stato da lei, che l’aveva minacciata, le aveva urlato contro, che non doveva più telefonare alla

Casa Bianca; disse che aveva paura perché conosceva troppi segreti …”. Alle 22.30 aveva inutilmente cercato

di parlare con il JFK (l’ultimo numero chiamato dal suo telefono era il centralino della Casa Bianca). Le ipotesi

furono e sono 3: 1. suicidio-crisi depressiva - 2. incidente assunzione incongrua - 3. Omicidio-politica

internazionale.

Lezione numero 49

DESCRIVI IL METODO SCIENTIFICO PER INVESTIGATORI: per ricostruire il metodo scientifico che deve essere

adottato dagli investigatori bisogna riferirsi ad alcuni passaggi fondamentali ben organizzati come segue: 1

ottenere il resoconto dei fatti (SIT Sommarie Informazioni Testimoniali) da tutti i protagonisti. 2 in base ai

fatti anticipare le domande che verranno fatte da altri , così potrai raccogliere e registrare le prove fisiche 3

raccogliere e registrare le prove fisiche 4 formulare ipotesi in base agli eventi accaduti , ed anticipare le

domande altrui; 5 determinare se le affermazioni del testimone sono coerenti con le prove fisiche . e se

neccessario raccogliere ulteriori informazioni 6 grazie al processo di verifica delle dichiarazioni ,

ammissioni/confessioni , considera tutte le prove raccolte per farne delle ipotesi 7 formulare l’ipotesi finale.

Lezione numero 50

Descrivi il fenomeno "Ferite da punta": Vengono cagionate con strumenti che hanno una punta acuminata,

possono essere suddivise e classificate in due categorie: quelle passanti od a fondo cieco. Le prime hanno un

foro di uscita, particolare molto importante e che molto spesso più trarre in inganno una prima ispezione

esterna del cadavere. Si può erroneamente ritenere, in particolar modo in quelle ferite che si trovano in zone

come il collo, che ci si trovi di fronte a due ferite da punta quando invece il colpo inferto, o auto inferto, è

unico. È un particolare non trascurabile e che dovrebbe essere determinato nell’immediatezza (qualora

possibile) dal medico legale, visto anche che uno degli elementi discriminanti tra omicidio e suicidio è anche

il numero dei colpi rilevati. Una ferita da punta che penetra nelle cavità interne, penetrando in organi, pleura

etc.., viene “denominata” penetrante.

Descrivi il fenomeno di precipitazione: Vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali della

precipitazione: Chi si suicida cade ad una distanza rispetto la verticale più alta di chi viene invece spinto in

una azione omicidiaria per simulare il suicidio. Ad una altezza di circa 15 metri il corpo del suicida cade ad

una distanza dalla verticale di circa 1,50-2,50 mt. In generale le cause di morte riscontrabili nella

precipitazione sono: • decesso per emorragia, avviene per precipitazioni (indicativamente) da altezze

comprensive tra i 10 ed i 20 metri. I profili acuminati delle ossa fratturate lacerano gli organi interni vitali ed

il sistema vascolare. La rottura delle costole può causare la perforazione della pleura con duplice

pneumotorace aperto, che provoca l'immediato collasso dei polmoni seguito da collasso cardiocircolatorio e

morte in pochi minuti; • sindrome da schiacciamento (che può essere accompagnata alla precedente),

avviene per altezze superiori, il forte impatto causa la rottura delle fibre muscolari che liberano nel sangue

quantità di elettroliti, come potassio, calcio, o di proteine, come mioglobina; • trauma cranico, si potrà avere

in questo caso la rottura della scatola cranica, con conseguenziale spargimento di materia cerebrale, ossa

etc.. In questo caso il cuore continuando a pompare sangue che uscirà a forte pressione dalla scatola cranica.

La morte subentrerà dopo pochi istanti. Qualora la scatola cranica rimanga integra si potrà avere la morte

per commozione celebrale a seguito del danneggiamento dell’encefalo che è andato ad urtare alla sua scatola

cranica.

Lezione numero 51

La medicina legale affida la diagnosi differenziale tra suicidio e omicidio essenzialmente alle risultanze del

sopralluogo ed enuncia dei criteri di presunzione.Descrivi questo concetto: La medicina legale affida la

diagnosi differenziale tra suicidio e omicidio essenzialmente alle risultanze del sopralluogo ed enuncia dei

criteri di presunzione. Che acquistano maggior valore quando vengono a sommarsi tra loro, quando

armonicamente connessi risultano concordanti nelle conclusioni cui portano, siamo esse corrispondenti

all’una o all’altra delle ipotesi che si pongono. 1) la presenza dell’arma nella mano o vicino alla vittima,

farebbe pensare al suicidio, anche se non si tratta di un dato univoco, infatti, nello stesso omicidio l’arma

può venire abbandonata nei pressi della vittima o sistemata addirittura nella sua mano per simulare un

suicidio; 2) la sede della zona attinta, che depone per il suicidio allorché essa corrisponda alla sede di organi

importanti per la vita, che in ordine di frequenza vengono indicati: nella tempia, nella regione cardiaca, nella

bocca, nel mento e, sia pure più raramente, nella fronte. Si precisa, però, che anche l’omicida, di norma,

cerca di colpire la vittima in regioni vitali e finisce per piazzare il proiettile dove può. Si sono verificati casi di

omicidio in cui erano state attinte sedi elettive dei colpi suicidari (specialmente nel caso di omicidi effettuati

a sorpresa o con il consenso della vittima); 3) la distanza da cui il colpo venne esploso: di solito tale distanza

