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DIODO
1) Descrivere impiego, circuito e dimensionamento del regolatore di tensione con diodo zener in
parallelo. Disegnare il principio di funzionamento, disegnare la caratteristica corrente-tensione di
un diodo Zener. Si disegni infine e si descriva il criterio di progetto di un circuito regolatore di
tensione con zener in parallelo al carico. Riportare:
a) La definizione dei parametri di merito, quali la regolazione di linea e del carico;
b) Il dimensionamento del resistore R impiegato nel regolatore indicando i criteri di progetto.
Il diodo zener è un diodo che lavora nella zona di
breakdown ed ha una caratteristica simile al diodo nella
zona attiva. La variazione di corrente è legata alla
variazione di tensione dalla resistenza Rz detta
resistenza incrementale o dinamica, perché non è un
valore costante ma dipende dall’intervallo di tensione
considerato ed in particolare dal punto di lavoro.
Generalmente ha un valore molto basso che va da
qualche ohm a qualche decina di ohm. La resistenza è
data dall’inverso della pendenza della caratteristica i-v
con tensioni inferiori alla tensione di ginocchio negativa,
ovvero di breakdown. Vicino a questa tensione il valore
di Rz varia molto, mentre per valori più bassi della
tensione, si mantiene pressocchè costante. Ai fini del
segnale intorno al punto di lavoro la transcaratteristica può
essere schematizzata come una retta:
= +
E può essere sostituito quindi da un generatore di segnale
continuo e da una resistenza.
Il diodo zener viene usato come regolatore di tensione per abbassare la corrente di ripple, ovvero
una piccola componente di segnale che disturba il segnale continuo. Tutte le applicazioni
elettroniche utilizzano la corrente in continua per cui necessitano di un regolatore di tensione e a
tale scopo si usa un diodo zener connesso in parallelo con il carico. Il compito del regolatore è
abbassare la componente di ripple e non sentire della variazione della corrente di carico Il. Infatti si
definiscono due parametri, regolazione di linea (rapporto tra ripple di Vs e Vo) e regolazione di
carico (rapporto tra variazione di Vo e Il). Sostituendo con il suo circuito equivalente si ottiene
questo. Si trova così: ( )
= + − //
+ +
Per ottenere questa espressione si usa il principio di
sovrapposizione spezzando il circuito in tre parti, uno con
solo Vs, uno con solo Vze ed uno con solo IL. Per avere
un segnale costante è necessario che il secondo ed il terzo termine siano minimizzati, ovvero i
termini di:
- regolazione di linea ( )
//
- regolazione di carico
è importante non far scendere troppo la tensione sul diodo, altrimenti Rz aumenta e le prestazioni
calano, per tanto si può dimensionare la resistenza R nel caso in cui si abbia Vs minimo e Il
massimo. Attraverso l’analisi del circuito si trova R in queste circostanze.
2) Descrivere la capacità di svuotamento di una giunzione pn a semiconduttore individuando i
parametri fisici e geometrici da cui dipende. Discutere come le capacità variano la tensione di
polarizzazione.
Se prendiamo con l’ipotesi di una giunzione brusca un diodo pn, ovvero connettiamo due barre di
silicio estrinseco drogate l’una con cariche positive e l’altro con cariche negative, osserviamo una
iniziale corrente di diffusione dovuta all’attrazione dei portatori maggioritari n dal polo positivo p e
viceversa. Successivamente si ha una ricombinazione tra gli elettroni e le lacune nella zona di
giunzione creando così una zona di svuotamento di carica. Ai bordi della zona svuotata si ha un
accumulo di cariche dovuta alla diffusione.
Tali cariche creano un campo elettrico
opposto e instaurano quindi una corrente di
trascinamento che contrasta la diffusione. Si
arriva al punto di equilibrio quando la corrente
di diffusione è uguale alla corrente di
trascinamento. Se si applica una tensione di
polarizzazione inversa, si nota un effetto
capacitivo proporzionale alla tensione
applicata dovuto all’accumulo di cariche ai lati
della regione svuotata. Questo effetto viene
schematizzato con la capacità di
svuotamento incrementale che rappresenta
la tangente della transcaratteristica q-v.
Quindi la capacità di svuotamento è definita nel punto di lavoro come:
=
Calcolata in v=Va. La capacità di svuotamento può essere rappresentata con la seguente formula:
= ( )
−
Dove:
= tensione ai capi della regione svuotata per tensione esterna nulla
= tensione tra i morsetti del diodo ( è negativa per polarizzazioni inverse
= costante dipendente dall’area di giunzione e dalle concentrazioni delle impurezze
= costante dipendente dalla distribuzione delle impurezze in prossimità della giunzione
3) Descrivere il fenomeno di breakdown di una giunzione pn a semiconduttore, le sue cause e le
applicazioni
Con l’aumentare della tensione in polarizzazione inversa si ha un aumento della regione svuotata
ed un aumento della barriera di potenziale. Superato il valore di differenza di potenziale detto di
breakdown si osservano due fenomeni:
1 Effetto tunnel o di attraversamento, ovvero le bande sono talmente distorte che si ha un
assottigliamento della banda proibita per cui alcuni elettroni riescono ad attraversare facilmente ed
andare in banda di conduzione generando così una corrente. Questa corrente in genere è molto
limitata.