è minima per il suicida, il quale tende, ad appoggiare l’arma alla cute. Ma anche tale criterio, si rileva, ha

valore relativo, perché non sono rari i casi di omicidio per colpi sparati a bruciapelo, o a contatto, o addirittura

nelle cavità naturali della vittima (bocca o orecchio, in particolare), trattenuta con violenza o colpita durante

il sonno o di sorpresa. 4) Il denudamento della zona colpita depone per il suicidio; 5) la molteplicità dei

colpi, che farebbe propendere per un caso di omicidio, non contrasta con l’ipotesi del suicidio, specie se i

colpi sono sparati da vicino, e tutti nella stessa sede e con direzioni tra loro parallele (anche se sono stati

descritti tipici casi di suicidio con colpi multipli in sedi varie). In caso di omicidio, in genere, i colpi sono

disseminati sulla superficie del corpo, e sono frequenti le ferite da striscio e da difesa; 6) la direzione dei

tramiti dei colpi esplosi: si afferma trattarsi di un elemento prezioso di valutazione. «Nei suicidi, – ha scritto

il Romanese, uno degli autori che più ha studiato le lesività da arma da fuoco – in rapporto anche alla sede

attinta ed alla vicinanza, la direzione del tramite corrisponde ad un atteggiamento più facile, più comodo,

pressoché automatico del colpito». 6)/2 Così, anche in caso di colpo alla zona temporale, il tramite ha di

solito direzione leggermente dal basso verso l’alto e dall’avanti all’indietro; in caso di attingimento della

regione cardiaca, la direzione è dall’avanti all’indietro, molto leggermente dal basso verso l’alto, e da destra

a sinistra se l’individuo è destro, o viceversa, se è mancino. Aggiunge il Romanese che «il riscontrare direzioni

notevolmente diverse da quelle appena indicate, e, in caso di colpi multipli, non parallele, deve far nascere il

sospetto di omicidio». 7 la presenza di tracce di sangue, sotto forma di piccolissimi schizzi o spruzzi (detti

perciò «micro-spruzzi») sul dorso della mano che ha esploso il colpo suicida, reperto che si riscontra con

frequenza e facilità, e più frequentemente quando il proiettile ha colpito il cranio da brevissima distanza,

lenendo vene o arterie: il sangue schizza all’indietro e si deposita, a spruzzo, sul dorso della mano; 8) il cd.

segno di Felc, una piccola lesione lineare in corrispondenza del solco interdigitale tra il pollice e l’indice,

che può formarsi per il pizzicamento della cute tra il carrello ed il corpo dell’arma automatica (quando

l’arma venga impugnata troppo alta, con l’indice che serve da guida alla canna ed il medio che preme il

grilletto), il quale sta a dimostrare in modo incontrovertibile che il soggetto deceduto impugnava la pistola

(analogo effetto può aversi quando una mano troppo grossa si serve di una pistola troppo piccola);

Quali sono le cause di morte riscontrabili nella precipitazione?: In generale le cause di morte riscontrabili

nella precipitazione sono: • decesso per emorragia, avviene per precipitazioni (indicativamente) da altezze

comprensive tra i 10 ed i 20 metri. I profili acuminati delle ossa fratturate lacerano gli organi interni vitali ed

il sistema vascolare. La rottura delle costole può causare la perforazione della pleura con duplice

pneumotorace aperto, che provoca l'immediato collasso dei polmoni seguito da collasso cardiocircolatorio e

morte in pochi minuti; • sindrome da schiacciamento (che può essere accompagnata alla precedente),

avviene per altezze superiori, il forte impatto causa la rottura delle fibre muscolari che liberano nel sangue

quantità di elettroliti, come potassio, calcio, o di proteine, come mioglobina; • trauma cranico, si potrà avere

in questo caso la rottura della scatola cranica, con conseguenziale spargimento di materia cerebrale, ossa

etc.. In questo caso il cuore continuando a pompare sangue che uscirà a forte pressione dalla scatola cranica.

La morte subentrerà dopo pochi istanti. Qualora la scatola cranica rimanga integra si potrà avere la morte

per commozione celebrale a seguito del danneggiamento dell’encefalo che è andato ad urtare alla sua scatola

cranica. Lezione numero 52

Quali sono le tipologie dell’impiccamento? L’impiccamento si sostanzia in una violenta

compressione esercitata intorno al collo da un laccio fissato con un estremo a un sostegno e posto in trazione

dal peso del corpo completamente o incompletamente sospes

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
43 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia forense e profiling e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Marsella Valentina.