2 Breakdown a valanga: a tensioni più elevate gli elettroni vengono caricati talmente tanto dal
campo elettrico esterno che riescono a rompere i legami e andare ad urtare altri elettroni
scatenando così una reazione a catena che genera una nuova corrente. L’andamento di questa
corrente può arrivare a livelli superiori della corrente emessa in conduzione diretta.
4) Si definisca il PIV di un circuito raddrizzatore a diodi, indicandone l’espressione matematica sia per i
raddrizzatori a singola che quelli a doppia semionda. Disegnare e descrivere il funzionamento del
circuito raddrizzatore a doppia semionda che impiega il ponte di diodi a giunzione. Indicare inoltre:
l’espressione del peak inverse voltage, il valore minimo di ampiezza della tensione di ingresso Vmin
e quale circuito debba essere impiegato in alternativa qualora l’ampiezza della tensione in ingresso
sia prossimo o inferiore a Vmin
Il PIV è il peak inverse voltage, ovvero la tensione massima che ci si aspetta venga applicata ai
capi di un diodo. Tale valore serve per evitare che si verifichi la condizione di breakdown sul diodo,
in generale si applica un coefficiente di sicurezza: BD = 1,5 PIV.
Per il raddrizzatore a singola
semionda il PIV è direttamente
correlato al valore di picco
negativo della sinusoide di
ingresso perché applicata
direttamente ai capi del diodo.
Quindi PIV = max(Vs).
Per il raddrizzatore a doppia semionda
invece la tensione che capita ai capi del
condensatore D1 in conduzione positiva,
è pari a vo-vs, ma nel caso non ideale c’è
una caduta pari a Vd0 sul diodo di
potenziale. Il massimo del picco si avrà
quando all’anodo di D1 c’è Vs di picco e
al catodo c’è Vo al suo picco ovvero Vs-
Vd0, pertanto la differenza di potenziale è
pari a: =2 −
Che è circa due volte il valore del
raddrizzatore a singola semionda.
Nel caso di ponti di diodi invece, essendo due
i diodi attivi di volta in volta, si può calcolare il
PIV durante la semionda positiva. La tensione
ai capi di D3 può essere determinata a partire
dalla maglia formata da D3, R e D2:
( )= + ( )
Per cui il massimo di D3 si verifica al massimo
di Vo ovvero Vs -2 VD0, c’è il 2 perché la
tensione di caduta è data da 2 diodi, mentre la
massima VD2 è pari a VD0:
= −2 + = −
Da qui si vede il vantaggio del ponte di diodi,
l’avere un PIV come nel raddrizzatore a
singola semionda e lo spettro della vo come il
raddrizzatore del doppia semionda, anche se con una tensione di caduta doppia.
5) Disegnare e descrivere lo schema a blocchi di un alimentatore di tensione continua stabilizzato.
Disegnare e commentare lo schema a blocchi di un alimentatore che deve erogare una tensione
continua, specificando i dettagli della sezione del raddrizzatore a doppia semionda facendo uso
della configurazione a ponte di diodi. BJT
1) Disegnare e descrivere il circuito equivalente per piccoli segnali ad alta frequenza del transistor
bipolare a giunzione, dimostrando l’espressione del guadagno di corrente di corto circuito hfe in
funzione della frequenza. Ad alte frequenze gli effetti capacitivi delle
giunzioni iniziano a farsi sentirre così
come la resistenza Rx distribuita nella
base, che se pur piccola, ad alte
frequenze influenza il funzionamento.
La Cpi è la capacità di diffusione della
giunzione EB,
La Cmi è la capacità di svuotamento tra CB.
Possiamo scrivere i parametri ibridi della rete due porte prendendo come uscita Vbe ed Ic, mentre
come ingresso Ib e Ve:
Possiamo andare a calcolare il parametro Hfe che lega la corrente di base con la corrente di
collettore ed è calcolabile quando la Vc=Vce=0
−
ℎ = = ≅
⁄
1 + ( + ) 1+ ( + )
Ha uno spettro del tipo passa basso, questo spiega la loro influenza alle alte frequenze.
2) Si disegni lo schema circuitale dello specchio di corrente a transistore bipolare a giunzione e se ne
descriva sistematicamente l’impiego. Lo specchio di corrente è usato
sistematicamente nei circuiti integrati
perché è un generatore di corrente
controllato in tensione e realizzato in
transistor, per cui ogni qual volta si
necessita l’uso di un generatore di
corrente si utilizza questo tipo di
circuito.
È costituito da due transistor bjt di tipo
npn aventi una connessine a diodo tra le
due basi e tra i due emettitori. Nel
transistor Q1 nel collettore scorre la
corrente di riferimento e nel collettore
del transistor Q2 scorre all’incirca la
stessa corrente indipendentemente da
VEE. In definitiva il rapporto tra Irif e Io
vale: +2
=
3) Descrivere l’effetto Early nei transistori bipolari a giunzione, poi:
a) Disegnare delle caratteristiche corrente-tensione in uscita di un transistor, indicando la tensione di
Early:
b) Disegnare il modello per piccoli segnali (a bassa frequenza) che tenga conto dell’effetto Early.
In presenza di alti valori di Vce, nella zona attiva, si ha un aumento della larghezza della zona
svuotata W e quindi un aumento della Ic.
Per studiare questo comportamento prendiamo il BJT collegato con una tensione variabile VBE ed
una VCE. Nella caratteristica Ic-Vce si nota la pendenza non nulla